Ecco la nostra guida alla coltivazione di questo frutto: il melone nell’orto estivo può essere fonte di grandi soddisfazioni, anche se richiede un terreno ricco e una buona quantità di acqua, di caldo e di potassio. Con alcuni accorgimenti che andiamo a riportare qui di seguito potremo avere nell’orto ottimi meloni, dolci e succosi.

Questa pianta è considerato in tavola un frutto ma si tratta a tutti gli effetti di un ortaggio, dal punto di vista botanico il melone è stretto parente di zucca e cetriolo, oltre che dell’anguria.

melone

Si tratta di un frutto che piace molto ai bambini e che si presta a essere consumato anche come piatto principale abbinato al prosciutto crudo. Vale la pena decisamente sperimentare la semina nell’orto.

Come e quando seminare

Clima. Il melone è una pianta tipica dei climi caldi, per cui il seme inizia a germinare sopra ai 24 gradi e ama un clima intorno ai 30 gradi, teme le gelate e basta che la temperatura scenda sotto i 14 gradi per provocare stasi vegetativa e inibire la crescita.

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Terreno. Parliamo di una pianta della famiglia delle cucurbitacee che richiede un terreno molto ricco di sostanze nutritive, che sia possibilmente tendenzialmente poco acido, umido ma che assolutamente non abbia ristagni di acqua. Il melone è una pianta potassofila (il potassio serve per aumentare il quantitativo di zuccheri) e, pertanto, il terreno va arricchito usando compost o cenere.

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La concimazione del melone. Con il giusto apporto nutritivo si ottiene un raccolto migliore ma anche più buono. Scopriamo come concimare per ottenere meloni dolcissimi.

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Semina nei vasetti e trapianto. In semenzaio si può seminare i meloni tra marzo e aprile, trapiantando a fine aprile quando le temperature sono stabilmente temperate e vanno verso giornate calde e soleggiate.

Semina diretta in pieno campo. I semi di melone si possono mettere direttamente a dimora in postarelle, facendo una buchetta dove si collocano 3-4 semi, si diraderà successivamente lasciando solo le due piantine migliori. Si semina tra metà aprile e maggio.

Sesto di impianto. Il melone si semina a un massimo di una pianta al metro quadro, consigliamo una distanza di un metro tra le piante, disposte a file distanti tra loro 100-150 cm.

La coltivazione del melone passo dopo passo

la pianta del melone

Controllo delle infestanti. Il melone richiede sarchiature frequenti, se si vuole evitarlo si può pensare alla pacciamatura.

Pacciamatura. Ottima pratica nel coltivare meloni, soprattutto perché riscalda il terreno e difende i frutti dagli elateridi che potrebbero bucarli.

Irrigazione. I meloni vanno bagnati poco durante la crescita iniziale, poi via via si aumenta perché le foglie grandi traspirano molto e il melone cresce nelle stagioni più calde. Quando i frutti da verde virano al giallo o al bianco/grigio si riduce l’apporto di acqua per tenere i frutti più dolci.

Potature. Il melone fiorisce sui suoi rami secondari, per questo è una buona pratica cimare la pianta dopo la sua quinta foglia, in questo modo emette rami ascellari e anticipa la fioritura.

Prodotti per aumentare lo zucchero. Ci sono prodotti specifici per irrorare le foglie di melone e rendere il frutto più zuccherino, non sono consentiti in agricoltura biologica e li sconsigliamo vivamente se come noi credete nella bontà di frutta e verdura che siano sani e naturali.

Cura del frutto. Il frutto va tenuto isolato dal terreno, per evitare che marcisca o che venga attaccato da parassiti come gli elateridi o ferretti, per questo conviene appoggiarlo sopra un asse di legno. Può bastare anche un mucchietto di paglia o la pacciamatura.

Coltivazione verticale. Il frutto si sostiene da solo fino alla maturazione, quindi si può coltivare meloni anche in verticale, usando una rete metallica. In questo caso meglio varietà ibride come la long life o middle long life, hanno polpa dura, aumentano gli zuccheri gradualmente e non si staccano facilmente dalla pianta.

Consociazioni e rotazioni. Il melone sta bene vicino a insalate e cipolle, come rotazione colturale meglio aspettare 4 anni prima di tornare a coltivarlo nello stesso punto e tener conto di non coltivarlo dove c’erano state altre cucurbitacee.

Insetti e malattie da cui difendere i meloni

Ci sono diverse malattie funginee che possono attaccare la pianta di melone, le peggiori sono Pitium e Verticillium:

Verticilium: porta prima la tracheomicosi della pianta e poi la morte.

Pitium: agisce solo con basse temperature e umidità, quindi nella maggior parte dei casi non preoccupa, attaca la pianta al colletto e la fa marcire.

Virosi (mosaico del cetriolo). Rallenta la crescita sia della pianta che del frutto o ne provoca deformazione. E’ importante per pervenire il mosaico del cetriolo evitare che si diffondano gli afidi.

Afidi. Servono ispezioni frequenti per salvaguardare le piante dagli attacchi di questi pidocchi dei vegetali, si possono usare protezioni quali tessuto non tessuto sulle piante giovani o reti antiafidi. Sono protezioni però che vanno rimosse appena compaiono i fiori, per consentire agli insetti di impollinarli. Il melone vive nei mesi caldi, quando gli afidi poi stanno lontani dalle piante, per cui solo il primo periodo è critico per gli afidi.

Quando si raccogliere questo frutto

La coltivazione del melone richiede 120/160 giorni circa tra la semina e la raccolta. Il frutto del melone quando è maturo si stacca da solo, basta una piccola torsione all’attacco del frutto alla pianta. Il colore della buccia è utile a capire se il melone è pronto per la raccolta. Gli zuccheri del melone si concentrano nell’ultima settimana di crescita, attenzione quindi a raccoglierlo maturo, altrimenti resta insipido. Anche la mancanza di potassio nel terreno causa meloni senza sapore. Il consiglio è di aspettare qualche ora a mangiarlo, meglio ancora almeno un giorno. Un melone tenuto in frigorifero si conserva 10 giorni.

Per approfondire il tema della raccolta di questo frutto consiglio di leggere il post dedicato a quando cogliere il melone.

Vi sono i cosiddetti meloni d’inverno, a polpa chiara e buccia verde o gialla, in questo caso è più difficile capire il momento giusto in cui il frutto è maturo.

In genere il melone estivo impiega 60 giorni a maturare dall’allegagione del fiore, mentre il melone d’inverno è più lento (80-100 giorni).

Una notizia poco conosciuta e interessante… A fine raccolta sulle piante dei meloni restano dei frutticini che non avranno tempo per una corretta maturazione, non sprecate: si possono mettere sottaceto e sono buonissimi, più dolci dei cetrioli.

Le varietà di melone che si possono coltivare

i meloni gialli invernaliCi sono parecchie varietà di melone, quelle a buccia liscia, Cantalupo, sono originarie del bacino del Mediterraneo, mentre dall’America arrivano i meloni retati con la buccia a reticolo fitto e un colore bianco grigio.

I vari tipi di melone non si distinguono solo per l’aspetto esteriore, ma anche per le dimensioni del frutto e per la precocità. Generalmente il melone a buccia liscia è più rapido a maturare.

Le varietà Long Life o Middle long life come già scritto sono invece consigliate se si vuole coltivare meloni in verticale invece che a terra.

I meloni di inverno o meloni gialli hanno la caratteristica interessante di durare più a lungo dopo la raccolta.

Ci sono poi i meloni di varietà carosello e tortarello che vengono consumati come i cetrioli.

Articolo di Matteo Cereda

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