La felce è una pianta spontanea che si trova spesso nel sottobosco e in zone ombrose, molto facile da riconoscere per le sue caratteristiche foglie a penna. Come forma vegetale ha origini davvero antiche, si trova sulla terra da milioni di anni. La felce è stretta parente dell’equiseto, altra pianta utilissima nell’orto, con cui condivide anche l’alto contenuto di silicio.
A partire dalla felce possiamo ottenere un antiparassitario naturale utile nell’orto biologico, per prepararlo dobbiamo lasciar macerare le foglie della pianta in acqua alcuni giorni. Il macerato di felce ha un’azione efficace in particolare nel respingere i piccoli insetti che attaccano le piante: afidi e cocciniglia. Si può anche usare per prevenire le ruggini, malattie funginee, anche se in generale come fungicida il decotto di equiseto ottiene risultati migliori restando nell’ambito dei prodotti naturali.
Come fare il macerato
Preparare il macerato di felce è molto semplice e non costa nulla. Gli ingredienti sono soltanto due: le foglie di felce e acqua piovana. Le felci si possono trovare spontanee, cercando nei boschi. Si incontrano all’ombra, soprattutto dove il terreno è ricco di silicio e dove c’è un po’ di umidità. Esistono due tipi di felce, la felce maschio e la felce aquilina, la migliore per il macerato è la seconda ma si possono usare entrambe.
- Dosaggio. Ogni litro di acqua servono 100 grammi di foglie fresche. Se si usa felce essiccata si può considerare un decimo del peso, per cui 10 grammi.
- Tipo di acqua. L’acqua del rubinetto sarebbe da evitare perché contiene cloro e calcare e può alterare gli effetti del preparato, meglio usare acqua piovana.
- Recipiente. L’ideale è usare otri di terracotta, se non disponibili vanno bene i classici bidoni di plastica per l’acqua nell’orto, meglio evitare invece barili di ferro.
- Tempo di macerazione. Per avere il nostro antiparassitario naturale bisogna attendere in genere tra i sette e i 10 giorni. Quando il liquido smette di schiumare è pronto.
Utilizzo del macerato di felce
Come per tutti i preparati vegetali naturali non bisogna pensare che il macerato di felce sia miracoloso: il suo uso deve essere tempestivo (su infestazioni appena iniziate) oppure preventivo (per evitare che si verifichino i problemi). Spesso i trattamenti devono esser ripetuti, in particolare quando piove. Se una pianta è colpita da un attacco importante di insetti la felce serve solo a limitare i danni. D’altra parte l’agricoltura biologica richiede di intervenire per tempo e prestare attenzione, non sono a disposizione scorciatoie chimiche. Gli insetticidi uccidono più rapidamente del macerato di felce ma sono veleno per l’ambiente e non distinguono gli insetti utili dai parassiti, per questo chi vuole verdura sana dovrebbe evitarli.
Come si usa. Il macerato di felce deve essere spruzzato senza diluizione, direttamente sulle piante dell’orto, oppure versato nel terreno. Non bisogna effettuare il trattamento durante momenti di pieno sole, meglio scegliere ore serali o mattutine.
Cosa serve la felce nell’orto biologico
Afidi e cocciniglia. L’uso più frequente di questo preparato è la difesa da afidi e cocciniglia. Per prevenire l’avvento di questi insettini si può spruzzare regolarmente le piante (diciamo una volta ogni tre o quattro settimane). Se si riscontrano afidi o cocciniglie bisogna trattare ogni due o tre giorni, dopo aver eliminato manualmente le parti di pianta più colpite.
Altri insetti. La felce repelle anche diversi altri insetti, ma per la sua bassa tossicità non riesce ad essere molto efficace contro esemplari grandi e robusti. Per tener lontani insetti come la cavolaia consiglio piuttosto il macerato di pomodoro o il macerato di ortica.
Ruggini (malattie funginee). Non si guarisce la ruggine delle piante con trattamenti di felce, ma questo macerato può contribuire a prevenire il problema. Si può distribuire il macerato di felce a intervalli mensili. Se si riscontrano problemi di questo tipo di malattia su una pianta è utile irrorare tutte le piante vicine.
Altri usi. La felce ha un effetto repellente anche contro le talpe e le lumache, il preparato però deve essere distribuito molto spesso per avere un effetto, per cui non è particolarmente conveniente come sistema.
Articolo di Matteo Cereda
Buon giorno,mi sembra strana la dose di 100 grammi un litro d’acqua, penso che sia un errore di battitura perché un litro d’acqua non può ricoprire un kg.di foglie,anche aumentando le dosi il risultato non cambia. Ho trovato una “prateria” di equiseto e di felce,con l’età si va a cercare zone dove si passava con i genitori ed i nonni e così ho avuto la sorpresa di trovare tutte e 2 le piante nello stesso sottobosco. Grazie di tutto. Pino
Ciao Pino. La dose 100 grammi a litro è corretta. Se fai un solo litro puoi trovare difficoltà, ma se metti una ventina di litri in un bidone vedrai che riesci a metterci 2 kg di piante. Comunque non ti devi preoccupare dell’esatto dosaggio. Se ti trovi meglio a diluire un po’ di più durante la preparazione va bene comunque, vorrà dire che poi trattando nebulizzerai più prodotto.