La serra è molto utile per estendere il periodo di produzione dell’orto, in una coltivazione famigliare vale la pena prendere in considerazione l’idea di acquistarne o costruirne una.
I fattori climatici possono limitare la possibilità di coltivare durante i periodi più freddi dell’anno. Anche con un’efficiente programmazione di semine e trapianti che mantenga attivo l’orto il più possibile, difficile evitare un periodo di pausa invernale.
Una copertura che ripari le piante permette di guadagnare qualche grado e di prolungare di un mese abbondante la durata delle coltivazioni. Eccoci quindi a scoprire i vantaggi offerti da una serra e le accortezze fondamentali per gestirla con successo.
Nell’ottica di una coltivazione ecosostenibile parleremo di serra fredda, ovvero una copertura priva di riscaldamento. Scaldare lo spazio di coltivazione rappresenta un costo energetico importante.
Indice dei contenuti
Perché avere una serra: i vantaggi
Disporre di una serra per l’orto offre diversi vantaggi, che riassumiamo per punti.
- Allungare il periodo di raccolta: grazie al riparo che offre la serra permette un anticipo delle semine a primavera e un prolungamento della coltivazione in autunno. Quindi sull’annata si ottengono raccolti complessivi più abbondanti.
- Possibilità di dedicarsi all’orto anche nelle giornate di pioggia. Certo, lo si potrà fare solo all’interno di questo spazio, ma come sappiamo l’organizzazione delle attività è fondamentale. Nei periodi molto laboriosi come la primavera, consultare regolarmente il meteo ci consente di pianificare i lavori, lasciando alle giornate di previsto maltempo quelli da eseguire in serra.
- Evitare la bagnatura da pioggia delle parti aeree degli ortaggi, questo porta un vantaggio in termini di prevenzione delle malattie, anche se poi nelle serre si forma un microclima umido che, al contrario, le favorisce. Questo aspetto, come vedremo, deve essere gestito accuratamente mediante aperture che garantiscano una ventilazione sufficiente.
- Protezione dalla grandine, che può essere sfruttata anche nei periodi in cui non c’è bisogno di calore. La serra può infatti essere usata anche come spazio normale di coltivazione dotato di copertura superiore, ma questa opzione presuppone che la serra possa essere ben aperta sui lati esterni, altrimenti il calore interno sarebbe eccessivo.
Quanto tempo si guadagna
Coltivare ortaggi sfruttando la serra fredda ci consente un doppio risparmio di tempo: prolungando la stagione sia in primavera che in autunno.
In primavera infatti, soprattutto se c’è il sole, all’interno della serra le temperature possono innalzarsi di vari gradi rispetto all’esterno. Di notte questa differenza scende magari ad uno o 2 gradi soltanto, ma può essere sufficiente a scongiurare una gelata. Possiamo quindi anticipare le semine di vari ortaggi, ottenendo una raccolta anticipata.
È difficile quantificare in termini di tempo l’anticipo rispetto ad una analoga coltivazione all’esterno, perché questo dipende molto dal tipo di serra, dalla grandezza, dalla copertura e dalla nostra gestione, e sicuramente anche dalle specie coltivate. Indicativamente, ad esempio, sulle specie da foglia possiamo notare un anticipo della crescita di almeno un paio di settimane, o anche di tre.
Allo stesso modo, la serra fredda ci consente di far durare di più l’orto invernale, prolungando almeno di altre due o tre settimane il tempo di semine e trapianti delle colture autunnali, delle quali potremmo quindi fare due produzioni scalari: una esterna da raccogliere per prima e una dentro la serra, che raccoglieremo successivamente. In questo modo potremo ottenere raccolti ben dilazionati di radicchi, endivie, spinaci, rucola, bietole, lattughe e altro ancora.
Generalmente possiamo stimare un guadagno complessivo di circa un mese e mezzo, che in casi favorevoli può essere anche maggiore.
Cosa coltivare nella serra fredda
In una serra fredda possiamo coltivare praticamente tutte le colture da orto, in genere in base alle dimensioni si decide cosa piantare al coperto e cosa lasciare all’esterno.
Tra le piante più efficienti da tenere in tunnel ci sono le insalate, le carote, i rapanelli, biete e spinaci. Queste piante infatti impiegano poco spazio e ben si adattano ai periodi primaverili e invernali, offrendo una buona resistenza al freddo. Ortaggi estivi da frutto quali solanacee e cucurbitacee sono invece più ingombranti e richiedono una serra di buona dimensione.
Per le orticole estive nell’orto famigliare possiamo pensare di impiegare piccole serrette in modo temporaneo durante la primavera, in modo da evitare il rischio di gelate tardive.
Come si coltiva in serra
Coltivare ortaggi in serra non è poi molto diverso dal farlo nell’orto all’aperto, ma ci sono alcune significative differenze. In primo luogo la copertura oltre a proteggere dal freddo limita il circolo d’aria e ripara dalla pioggia. Questo implica che il coltivatore debba provvedere con opportune irrigazioni e aerando correttamente lo spazio interno.
Molto importante la scelta della posizione dove mettere la nostra serra: che deve essere soleggiata e di facile accesso per noi.
All’interno della serra possiamo applicare gli stessi principi generali validi per l’orto all’aperto: suddivisione delle aiuole e dei camminamenti, sistemazione dell’impianto a goccia, pacciamatura, semina di qualche fiore che attiri gli impollinatori e metodi eco-compatibili di concimazione e difesa dalle avversità.
Se la serra è abbastanza grande, possiamo permetterci di tenere almeno il primo metro di lunghezza come spazio di movimento, per appoggiare gli attrezzi, i semi e le piantine che ci accingiamo ad utilizzare, per tenerci un tavolo di servizio, una sedia, il bidone pieno di acqua per irrigare ecc.
Periodo in cui usarla
La serra fredda può essere utilizzata praticamente per tutto l’anno. Senza dubbio conviene sfruttarla in pieno nei mesi di gennaio-marzo a sud, febbraio-aprile a nord, e anche per tutto l’autunno, perché questi sono proprio i periodi in cui avere una serra può fare una grande differenza.
In questo modo può essere prolungata la produzione di spinaci, lattughe di vario tipo, valerianella, bietole, rucola e di altri ortaggi ancora.
Quando si va verso l’inverno la serra può contenere ancora degli ortaggi ma nei periodi in cui le temperature scendono sotto lo zero è bene coprirli con dei teli di tessuto non tessuto.
Durante l’estate invece possono generarsi temperature molto alte all’interno della serra e la coltivazione è possibile solo a patto di fare in modo che la struttura sia ben apribile sui fianchi. Può convenire anche coprire il tetto della serra con reti ombreggianti, nel caso di forte insolazione.
Irrigazione interna
All’interno della serra dovremo provvedere all’irrigazione, e a tal fine sicuramente ha senso impostare un impianto a goccia, per favorire una distribuzione dell’acqua graduale e senza eccessi.
Tuttavia, può valere la pena fare in modo di raccogliere l’acqua piovana fissando delle grondaie lungo i lati lunghi della serra, in alto, che immettano l’acqua che cade sulla serra in sottostanti bidoni. Se la serra è piccola possiamo anche irrigare manualmente riempendo l’annaffiatoio con l’acqua di questi bidoni. È utile tenere altri bidoni pieni all’interno della serra, per lasciare intiepidire l’acqua per un certo tempo prima di utilizzarla.
Ventilazione e apertura
Le serre a tetto spiovente di solito hanno delle finestre ai lati e/o sul tettuccio, oltre alle porte, mentre i tunnel in genere offrono la possibilità di aprire i fianchi.
In fase di scelta del prototipo di serra è opportuno tenere conto di questo aspetto determinante, perché nelle ore calde della giornata è importante aprire le serre per far circolare l’aria e disperdere l’umidità, la quale favorisce l’insorgenza di malattie fungine.
Pulizia della copertura
A lungo andare la copertura della serra può diventare sporca e opaca, limitando l’ingresso della luce, e se ci sono alberi nelle vicinanze, è possibile che si accumulino delle foglie sulla parte superiore. Di conseguenza bisogna provvedere a periodiche pulizie per garantire sempre una buona efficienza luminosa all’interno.
Tipi di serra
La serra per orto comporta una spesa iniziale per l’acquisto della struttura o dei materiali utili a costruirla, e un po’ di tempo necessario per montarla. Questo investimento sarà ripagato dalle maggiori produzioni annuali, grazie ad un ampliamento della stagione di coltivazione di molti ortaggi.
Parliamo di serra fredda quando il calore all’interno è generato unicamente dalla radiazione solare, e di serra calda quando è prevista invece una fonte di riscaldamento, con la quale si pratica una forzatura della coltivazione. Sicuramente la serra fredda è più eco-compatibile di quella calda a causa del mancato utilizzo del riscaldamento, e infatti è ampiamente presente anche nelle coltivazioni biologiche professionali.
Possiamo trovare molti tipi di serra, diversi per prezzi, grandezza e materiali. Sul mercato esistono serre prettamente funzionali e serre eleganti che donano un tocco di bellezza al nostro spazio, divenendo un elemento di arredo del giardino. La scelta del modello è dettata quindi anche dai nostri obiettivi personali.
Dato che intendiamo coltivare all’interno della serra, va da sé che non deve esserci pavimentazione come si trova invece nelle serre usate come vivai. Il suolo deve essere libero e lavorabile.
L’autocostruzione è una validissima alternativa per persone che hanno una certa dimestichezza coi lavori manuali.
Le serre possono essere distinte in due grandi gruppi, con tutte le varianti possibili:
- Serre a pareti verticali e tetto spiovente, con struttura portante in legno, metallo o altri materiali, fatte a forma di casetta o ad altre geometriche. Queste strutture in genere sono belle ma in certi casi costose e di dimensioni limitate, spesso le vediamo utilizzate per proteggere i vasi di agrumi e delle piante ornamentali, ma a seconda dei tipi possono benissimo essere dedicate alla coltivazione in piena terra al loro interno.
- Serre a tunnel, a volta ellittica o semi circolare. Di solito queste sono le soluzioni più economiche e più facilmente smontabili e spostabili. Si trovano tanti prototipi di tunnel che, date larghezza e altezza, sono modulabili per la lunghezza e quindi possiamo acquistarle scegliendo la misura adatta al nostro spazio.
Esistono poi coperture e tunnel di piccole dimensioni, che hanno il vantaggio di poter essere messe e tolte al bisogno, riparando le colture solo quando serve. Un esempio molto versatile è la mini serra di Valmas. Ci sono anche piccole “campane” che coprono la singola pianta, ma sono decisamente poco funzionali.
Dato che intendiamo coltivare all’interno della serra, va da sé che non deve esserci pavimentazione come si trova invece nelle serre usate come vivai. Il suolo deve essere libero e lavorabile.
Materiali per la copertura
Le coperture della serra possono essere di diverso tipo:
- pvc
- plexiglas
- policarbonato, che è particolarmente resistente
- resine poliesteri rinforzate
- vetro, usato molto nelle serre a tetto spiovente
- Polietilene, normale o termico.
Risulta utile, prima dell’acquisto, farci spiegare dal fornitore i vantaggi dei diversi materiali che propone come copertura e scegliere di conseguenza. Per i teli plastici come quelli di polietilene anche lo spessore può fare la differenza in termini di calore generato, quindi se viviamo a nord può convenire scegliere coperture più spesse.
Dimensioni della serra
Con una piccola struttura di circa 2 x 3 m o 2 x 4 m possiamo già ottenere delle discrete produzioni familiari, ma se possibile conviene sceglierne una più grande, ad esempio un tunnel delle misure 3 x 10 m, che può permettere di diversificare le colture e darci soddisfazioni.
Comunque, in generale ha senso rapportare la dimensione di una serra con la superficie totale dell’orto, tenendo conto delle coltivazioni scoperte e dello spazio che queste richiedono.
Una serra grande ci consente anche di destinare parte della superficie all’attività di semenzaio per la produzione delle piantine e delle talee delle specie perenni, e anche questo è un aspetto interessante.
Le aperture
Per una buona ventilazione conviene che la serra abbia due porte, o che siano presenti almeno dei tettucci apribili e le aperture sui lati. A seconda della struttura e delle dimensioni varieranno i metodi per cambiare aria. Nei tunnel in genere si solleva il telo sul lato.
Alcuni modelli di serra consigliati
- Serra Kenley 3×2. Serra a tunnel piccola e versatile, con struttura in acciaio e telo arrotolabile. Scopri di più.
- Serra Outsunny 4,5×2. Altro modello a tunnel, leggermente più grande della Kenley, con struttura a tubolari in ferro e finestrelle per areazione. Scopri di più.
- Serra a tunnel 6×3. Serra di maggior dimensione, alta fino a 2 metri, con buon rapporto qualità prezzo. Doppia porta e buon sistema di apertura con telo arrotolabile sui lati. Scopri di più.
- Serra TecTake da 11 metri quadri, con struttura in alluminio e pareti di policarbonato. Una serra bella da vedere, quindi adatta a contesti di orto in giardino, dotata di porta e di finestre sul tetto a spiovente. I materiali la rendono abbastanza costosa. Scopri di più.
- Mini serra Valmas. Ingegnoso sistema di copertura, semplicissimo da piazzare e ben resistente. Adatto a interventi rapidi per proteggere l’orto invernale da freddi imprevisti o le colture primaverili in caso di gelata tardiva. Scopri di più.
Articolo di Sara Petrucci
Buongiorno Sara e Matteo,
Ho seguito il corso sull’orto e mi è stato molto utile.
Una domanda, ho una serra con le erbe aromatiche che nel periodo invernale copro per poi riscoprire in estate, verrei per coltivarci dentro nel periodo autunno/inverno delle insalate carote e altro.
Premetto che non è mai stato concimato il terreno e per questo vorrei seminare il sovescio e chiedo il periodo più adatto qual’e….vivo in Piemonte
Grazie saluti
Ciao Luca, puoi fare un svoescio primaverile, per seminarlo attendi che la temperatura sia adatta alla germinazione, in genere marzo.