Quando le distanze da osservare nelle semine o nei trapianti non siano uguali tra loro (esempio: 50 cm tra file, 25 cm tra piantine), come è meglio orientare le file? In rete si trovano risposte differenti, tutte giustificate dalla necessità di massimizzare l’esposizione al sole, ma poi sono poco chiare e peggio descritte. Insomma: meglio Nord-Sud o Est-Ovest? E, se possibile, perché?
(Alberto)
Ciao Alberto
La domanda è molto interessante e riguarda un aspetto da tenere in considerazione quando si progetta l’orto. Per avere la migliore esposizione solare la cosa migliore è mettere le piante con file in direzione nord-sud.
La giusta direzione delle file
La fila nord-sud massimizza la luce perché il sole sorge a Est e va in direzione Ovest, si riesce così a evitare che le piante si facciano troppa ombra durante la giornata e la luce possa arrivare un po’ a tutte le foglie. Da noi “settentrionali” del mondo l’ombra cade anche leggermente a nord ma questo è costante.
Se volete capire bene il perché basta osservare dove finisce l’ombra nelle varie fasi della giornata: al mattino sorgendo il sole a est avremo ombra verso ovest (e leggermente nord), a mezzogiorno sarà verso nord, verso sera est e nord, visto che il sole tramonta a ovest.
Il fatto che l’ombra tenda anche verso nord è inevitabile (non siamo all’equatore), ma non si allunga mai verso nord quanto si allunga verso ovest (il mattino) e verso est (la sera), per questo è da preferirsi l’orientamento nord- sud per i nostri filari di piantine.
Ci sono anche piante che crescono bene in mezzombra, come il prezzemolo, per cui non è detto che massimizzare il sole sia sempre la soluzione migliore. In permacultura si diversifica l’esposizione solare con aiuole rialzate a cumulo che creano ombre e differenti esposizioni. Addirittura la forma dei bancali viene fatta a semicerchi o a spirale in modo da avere diverse microzone climatiche.
Progettare la disposizione delle aiuole
Nel pensare a come disporre le aiuole dell’orto tenete conto che ci sono numerose coltivazioni in cui l’orientamento per fila non è interessante: non ha senso parlare di orientamento quando si tiene una distanza tra le piante uguale o simile rispetto a quella tra le file (è il caso generalmente dei cavoli, di zucche e zucchine).
Il verso delle file diventa poco significativo anche quando la pianta non ha un gran sviluppo vegetativo verticale (ad esempio carote, spinaci, rucola e cipolle). Se parliamo invece di piante che crescono verticalmente come le leguminose rampicanti, peperoni, melanzane o pomodori conviene invece progettare con cura l’orientamento delle aiuole nell’orto.
Risposta di Matteo Cereda
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