L’humus di lombrico è uno dei migliori concimi (o meglio ammendanti) che si possano usare in coltivazione biologica, totalmente naturale. Questa sostanza totalmente naturale può fornire le giuste sostanze nutritive alla pianta, ma anche aiutare l’apparato radicale (azione biostimolante), e migliorarel a struttura del suolo, rendendolo soffice e capace di trattenere l’acqua in modo corretto.
Per tutte queste caratteristiche il vermicompost può essere di grande aiuto nella coltivazione di zafferano, in particolare se viene utilizzato al momento dell’impianto dei bulbi. L’effetto sarà di agevolare il primo sviluppo della pianta e quindi ottenere più fiori.
A questo proposito condivido la mia esperienza nell’uso di humus in zafferaneto,con Vallescuria zafferano della Brianza, piccola società agricola con cui da ormai 7 anni coltivo questa spezia preziosa. Le nostre prime sperimentazioni con l’humus come sostanza ammendante, consigliate da Luigi Compagnoni, sono ormai diventate pratica consolidata.
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La tecnica d’impianto dei bulbi
Prima di parlare dell’humus è necessario due parole su come effettuare l’impianto dei bulbi di zafferano (che sarebbe corretto chiamare cormi). Questo lavoro va fatto durante il mese di agosto o nei primi giorni di settembre, prima che dai cormi inizino a spuntare i getti da cui usciranno poi foglie e fiori.
Per favorire lo sgrondo dell’acqua e ovviare al compattamento del suolo è molto utile realizzare delle baulature rialzate in cui verranno piantati i bulbi. I cormi di zafferano devono stare a circa 12/20 cm di profondità e verranno distanziati lungo le file dai 5 ai 15 cm tra loro.
Le misure d’impianto possono essere molto diverse a seconda della tecnica colturale (annuale o poliennale), del clima della zona in cui si pianta (inverni rigidi richiedono una maggior profondità) e della dimensione dei bulbi a disposizione.
Visto che i cormi vanno disposti molto vicini lungo la fila per piantarli conviene tracciare un solco in cui posizionarli e non fare singoli buchi, è proprio nel solco che entrerà in gioco l’humus di lombrico.
Come usare l’humus
Il bello dell’humus è che si tratta di una sostanza completamente “digerita” dai lombrichi e quindi stabile: non rischia di “bruciare” l’apparato radicale delle giovani piantine di zafferano quando verranno a contatto. Per questo motivo possiamo metterlo direttamente nel solco d’impianto,.
Si tratta molto semplicemente di stendere un leggero strato di vermicompost sul fondo del solco, appena prima di disporre i cormi. Un dosaggio eccessivo non ha alcuna conseguenza negativa, se non lo spreco di questo ammendante naturale.
La presenza di humus favorisce lo sviluppo di una serie di microrganismi vitali, che saranno utilissimi alla pianta che sta per nascere, e crea un ambiente ideale per l’apparato radicale, fornendo al contempo sostanze nutritive utili. Questo tipo di concimazione è prezioso non tanto per la fioritura dell’anno in corso, visto che i cormi hanno già accumulato buona parte delle risorse che servono ad andare in fiore, quanto per la moltiplicazione dei bulbi che avverrà la primavera successiva.
Utilizzare humus in solco non è l’unica concimazione da fare: a seconda del tipo di terreno e della sua ricchezza si può decidere di fertilizzare prima dell’impianto, in fase di lavorazione del suolo. Possiamo farlo utilizzando letame maturo, compost o sempre humus. Andando a fare le baulature si smuove il terreno e il concime viene incorporato e mischiato. Poi durante la concimazione si potrà intervenire ancora, ad esempio con borlanda fluida fogliare, come spiegato nel corso Coltivare Zafferano da Dario Galli.
Per approfondire:
- COLTIVARE ZAFFERANO. Il corso completo sulla coltivazione professionale, di Matteo Cereda, Dario Galli e Guido Borsani.
Dove reperire l’humus
L’humus di lombrico può essere acquistato da un produttore, ma è anche possibile auto produrlo realizzando un piccolo impianto di lombricoltura in proprio. Allevare lombrichi è semplice e richiede un investimento irrisorio, permetterà da un lato di ottenere gratuitamente il concime necessario alle coltivazioni, dall’altro di smaltire eventuali rifiuti organici domestici e scarti di orto e giardino.
In alternativa ovviamente si può acquistare il concime già pronto, che si trova anche direttamente online.
Articolo di Matteo Cereda
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