Ecco un concime organico di provenienza un po’ sinistra e certamente non adatto a vegani e vegetariani: la farina di sangue. Il sangue, soprattutto bovino, proviene dalla macellazione degli animali da allevamento ed è una materia ricchissima di azoto: si parla del 15% di quantità, per questo è un fertilizzante ottimo. Oltre all’azoto si apporta ferro, utile alle piante, e carbonio, sempre buono come apporto di sostanza organica, utile ammendante per la terra dell’orto.
Il difetto di questo prodotto, completamente organico e consentito in agricoltura biologica, è l’odore pungente e persistente che non lo rende ideale per l’orto urbano o domestico. Inoltre molte persone per sensibilità etica non usano questo concime per via della sua provenienza animale, come per la farina di ossa.
Come usare la farina di sangue nell’orto
Il bello della farina di sangue è che è un concime a lento rilascio, copre tutto il ciclo vegetativo della pianta e non occorre quindi concimare a più riprese, non viene poi dilavato dalle piogge come succede spesso ai concimi ricavati da escrementi pellettati. In commercio si trova questo concime in polvere, il sangue del macello viene essiccato e sterilizzato,
La farina di sangue va usata nell’orto quando si prepara il terreno, mischiandola al momento della vangatura. Per via del lento rilascio delle sostanze una volta sparso il fertilizzante in fase di lavorazione del terreno non servono poi altre lavorazioni.
Articolo di Matteo Cereda
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