La lombricoltura è un’attività agricola molto interessante, di grande valore ecologico perché consente di trasformare rifiuti in fertile humus, un concime naturale perfetto per ogni tipo di coltura e ammendante ideale per il suolo.

Scopriamo come avviare un impianto di lombricoltura, che può essere una lettiera in piccola scala che realizziamo per autoprodurre vermicompost da usare nell’orto o nella propria azienda agricola, ma anche diventare un’attività da reddito vera e propria, andando poi a vendere l’humus.

lettiera di lombricoltura

Iniziare è molto semplice, sia a livello di permessi che di competenze non ci sono particolari ostacoli e l’investimento è molto contenuto.

Perché avviare una lombricoltura

Grazie all’allevamento dei lombrichi si ottiene prezioso humus, utile a mantenere la fertilità del suolo, ammendare il terreno e concimare gli orti e le piante in vaso.

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Lombricoltura professionale

La lombricoltura può essere attività da reddito: l’humus si può vendere, da utilizzare nell’orto biologico o in azienda agricola. Anche i lombrichi sono vendibili come esche da pesca o per alimentare animali di allevamento. Lo smaltimento dei rifiuti è altra possibile fonte di reddito.

Approfondimenti:

Autoproduzione di humus

La lombricoltura domestica è una forma di ecologia: si smaltiscono scarti, si ottiene vermicompost per piante in vaso, orto e giardino, e in alcuni comuni si ottiene uno sconto sulla TARI dovuto all’attività di compostaggio.

Approfondimenti:

Quanto terreno occorre per allevare lombrichi

Per cominciare ad allevare lombrichi a scopo di autoproduzione di vermicompost bastano pochi metri quadri, anche soltanto due o tre metri in cui fare una lettiera. Con una compostiera domestica si può addirittura fare una piccola produzione di humus in balcone.

Se vogliamo avviare un’attività da reddito serve un terreno, che non deve necessariamente essere troppo grande. La dimensione richiesta dipende da quanto humus si vuole produrre.

Per aiutare a fare qualche conto possiamo dire che in un metro quadro di lettiera possiamo inserire circa 4-5 kg di lombrichi, in grado di processare 6-8 quintali di letame all’anno e di produrre 3-5 quintali di humus. Tutti questi numeri sono necessariamente indicativi.

Nella lombricoltura non servono edifici ma soltanto un qualsiasi terreno, che abbia una zona in piano dove installare le lettiere. Il lombrico sta benissimo all’aria aperta, questi vermi non hanno particolari esigenze climatiche, non temono il freddo e tantomeno il caldo, per cui non servono strutture di nessun genere a protezione. L’unica caratteristica del terreno da verificare è la disponibilità di acqua.

Investimento iniziale

La lombricoltura è un’attività alla portata di tutti, si può cominciare con poche centinaia di euro a mettere qualche lettiera di lombrichi rossi per autoproduzione.

Con con un investimento poco più alto, di 2000/5000 euro, si arriva a produrre vermicompost su maggiore scala e l’attività diventa da reddito, può iniziare a portare guadagni.

Permessi e autorizzazioni

Un impianto per l’allevamento di lombrichi non necessita permessi particolari, è assimilabile ad altre attività agricole. A differenza di allevamenti animali che richiedono strutture e comportano adempimenti burocratici i lombrichi possono essere allevati senza comunicazioni o autorizzazioni.

Naturalmente se si vuole avviare un’attività da reddito in agricoltura ci sono degli obblighi burocratici, a cominciare dall’apertura di una partita IVA che permetta di vendere il vermicompost prodotto. Essendo una materia ampia e da configurare caso per caso, consiglio di chiedere informazioni sull’apertura dell’azienda agricola a un’associazione di categoria come può essere COLDIRETTI o Confederazione Italiana Agricoltori.

Attrezzi e materiali necessari

I lombrichi si allevano senza particolari attrezzi: un badile, una forca e una carriola possono bastare.

Le lettiere sono semplicemente degli spazi dove mettere il letame e i lombrichi, per cui non occorre alcun materiale. Possiamo per comodità nella gestione degli spazi delimitare il perimetro con assi di legno o mattoni.

I lombrichi si nutrono degli scarti dell’orto e del giardino (sfalcio d’erba, foglie, scarti vegetali), di quelli della cucina (l’umido) e del letame. Anche da questo punto di vista è semplice ottenere i materiali necessari a sfamarli. Se si produce vermicompost da vendere meglio utilizzare il letame (bovino o equino).Approfondimento: alimentazione dei lombrichi.

Acquisto dei lombrichi

Comprare i lombrichi è il vero importante investimento per avviare la lombricoltura.

Nel pianificare l’acquisto teniamo conto di comprare lombrichi da un venditore affidabile, che ci proponga lombrichi rossi californiani in salute. I lombrichi si comprano generalmente a numero (indicativo) oppure a peso. La spesa può essere di 100-120 euro circa per 5000 vermi, acquistando una piccola quantità, si ottengono poi prezzi più bassi se si compra a ingrosso.

Allevando lombrichi questi si riproducono, per cui conviene comprane inizialmente una quantità minore rispetto alla necessità pianificata e andare poi a far crescere l’allevamento con i propri vermi.

Articolo scritto da Matteo Cereda con il contributo tecnico di Luigi Compagnoni, esperto in lombricoltura.

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