Il ciliegio è una pianta da frutto potenzialmente di grandi dimensioni e molto produttiva. Spesso la sua immagine suona evocativa di una vita in campagna serena: molte persone ricordano con nostalgia grandi piante su cui si arrampicavano per fare ghiotte merende a base di ciliegie.

Purtroppo però vari parassiti e malattie tipiche di questa specie ne minacciano la produzione ogni anno e per ottenere frutti buoni e sani bisogna prestare molta attenzione alla prevenzione e alla difesa fitosanitaria. Trascurare questo aspetto e fraintendere i principi dell’agricoltura biologica credendo che si debba lasciar fare tutto alla natura è molto rischioso e ingenuo.

danni della mosca del ciliegio

illustrazione di Marina Fusari

Il ciliegio è infatti una specie piuttosto delicata e bisogna ricordare che l’ambiente agricolo non è un ecosistema naturale vero e proprio ma è gestito dall’uomo, che deve quindi prendersene cura al meglio pur col minore impatto possibile. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i principali parassiti del ciliegio e con quali metodi ecologici si possono affrontare al meglio per proteggere la salute della pianta e il raccolto.

Mosca del ciliegio

La mosca del ciliegio (Rhagoletis cerasis) è l’insetto chiave del ciliegio dolce e in certe annate ne penalizza fortemente il raccolto. Gli adulti sono insettini di colore nero con torace in parte giallo ocra, hanno un corpo lungo meno di mezzo centimetro. Questo parassita depone le uova nelle ciliegie in via di maturazione e le larve che ne nascono vivono a spese del frutto, erodendolo. Sulla buccia delle ciliegie colpite si notano punti più scuri e molli, poi in seguito il frutto marcisce. L’amareno (ciliegio acido) viene invece risparmiato da questo parassita, le varietà precoci di ciliegio dolce fuggono parzialmente al rischio, mentre quelle medio-tardive subiscono i maggiori attacchi.

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mosca del ciliegio

Illustrazione di Marina Fusari

Per proteggere i ciliegi dai danni della mosca in agricoltura biologica è possibile ricorrere a rimedi meccanici e a trattamenti con insetticidi ecologici. Un ostacolo meccanico alla mosca è rappresentato dalle reti antinsetto, da stendere bene sulle chiome con lo scopo di impedire le ovideposizioni. Le reti devono avere maglia fine, come quelle di 1,6 mm, e vanno messe solo dopo l’allegagione dei frutti per non ostacolare gli insetti impollinatori nella fecondazione.

Nei frutteti biologici professionali, in cui ci sono ampie estensioni di ciliegi, si ricorre con efficacia alle trappole ai feromoni sessuali, basate sulle catture massali o sulla confusione sessuale, espediente che evita le riproduzioni perché impedisce ai maschi di trovare le femmine e quindi di accoppiarsi. In piccoli frutteti misti però le trappole ai feromoni sono poco efficaci, così come sarebbe sprecato il lancio degli insetti utili, visto che questi due metodi di lotta presuppongono superfici sufficientemente ampie. Per alberi isolati o per piccoli frutteti misti bisogna quindi ricorrere ad altre soluzioni al problema della mosca.

Monitoraggio

vaso trap rosso

Prima di decidere quali trattamenti contro la mosca del ciliegio fare e quando intervenire conviene orientarsi sul momento più propizio. Le informazioni generali possono essere reperite dai bollettini fitopatologici della zona, ma risulta utile anche installare trappole per il monitoraggio, come quelle alimentari, che si basano su un’esca che le attira e non ne permette più la fuoriuscita. Installate a primavera e controllate di frequente, queste ci danno indicazioni sulla presenza dei parassiti.

Le trappole alimentari

Oltre che al monitoraggio, le trappole alimentari sono utili per la cattura massale, con cui abbattere la presenza della mosca. Quelle di tipo Tap Trap, con gancio giallo e bottiglia di plastica inserita sotto, si riempiono con mezzo litro di ammoniaca non profumata e qualche scarto di pesce crudo come esca proteica. L’esca attrae la mosca del ciliegio imprigionandola nella bottiglia.

Insetticidi ecologici

Un prodotto ecologico consigliato per combattere la mosca del ciliegio è lo Spinosad, insetticida ammesso in agricoltura biologica ed efficacie contro tanti insetti dannosi per gli alberi da frutto. Il trattamento agisce per contatto e per ingestione, quindi deve essere applicato con cura sulle chiome e ha un’efficacia rapida, che dura per circa una settimana. Poiché risulta tossico per le api si consiglia di evitarlo durante la fioritura e comunque di usarlo in orario serale.
Trattamenti innocui ad effetto repellente si possono realizzare inoltre col caolino, fine minerale argilloso che crea una sorta di patina bianca sul fogliame.

Afide nero

afide nero del ciliegio

Tra le moltissime specie di afidi presenti in natura, l’afide Myrus cerasi, di colore nero lucido, colpisce in particolare il ciliegio. Il parassita sverna come uovo nelle screpolature della corteccia, vicino alle gemme, e si sviluppa subito dopo la ripresa vegetativa, rapidamente si riproduce e inizia a succhiare la linfa dai giovani germogli, lasciandoli accartocciati e pieni di melata appiccicosa che attrae le formiche.

Contro gli afidi si agisce in prevenzione irrorando estratti di ortica sulla vegetazione, ma anche trattando con infestazione in atto mediante sapone di Marsiglia sciolto in acqua.

Moscerino dei piccoli frutti

La Drosophila suzukii, o moscerino dei piccoli frutti, è di recente introduzione nei nostri ambienti e crea danno a varie specie da frutto a buccia sottile tra cui il ciliegio, compiendo oltre 10 generazioni l’anno. Ogni femmina può deporre fino a 400 uova all’interno di molti frutti, lacerandone il tessuto e portando la polpa al disfacimento e alla marcescenza.

drosophila suzukii, il moscerino della frutta

Per contenere lo sviluppo e i danni della Drosophila sono molto utili le trappole alimentari di tipo Tap Trap o Vaso Trap rosso, colore che attrae in particolare questo insetto.

Cimice asiatica

Anche la cimice asiatica è tra gli insetti giunti in Italia da pochi anni e ha trovato campo libero per fare danno a tante specie vegetali, tra cui i fruttiferi. Per contrastare questo insetto in agricoltura biologica bisogna trattare piuttosto spesso col piretro e sperare che questo sia sufficiente se non ad eliminarla, quantomeno a tenerla al di sotto di una soglia accettabile. Nell’usare il piretro, come in altri trattamenti insetticidi, bisogna aver cura di salvaguardare le api.

Cocciniglie

Le cocciniglie sono insetti a scudetto rigido che si attaccano ai rametti e ai germogli e ne succhiano la linfa. Gradiscono soprattutto le zone ombrose delle chiome e per questo la potatura ben gestita e finalizzata ad illuminare l’interno della pianta risulta utile a tenerle a bada. Per limitare la loro presenza sono utili i trattamenti con macerati di felce, mentre in caso di attacco forte si possono usare gli olii minerali.

Uccelli

Notoriamente molti uccelli, come i merli e gli storni, sono ghiotti di ciliegie e non è semplice impedire loro di mangiarle, ma le reti antinsetto utilizzate per ostacolare la mosca risultano utili anche per impedire le loro beccate.

Articolo di Sara Petrucci.

Foto dell’afide nero di Giuseppe Cangemi.

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