Prima di tutto grazie per il vostro sito, veramente utile! Ho bisogno del vostro aiuto riguardo alle dimensioni dell’aglio che coltivo, è veramente piccolo! L’ho consociato ( si dice così?) ai pomodori, in una aiuola rialzata con terreno concimato con letame e alleggerito con sabbia ( il mio terreno è piuttosto argilloso). Ho aspettato che la parte aerea fosse secca per raccoglierlo… Delusione: il più “grosso” non supera i 3 cm di diametro.
Non mi aspetto certo che le sue dimensioni siano pari a quelli “pompati” del supermercato, ma nemmeno così. Dove ho sbagliato? L’aglio utilizzato per la semina l’ho comprato in un garden center. Grazie di cuore per i suggerimenti che potrete darmi. Buona giornata a tutti.
(Norma)
Ciao Norma
Per prima cosa ti faccio i complimenti: le cose che scrivi sono corrette. Se mi avessi semplicemente chiesto come fare per coltivare aglio ottenendo bulbi di buone dimensioni avrei cominciato a consigliarti molte cose che hai già fatto: seminare su aiuola rialzata, alleggerire il terreno, concimarlo, scegliere bulbi di varietà conosciuta. La consociazione col pomodoro è corretta ma si effettua per portar vantaggio più ai pomodori che all’aglio.
Come avere l’aglio grande
Dare consigli a distanza purtroppo non è semplice, io posso limitarmi a dare qualche suggerimento e spunto, non ci sono formule magiche per avere l’aglio enorme. Provo a riepilogare per punti alcune cose che farei o che verificherei di aver fatto: non essendo stato con te nell’orto non posso sapere come hai lavorato finora e magari ciò che scrivo lo hai già effettuato.
- Semina alla giusta distanza. Se metti l’aglio troppo vicino le piante entrano in competizione tra loro per spazio e nutrimenti e le teste d’aglio restano piccine. Prova un sesto d’impianto bello largo: 30 cm tra le file, 20 cm tra le piante.
- Alleggerisci ancora il suolo. Il terreno argilloso è una delle principali cause di aglio piccolo, prova a metter più sabbia.
- Verifica che ci sia sole. Se hai coltivato i pomodori immagino che anche l’aglio fosse soleggiato, verifica comunque che abbia una discreta esposizione.
- Concima nel modo giusto. All’aglio non serve molto fertilizzante, in particolare non deve avere eccessi di azoto, che portano la pianta a privilegiare la parte fogliare a scapito del bulbo. Quindi il letame va benissimo, ma con moderazione. Usa letame vero e proprio, non stallatico pellettato: su suolo argilloso l’apporto di sostanza organica aiuta il terreno a strutturarsi e restare soffice. Il letame deve essere ben maturo (almeno 8 mesi) e idealmente dovresti interrarlo dopo una vangatura profonda, due mesi prima della semina.
- La cenere. Spolvera anche insieme al letame un po’ di cenere di legna sul terreno. La cenere aggiunge potassio, elemento utile alla formazione del bulbo d’aglio.
- Fai rotazione delle colture. Semina l’aglio su un appezzamento in cui non hai coltivato aglio nei due o tre anni precedenti, evita anche terreni dove hai coltivato cipolle, scalogno e porri, che sono della stessa famiglia, e magari anche altre verdure da bulbo e tubero (come le patate).
Infine, ma io non ci credo molto, pianta l’aglio in luna calante come prescrive la tradizione contadina, si dice che questo favorisca le dimensioni del raccolto. Non ci sono prove scientifiche ma un po’ di superstizione male non fa e non costa niente seguire le indicazioni del lunario.
Risposta di Matteo Cereda
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