A volte trovo nell’orto bruchi (o larve) che mangiano l’interno della radice sotto il colletto dei cespi di lattughe, facendole appassire e poi morire. Se me ne accorgo per tempo scavando attorno al cespo trovo il bruco o larva che mostro nella foto allegata.

(Osvaldo)

Ciao Osvaldo

La foto che hai mandato è un po’ sgranata e io non sono un entomologo, quindi non posso esser certo di identificare con certezza il bruco. Posso dirti che a occhio mi sembrerebbe una tipula dell’orto (o meglio tipula oleracea) oppure la sua stretta parente, tipula dei prati.

larva di tipula

Riconoscere la tipula

Queste larve sono grossi bruchi di color marroncino, alcuni erroneamente le chiamano vermi, ma lo stadio corretto dell’insetto è quello di pupa. La lunghezza della pupa di tipula spazia dai 4,5 ai 6 centimetri. Da adulto la tipula ha invece l’aspetto di una grossa zanzara: corpo stretto e allungato che raggiunge i 3,5 cm, ali sottili, zampe lunghe. Sicuramente ne avrai incontrato qualche esemplare in giardino durante l’estate, viene chiamato “zanzarone dell’orto“.

Come contrastare questa larva

La larva di tipula è un parassita dell’orto proprio perché vive nel terreno e si nutre di piante orticole, in particolare attacca generalmente le piante alla base. L’azione che svolge è molto simile a quella delle larve di maggiolino. Non è raro che la tipula rivolga le sue attenzioni alla lattuga, che presenta un colletto carnoso e tenere foglie basali, molto invitanti per questo tipo di bruco. La tipula dell’orto ama anche mangiare le piante più giovani, distruggendo il semenzaio.

Come combattere le larve di tipula

Per combattere questo insetto seguendo i metodi dell’agricoltura biologica ha poco senso usare insetticidi: i trattamenti naturali agiscono per contatto, richiedono quindi di colpire l’insetto direttamente. Siccome le tipule stanno ben nascoste nel terreno non è semplice scovarle e spruzzarle con il trattamento.

Nella lotta chimica ci sono prodotti disinfettanti del suolo, ma sono sostanze nocive che ti sconsiglio di utilizzare, per via della loro tossicità che non si sposa certo con l’idea di orto sano e naturale.

Il lavoro da fare è sostanzialmente basato sulla prevenzione: bisogna fare in modo di ostacolare l’ovodeposizione e non creare un ambiente ideale per la nascita e lo sviluppo delle pupe. Questo si attua con frequenti lavorazioni del terreno, che portano alla distruzione delle uova di tipula oleracea. Inoltre bisogna aver cura di mantenere ben drenante il suolo, in modo da evitare troppa umidità e ristagni idrici: la larva infatti ama vivere in ambienti umidi.

Risposta di Matteo Cereda

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