Pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Liliacee, la cipolla (Allium cepa L.) è coltivata con ciclo annuale ed è uno degli ortaggi più diffusi nell’orto e utilizzati in cucina. Il prodotto edule, ovvero il bulbo sotterraneo, viene raccolto prima della formazione delle infiorescenze.
Questa coltura ha un’essenza caratteristica che è repellente per molti parassiti dell’orto, tuttavia ci sono alcuni insetti dannosi che possono danneggiarla, come la mosca della cipolla (Delia antiqua) o i tripidi (Frankliniella occidentalis e Thrips tabaci).
Chi si appresta a coltivare la cipolla in agricoltura biologica e biodinamica deve tener a mente il principio “prevenire è meglio che curare” e garantire alla coltura condizioni ottimali di crescita. Questo permette alla pianta di attivare prontamente i meccanismi di autodifesa quando si verificano attacchi parassitari.
È quindi consigliabile coltivare la cipolla su terreni di medio impasto o sciolti, esposti al sole e privi di ristagni idrici, eseguire frequenti interventi irrigui durante lo sviluppo vegetativo, ricorrere a pacciamature e apportare sostanza organica tramite letame o compost ben maturi. Per la coltivazione biologica della cipolla è molto importante effettuare la rotazione colturale, avvicendando la cipolla con altre orticole, e scegliere varietà rustiche, meno soggette alle avversità. Nel prevenire gli attacchi di insetti sono molto utili le consociazioni con altre colture, celebre l’accostamento con le carote.
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Principali insetti della cipolla
Nonostante le pratiche preventive, la cipolla può comunque essere soggetta all’attacco di vari insetti che bisogna saper riconoscere e contrastare con prodotti efficaci, ma “amici dell’ambiente”. Per individuare in tempo la presenza di parassiti sulla pianta risulta utile eseguire controlli periodici e scrupolosi, soprattutto in primavera ed estate. Le infestazioni di insetti sono invece meno frequenti in autunno e inverno. Durante il monitoraggio capiterà di incontrare insetti dannosi, è molto importante l’intervento tempestivo, visto che si tratta di parassiti veloci nel riprodursi e proliferare.
Mosca della cipolla
Caratteristiche dell’insetto. La mosca della cipolla è un insetto dell’ordine dei Ditteri, lungo 6-7 millimetri e di colore grigio scuro allo stadio adulto. Dopo lo svernamento nel terreno, in primavera le femmine di mosca danneggiano la cipolla e altre Liliacee deponendo nei bulbi o alla base delle piante le proprie uova, da cui a distanza di una settimana nascono larve apode e biancastre. Da segnalare che la cipolla può essere attaccata anche ripetutamente da questa mosca (Delia antiqua), che arriva a 3-4 generazioni all’anno in condizioni favorevoli, o dalla Mosca grigia dei semi (Delia platura).
Danni portati alla coltura. Le larve di questa mosca si nutrono dei tessuti dei bulbi per 3-6 settimane fino al raggiungimento della maturità e rendono i bulbi suscettibili agli attacchi di batteri. Questi provocano la decomposizione del bulbo di cipolla e la formazione di marcescenze maleodoranti che possono distruggere il raccolto.
Prevenire la mosca della cipolla. I maggiori danni vengono provocati dalla prima generazione di mosche, che causano infezioni batteriche immediatamente successive al trapianto primaverile, la prima cosa da fare come prevenzione è ritardare la semina. Inoltre per ridurre l’incidenza degli attacchi della mosca, è possibile ricorrere ad avvicendamenti con insalate, radicchio o carota, a consociazioni con sedano, tanaceto o carota. Queste piante consociate liberano sostanze repellenti per l’insetto. Anche preparati vegetali a base di assenzio o lavanda svolgono un’azione repellente e rappresentano altri metodi preventivi naturali. Il preparato di assenzio (Artemisia absinthium) è di fatto un decotto filtrato della pianta intera, si tratta di un’officinale facilmente reperibile nei pressi dei centri abitati in montagna o in zone incolte aride e coltivabile ovunque in Italia. Il prodotto dev’essere spruzzato sulle foglie di cipolla una volta alla settimana e non può essere usato nei quindici giorni antecedenti la raccolta. Il preparato di lavanda (Lavandula) è invece un decotto di foglie e fiori della pianta.
Tripidi
Caratteristiche dell’insetto. I tripidi sono insetti dell’ordine dei Tisanotteri, diffusi su tutto il territorio italiano, dove colpiscono numerose piante arboree ed erbacee, in particolare le colture ortive in tunnel o serre. Sono due le specie che attaccano la cipolla: Frankliniella occidentalis, comunemente detto tripide occidentale delle serre, e Thrips tabaci, o tripide degli orti. Gli individui di Frankliniella sono piuttosto chiari allo stadio giovanile, mentre sono lunghi circa 1 millimetro, con colori variabili tra l’ocra e il bruno a seconda della stagione, allo stadio adulto. Gli adulti di Thrips tabaci sono invece lunghi 1-2 millimetri, chiari e dotati di ali strette, lunghe e frangiate.
Danni portati alla coltura. Dopo aver svernato nel terreno o nei bulbi, in primavera le femmine di tripide depongono le uova all’interno dei tessuti della cipolla. A distanza di una settimana, le neanidi escono dalle uova e iniziano a nutrirsi dei tessuti, sottraendo alla coltura la linfa. Anche gli stadi successivi dell’insetto (prepupe, pupe e immagini) si nutrono dei tessuti della cipolla tramite punture, che danno origine a zone depigmentate o alterazioni necrotiche. Nel dettaglio, i tripidi sono responsabili della formazione di macchie sulle foglie inizialmente verdastre, che divengono prima argentate e poi necrotiche. Le foglie colpite, specialmente quelle più giovani, manifestano l’avvizzimento e il disseccamento dei lembi fogliari.
Contrastare i tripidi. Non è facile contrastare gli attacchi dei tripidi, poiché sia Frankliniella occidentalis sia Thrips tabaci sono specie polifaghe, cioè capaci di nutrirsi non solo di cipolla, ma anche di altri ortaggi (pomodoro, patata, …). Tuttavia, si può ridurre la presenza di questi parassiti della cipolla assicurandosi che intorno alla coltura non crescano specie ospiti, comprese anche le piante infestanti, ed eliminando i residui colturali presenti sul terreno. È importante ricordare che gli attacchi dei tripidi sono più frequenti dopo periodi di clima caldo e secco.
Altri problemi della cipolla
Le avversità della cipolla non finiscono qui. Oltre agli insetti le piante di cipolla possono essere colpite da varie malattie fungine che colpiscono le parti epigea e ipogea (peronospora, botrite e fusariosi), virosi causate da Virus del mosaico e Virus del mosaico giallo e – in post-raccolta – marciumi batterici (molle, solforoso e acido). Infine, provocano danni modesti alla coltura gli insetti Agriotes spp. e i nematodi Ditylenchus dipsaci e Longidorus spp.
Articolo di Serena Pala
Sì ma come si può combattere un attacco di tripidi?
Vedi l’articolo dedicato ai tripiditripidi.
si possono coltivare le cipolle e l’aglio in vaso?
Ciao Livio, si può fare, sì. Con attenzione alla gestione delle irrigazioni (costanti ma mai eccessive).