È innegabile che la motosega sia uno strumento di lavoro fondamentale per la vita in campagna: grazie a questo attrezzo indispensabile gli abbattimenti si possono portare a termine con poco sforzo, le potature più importanti non vi vedranno più con le braccia così stanche e tagliare a misura la legna per la stufa sarà un lavoro sbrigato in fretta.
Per ogni situazione è però necessario avere una certa familiarità con la motosega, utilizzandola con le tecniche corrette ed essendo sempre cauti, nel proteggersi con tecniche attive (ovvero maneggiandola in modo corretto ed utilizzando tecniche adatte) e passive (ovvero indossando i DPI del caso).
Abbiamo già parlato di come scegliere la motosega e di come fare a questo attrezzo la manutenzione ordinaria, è importante anche un focus sul suo utilizzo in totale sicurezza.
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Quali DPI indossare tagliando con la motosega
DPI è un acronimo che indica i “dispositivi di protezione individuali”, ovvero tutti quegli indumenti e accessori che possono servire a proteggere chi li indossa durante il lavoro. Quando si intende utilizzare una motosega, indipendentemente dal contesto, i DPI sono imprescindibili. Purtroppo in molti tendono a sottovalutare questo, bisogna invece tener conto che in caso di incidente sono precauzioni che fanno la differenza. Vediamo quali DPI occorrono per lavorare in sicurezza.
- Casco con visiera e cuffie o tappi auricolari. L’uso di occhiali protegge gli occhi ma lascia totalmente esposte le altre parti della testa. In caso di kickback (ovvero qualora la barra della motosega rimbalzi verso di voi) ci sarà il freno catena a fermarne il moto, ma sarà pur sempre un oggetto tagliente scagliato con forza verso il vostro busto e volto. Basta poco per scongiurare il peggio ed è quindi importante indossare un casco con visiera adeguata. Inoltre il casco vi assicura protezione quando lavorate in bosco, dall’eventuale caduta di rami durante un abbattimento o una potatura. La motosega è un attrezzo decisamente rumoroso, nel suo utilizzo l’udito deve esser preservato, l’esposizione a rumori intensi lo danneggia e per questo il casco deve esser provvisto di cuffie, oppure si devono impiegare tappi auricolari.
- Guanti. Un paio di guanti da lavoro di buona fattura sono un buon compromesso tra protezione e praticità. Se preferite essere più protetti ne esistono anche con rinforzo antitaglio sul dorso della mano sinistra, per proteggerla qualora saltasse la catena. Se poi lavorate con la motosega per molte ore esistono anche varianti con rivestimenti sul palmo atti a ridurre la trasmissione di vibrazioni.
- Scarponi o stivali antitaglio. Un paio di scarponi da trekking o stivali di gomma poco potrà fare contro una catena in movimento. La spesa per calzature antitaglio può essere sensibile, ma vi mette al riparo dalle ripercussioni gravissime che potrebbero avere anche piccoli incidenti. Basta scivolare mentre si usa la motosega per far finire la catena ancora in moto sul piede.
- Pantaloni o salopette antitaglio. Come per le calzature, esistono anche capi d’abbigliamento studiati appositamente per proteggere il corpo, con fibre in grado di fermare la catena intrappolando i denti prima che vadano a lacerare la pelle. I modelli base hanno costi più che accettabili, i modelli di alta gamma sono appena più pesanti delle controparti non sicure, ma vi proteggono realmente. Approfondimento: abbigliamento anti taglio da motosega.
Lavorare in sicurezza con la motosega
Una volta sistemato l’abbigliamento e indossati i DPI del caso siamo pronti a metterci al lavoro. Per utilizzare la motosega in sicurezza sarà a questo punto essenziale il nostro comportamento.
Quando si abbatte una pianta
Durante le operazioni di abbattimento è fondamentale essere ben consci dell’ambiente circostante alla zona di lavoro e di chi si trova a lavorare con noi o a transitarvi. Prima di iniziare i tagli di abbattimento bisogna esaminare la chioma per verificare che non ci siano cavi della corrente o del telefono che vi passano vicino, che non vi siano branche pericolanti. Bisogna poi valutare che la pianta coricandosi nella direzione scelta non vada ad interferire con i cavi sopra citati, che non trascini con sé altre piante o rischi di cadere su una zona non desiderata.
A questo punto si procede pulendo la zona attorno alla base della pianta così da vedere bene dove si sta tagliando ed eventuali ostacoli a terra. Pulito il tronco si valuta se l’albero è stabile e non rischia di spaccarsi durante il taglio. Solo a questo punto si decide in che direzione guidare l’abbattimento e che tipo di taglio effettuare.
Prima di accender la motosega per tagliare si verifica che la zona sia deserta e che non possano sopraggiungere passanti ignari, se è il caso si incarica qualcuno di fermare eventuali persone che dovessero arrivare mentre si taglia.
Quando si srama una pianta abbattuta
Dopo aver abbattuto un albero bisognerà impiegare la motosega per sramarlo e affettarlo in comodi pezzi di tronco che possano esser trasportati e accatastati in modo ordinato.
Gli alberi non sono tutti pini belli dritti con i rami disposti a raggera e la maggior parte di noi non partecipa alle olimpiadi del boscaiolo, quindi quando ci si appresta a sramare la pianta ormai a terra non ci si deve far prendere dalla fretta.
Prima di ogni taglio ci si assicura di non intervenire su rami sui quali è impressa una flessione oppure che reggono il tronco, questo per evitare di incastrare la barra o peggio di incorrere in rimbalzi pericolosi. Con il procedere dei tagli ci si assicura di muoversi sempre su terreno stabile, stando attenti a eventuali rami e frasche a terra, la cosa migliore sarebbe azionare il freno catena con un movimento del polso ad ogni spostamento.
Quando si pota
Spesso ci si trova a fare potature con la motosega. Possiamo lavorare da scale, cestelli oppure imbragati in pianta con la tecnica del tree climbing. In queste situazioni si devono seguire regole simili a quelle dell’abbattimento.
Bisogna essere consci di dove si trovino i collaboratori, verificare che i rami tagliati non si impiglino durante la caduta in cavi o altri ostacoli e che la zona di caduta del materiale tagliato sia sgombra da oggetti o persone.
Ovviamente per questa tipologia di lavori soprattutto non ci si improvvisa: servono esperienza e attrezzature adeguate. Proprio tra le attrezzature utili per i lavori in pianta ricordiamoci le giacche antitaglio, che proteggono busto e braccia: in queste operazioni sono più esposte che non durante i lavori a terra. La motosega da potatura è più leggera e ha la barra più corta ma taglia esattamente quanto un modello più grande.
Quando si lavora in catasta
Durante il classico taglio della legna in catasta la regola d’oro è una: prima di tagliare assicurarsi sempre che il tronco non sostenga altra legna.
Sembra un consiglio banale, ma nella foga di lavorare velocemente può capitare di commettere una leggerezza e combinare un disastro. Anche in questo ambito massima attenzione alla posizione di lavoro che deve essere ben stabile: stiamo utilizzando una motosega.
Quando si utilizza un cavalletto
Qui le cose si fanno fortunatamente più semplici: il taglio con la motosega che impiega un cavalletto è la condizione in cui gli elementi in gioco sono maggiormente sotto il nostro controllo. Tuttavia anche in questo tipo di lavoro bisogna prestare attenzione, perché la motosega resta un attrezzo potenzialmente molto pericoloso.
Fissiamo sempre con cura i tronchi in modo che non si liberino dalla morsa o si ribaltino durante il taglio, cerchiamo di non eseguire tagli troppo vicini ai supporti e soprattutto: non aiutatevi con mani o piedi vicini alla zona di taglio per stabilizzare il tronco.
Esistono cavalletti con un sistema di bloccaggio semplice ed efficace che riescono a trattenere in posizione il tronco anche fino all’ultimo taglio, se invece siete affezionati a quelli più semplici aiutatevi con una cinghia o una catena con un moschettone: meglio essere affezionati anche ai propri arti, che sono ben più preziosi.
Articolo di Luca Gagliani
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