Ecco un manuale veramente utile per chi vuole far l’orto seguendo le regole dell’agricoltura biologica, evitando di utilizzare pesticidi nocivi e chimica che possono avvelenare anche le verdure. Si tratta di un libro che mette insieme la sintesi (è lungo solo 160 pagine) e la chiarezza, per cui risulta comprensibile senza problemi anche all’orticoltore per hobby.
Dal macerato di ortica alla poltiglia bordolese questo libro, edito da Terra Nuova Edizioni, ci mette in mano gli strumenti per difendere i nostri ortaggi da insetti e malattie.
Se nel nostro orto c’è qualcosa che non va questo manuale è di grande aiuto per identificare la minaccia e capire come reagire, grazie al ricco supporto di immagini e alla struttura pensata per essere di semplice consultazione.
Il primo capitolo elenca i principali ortaggi e ci mostra i possibili problemi di ognuno, mentre il secondo analizza nello specifico ogni minaccia per le nostre piante. Per ogni insetto o malattia il libro fornisce un adeguato supporto fotografico, istruzioni per il riconoscimento dei sintomi, indicazioni sui metodi di lotta naturale.
Si passa poi ad esaminare le pratiche per prevenire, i metodi naturali che si possono autoprodurre in modo semplice ed economico e i prodotti fitosanitari ammessi in agricoltura bio che si possono trovare in commercio, senza dimenticarsi la lotta biologica tramite organismi utili e le trappole che si possono usare per identificare e contenere i parassiti.
L’autore, Francesco Beldì, è un agronomo che si occupa da ventanni di agricoltura biologica, lo conoscevamo già per tre ottimi manuali legati appunto a tematiche bio: biobalcone, il mio frutteto biologico e il mio orto biologico (gli ultimi due scritti con Enrico Accorsi), si conferma con questo testo un divulgatore chiaro ma allo stesso tempo approfondito.
Potete trovare il manuale a questo link, con uno sconto 15%, potrà esservi molto utile per realizzare un orto senza avvelenare le verdure con prodotti chimici e senza farvi divorare tutto dagli insetti.
Punti forti di difendere l’orto con metodi natural
- Estremamente chiaro e sintetico nelle sue 160 pagine
- Facile da consultare: le minacce dell’orto sono suddivise sia per ortaggio che per tipologia).
- Completo nel trattare le possibili minacce e i rimedi.
A chi consigliamo questo libro sull’orto bio
- A chi vuole iniziare a fare l’orto biologico e non sa come comportarsi di fronte a parassiti e malattie.
- A chi fa orto biologico e spesso si chiede come difendersi da alcuni problemi.
Fitosanitari, macerati, trappole e altre soluzioni bio per coltivare senza veleni
€ 13 con sconto 15% = 11,05 €
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Titolo del libro: Difendere l’orto con rimedi naturali (fitosanitari, macerati, trappole e altre soluzioni bio per coltivare senza veleni).
Autore: Francesco Beldì
Casa editrice: Terra Nuova Edizioni, settembre 2015
Pagine: 168 con foto a colori
Prezzo: 13 euro (acquistalo QUI con il 15% di sconto).
Nostra valutazione: 9/10
Recensione di Matteo Cereda
Interessante davvero, soprattutto per via delle foto, l’ho visto alla fiera L’isola che c’è ed ero tentato di comprarlo.
Non amo chi si fregia di termini come “naturale” e poi utilizza prodotti chimici come la poltiglia bordolese che è composta da solfato di rame pentaidrato e idrossido di calcio….
L’agricoltura biologica lo consente ma non vuol dire che sia naturale…
Il biologico è come l’agricoltura convenzionale, solo che al posto dei normali anticrittogamici si utilizzano prodotti a base rameica… cambia la forma ma non la sostanza…
Non sono completamente d’accordo. L’agricoltura biologica mette dei paletti ben precisi che restringono il campo dei prodotti ed evitano di avvelenare il suolo. Rispetto all’agricoltura tradizionale cambia decisamente la sostanza. Poi si può fare sempre meglio e andare oltre evitando l’uso di prodotti rameici o oli minerali.
Il libro fornisce tutta una serie di strumenti consentiti in bio, non parla solo di rame ma anche di macerati e decotti.
Sono certo della validità dei metodi naturali proposti dal libro, anche io utilizzo macerati all’occorrenza. L’unica mia critica è rivolta ai prodotti come rame, calce, zolfo e poche altre sostanze che sono consentite ma che di fatto seppur con una potenza minore alterano i delicati equilibri batterici del suolo e uccidono la microfauna sotterranea e terrestre senza distinzioni, gettando le basi per un riutilizzo successivo dei prodotti (poichè gli insetti predatori prolificano meno di quelli “infestanti”) ed un graduale impoverimento del terreno causato dalla dimuzione di lombrichi e corruzione dei naturali processi di trasformazione chimica degli elementi del suolo ( di conseguenza della loro biodisponibilità ) a carico di batteri e funghi.
Vorrei sapere cosa devo fare però, per non uccidere i lombrichi già esistenti,ed altro utile, all’ agricoltura.
Ciao Damiano, nel libro trovi diversi metodi come i macerati che non fanno nulla ai lombrichi, il senso dell’agricoltura biologica è proprio quello di preservare quando possibile gli insetti e i microrganismi utili.