Molti lettori di Orto Da Coltivare mi hanno scritto in questi giorni, preoccupati perché non possono raggiungere il proprio orto distante pochi chilometri dall’abitazione.
Non penso che impedire di coltivare gli orti sia d’aiuto a fermare il corona virus e ho pensato di scrivere una lettera aperta alle autorità.
Una semplice richiesta, senza alcuna polemica e soprattutto senza minimizzare la gravità della situazione sanitaria che stiamo vivendo. Ne approfitto anzi per ringraziare chi in questo momento si carica di responsabilità e lavora per salvaguardare la nostra salute.
Penso che valga comunque provare a portare all’attenzione il punto di vista di molte persone che si prendono cura di un pezzo di terra da tempo e per cui sarebbe importante poter continuare a farlo. Si tratta di una lettera aperta, sentitevi liberi di aderire, condividerla o inoltrarla a chi ritenete.
Indice dei contenuti
Lettera aperta alle autorità
All’attenzione del governo
Buongiorno
Mi permetto di scrivere per sollevare una questione relativa al decreto del 22 marzo 2020 sull’emergenza COVID 19.
La mia richiesta riguarda la possibilità di coltivare un orto anche per chi ha un terreno in proprietà o in usufrutto distante qualche chilometro dalla propria abitazione.
Gestisco Orto Da Coltivare, sito web e community social che coinvolge oltre 100.000 persone e scrivo facendomi portavoce di molte persone che in questi giorni mi contattano segnalandomi l’impossibilità di raggiungere il loro orto.
Condivido l’importanza di serie misure anti contagio, che inevitabilmente chiedono dei sacrifici a ciascuno e mi sento grato a chi affronta responsabilità di governo in questo periodo. Chiedo però alle autorità di valutare la possibilità di aprire uno spiraglio per chi coltiva.
Orti e piccoli frutteti sono importanti per molte persone e per questo andrebbero tutelati.
La piccola agricoltura famigliare per autoconsumo rappresenta per molte persone un’integrazione importante al bilancio famigliare. A maggior ragione in questo drammatico momento in cui tanti non sono in condizione di lavorare. Penso anche all’importanza che rivestono in molte zone piccoli oliveti e vigne.
Altrettanto importante è la funzione terapeutica dell’orto: attività all’aria aperta utile a scacciare ansia e stress, come comprovato da moltissimi studi. Anche questo è importante, in un periodo dove le preoccupazioni certo non mancano.
Nelle faq relative al decreto #iorestoacasa è stata pubblicata una risposta che inserisce la vendita di piantine e sementi al dettaglio tra le attività che possono restare aperte. Questo primo importante passo dimostra una sensibilità del governo verso questo mondo.
Tuttavia molte persone coltivano un orto non è adiacente alla propria abitazione. Sono spostamenti molto brevi, visto che la terra richiede una cura quasi quotidiana, ma che oggi non è possibile compiere.La motivazione di coltivare l’orto non è presente tra quelle stabilite dal decreto, per cui si presume sia vietato spostarsi per farlo.
Per questo richiedo di inserire la possibilità di recarsi al proprio orto, a patto di farlo con le dovute accortezze.
Rimando a persone più competenti di me normare le precauzioni e le restrizioni da imporre perché l’attività sia sicura e non possa portare contagi. Ma penso che una persona che si reca da sola a lavorare la terra in luogo isolato non costituisca alcun pericolo in questo senso.
Spero che prendiate in considerazione al più presto la questione: la terra richiede una cura costante e aprile è un mese fondamentale per impostare l’orto, con semine e trapianti che determineranno il raccolto estivo.
Grazie per l’attenzione e un cordiale saluto
Adesioni
- Orto Da Coltivare
- Movimento Decrescita Felice
- Bosco di Ogigia
- AmbienteBio
- PURO – Permacultura Urbana Roma
- UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani)
Aggiornamento: si può andare all’orto
Il governo finalmente chiarisce: si può andare all’orto.
Nelle faq del sito ufficiale si parla di spostamento per l’orto, conviene comunque verificare eventuali disposizioni regionali che si sovrappongano sostituendo il decreto nazionale.
Aggiornamenti precedenti
La lettera si sta facendo notare: è stata condivisa da centinaia di persone sui social e ripresa da molte testate online e cartecee autorevoli, ad esempio Terra Nuova, Il fatto quotidiano, Dissapore.com, GreenStyle.it, Il secolo XIX, Bosco di Ogigia, Il tirreno, Ambientebio.
Dalle istituzioni mi sono arrivate due risposte:
- L’URP del ministero dell’ambiente che dice (giustamente) che la questione non è di loro competenza. Avevo mandato anche a loro la lettera perché ritengo che tutelare gli orti abbia comunque un valore ecologico.
- L’URP del ministero dell’agricoltura, che assicura di aver trasmesso a piani più alti la mia lettera.
Per il resto tutto tace.
Buone notizie dai territori
- La regione Sardegna ha esplicitamente permesso lo spostamento per fare l’orto, purché sia una persona sola e una sola volta al giorno.
- In Friuli la protezione civile ha dato interpretazione del decreto indicando l’orto come “forma di approvvigionamento alimentare” e quindi necessità, con questa lettura si consentirebbe di spostarsi. Non ho notizia però di indicazioni dalla regione in merito.
- La regione Trentino ha promesso un ordinanza per consentire di avere l’accesso agli orti subito dopo Pasqua, pare riguardi solo spostamenti all’interno del comune di residenza.
- La regione Liguria ha permesso lo spostamento per manutenzione dell’orto (13/04)
- La regione Abruzzo ha permesso lo spostamento per curare l’orto (13/04)
- La regione Toscana ha fatto un’ordinanza in cui permette di raggiungere gli orti (14/04).
- La regione Friuli Venezia Giulia tramite il sito della protezione civile (FAQ) indica che è possibile spostarsi per l’orto ma solo nel comune di residenza.
- La regione Lazio ha fatto un’ordinanza in cui permette di andare all’orto (15/04)
- La regione Basilicata ha fatto un’ordinanza in cui permette di andare all’orto (15/04)
- In provincia di Sondrio il prefetto ha riconosciuto “caratteri dell’indifferibilità e dell’urgenza” anche alla coltivazione non professionale.
- La regione Marche con decreto del presidente num. 99 permette di andare all’orto (16/04)
- La regione Molise con ordinanza 21 del 15/04 permette di andare a coltivare l’orto.
- La regione Calabria con ordinanza del 17/04 permette di spostarsi per la cura dell’orto.
- La regione Puglia con ordinanza del 17/04 permette di spostarsi per l’orto
- 18/04 il governo chiarisce nelle faq al decreto: si può andare all’orto
La lettera di UNCEM
Pubblico la lettera di Marco Bussone, presidente UNCEM al ministro dell’agricoltura.
Orto Da Coltivare
Pienamente d’accordo anche perché mi sembra strano permettere di andare a correre e non di andare da solo ed in solitutine all’orto. Sopratutto se la situazione si protrarra’ nel tempo.
Sottoscrivo la lettera in pieno anche in qualità di titolare di una azienda agricola
Grazie,
Ottima iniziativa che condivido appieno e sottoscrivo.
Mi sento però tagliata fuori perché benché il.mio orto con piccola vigna.annessa.sia completamente isolato, dista dalla mia abitazione quasi 60 km.
mi sembra giusto e corretto quanto scritto io quando sono in campagna con il mio orticello sono felice e servirebbe a scaricare lo stress accumulato in questi giorni, oltretutto vorrei poter raccogliere quanto coltivato fin’ora, io mi attengo alle regole in queste settimane sono uscito solo per la spesa una volta a settimana, ma a questo punto mi piacerebbe anche mangiare un po’ di verdura da me coltivata e preparare qualcosa per dopo grazie.
Io ho un pi di terreno uso frutto e giusto farlo x il fabbisogno familiare e x un prodotto bio
Grazie per tutto quello che avete fatto e continuate a fare per noi che usiamo l’orto come risorsa e come vera ed efficace terapia. Grazie
Bravo Matteo,il governo deve pensare anche a tutti i vivai che sono pieni di piantine,l’orto per molte famiglie è una risorsa
sia per mangiar bene che economica,mia moglie dice che aver un buon orto è come avere un’altra piccola pensione,io spendo e lavoro,felicemente,lei raccoglie.Buon orto a tutti:
condivido totalmente speriamo ci ascoltino..
Grazie!!!!
Oltre a non poter andare nell’orto ,in questo momento non riesco a rientrare neanche alla propria abitazione di residenza.
Sottoscrivo queste parole del lettore che ha posto il problema degli orti..avendo la possibilità di poterlo raggiungere sarei isolato da solo con tutte le regole da rispettare bastano due ore al mattino e subito rientrare Nella propria abitazione .
Ottima iniziativa. Grazie di cuore, il divieto pregiudica mesi di raccolto e di prodotti freschi per le ns famiglie che anche a seguito della crisi economica che si prospetta saranno in serie difficolta.
Mi auguro che questo appello sia accolto.
Cordiali saluti
Giusta proposta.
Condivido pienamente l’iniziativa
grazie
Condivido il vostro appello e attendo notizie dai nostri politici
Ottima iniziativa che condivido pienamente.
Ovviamente condivido anche la grande attenzione del governo, e l’intransigenza verso chi trasgressive.
Giorgio Vagnoli.
Pienamente d’accordo
speriamo che questo appello abbia un riscontro positivo da parte dei nostri amministratori e chi, come me, si vuole dedicare al proprio orto abbia la possibilità di farlo senza incorrere in sanzioni varie, sempre con la coscienza e la consapevolezza del momento che stiamo vivendo tutti.
un saluto
Apprezzo l’iniziativa e il contenuto della lettera al governo per permettere a chi come me coltiva un piccolo orto ad uso e consumo familiare, non adiacente al mio domicilio seppur nello stesso comune. Alla lettera aggiungerei che il consumo di ortaggi rientra nelle necessità alimentari e diversamente ci porterebbe a rivolgerci nei punti vendita per l’acquisto, con i relativi rischi di contagio che questo comporta. Grazie
Spero che ci sia il si’.
Condivido pienamente. Pensiamo di girarla anche alle autorità locali come ai sindaci.
Grazie
D’accordo visto che coltivo da molti anni con mio zio che abita a 10 km dall’ orto perché l ‘orto è vita Buona giornata Gianpiero
Condivido perfettamente, tanto che avrei voluto inviare, a chi di dovere, una nota nei termini da voi esposti. Nel mio caso, ad esempio, possiedo una seconda casa, distante circa 50km in altro comune, fuori centro abitato, nella quale potrei vivere, distante dagli altri e occupandomi dell’orto, del giardino o di quant’altro. Gioverebbe sicuramente piu’ questo, al nostro equilibrio mentale, alla nostra e all’altrui sicurezza, che vivere in citta’ in un condominio.
Grazie, Matteo
Condivido e rafforzo aggiungendo
a) siamo disposti a qualsiasi contrololo, anche con App sul telefono, vista oltretutto la carenza da sempre di personale nelle forze dell’ordine in tutta Italia, Vigili Urbani compresi
b) chi ha ad esempio come me quasi 3 ettari di terra da tenere a bada con area boschiva, chilometri di confini/recinzioni ecc. ed anche edifici per centinaio di metri quadrati ha diritto/dovere di fare manutenzione (preventivi svolti per non meno di 4000 Euro), considerato che il rischio per entrambe o QUASI TUTTE QUESTE ATTIVITA’ HANNO UN FATTORE DI RISCHIO-CONTAGIO VICINO ALLO ZERO.
grazie buongiorno, complimenti
Benissimo mi associo alla richiesta.
Lettera più che opportuna. Aspettiamo e vediamo la risposta. Questa è una problematica molto sentita al sud.
Caro Matteo creda si si spero anche io che il governo prenda in considerazione questa lettera per dare possibilità a tutti i proprietari di orti di persone private come anche tanti pensionati che si dedicano alla coltivazione di orti
Godere dei frutti della propria terra.
Visto che stiamo entrando nel mese della semina e trapianti per chi coltiva l’orto
Si rischia di perdere il raccolto.
Io abito in Lombardia e ho lo stesso problema e l’orto cielo ha 800m dalla mia abitazione
Buona giornata Alessandro
Sono d’accordissimo
E finalmente qualcuno interessato di fare del orto , grazie tanto aspetto , io sono preoccupata tanto per mio campo che non poso andare e cucire mio campo, grazie ancora speriamo che governo sente .
Anche io ho un orto a 500 metri e isolato ma non ci posso andare. Pero mi piacerebbe coltivarlo anche xche ora e il periodo giusto e non vedo xche non farlo .visto che vado sola.
Esprime esattamente quanto volevo far sapere ma non sapevo come. Ho un terreno di proprietà in città (Varese) a circa 4 Km dalla mia abitazione, che coltivo con buon successo da altre 35 anni. Avevo predisposto un’autodichiarazione nella quale, precisati gli indirizzi di partenza ed arrivo, mi impegnavo a non scendere dalla macchina durante il tragitto, salvo casi di emergenza con le debite precauzioni, ma mia moglie ha insistito perchè non esponessi a rischi legali e questo mi ha fatto rinunciare.
Grazie mille per il sio interessamento,mi auguro vivamente che il suo esposto sia visionato da chi di.dovere,e nel contempoi auguro ci sia una risposta positiva
Condivido pienamente. E in gioco il raccolto di tutto l’anno. Si deve pur mangiare, e lavorare soli in campagna non mette in pericolo nessuno. Spero tanto che la sua richiesta sia accolta e prevalga il buon senso
Concordo, e in caso di accoglimento ne beneficerò. Suggerisco di inserire l’impegno ad astenersi da usare strumenti pericolosi quali motosegne o cesoie automatiche ( pneumatiche o elettriche) onde evitare infortuni che distrarrebbero il personale sanitario già gravato dalla situazione emergenziale. “UNA ZAPPA CI BASTERA'” !!!!
Dovrebbe essere acconsentito portando con sé la mappa con il tragitto obbligatorio per raggiungere l’orto
Condivido totalmente.
Grazie per l’iniziativa
Ottima iniziativa, speriamo che il governo accetti. Vorrei essere aggiornato grazie.
Grazie Matteo!
Personalmente ho un orto fuori comune nella mia seconda casa e non riuscire ad andarci da 1 mese per preparare il terreno mi sta caricando di tanta ansia e dispiacere.
Per chi vive in citta’ e non ha un giardino questa quarantena sta portando ansia e depressione ,in un mese poi dove l’organismo necessita di stare all’aria aperta. Se potessi raggiungere in auto il mio orto, non incontrerei nessuno e mi sarebbe di grande aiuto.
Grazie per la lettera che hai inviato..
Isabella
Ottima idea. Con le dovute precauzioni si puo fare magari con permesso delle autorità. . sono in periferia di un paesino piccolo. E a 350 metri ma nessuno sa dirmi se posso o no. E lavorato x metà poi rimasto li.
Condivido in pieno quanto da voi scritto e vi ringrazio, spero che il governo si prenda cura anche di queste necessità’.
Eccellente iniziativa.
Penso che debba essere consentito anche a chi possiede lorto nel territorio di un comune limitrofo o poco distante.
Grazie
Sono nelle condizioni della signora Isabella. Avevo appena messo le patate, le fave erano in fiore, dopo tre anni di cure avrei raccolto i primi asparagi, nella piccola serra avevo tanta insalata, bietole, scarola, gli alberi da frutta da curare.
Neppure un giorno per poter sistemare alla meno peggio! Salgo in macchina sotto casa e scendo nel terreno. Spero che la lettera del signor Matteo serva a qualcosa. Grazie.
Gianni.
Mi associo pienamente. Senza nessuna voglia di polemizzare, ma mi sembra sciocco ed incongruente il fatto che si possa uscire per questioni motorie in citta’ e non poter raggiungere invece il proprio orto dove si sta esclusivamente con se stessi e la natura e l’unica distanza da calcolare è quella tra una pianta e l’altra. Trascurare un orto in questo periodo specifico è veramente una catastrofe, per le verdure già presenti, ma soprattutto per la preparazione e produzione delle orticole estive. Spero con tutto il cuore che questa lettera arrivi ed abbia una tempestiva risposta concreta.
Grazie,
Grazie per l’iniziativa condivido pienamente. Anch’io ho un orto a 5 km ma altro comune e non posso occuparmene.
Ottima iniziativa, per me la campagna è vita in tutti i sensi, per fortuna non mi devo muovere di casa per raggiungere i miei campi e il mio orto,ma penso a chi non ha questa fortuna e capisco il loro dispiacere. Speriamo si cambi qualcosa e avanti zappatori !!!
Ciao Matteo, scrivelo tu per tutti STATE A CASA. Grazie.
Complimenti Matteo, spero ascoltino…
Ciao
Concordo pienamente. Anch’io spero prevalga il buon senso
Grazie anche da parte mia
Luciano C:
Sottoscrivo in pieno il comento di Isabella delle 15:03, sembra che abbia letto nel mio pensiero.
Anch’io ho l’orto presso la seconda casa a pochi Km. in un comune vicino.
In città sono chiuso in casa, non ho giardino e neanche un terrazzo e ho tanta rabbia al pensiero che questa estate non potrò raccogliere le delizie del mio orto.
Ho bisogno di aria e di sole!
Se sono nel mio orto mi passa tutto e per noi di una certa età la luce è vita e salute.
Grazie per quello che fai,
Saluto tutti gli ortolani.
Aldo
Grazie mille Matteo per questa lettera aperta che condivido appieno. Io ho un piccolo orto a due kilometri da casa, dove andavo in bici, ma ora non sto andando.
Ti chiedo la cortesia di farci sapere se è quando otterrai risposta a questa lettera aperta.
Grazie ancora,
Chiara
Con limitazioni sulla distanza e modalità di viaggio e permanenza nell’orto, penso che sia positivo concedere quanto hai richiesto all’Autorità.
Condivido perfettamente, sono consentite tante cose penso più rischiose , tipo fare attività fisica fuori, noi Ortolani dilettanti la nostra attività la facciamo in campagna” da soli ” Grazie.
Anch”io ho un ortoche sta soffrendo come me. Sono mesi che preparo la terra , l’ho cpncimata ho fatto tanti lavori e ora che dovevo raccogliere i frutti non posso andarci perché è nel comune a pochi km dal dove abito. È un’iniziativa favolosa. Grazie
Pienamente d’accordo. Ho un orto in campagna che dista circa 4 Km ma ubicato in territorio di un comune limitrofo.
Sono regolarmente iscritto nella sezione agricoltura sia alla CCIAA che ai fini IVA. Ho sempre pensato che con questa inquadratura ai fini civilistici che IVA non dovrei avere problemi.
Certo che un chiarimento puntuale da parte degli organi preposti sarebbe meglio.
Aggiungo anche che per alcune mie patologie i medici mi hanno sempre detto che devo fare movimento e che l’orto va benissimo.
Oltretutto sono da solo ed in questo periodo c’è veramente tanto da fare nell’orto.
Grazie per la lodevole iniziativa.
Alfonso: se tu hai attività agricola con partita IVA puoi sicuramente recarti al tuo terreno per fini lavorativi e quindi non dovresti avere nessun problema.
Apprezzo molto l’iniziativa e il contenuto della lettera al governo per permettere a chi come me, e come tanti miei amici, coltiva un piccolo orto ad uso e consumo familiare, non adiacente al proprio domicilio, seppur nello stesso comune. Alla lettera aggiungerei che il consumo di ortaggi rientra nelle necessità alimentari e diversamente ci porterebbe a rivolgerci nei punti vendita per l’acquisto, con i relativi rischi di contagio che questo comporta. Grazie
Mi unisco nel ringraziare Matteo, tenendo presente che le misure adottate dal Governo visto la situazione non potevano che essere draconiane, ma quest’ultimo dovrà dare aperture a coloro che, come noi, operano isolati e non entrano in contatto con persone benché le attività non rientrano fra quelle che consentano spostamenti nel modulo di autodichiarazione, Speriamo bene in tutto
Infatti il mio vuole essere uno spunto privo di critica rispetto all’operato del governo.
Assolutamente necessario, per il benessere fisico delle persone, per la tutela del territorio, per limitare i danni all’economia e alle famiglie.
Grazie Matteo per questa bella lettera, spero davvero che la tua richiesta, che facciamo assolutamente nostra, venga presa in seria considerazione.
grazie davvero per la tua sensibilità.
Ciao Matteo io un piccolo orto ce l’ho vicino casa per cui non ho problemi di spostamenti molto periicolosi in questo momento, ma ho il problema dell’acquisto delle piantine, dato che non c’e nessun orticoltore o vivaio qui in paese e quindi penso che tale acquisti non rientrino in cose di prima necessità o sbaglio?
ciao Francesco. Per la vendita di semi e piante il governo ha già chiarito: sono attività permesse (trovi nelle faq sul sito ufficiale del governo la risposta in merito).
Grazie Matteo ! Condivido e mi associo all’auspicio di trovare accolte le revisioni al decreto che TU per noi tutti hai ben espresso nella lettera .- Grazie ancora !
sono pienamente d’accordo,sarebbe veramente un modo per passare il tempo, per evitare di cadere in depressione in momenti cosi delicati,per stare all’aria aperta,per poter trarre qulche frutto da un pezzo di terra in momenti come questi ,anche di difficolta economiche.tienici informati grazie
un altro problema è che sono chiusi le agrarie
su questo è già stato scritto un chiarimento nel sito ufficiale del governo: la vendita di materiale agrario al dettaglio è consentita.
Sono completamente d’accordo, Corriamo molti meno rischi a coltivare un orto che ad andare in un supermercato!
Appoggio totalmente!! Se si deve fare qualcosa di più (sottoscrivere petizione per es.) mi avvisate… Grazie
E pensare che …. nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 Marzo 2020, allegato 1 – ATECO 28,93, si autorizza anche la “Fabbricazione di macchine l’industria del tabacco”. Questo si che aiuta i polmoni, altro che respiratori.
Ma per chi vuole lavorare all’aria aperta non c’è speranza?.
D’accordissimo!!!….invierei la lettera nella email della Presidenza del Consiglio dei Ministri ovvero direttamente al presidente del Consiglio….una persona per orto, ognuno rispettando le distanze sarebbe molto più di un metro, anche 4 o 5….
Ho inviato la lettera agli indirizzi di governo e ministeri competenti che ho trovato sui siti ufficiali. Se hai altri contatti inoltra pure, Alfonso.
Aggiungo che con l’avanzare della primavera ci sarà la crescita smodata delle erbe nei campi eventualmente incolti perché distanti dal proprio domicilio e magari con abitazioni nelle vicinanze, con problemi igienici (topi, serpi) e rischio incendi all’arrivo dell’estate, Molti comuni hanno in essere ordinanze sulla pulizia dei terreni. Di chi sarà la responsabilità se non possono essere fresati o trinciati?
Sono Vincenzo da Gorgonzola una buona iniziativa visto che l’orto c’è lo neanche a cinquanta passi ma ho saputo che a breve il comune vuole chiudere senza una ragione visto che in questo periodo c’è da lavorare e tutti siamo abbastanza lontani uno dall’altro
Se…. nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 Marzo 2020, allegato 1 – ATECO 28,93, si autorizza anche la “Fabbricazione di macchine per l’industria del tabacco”, autorizzare anche la lavorazione di piccoli appezzamenti di terreno, orti, ecc. con le dovute precauzioni, non dovrebbe essere un gran problema.
Il numero minimo di due persone per le lavorazioni agricole è consigliabile, onde evitare che donne sole, in aperta campagna, possano incorrere in seri problemi.
Complimenti per la lettera.
Saluti a Voi e a quanti mi hanno preceduto nei commenti.
Grazie mille! Condivido tutto e servirebbe la possibilità di avere anche le piantine per trapiantare.
Riuscite a promuovere una raccolta firme?
Io ho un piccolo frutteto e orto familiare ma, se pur di soli 5/6 km è in un’altra provincia, quindi bisogna anche tenere conto di queste realtà. Tra orto e frutteto riesco a provvedere anche alle famiglie dei miei due figli per quasi tutto l’anno.
A 73 anni la terra è bassa, molto bassa, ma la cura dell’orto è tutta salute in tutti i sensi ed è una vera ferita al mondo dell’orticoltura familiare non poter provvedere alla sua cura.
Grazie per tutto quello che riuscirete a fare!
ciao Adriano, personalmente non mi va di fare una raccolta firme. Sono solidale col governo, anche se su questo tema dell’orto penso si possa fare di più. Rroppo spesso le petizioni vengono interpretate come polemica. Ovviamente chi volesse farlo liberissimo di attuare l’iniziativa.
Condivido pienamente ciò che dice il Signor Matteo che ringrazio di cuore, per aver toccato un‘argomento che da giorni mi assilla. L’ idea di dove abbandonare il mio terreno coltivato a frutteto con relativo orto è motivo di sconforto per me. Le verdure non si possono tenere in casa come pasta e farina e quindi si dovrebbe andare al supermercato almeno una volta a settimana , cosa che chi ha l’orto può evitare. E quindi evitare contatti con le persone,
Mio marito ha un piccolo orticello a circa 200 metri da casa puo andarci? Oltre ai prodotti per lui sarebbe di rilassamento, ci andrebbe in auto e con dovute accorgimenti.
Non sono un esperto di normative ma credo che in teoria il tragitto per quanto breve non sia autorizzato.
Concordo pienamente con quanto scritto nella lettera. Basterebbe solo un po’ di buon senso in chi decide questi provvedimenti invece di martellare cittadini già provati dalla difficile situazione è dal restringimento delle libertà personali
Grazie per aver aperto il quesito riguardante gli orti distanti qualche km da casa, ma è possibile sapere Chi ha un piccolo appezzamento coltivato a vigneto distante a pochi km (1-2) da casa può andarli a coltivare? Grazie per l’interesse.
Cristofaro: la situazione non cambia tra avere l’orto a 1 km o averlo a 5, si tratta sempre di spostamento.
Concordo pienamente, nell’autodichiarazione basterebbe indicare il tragitto senza altre fermate. Non è una cosa impossibile
Io credo che questa lettera al governo sia la voce di migliaia di appassionati ortolani e che con i dovuti accorgimenti si potrebbe pensare di aprire uno spiraglio sulla questione per dare la possibilità di ripartire con questa attività’ sociale teuratepica anche in un momento cosi difficile
Sono pienamente d’accordo.
Ben fatto Matteo! Se facessimo anche una raccolta firme da diffondere su tutti i social / blog come orto da coltivare? Mi pare poi che la regione sardegna abbia già deliberato la possibilitá di.badare a orti, campi e bestiame anche ai non professionisti. Vi risulta ? Grazie e avanti tutta Matteo!
Ciao Pietro anche io ho sentito della Sardegna. La raccolta firme preferisco non farla in questo momento, voglio lanciare uno spunto ma non mi pare il periodo in cui fare una “chiamata alle armi” in stile rivendicazione. Il governo si trova ad agire in situazione di emergenza.
Bravissimo, grazie
Quello che avete chiesto è perfettamente in linea con quanto pensavo di chiedere.via Change. org. Tramite intervento della regione Sardegna gli hobbisti coltivatori sardi, nei giorni scorsi, hanno ottenuto il nulla osta a recarsi nei propri orti purché da soli ed una volta al giorno. Ritengo che a queste condizioni stare nel proprio terreno oltre ad essere un anti stress ,non viola l’obbligo della distanza sociale e si sosta in un luogo sicuramente più sicuro della propria abitazione. Condivido completamente la richiesta. Spero in una rapida risposta per evitare una situazione di degrado con inevitabili gravi danni alle proprie coltivazioni.
Ciao Francesco, change org non lo apprezzo molto. Si tratta di un sito che raccoglie dati anche a fini di marketing, suggerisco di evitare di impiegarlo per una giusta causa.
Magnifica iniziativa che interpreta i desideri di centinaia di migliaia di persone affezionate al loro piccolo o grande orto, che rappresenta un riferimento di serenità. Aspettiamo fiduciosi una rapida e buona risposta da parte del Governo.
Come si fa a non essere daccordo bisogna premiare chi ancora ha il coraggio e la testardaggine di impegnarsi in qualcosa che comporta solo remissione. E poi parliamoci chiaro qui si va solo a lavorare e di sta solo con se stessi e con la natura, altro che distanze da rispettare, si va ben oltre. Vanno anche considerati tutti i benefici che la persone ne trae soprattutto in questo periodo seriamente preoccupante. Inoltre l’attività agricola a qualsiasi livello la si faccia richiede il rispetto di una precisa tempistica. È ovvio che come tutti occorre rispettare scrupolosamente tutte quelle direttive al fine di evitare il propagarsi del contagio nell’interesse di tutti. Perciò attrezziamoci e manteniamo viva questa campagna un po’ troppo abbandonata perché alla fine È la nostra vita poiché gli esseri viventi e soprattutto l’uomo si nutrono solo di prodotti della terra e non di altro.
Sn d’accordo con voi anche noi abbiamo un pezzo di terreno e vorremmo continuare a coltivarlo visto che io sn allergica a tante cose e mangio solo quello che noi coltiviamo fateci sapere grazie mille .
Speriamo…..
Grazie per l’iniziativa.
Grazie per l’iniziativa condivido pienamente. Ho quasi un ettaro di terra a 3km da casa ricadente in un altro comune, suddiviso tra alberi da frutta, vigneto, orto e questo è il momento della stagione dove si fa la potatura e semina. Non chiedo di andare tutti i giorni in campagna anche perché non è la mia professione principale, ma non si può abbandonare tutto. Trovo paradossale che devo fare file al supermercato e dal fruttavindelo e non posso andare a raccogliere il frutto del mio lavoro per non parlare della genuinita’ in un luogo dove sarei da solo. Ho chiamato amici poliziotti, carabinieri e vigili chiedendo se potessi andare e mi hanno detto di sì perché è autorizzato il lavoro in campagna, e l’importante che il terreno fosse di mia proprietà, ma non mi sono fidato. Attendiamo notizie migliori.
Ciao anche io ho cercato una risposta alla domanda “posso recarmi al mio orto?” senza riuscire a trovare una risposta esaustiva, Vorrei anche provare a chiedere a qualcuno delle forze dell’ordine. Mi trovo nella situazione di molti, il mio orto, appena piantato, si trova a circa 5 km da casa, nello stesso comune, ma purtroppo son circa due settimane che non posso recarmi li, vista la non chiarezza del decreto, sinceramente ho paura di eventuali sanzioni una volta fermato dalle forze dell’ordine. Speriamo si risolva al più presto.
Io. coltivo un piccolo pezzo di terra che in questo momento sia molto importante continuare a farlo per il fabbisogno famigliare e per aiutare chi non ha nulla da mangiare
Buongiorno,concordo pienamente Matteo,io ho un orto a 1km da casa e non posso andarci perché è in altro comune.
La casa in paese sulla collina, la vigna e l’orto appena fuori. Com’è sempre stato fin dal Medioevo in Italia. Possibile che se ne siano dimenticati? Non tutti abbiamo la villetta col praticello da riconvertire ma tutti noi che coltiviamo la terra e non abbiamo partita iva lavoriamo per mantenere sano l’ecosistema, il paesaggio tradizione italiano e la nostra salute fisica e mentale. E nel prossimo futuro: quando finiranno i soldi? I piccoli orti hanno sempre fatto parte dell’economia in periodi di emergenza. Grazie per questa lettera!
Sono pienamente d’accordo, chi va all’Orto ci va da solo, al massimo ci porta il cane. Oltretutto potremmo raccogliere e mangiare le nostre verdure evitando magari qualche fila ai supermercati dove il rischio di contagio è sicuramente maggiore che al nostro orto.
Naturalmente nel massimo rispetto delle norme vigenti in materia di lotta al coronavirus.
Condivido questa necessità sia dal punto di vista di integrazione reddito per noi semplici cittadini e sopratutto per la conservazione del territorio, cosa che oggi più che mai viene eseguito da piccoli e privati cittadini che si assumono la responsabilità civile e morale di regolamentare e di tenete sotto controllo lo stato del territorio; visto i disastri che un abbandono delle manutenzioni dello stesso comporta; disastri che sono accaduti in passato e che ora sono passati in secondo luogo. Una modifica che deve essere tenuta conto dal legislatore visto i pericoli e i danni che un abbandono del territorio, anche temporaneo, comporta. Certo che, come il mio caso terreno a 20 km, tenuto in ordine, anche con piccoli animali da cortile abbandonati e una piccola cantina con vino all’interno, possa essere regolamentato. Si deve fare qualcosa tenendo sempre in prima linea gli obblighi di distanza tra gli operatori. Capisco purtroppo qualcuno potrebbe approfittare per sfuggire alle regole Sacrosante, ma una regolarizzazione del contesto è più che utile, obbligando al proprietario/conduttore a presentare alle autorità, descrivendo il percorso che dovrà effettuare per raggiungere l’orto. Speriamo che venga accolta questa richiesta con le dovute regole. Viva l’Italia
Anch’io houn orto a 35 km sono disoccupato e per me significa produrre beni di sussistenza. Vorrei essere informato non appena ci sarà una risposta alla lettera
Ottima iniziativa anche io sono nelle condizioni del signor Mario ho un terreno in un’altro comune distante circa 5 chilometri da casa, adesso è il periodo di semina ma purtroppo a causa di queste restrizioni lo devo lasciare invadere delle erbacce.
Grazie per l’interessamento
Condivido pienamente.
Grazie per l’iniziativa.
Condivido pienamente. Ho il terrore al solo pensiero di quello che troverò quando potrò tornare!
Condivido grazie
Condivido e mi associo, al Sign. Matteo, ortista come me. L’ orto aiuta a superare ansia e stress, soprattutto in questo momento particolarmente difficile, per tutti.
Inoltre, permette di coltivare prodotti freschi e genuini.
Condivido pienamente
Grazie Matteo per esserti reso portavoce per tutti quelli che hanno orti piccoli o grandi che siano.
Io ho chiamato di recente la polizia locale e mi ha confermato che se si viene fermati e si fornisce la documentazione che attesta che ti stai recando al tuo orto potrebbe darti una sanzione .Cosa diversa se invece devi andare a dar da mangiare ad animali.
Condivido pienamente io o l orto a 1 km scarso da casa e spero di non doverlo abbandonare grazie.
grazie buona iniziativa bravo
Condivido pienamente. Il nonno di mio marito possiede un appezzamento di terreno con un centinaio di ulivi distanti dalla nostra abitazione circa 15 km e in un altro comune. Ogni anno ricaviamo l’olio per tutta la famiglia ed io e mio marito ci occupiamo della potatura, sfalcio delle infestanti e raccolta. È ormai un mese che non possiamo recarci nel terreno per la potatura che va effettuata in questo momento ed è essenziale per ottenere un buon raccolto per non parlare delle infestanti che staranno crescendo.
Inoltre avere ortaggi nel proprio orto isolato che non si può raggiungere ma poter recarsi al supermercato per l’acquisto delle stesse materie prime è un controsenso.
Chiedo vivamente a nome di tutte quelle persone che si trovano in situazioni simili, che qualcuno ci ascolti. Grazie
Si. Condivido pienamente e spero che al piu presto anche chi è giardiniere come me possa tornare a lavorare, la natura NON si ferma, fa il suo percorso com’è giusto che sia. Mi ritroverò tutto un abbandono e riprendere sarà difficile, e con i giorni che passano va tutto sempre piu in malora.
Condivido pienamente, l’attività in campagna, da soli non può nuocere alla situazione attuale. Anche io mi associo a ringraziare medici, infermieri, volontari dell’ambito sanitario che si stanno sacrificando per tutti noi. Sono degli eroi e noi dobbiamo tutti avere comportamenti adeguati.
Grazie per questa iniziativa, ci sono anche i casi in cui la giurisprudenza assimila colui che coltiva il fondo per autoconsumo alla figura di coltivatore diretto, come ad esempio nel caso della prelazione agraria. Credo quindi che, salvo problemi di gestione dei controlli, il passo potrebbe essere semplice. Speriamo!
Condivido anche io , grazie ?
Condivido. Altrimenti ho vangato il mio terreno per niente. Ed è ora di piantare ciao a tutti
Ho orto con seconda casa proprietà della moglie dove passiamo i mesi estivi a 20km se non riuscirò a sistemarlo ad aprile penso che tutti i sacrifici e le spese per tenere in ordine saranno vanificati dopo la regolare manutenzione negli ultimi 40 anni
Iniziativa condivisibile. Basta farla in solitudine. Spero vada in porto.
Ottima iniziativa. Sono nella stessa situazione. A pochi km dal mio orto, stesso Comune ma non posso né effettuare trapianti né (assurdo) raccogliere verdure. Mentre se vado al supermercato a comprarle anche più volte al giorno non ci sono problemi. Coltivare e raccogliere verdure per il fabbisogno familiare in aperta campagna da solo senza alcun contatto con altre persone deve essere consentito anzi sostenuto.
Condivido pienamente la vostra iniziativa perché anche io ho sia un orto sia un vigneto, i quali distano alcuni chilometri dalla mia abitazione e mi piacerebbe poterli raggiungere (ovviamente nel rispetto di tutte le norme per difenderci dal contagio). Come ha appena fatto notare Lucia “ …Oltretutto potremmo raccogliere e mangiare le nostre verdure evitando magari qualche fila ai supermercati dove il rischio di contagio è sicuramente maggiore che al nostro orto…”
Vito: 29/03/2020. Sono pienamente d’accordo anche perché molti producono per la propria famiglia.
CONDIVIDO PIENAMENTE L’INIZIATIVA
Ciao Matteo grazie per questa iniziativa, io ho un orto in uso frutto che dista circa 9 km,da casa mia,sempre nello stesso comune. la casa piu’vicina all’orto è cicrca 0’600 m. praticamente in mezzo al nulla.. Oltretutto potremmo raccogliere e mangiare le verdure evitando magari qualche fila ai supermercati dove il rischio di contagio è sicuramente maggiore che al nostro orto.E’ una cosa da non sottovalutare anche di tenere pulito anche le fosse.( quest’anno abbiamo avuto la dimostrzione di quanto sia importante tenere pulito il territorio)
Naturalmente nel massimo rispetto delle norme vigenti in materia di lotta al coronavirus.
Coltivo un orto urbano assegnatomi dal comune e per il quale pago un canone annuale.
Nel rispetto delle norme del governo mi sembrerebbe giusto permettermi di coltivarlo.
Lo spostamento avverrebbe a piedi o in bicicletta vista la vicinanza alla mia abitazione.penso anche ai molti anziani che traggono alimenti da questi piccoli appezzamenti di terreno.
Grazie
Condivido e spero che l’appello di Matteo venga accolto. Coltivare l’orto fa bene mentalmente e fisicamente e di certo non crea assembramento di persone. Spero che il buon senso prevalga.
Buon orto a tutti.
Grazie di cuore per questa iniziativa penso infatti che coltivare un orto lontano oltre tutto dalle case non sia un pericolo per la propagazione del virus io lavoro un orto in comune diverso da dove risiedo per forza devo usare la macchina ma è come sapete tutti da tre settimane che non ho più potuto recarmi in loco e non essendoci irrigazione ma solo bidoni con acqua le piantine che sono riuscita a mettere a dimora saranno malconce certo sono piantine n o n persone ma penso sia ugualmente assurdo lasciare che tutto vada in malora oltre tutto come per tanti altri lavorare la terra rende felici e spensierati e ora più che mai servirebbe positività. Grazie e speriamo in bene un saluto a tutti.
Sono d’accordo su tutto quello che è stato scritto , io mi trovo nella situazione medesima, cioè il mio orto è ad un paio di km e purtroppo non posso muovermi perché tutti i giorni ci sono controlli da parte della polizia, ho provato a domandare al poliziotto se potevo andare a coltivare il mio orto ma mi è stato risposto che potevo andare solo se avevo animali da curare tipo galline, conigli ecc, proprio perché non potevo fare a meno e con la scusa potevo coltivare, ma se non avevo gli animali non potevo andare… .. .
Speriamo solo che lo Stato italiano modifica il decreto e ci permetta di curare il nostro orto….
Ringrazio per l’iniziativa, ho un terreno a circa un km da casa, a febbraio ho iniziato a pulire dalla erbacce e iniziato a con una piccolo motocoltivatore a preparare la terra per le semine primaverili, avevo già iniziato il trapianto di insalate e sotto serra messo a dimora pomodori, zucchine , ecc. e’da inizi marzo che non vado, spero che il giorno che potrò andare di ritrovare la motozappa, e continuare il lavoro interrotto. A stare a casa mi sta bene, ma recarsi nell’orto un paio d’ore la mattina oltre a essere una pratica salutare, sia fisica che psichica, è meno rischia che fare la fila al supermercato o in farmacia. Io resisto ancora qualche giorno poi vado lo stesso multe o altro. Per me è inconcepibile una norma del genere che non mette a rischio di contagio nessuno.
Grazie. Finalmente qualcuno che ci rappresenta
Iniziativa ottima
Speriamo che il governo corregga il tiro ed autorizzi l’accesso agli orti seppure regolamentato
Il problema per me resta la possibilità di uscire dal mio comune di residenza per l’acquisto di piantine da trapianto non esistendo rivendite in loco
Secondo voi sarà possibile ???
Io ho preferito non abbandonare l’orto ed ho usato i semi raccolti l’anno scorso, avendo anche a disposizione una piccola casetta dove rifugiarmi.
Il problema e’ che non riesco a ritornare nella mia residenza situata nella stessa provincia a 30 km di distanza, senza urgenza medica. Pero’ vi ringrazio per la vostra iniziativa e mi auguro che riusciamo a risolvere questo problema nel prossimo decreto. Sto qui in attesa di poter tornare a casa ma vorrei avere la possibilita’ di ritornare nel mio orto a continuare il lavoro che ho fatto e a raccogliere i frutti del mio lavoro.. Grazie sentitamente e auguri….
Ben fatto! Vorrei rivolgermi anche ai sindaci che hanno chiuso gli orti dati in uso agli anziani. Perché privarci della possibilità di accedere al nostro piccolo appezzamento (sempre con le dovute cautele) spesso distante poche decine o centinaia di metri dalla nostra abitazione? Il danno economico non lo cito perché insignificante rispetto a quello di tanti altri. Ma aiuterebbe noi anziani a sopportare meglio le restrizioni che ci deprimono sempre più .
Forse non ce lo permettono perché così siamo più controllati, dipendenti, manipolati!
Quasi tutte le attività salubri sia per adulti che per bambini sono vietate o fortemente limitate! Coltivare un orto in questo periodo sembra avere un’importanza estrema. In quanti adesso si rendono conto che per vivere non serve altro che un tetto sulla testa, amore, conoscenza e cibo?! Di sicuro non mi manca l’accesso ai centri commerciali piuttosto la possibilità di andare presso l’azienda agricola di fiducia.
I posti di lavoro che perderemo dovrebbero essere rivisti in funzione di ciò che conta di più…salute pubblica ovvero la salute dell’ambiente! Grazie per aver fatto questa segnalazione.
Grazie, oltre all’orto che dista 15 km ho anche dei conigli che necessitano di cura.
Mi hai sollevato con la Tua richiesta al governo.
Grazie ancora Lino
Finalmente qualcuno inteliggente…..ho scritto a tutta l’Italia nessuno mi ha dato retta.
Condivido in pieno l’idea.
Condivido e grazie per averlo fatto per conto nostro
Fare l’orto è un’iniziativa lodevole anche in forma amatoriale, tuttavia gli spostamenti devono essere regolati, magari con permessi autorizzati a livello comunale o circostrizionalè nelle grandi cittá, indicando i giorni e presentando i contratti di gestione.
L’orto può aiutare l’economia domestica in special modo in questo triste periodo.
Perfettamente d’accordo con quanto scritto dagli altri anch’ io ho l’orto a 8 km da casa
Senza alcuna vicinanza a case e persone , grazie dell’ottima iniziativa
Ho letto con attenzione sia la lettera aperta di Matteo, che ringrazio, sia i commenti sin qui presenti; siccome anch’io mi trovo in questa situazione, non pienamente chiara dal punto di vista normativo, esprimo la mia piena condivisione alle osservazioni sollevate sull’argomento e chiedo agli organi di governo un approfondimento e un chiarimento sulla questione, compatibilmente con gli impegni e le responsabilità più urgenti a loro carico in questo momento.
Vorrei tuttavia fare una ulteriore riflessione sul ruolo che avrebbe il dare continuità alla conduzione degli orti familiari e comunque degli appezzamenti di terreno ad uso familiare in questo momento: ritengo che il fatto possa contribuire anche a contenere la crescita dei prezzi al consumatore dei prodotti agricoli e delle relative filiere in quanto con il passare del tempo l’offerta sul mercato di prodotti agricoli potrebbe ridursi anche per effetto dell’aumento della domanda di coloro che in precedenza provvedevano in proprio attraverso la coltivazione di loro appezzamento di terreno; pertanto il consentire la prosecuzione della coltivazione di questi terreni, anche non limitrofi alle abitazioni, rappresenterebbe di riflesso un ruolo socio-economico per l’intera collettività.
Inoltre ritengo che la limitazione alla conduzione di terreni ad uso familiare ubicati non in prossimità delle abitazioni limiti gli effetti positivi dell’apertura alla vendita di sementi, piantine, fertilizzanti e simili.
Condivido la proposta, anche se a me non serve perché l’orto è adiacente alla mia abitazione e mi ha consentito in queste settimane di isolamento di dedicarmi alla mia passione e non pensare troppo alla tragedia attuale (vivo a Bergamo). Spero che anche chi non ha la mia fortuna possa dedicarsi alla terra e alla coltivazione delle piante. Soprattutto in un momento come questo ritengo che l’autoproduzione ci aiuti da tanti punti di vista. Da soli e con le precauzioni necessarie per evitare la diffusione del Coronavirus, senza offrire una scusa a chi non interessa. Perché l’orto è bello, da soddisfazioni, ma è anche faticoso, richiede costanza tempo e dedizione
Buon giorno a tutto il gruppo. Matteo voglio farti una domanda non so se già è stata posta da qualche altro. Voglio sapere se c’è già la possibilità di poter adare nel proprio podere quindi spostarsi per fare i lavori negli orti oppure dobbiamo aspettare un decreto apposito. Grazie e buona domenica a tutti
Grazie Matteo x l’iniziativa… Io ho il mio orticello..e qualche albero fa frutto fuori paese… Vado a controllore che sia tutto in ordire bagnare un po le verdurine che sono già nate… Controllo le erbacce e i topini…spero veramente che si possa anche trapiantare… Buona giornata!!
Condivido l’iniziativa anche perché adesso è possibile vendere piantine, fiori ecc. chi mette a dimora le piante se i proprietari degli orti non possono spostarsi? A mio giudizio non c’è bisogno di fare nessun nuovo decreto e quindi solo interpretare le norme esistenti e considerare che i proprietari di terreni agricoli sono equiparati agli imprenditori agricoli. Basta poco per risolvere un problema che non esiste naturalmente a mio modesto parere. Grazie a tutti e soprattutto a rischia la vita ogni giorno per assicurare la salute di tutti i cittadini. Buona Domenica a tutti.
.. avevo scritto anch’io al presidente del consiglio su twitter segnalando l’identico problema. Spero tu possa ottenere una risposta che io non ho avuto. Sarebbe una conferma auspicabile e intelligente a vantaggio di tutti noi che, senza causare alcun danno e nel rispetto dell’isolamento forzato, abbiamo cura della terra che coltiviamo e seguiamo con grande amore. Spero arrivi presto conferma . Le piante e gli alberi non sono meno importanti di tutto il resto, anzi, la loro cura e la dedizione che a loro riserviamo, va a beneficio di tutta la comunità . Grazie .
Condivido pienamente l’ iniziativa anche il sottoscritto si trova nella medesima situazione. Non credo che andare in campagna pregiudichi nulla. Speriamo di avere buone notizie
Sono pienamente d’accordo spero ci sia una risposta positiva a breve. Ho l’orto a 500m.
E questo è un momento importante x coltivare.
Sono d’accordo con questa iniziati , d’altronde come facciamo a conteggiare o farsi conteggiare se andiamo da soli e restiamo da soli ,fatemi sapere se si chiarisce questo grosso problema , grazie di cuore e viva l’orto personale
Bravo!!! Speriamo ci siano le condizioni e la possibilità di lasciarci recare al proprio orto!
Condivido pienamente l’iniziativa!!!
Speriamo in una pronta risposta da parte del Governo!
Grazie infinite per questa iniziativa che diventa la voce di noi tutti.
Ritengo che non siano necessari gesti eclatanti per sostenere la Terra!
Piccoli gesti quotidiani, in piena quiete di pensieri e nel silenzio della Natura, possono contribuire non poco al Bene di tutti!
Anche io ho degli orti con lavori lasciati in sospeso e spero che una buona dose di Buon Senso possa sollecitare chi riveste il complesso ruolo di decidere per noi!
Un caro saluto
Condivido pienamente l’iniziativa. Grazie Matteo
Bellissima iniziativa Matteo, restiamo tutti uniti e numerosi…, alla fine speriamo di poter riaprire il cancello dei nostri orticelli poco distanti dalle nostre abitazioni, ma a tuttoggi vietato!
Ps: io parlo da italiano disoccupato…,per me anche la piccola produzione del mio orto era un valido contributo economico e salutare, spero di riprendelo presto…!
Sono pienamente d’accordo con quello che è stato scritto , inoltre volevo chiedere se è possibile portarci i bimbi un po a correre visto che è l’ unico ambiente protetto e loro hanno diritto quanto gli animali a uscire un pochettino.
Matteo, grazie per la promozione del problema, Ho un orto e oliveto ad un passo da casa ma in un comune diverso dal mio, che non posso più raggiungere per le condivisibili restrizioni dei distacchi sociali. Ho fatto in tempo a seminare le patate e parzialmente potare gli olivi. Nel frattempo ho seminato un piantinaio di pomodori, principalmente da bottiglia, melanzane friggitelli, zucchine. Le piantine sono pronte per la messa in dimora e cominciano a stare “stette, negli alveoli; mi rammarica molto non poterle vedere crescere. Non faccio poesia, cerco solamente di riprendermi un normale presente che possa darmi serenità e perché no, anche un vantaggio economico per l’attività di autoconsumo, ovviamente nel rispetto delle regole imposte per scongiurare il contaggio. Ricordo che i cosiddetti agricoltori non professionali coltivano in italia circa 1.800.000 ettari di terreno.
E’ indispensabile anche poter avere il permesso per acquistare matariale come ad esempio il materiale per irrigazione senza il quale secchera’ tutto.
Proposta lodevole, doveva già essere prevista, in almeno uno dei tanti decreti del presidente. Permettere di restare aperti ai rivenditori di piantine e prodotti per gli orti, a cosa serve allora.
anche il sottoscritto ha un ortoin un altro comune e un olivetto con vigne ancora in altro comune che oviamente ora non posso raggiungere ho gia scritto al questore se poteva concedere a me e altre persone l’autorizzazione di raggiungere i terreni ..ma per ora nessuna risposta .Aderisco pienamente a questa iniziativa e restiamo in contatto .Grazie
Naturalmente condivido l’iniziativa. Pensare ai vivai con migliaia di piante e fiori pronti per la vendita che non riescono a essere venduti e rischiano di morire, le piante e le aziende… Ricordiamoci quando sarà tutto passato di dare una mano a questo settore, continuando a rifornirci presso i vivai di zona.
Organizziamoci a fare piantini dalle sementi dell’anno prima, magari scambiando i semi con vicini e amici.
Riscopriamo il piacere di fare l’orto dal seme al seme successivo.
Se andrà male potremo acquistare il piantino……
Grazie per aver sollecitato il governo ad interessarsi del problema e per aver espresso in maniera semplice e chiara l’amore per la terra ancora presente in molti appassionati dell’agricoltura.
Per quanto mi riguarda coltivo circa 3.000 mq di terreno, unito ad un’abitazione in cui risiedo, a circa 40 km dal mio domicilio.
Il bisogno di cure diventa impellente perchè i lavori di potatura degli ulivi e degli alberi da frutta, seguiti dagli indispensabili trattamenti, non sono ulteriormente rinviabili, senza parlare dell’impossibilità di effettuare le semine all’aperto del momento ed in ambiente protetto delle piantine per l’orto.
Complimenti per l’iniziativa che dimostra la vicinanza a tutti noi.
Sergio
Condivido il vostro pensiero speriamo che possiamo tornare a lavorare nel nostro orto
Sono perfettamente d’accordo, sostengo anch’io l’iniziativa: mantenere gli orti dove e come possibile era sempre stata una costante nei nostri territori, e questo tempo che ci ferma, deve così permetterne la rivalutazione di questa attività, incentivandola anche per il futuro, poiché crea piccola economia, e inoltre affiatamento e collaborazione all’interno delle famiglie.
Grazie, un saluto a tutti
Sono concorde a questa utilissima iniziativa. Sono proprietario di un modesto appezzamento di terra interessato da olivi piccola vigna e un orto, tutte colture che interessano all’uso famigliare. Con le restrizioni conseguenti alla pandemia del Corona virus le quali mi impediscono di poter accudire a quanto sopra descritto desidero esprimere, come altri, il mio rammarico. Il tutto dista dal mio paese 2 km circa, quindi uscendo dal mio domicilio percorro questa breve distanza in 5 minuti. tengo a precisare poi che non ho contatti con nessuna persona e quindi non contagio nè sono a rischio di contagio. Chiedo quindi caldamente che il Governo sospenda le restrizioni vigenti e dia a me e a tutti coloro che desiderano trascorrere qualche ora e continuare la cura delle loro colture.
Grazie. Ivo
Iniziativa direi non solo opportuna ma certamente importante e ritengo , con gli opportuni accorgimenti, priva di rischi per sé e per gli altri. Speriamo che presto arrivi un chiarimento che possa fugare tutti i dubbi.
Cesare 29 marzo 2020 : l’iniziativa è lodevole ; anch’io ho un pezzo da coltivare e potare ma si trova a 15 Km. e fuori comune. Spero che chi avrà la compiacenza di leggere questa proposta si impegni a risolvere questa situazione il prima possibile. Saluti
Pienamente d’accordo. Io ho un orto urbano a 300 metri da casa, ma che pericolo possiamo portare? Dateci delle regole, no assembramenti, 1 per orto e così via, come sono permesse le attività fisiche entro i 300 metri da casa, non vedo che differenza ci possa essere
Condivido pienamente, inoltre siamo in primavera, il periodo di semina per eccellenza, e si rischia di perdere parecchio raccolto se non si può raggiungere il proprio orto.
Condivido pienamente quanto proposto al governo.
Spero che questa richiesta venga accolta perché per me e per il mio compagno, che siamo pensionati, la cura dell’orto rappresenta molto e ci consentirebbe di trascorrere qualche ora all’aria aperta che senza dubbio alla nostra età non potrebbe che fare bene, ma purtroppo ora non ci è consentito anche se il piccolo pezzo di terra dista solo 3,5 km dalla nostra abitazione
Condivido quanto scritto da Olga alle 15,38. Mio marito coltiva un orto a 3 km da casa e abbandonarlo ora significa perdere tutto e compromettere la stagione futura.
Ottima iniziativa, nella speranza che, chi ha potere decisionale, a
Possa decidere in positivo.
Condivido l’inizativa.
So no aanch’io un appassionato di otocultura ho un orto Abbandonato da 20 giorni. NON SO COSA FARE l’orto si trova a scafati ed io abito a torre annunziata
Grande iniziativa cui mi associo e sottoscrivo, le norme ed i provvedimenti urgenti necessitano una giusta valutazione ed interpretazione da parte degli organi preposti al controllo ed osservanza delle stesse, pertanto recarsi in forma singola nel proprio orticello per pratiche agricole biologiche di semina a raccolto anche a livello hobbistico non vedo che rischio rappresenta per la propria od altrui incolumità in materia di covid, forse è meglio andare dal fruttivendolo e fare la fila con gli oggettivi rischi………
Io ho deciso, disobbedisco e domani vado nel mio orticello a raccogliere la mia amata insalata, quando sarò scansionato dirò con tanto orgoglio di averla pagata il corrispettivo della multa, la mia non potrà mai essere considerata disobbedienza civile per il fatto stesso di non aver creato problemi al prossimo e/o alla società di alcun genere, e poi è indispensabile seminare , in senso lato, per il domani in un orizzonte di proficuo ottimismo, ultimo mio problema rifornimento piantine,Grazie Matteo, un grosso abbraccio a tutti
Se uno può andare a coltivare un piccolo orto fuori dalla propria abitazione potrebbe in contrarsi con altri che ne hanno uno vicino.Come quelli che da in gestione il comune.Allora vorrei andare almeno una volta a settimana in giro in bici per uscire fuori dal mio appartamento.In bici si ha meno difficoltà di avvicinarsi ad altre persone.Anchio ho lo stesso diritto di uscire .anche se non ho un orto visto che vivo in condominio.
Parole sante!
Lo spostamento minimale per recarsi all’orto onde curarlo, soprattutto in questo periodo dell’anno cruciale per la buona riuscita del lavoro svolto prima dell’avvento del maledetto covid19, può consentire di dissipare l’inevitabile stress accumulato in questi giorni (rappresenta, pertanto, una forma di cura di sé) ed una forma di approvvigionamento semplice, senza file come ai supermercati. Il tutto, in molti casi, verrebbe attuato senza aggravio per la comunità poiché, spesso, la cura dell’orto è praticata in solitaria.
D’ACCORDISSIMO….LOGICO SE SI AUTORIZZA LA VENDITA DI PIANTINE E SEMI DEVI CONSENTIRE DI COLTIVARLE
Sottoscrivo quanto richiesto avendo un orto a scafati ed abito a torre annubziata
Assolutamente d’accordo
Complimenti ottima iniziativa sono concorde con quanto detto. Inoltre se fatto con le dovute cautele un po’ di movimento fa soltanto bene.
Il presidente della regione Sardegna ha consentito tramite decreto la possibilità di 7scire per la conduzione hobbistica di orti e vigneti. Ovviamente una sola persona per ogni nucleo familiare. Grazie al presidente della Sardegna Christian Solinas che è venuto incontro alla popolazione riconoscendone le esigenze. Dovete scrivere ai vostri presidenti della regione o provincia o comune per dei decreti che lo prevedano. Saluti. A.
Possiedo tre piccoli frutteti in un Comune confinante con il mio di residenza in totale una settantina di piante più orti ecc.
Dopo il trattamento bio prefioritura non ho più potuto raggiungere i miei campi (distano 4 km dalla mia abitazione)
Non oso immaginare cosa troverò quando potrò accedere.
Le patate da semina già acquistate potrò buttarle.
Il danno inutilmente generato supera i 1500 euro e ribadisco inutilmente generato.
Purtroppo chi ci governa temo abbia grossi limiti nell’individuare attività, tematiche correlate e problemi causati.
Forse avessero maturato esperienze operative in campagna………
Mi associo, anche per me l’orto è salute !!
Condivido pienamente spero in una positiva risposta immediata . Grazie
Bella iniziativa .Se trovassero un modo per evitare i furbetti e garantire .la sicurezza degli altri, Acconsentire a questa richiesta . sarebbe una ulteriore strategia contro gli effetti del virus. Coltivare da’ cibo prima di tutto alla mente.
Concordo pienamente
Io ho una vigna da legare le viti olivi da potare e un orto da preparare ha 32 Km dalla residenza, come faccio a raggiungere il terreno.
Proporrei un modulo di autocertificazione con l’ora di partenza e il tragitto da compiere per recarsi al terreno.
Condivido pienamente anche io !
Condivido pienamente articolo , anch’io ho un orticello da curare ad 1,km e sono a casa con la speranza che qualcosa si sblocchi .un saluto a tutti voi in particolare al Signor Matteo per iniziativa presa.
Pienamente in linea con la considerazione andiamo avanti chiedendo attenzione al governo, inoltre la manutenzione dei terreni eviterà possibili cause propagazione di incendi in futuro
Nel leggere questo articolo ho provato una graditissima sensazione: la speranza di poter tornare a coltivare l’orto. Nel leggere i vari commenti ho ripercorso tutte le mie considerazioni fatte in auesti giorni. Produrre ortaggi e/o frutta e’ un hobby che aiuta moltissimo e per vari motivi. Speriamo che la ministra dell’agricoltura abbia modo di sostenere questa richiesta. Graxie per aver portato all’attenzione dell’opinione pubbliva questa nevessita’. Sicuramemte gli ortolami non contaggeranno in quanto svolgono una attibita’ isolati nel proprio orto.
Condivido pienamente l’iniziativa. Basta farsi l’autocertificazione casa, orto., Da solo in campagna non si contamina nessuno.
Hanno ammesso la produzione di piantine da orto che noi piccoli coltivatori potremmo comprare se ci permettessero di recarci nei nostri orti. Daremmo così anche una piccola mano all’economia agricola. Grazie Matteo.
Antonietta: grazie Matteo .È da un po che stavo pensando anche io di fare qualcosa per questo problema. Abbiamo un orto a 26 km dalla nostra residenza,lì è nato mio marito,abbiamo il forno a legna e le nostre provviste :patate,vino , frutta ecc .Dobbiamo comprare tutto ed è un peccato! Speriamo che venga accolta la sua richiesta ,che è quella anche di migliaia di pensionati Aspettiamo tutti con ansia!
Condivido pienamente l’iniziativa. Basta farsi l’autocertificazione casa, orto.,
Ho un piccolo orto con circa 2000 metri di terra da governare a pochi km da casa ma sempre nel mio stesso comune
Avrei dovuto a quest’ora lavorare la terra per prepararla all’orso estivo
Ma nulla sono tre settimane che non ci vado ed ho paura che le mie aiuole con le mie fragole stiamo soffrendo anche perché non ho ancora avviato gli irrigatori
Ma è possibile che non ci sia modo di andare a tagliare l’erba e a preparare l’orto ovviamente da soli? Se qualcuno sa come fare ne lo può dire?
Grazue
Antonietta: 29 marzo 2020 17,30. grazie Matteo .È da un po che stavo pensando anche io di fare qualcosa per questo problema. Abbiamo un orto a 26 km dalla nostra residenza,lì è nato mio marito,abbiamo il forno a legna e le nostre provviste :patate,vino , frutta ecc .Dobbiamo comprare tutto ed è un peccato! Speriamo che venga accolta la sua richiesta ,che è quella anche di migliaia di pensionati Aspettiamo tutti con ansia!
29 marzo 2020
Ciao, sono Paolo. Condivido pienamente l’iniziativa sopra promossa . Il mio orto dista 6 km dal mio comune di residenza in un altro comune. È isolato e lontano dalle abitazioni. Vorrei poter continuare, pensionato, a godere del mio hobby, che non alcuna relazione con il coronavirus, in quanto sono sempre solo con le mie piante e i miei conigli selvatici.
Bella iniziativa speriamo che si apri uno spiraglio
Giusto per non perdere tutto
Anche io d’accordissimo
Ci sono anche gli orti urbani che non possono essere coktivati a causa delke restrizioni.
Giustissimo si tratta di una integrazione del reddito per chi vive in piccoli paesi
Condivido pienamente. Facciamo una petizione per riaprire gli ort
Grazie al direttore per questa condivisibile iniziativa. Io sono fortunato perche’ l’orto ce l’ ho sotto casa, tuttavia mi risulta che i vivaisti da cui mi rifornisco abitualmente siano attua
lmente chiusi. Non mi e’ chiaro quindi se l’ acquisto di sementi, piantine e tutto quanto occorre per impiantare un orto, sia tra le attivita’ consentite o meno.
Condivido a pieno…una bella iniziativa specialmente in questo periodo..anch’io ho un orto a 500 metri da casa ma che non posso continuare a coltivare..spero cambi qualcosa!
Ottima iniziativa!
Hai per caso ricevuto risposta alla lettera? O è caduta nel nulla?
Tutto tace, Roberto. Non so se vedremo una risposta.
Spero che sia presa in considerazione ia nostra giusta richiesta. Franco 29/3/2020
Mi sento di concordare con la richiesta.
Condivisione totale
Chi vuole andare nell’orto per coltivare le verdure da mangiare, chi vuole andare a passeggiare perché diabetico e camminare è salutare, chi vuole andare a pescare perché lo libera dallo stress, chi come me vuole andarsi a riprendere il proprio figlio 19enne bloccato da solo in un appartamento a 100 km da casa. Tutte attività che si svolgono in perfetta solitudine senza venire a contatto con nessuno. Tutti vorremmo essere giustificati/autorizzati a fare cosa è meglio per noi stessi. Io piango tutti I giorni per mio figlio, per me che non so quando lo potrò rivedere, piango chi ha perso I genitori, I nonni, I figli.
L’orto? La camminnata? La pesca? I figli soli?
DOBBIAMO STARE A CASA
Ci sono importanti differenze tra la passeggiata e la cura di un terreno. Per molte famiglie pur non avendo partita IVA agricola il prodotto del proprio orto (o frutteto, vigna, oliveto) è una fonte di sostentamento e in questo periodo dove molti non possono lavorare è importante tutelare questo.
Grazie Matteo x l’iniziativa anch’io ho un piccolo orto a 6 km da casa ma rimane fuori dal mio comune di residenza anch’io vorrei prendermi cura delle mie verdure anche perché non sarei a contatto con altre persone spero che il nostro governo ci ascolti01
Grazie x il vostro sostegno a noi piccoli appassionati di orto….
Condivido.l”idea
Sono pienamente d’accordo, nei nostri paesi del sud e’ una fonte di sostentamento per molte famiglie.
Grazie x la bella iniziativa
Pienamente d accordo in un momento come questo serve a rilassarsi e senza che si creino assembramenti
Complimenti e tante tante grazie per l’iniziativa. Questa lettera ci voleva. Mi associo a tutti gli inserzionisti e speriamo in una sentita e urgente risposta dato il periodo propizio per le colture.
Buon sera. Mi riunisco a tutti. Un giorno di lavoro in primavera e il raccolto di un anno. Le piante hanno bisogna di cura come. Grazie a tutti.
sono d’accordo non vedo nessun motivo di contagio o propagazione del virus se si e da soli in aperta campagna o con un familiare che abita sotto lo stesso tetto ho 13 alberi di ulivo e mi viene rabbia non poterli potare e accudire dovrebbero punire piu’ gli assembrementi anziche’ chi vorrebbe coltivare il proprio fazzoletto di terra e mangiare sano prodotti della propria terra con sudore e fatica
Giustissimo. Noi siamo una coppia di pensionati, abbiamo un orto nello stesso comune ma a qualche chilometro da casa e non possiamo andarci. Per noi era importante per la salute, sia come antistress che per mangiare cibi freschi e sani (per non parlare del risparmio economico). Speriamo che ci permettano di andarci: potrebbero controllare e verificare che rispettiamo la regola del distanziamento da altri.
Con le dovute precauzioni credo che possiamo continuare a coltivare individualmente. Io ho orto di quartiere. Area di1500 m.q. ognuno ha il suo di 40 m. L’ultima volta eravamo in3 in 1500 m. Se sono autorizzate le coltivazioni di piantine sarà logica conseguenza la coltivazione degli orti. O no? Eraldo Neri Cesena
Grazie Matteo!
E’ un’iniziativa quanto mai opportuna: lo stare all’aria aperta e il lavoro fisico rafforzano la resistenza alle malattie senza dare fastidio ad alcuno, perche’ si lavora da soli. I prodotti sono sani e si produce anche un risparmio per la famiglia, il che, con l’aria che tira, non guasta.
Speriamo nel buon senso!
Grazie Matteo, sono con te
Anch”io ho un orto fuori dal paese a pochi km da dove abito, ho preparato la terra , l’ho cpncimata ho fatto tanti lavori e ora che dovevo mettere nuove. piantine, non posso andarci. È un’iniziativa meritevole. Grazie
Grande iniziativa, anch’io ho un orto e un Oliveto a pochi km da casa anche se in comune adiacente che avrebbero necessità di lavori non rimandabili tra cui la potatura. Andrei da solo, lontano da ogni possibilità di contagio per gli altri e per me.
Buona sera. Condivido pienamente. Anche noi di Portici di Più Orti in Città speriamo in una risposta positiva.!
La regione Sardegna e Piemonte hanno dato disposizioni favorevoli allo spostamento per coltivare gli orti
Siamo quello che mangiamo.
Prodotti del proprio orto= buon sistema immunitario,
Chi ha la possibilità di coltivare il suo orto vivrà meglio .
Ciò che Dio ci dato l’uomo coltivi.
Condivido pienamente. Speriamo che capiscano che per tanti compreso me è un sostentamento importante per arrivare a fine mese .Aprile .è la inizio per raccogliere a Giugno .Mettetevi una mano sulla Coscienza
Concordo pienamente io x fortuna ho l’orto praticamente in giardino e non ho problemi visto che nemmeno devo uscire dalla mia proprietà. Ma x chi non ha questa fortuna è usa l’orto cone sostentamento x la propria famiglia oltre che x scaricare stress… Non deve essere privato di tale opportunità.. Anche xk nell’orto non ci andiamo con le comitive di amici o parenti…
L’orto alimenta il corpo,ma soprattutto l”anima .! Di questi tempi e’ necessario riempire la solitudine e il contatto con la natura ci da’ la serenita’ e la forza di andare avanti! Non vedo, d’altro canto, pericolo, ne ‘ per noi , ne’ per gli altri in questa attivita’,se ci si attiene alle regole.E con l’orto,piccolo che sia, si puo’ sempre campare:il poco basta!
Grazie, ottima iniziativa! Condivido pienamente l’utilità della micro e bio coltivazione in questo difficile momento.
Spero che la tua lettera sia presa in considerazione. Grazie
Sono d’accordo
Condivido in pieno e sollevo una riflessione, non so se già fatto da altri, non mi spiego perche sia possibile recarsi all’oro frutta a fare la spesa e ove chiaramente va alla stessa distanza del market in questione!?
Secondo me ci vorrebbe maggiore analisi a riguardo!
Vi riporto quanto previsto dall’ordinanza del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna n 11, 24 marzo all’art. 5.
Prot. n.3194
ORDINANZA N.11 DEL 24 MARZO 2020………
Oggetto: Ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da COVID-2019 nel territorio regionale della Sardegna. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica. Disposizioni per il contrasto dell’assembramento di persone.
ART. 5) È consentito ad un solo componente di ciascun nucleo familiare uscire, una sola volta al giorno, dalla propria abitazione per provvedere all’acquisto di beni necessari ed essenziali. La limitazione sul numero delle uscite non si applica all’acquisto di farmaci. Per l’espletamento delle esigenze fisiologiche degli animali d’affezione sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ed esclusivamente entro i 200 metri dalla propria abitazione principale. È consentita, altresì, limitatamente ad una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare, l’uscita per la conduzione hobbistica di poderi, orti, vigneti ed ortofrutticole in genere, finalizzati al sostentamento familiare.
Infatti è una situazione difficile e dlorosa dover abbandonare il proprio piccolo terreno anche per quanto riguarda la potatura di alberi da frutto e della vigna che non può aspettere. Dov’è il pericolo ?
Concordo pienamente. Il nonno di mio marito ha un appezzamento di terreno, con un centinaio di ulivi, che si trova a 15 km dalla nostra abitazione e in un altro comune. Negli ultimi anni io e mio marito ci siamo sempre occupati della potatura, sfalcio delle infestanti e raccolta. Ormai è un mese che non possiamo recarci a potare e questi interventi devono esser effettuati in questo periodo.
Inoltre trovo un controsenso non poter raggiungere il proprio orto ma doversi recare al supermercato per comprare gli stessi prodotti.
Chiedo a nome di tutte le persone che si trovano in queste situazioni di essere ascoltati. Grazie
Mi stavo cimentando a scrivere una sintesi del perché continuare a lasciar coltivare l’orto agli italiani ed ho trovato questa sua lettera che condivido e alla quale aggiungo i benefici salutari non solo di chi lo coltiva ma anche di chi di quei prodotti poi si nutre. Grazie
Pienamente d’accordo
Bella iniziativa,anche io mi trovo in questa situazione e adesso volevo informarsi se c’ erano possibilità di farlo….Grazie per portare avanti questa iniziativa.
Ottima iniziativa,
tra l’altro, raccogliendo la propria verdura, si evitano code e permanenza nei supermercati, contribuendo quindi alla riduzione dei contagi
Spero nella pioggia e che arrivi un chiarimento dal governo. Verdure limoni … da raccogliere e colture in atto da seguire Un terreno orto familiare totalmente isolato raggiungibile in totale sicurezza a quattro chilometri e mezzo però nel comune vicino
Fatemi certificare il posto il percorso più breve quel che volete ma evitatemi di dovermi mettere in coda per comprare ciò che possiedo che è “sicuro” aiutatemi a risparmiare Grazie
Coltivo un terreno di proprietà di mia figlia per esclusivo uso familiare a orto alberi da frutto e olivi a poco più di quattro km da dove abito ed in comune limitrofo Devo sia raccogliere che curare le colture in atto sia per evitare code e contatti con altre persone che per risparmiare Il posto è isolato e raggiungibile in totale sicurezza Ovviamente è tutto dimostrabile Grazie per ciò fate o farete
Mi associo anche io ho un piccolo orto sociale e vorrei poterlo continuare a coltivarla. Grazie
condivido pienamente ed auspico un chiarimento pronto ed esauriente.
Grazie
condivido ed auspico un chiarimento tempestivo.
Grazie
mi auguro che si possa fare
Grazie a Matteo e a tutti , cerchiamo di arrivare a radio tre mattino con telefonate urgenti e allarmate . Qui a Padova quasi tutti gli orti urbani sono accessibili , non il mio per ragioni burocratiche e di miopia e ci battiamo per superarle . chiediamo la LIBERTÀ DI LAVORARE IN SICUREZZA riducendo rischi e garantendo benefici generali. AVANTI
Condivido ampiamente sperando che ci venga presto data la possibilità di coltivare la nostra terra
Condivido pienamente il contenuto della lettera e mi auguro che possa esere recepito da chi ci governa.
Buongiorno, condivido pienamente il contenuto della lettera e i commenti che mi precedono. Volevo solo brevemente aggiungere che sicuramente è più rischioso acquistare verdure nei negozi, rispetto che raccoglierle in solitudine nel proprio orticello.
pieno accordo
Sarebbe giusto che questa possibilità di gestire l’orto o unazionale campagna da curare rientrasse tra le cose possibili da fare.documentando di essere proprietari o di avere in custodia la tenuta dove si vanno a fare i lavori..evidentemente adottando le precauzioni necessarie e andando da soli in auto.Io ho 1000 metri quadrati con casetta a 12 km …dovevo potare gli ulivi…avevo seminato ortaggi e piantine…verdure..tutto inutilizzabile sicuramente e fra le altre cose spero di non trovare brutte sorprese in casa perché già è stata visitata dai ladri.
Pienamente d’accordo spero che le autorità competenti danno il permesso.
Vedo siamo in tanti a non poter coltivare il proprio orticello ,grazie dell’iniziativa speriamo che venga accolta.
appoggio la richiesta! e la condivido subito…ho scritto giorni fa alla Prefettura, spiegando il mio caso ma mi hanno poi telefonato dicendomi che non è una ragione valida per uscire.
appoggio la richiesta! e la condivido subito…ho scritto giorni fa alla Prefettura, spiegando il mio caso ma mi hanno poi telefonato dicendomi che non è una ragione valida per uscire…aggiungo che sono fuori dal Comune del mio orto per 300 metri…ma vado comunque in quel Comune per acquistare generi alimentari. e pellet in quanto qui dove vivo non si trova..grazie
pienamente d’accordo.
Condivido pienamente
condivido pienamente l’iniziativa
Sottoscrivo la lettera in pieno
Giustissimo!
Ci aggiungiamo che possono recarsi i componenti familiari che già vivono insieme (e quindi la quarantena se la stanno facendo sotto lo stesso tetto)?
Mia mamma coltiva un bel pezzetto di terra, in pieno parco nazionale, che ovviamente adesso è stato lasciato a sè stesso (e attenzione che col caldo arriva anche il rischio incendio, i terreni di solito vanno tenuti puliti anche per norma di legge), ma, ahimè, non guida e lì i bus non passavano quasi mai già prima dell’emergenza (perchè? non è dato sapere, dovrebbero esserci ma non ci sono), figuriamoci adesso, di solito la accompagnava mio padre (che non coltiva, però) ;)
Capisco che una decisione a livello centrale non puo’ contemplare un numero eccessivo di distinguo riguardo le restrizioni, ma il fatto di poter accedere al supermercato ad acquistare verdura e non potermi recare a raccoglierla nel mio orto, mi sembra un po’ ambiguo.
Ben vengano queste iniziative.
grazie, condivido
Ho da parte mia aperto gioni fa UNA PETIZIONE PER LO STESSO MOTIVO NEI CONFRONTI DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. CONDIVIDO PIENAMENTE CON LA SPERANZA CHE ARRIVI AL PIU’ PRESTO UNA RISPOSTA AFFERMATIVA IN QUANTO NON C’è ALTRO TEMPO DA PERDERE. La Campagna comanda e non aspetta.
franco caserta
Condivido anch’io la richiesta al governo di sbloccare l’accesso ai piccoli hobbisti coltivatori al proprio orto dislocato a distanza dalla propria residenza.Ovviamente con le autocertificazioni necessarie e indispensabili nel rispetto della incolumita’ degli altri cittadini..Attendo fiducioso,cordiali saluti
Grazie gli orti , oltre ad offrire cibo diretto, offrono anche la possibilità di barattare, sostenendo l’nteresse di due o più parti.
Perciò sono un elemento importante anche a livello nazionale , per frenare i danni di un probabile igresso nella età dela pietra.
Il progetto mio prevede le abitazioni al interno dei campi, con maggiore controllo e collaborazioni. purtroppo non trovo, in Roma, con chi parlarne nonostante costituirebbero futuro, serenità, alimenti, salute e sicutrezza nell’investire con garanzie e prevenienza .
condivido pienamente la lettera, Anche perché coltivando gli orti diamo anche una mano alla nostra economia familiare già molto in affanno.
Paolo Rapone 30 03 2020 ciao condivido pienamente l’iniziativa di Matteo. Il mio orto è in un comune che dista 6km dal mio.
È lontano da abitazioni e cascine.
Sono un pensionato. Con fatica e sudore ho reso l’orto bello e produttivo. Lo coltivo da solo. Peccato l’indesiderato coronavirus con l’enorme carico di sofferenza e morte. Ogni giorno passavo nell’orto dalle tre – quattro ore con ottime soddisfazioni, ma soprattutto l’occupazione e il lavoro mi faceva sentire giovane.
Perché ora devo abbandonare l’orto potendolo raggiungere in 10 minuti senza arrecare danno ed infettare alcuno?
Salve, volevo rispondere a maria teresa amadori dicendogli che la passeggiata in bici non produce un fico secco.
La coltivazione di orti e non sto parlando dello orto urbano di 100mq ma di superfici più estese sono milioni di ettari in Italia e tutti abbandonati. Dico anche alla signora che quando produco qualcosa nel mio orto non andando al market e neanche dal fruttivendolo, evito possibili file e contagi e tengo calmierati i prezzi, più é la domanda più aumentano i prezzi. Vi posso anche garantire che da qui a breve quando la frutta e gli ortaggi inizieranno a scarseggiare dai banconi con l inevitabile aumento dei prezzi
Gorse qualcuno dei governanti si sveglierà, ma sarà troppo tardi perché il tempo di semina e potatura sarà trascorso..
Speriamo che l’iniziativa sia ascoltata.
Ovviamente mi associo anch*’io all’iniziativa. Come già ricordato da qualcuno la regione Sardegna ha avuto la “sensibilità” di affrontare il problema. Sarebbe auspicabile una direttiva univoca da parte del governo centrale . In Francia hanno dato la possibilità di recarsi nei campi anche ad hobbisti. Sarebbe importante anche per mantenere una presenza attiva sul territorio.
Come non condividere una proposta tanto saggia?Sono un professore di Lettere in pensione dal 1998 e coltivo,da allora, un mio orticello,che ho ereditato da mia madre;produco frutta e verdura per la mia famiglia,vivo la mattina all’aria aperta con vista Capri,mi sono acculturato enormemente nel campo dell’agicoltura,in generale.Il mio orto insiste nel mio comune di residenza e dista circa 3 km dal mio domicilio.Vado da solo e ritorno da solo in macchina.Ci manco dal 4 marzo.La vostra lettera aperta apre uno spiraglio.Speriamo.Adolfo Sarno.
Nessuna notizia circa la possibilità di curare l’orto distante da casa?
Grazie speriamo una risposta positiva..
Condivido pienamente quanto scritto sopra possiedo anche io un orto a pochi km dalla mia residenza (in altro comune) dove in tempi normali mi recò quasi giornalmente, oltre ad essere un mio hobby ritengo sia anche un opportunità per coltivare frutta e verdura genuina passando qualche ora in assoluto relax e tranquillità in assenza di contatti ravvicinati con altre persone .
Grazie per l’interessamento
Speriamo che diano una risposta anche io ho un terreno a 3 km da casa e non posso fare nulla. In questo periodo di stress l’orto serve proprio per azzerare lo stress coronavirus
A tal caso, ho trovato una petizione già avviata su change.org, subito sottoscritta.
Speriamo venga presa in considerazione la cosa, e si smuova il tutto al più presto.
ciao Mario, ho tolto il link della petizione, perché personalmente trovo poco trasparente la gestione del sito web che hai citato. La petizione ovviamente è una giusta causa, come la buona fede degli organizzatori, ma poi la piattaforma change.org raccoglie i dati di chi firma. Se cerchi troverai delle inchieste giornaliste che parlano di vendita mail a fini di marketing.
Grazie Matteo x l’iniziativa anch’io ho un piccolo orto presso una seconda casa di mia proprietà che però si trova a pochi km fuori dal mio comune penso che coltivare l’orto in solitudine non sia motivo di contagio spero che anche i nostri governanti se ne rendano conto grazie
D’accordo, l’orto NON deve andare fermo. Fare l’orto aiuta a stare in salute fisica e mentale, il cibo che cresce è molto salutare e sviluppa una qualità km 0 (cosi evita incontri esterni e rischi di propagazione.)
L’orto è il respiro di ogni paese !
Chiedo ai Ministri l’autorizzazione per andarci anche se a 10 minuti di macchina.
Chiedo ai Ministri di andare nei propri orti, riscoprire la bontà e la meraviglia delle piante che corragiosamente lottano tutti giorni per vivere, nascere, creare l’arte di meravigliarsi. Esso aiuta poi a prendere decisioni dove l’Uomo riprende suo posto di inquillino sulla terra.
Respiriamo !
Condivido pienamente, grazie!
Buongiorno, Matteo volevo una conferma ciò che ha detto, Girolamo Lacquaniti (associazione nazionale funzionari di polizia) sulla “la /” nella trasmissione “L’aria che tira” del 30/03/2020 ,Diceva :
Chi ha un’orto privato, almeno una volta al giorno può recarsi. Puoi verificare se ciò è vero?Resto in attesa di un tuo riscontro in merito:
ciao Giuseppe, a quanto mi risulta solo la regione Sardegna ha esplicitamente permesso questa cosa.
condivido anche perche’ ognuno di noi altre il lavoro a speso soldi per arare e preparare la terra che
andrebbero completamente persi non piantanto le piantine.e anche quello che abbiamo in autunno
tipo carciofi, fave etc non potendo andare andrebbero persi
dandovi il mio pieno sostegno alla vostra lettera,vi voglio mettere a conoscenza di incongruenza sul territorio.abito in toscana,in un piccolo comune aretino e da noi ci vietano di recarci all’orto. amici miei che abitano a colle val d’elsa(siena) è stato detto da vigli urbani che si possono recare all’orto. mi sembra una disparità sbagliata all’interno della stessa regione che può creare confusione e proteste da parte di chi è”discriminato”. o possono andarci tutti quelli che hanno orti recintati ,o nessuno.grazie
Grazie, speriamo di essere presi in considerazione.
Grazie per questa intelligente proposta.
Speriamo che sia recepita al più presto.
Giusto!
Ringrazio.
Ottima iniziativa, equilibrata e discreta, che mi auguro possa ricevere la giusta attenzione da parte del Governo. Non c’è dubbio che permettere ai c.d. “hobbisti agricoli” di recarsi nel proprio orto per svolgere le indispensabili attività stagionali non incrementa il rischio di diffusione del virus ma semmai lo riduce come conseguenza del fatto che la disponibilità dei prodotti del proprio orto riduce l’esigenza di approvvigionarsi degli stessi prodotti in luoghi dove le occasioni di contagio sono ovviamente superiori a quelle cui la stessa persona è sottoposta nel tragitto per recarsi al proprio terreno. E’ implicito che questa deroga, quanto mai necessaria, specie nella prospettiva di un allungamento del periodo di rigore, deve contenere precise restrizioni in termini di distanza dal proprio domicilio e di frequenza, oltre al rispetto di tutte le altre misure stabilite dal Governo. Grazie.
Grazie della delucidazione in merito Matteo Cereda, non ero a conoscenza delle modalità del sito della petizione. Mi scuso e spero nella buona fede dei gestori di quel sito. Speriamo ci diano ascolto le istituzioni il piu presto possibile. Grazie ancora dell’attenzione.
Iniziativa lodevole
orto o uliveto vicino a casa nel comune di residenza
in aria, aperta e con ovviamente portarsi le protezioni a, portata, di mano
Speriamo proprio che prendono in esame la vostra, proposta anche per salvaguardare la, manutenzione dei terreni
che diverebbero onorosi e costosi se ritardato
Saluti
Mariano
Secondo me occore inviare la lettera ai presidenti delle Regioni. Infatti la quarta autorizzazione impone di scrivere i casi previsti per lo spostamento autorizzati dalla Regione, che nel mio caso e’ il Lazio. Non so dove ho letto che occorrono dei metodi ed accortezze prescritte per legge nel trasporto semi e piante riservati ai professionisti. Potremmo farceli portare in loco da loro, ma il lavoro lo facciamo noi hobbisti che pero’ dobbiamo avere autorizzazione a spostarci dalla residenza all’orto anche se non troppo vicino alla residenza. La Sardegna e se non erro anche la Liguria hanno gia’ fatto l’ordinanza a favore degli hobbisti dell’orto. Studiamo e lottiamo per questo sacrosanto obiettivo!
Confermo per la Sardegna, non so la Liguria. Comunque ottima idea: ciascuno mandi pure la lettera alla sua regione. Certo sarebbe meglio che prima di tutto sia il governo a chiarire però ineffetti è lasciato alle giunte regionali un potere discrezionale.
Ciao Matteo, grazie per questa lettera che condivido appieno. Oltre a pubblicarla come possiamo fare in modo che vanga recapitata a chi di dovere? Tienici aggiornati sugli sviluppi:
Saluti da Napoli
Enzo
ciao Vincenzo, se vuoi inoltrarla per mail o posta alle autorità (governo e ministero della salute soprattutto) può essere utile.
Concordo pienamente con l’iniziativa. Coltivare i propri orti fa bene alla salute e all’economia del paese. Ricordiamoci che alle epidemie storicamente sono seguiti periodi di crisi economica. L’orto di casa è poca cosa ma tutto aiuta.
Condivido in pieno la lettera e trovo anche giuste tutte le motivazioni addotte e opportune le proposte avanzate dai molti coltivatori sugli aspetti burocratici. Ho un terreno a 2 km con uliveto orto e alberi da frutta. E’ un bene lasciare andare in malora il lavoro impostato? E la cura della campagna? Quali rischi per la salute se si lavora soli? Meglio andare a fare le file ai supermercati? Vedo solo vantaggi a permettere l’attività. Un po’ di buon senso, via! O Regione Toscana, pensaci! Datti una mossa!
Condivido l’iniziativa. Grazie
Grazie
Oltre che curare l’orto (3 km da casa) devo anche far mangiare la mia gattara. Quindi non potrei andare nel mio terreno, far disperdere tutti i gatti e abbandonare l’orto? Non avrei contatti con nessuna persona e non vedo come potrei trasmettere a qualcuno un eventuale virus.
E’ ancora cosi o , come per la Sardegna, è stata modificata l’ordinanza per tutta l’Italia o il Lazio?
Purtroppo le cose non sono al momento cambiate. Mi spiace e ti capisco.
Condivido in pieno l’iniziativa anche perché ora è iniziata la raccolta di fave e piselli che se non raccolti divendano duri e insapore. Speriamo una presa in carico dal governo e ci dia una risposta positiva. Cordialità Angelo, Farava (AG)
https://www.la7.it/laria-che-tira/rivedila7/laria-che-tira-puntata-30032020-30-03-2020-316506
Al minuto 1.09.14 viene chiesto a Girolamo Lacquaniti (Associazione Nazionale Funzionari Polizia) se è possibile recarsi nel terreno che coltiva. La risposta è stata si.
Per gli agricoltori di professione sì.
C’è qualche novità?
No, se vuoi seguire la pagina facebook metterò lì eventuali aggiornamenti.
Buongiorno, appena ho saputo che non mi sarei più potuto muovere da Napoli il mio più grande cruccio è stata la mia campagna, non poter tornare nella mia terra, mio rifugio, dove tra le altre cose, vado ogni settimana per raccogliere e portare a casa quanto di buono e sano essa ci dona… Ho chiesto ai Vigili urbani e ai Carabinieri, se fosse possibile ottenere una autocertificazione dove approvavano che da solo, in macchina, dal mio domicilio urbano, avrei potuto raggiungere la mia terra e qualora mi avessero fermato fuori da quel percorso allora sarei stato passibile di sanzioni, ma non è contemplato dalla normativa, qualsiasi spostamento sarebbe una mia responsabilità. Non conoscevo questo vostro sito, ma ho sentito parlare di questa lettera al governo per sensibilizzare l’attenzione alle necessità di chi come me ha un orto in luoghi lontani da casa e così vi ho cercati e trovati, Grazie! Spero che possa essere un appello ascoltato, dateci notizie. Questa, se non altro, sarà stata un’occasione per conoscervi e seguirvi.
Saluti Paolo
Sono Giuseppe pensionato con un terreno di proprietà, con partita iva aperta per la coltivazione di frutti a nocciolo e pomacee. I ciliegi sono in fiore (non è la canzone). Posso andare a coltivare i terreni di famiglia insieme a mio figlio che vive con me? Grazie
Se hai partita IVA puoi andare, ma credo tu debba andarci da solo.
Buongiorno a tutte e tutti voi.
Anch’io ho il mio orto a 15minuti da dove vivo. E non so come fare, perché è una mia grande passione, ci ho investito soldi e sopratutto sfama tre famiglie.
Il governo ha riaperto i vivai ma se non da la possibilità a tutti quelli che coltivano di raggiungere il proprio orto, crea un cratere enorme in negativo.
Spero che arrivi al più presto apertura da parte delle istituzioni.
Meglio tardi che mai… ma a stare a vedere siamo già in ritardo.
Aprile è mese fondamentale, è mese delle semine e trapianti!!!
La Natura va avanti,noi rimaniamo fermi aspettando un nuovo decreto, Grazie Matteo che sei la Nostra guida!
Buongiorno a tutti gli Ortolani d’Italia, mi chiamo Gina Siena e gestisco nel comune di Modugno un orto sociale di 3500 metri quadri. Siamo circa 20 famiglie che coltivano un piccolo pezzettino di orto per autoconsumo e anche noi non sappiamo come fare! Il mese di aprile come tutti gli Ortolani ben sanno è un mese molto importante, perché si raccolgono i frutti del lavoro fatto nei mesi precedenti e si prepara il terreno per la piantumazione primaverile, quindi anche noi vorremmo che qualcuno prendesse a cuore questa situazione. Il nostro orto offre servizi riabilitativi, educativi e laboratoriali a favore di scuole, strutture del territorio e famiglie, che sono stati prontamente sospesi nel rispetto delle restrizioni prescritteci dal governo (chiusura delle attività non necessarie, divieto di fare assembramenti ecc..), ma anche noi pensiamo che produrre per autoconsumo ortaggi e frutta dovrebbe rientrare nella voce “situazione di necessità”, contemplata nell’autocertificazione. Anche noi vorremmo essere aggiornati sulla decisione del governo in merito! Vi faccio i complimenti per il lavoro che svolgete in maniera egregia. Un saluto a tutti gli Ortolani d’Italia.
Buongiorno,
Condivido in pieno , speriamo che le istituzioni
ci lascino accudire i nostri orti al più preso.
Associandomi alla lettera aperta:non chiudiamo gli orti ora,aggiungo specialmente ora.
Ho un orto a circa 2 km da casa che a causa del lavoro curo principalmente nei fine settimana e nel tardo pomeriggio. Sto lavorando da casa (smart working). Pur consapevole dell’ordinanza mi dispiaceva lasciar andare a fiore le mie coltivazioni invernali (cavoli, cime di rapa, cicorie, insalate, verze, finocchi) quindi sono andato comunque ad effettuale il mio raccolto. Vado da solo, non infetto e non vengo infettato da nessuno e preferisco alimentarmi con le verdure del mio orto piuttosto che con quelle del supermercato dove, nonostante le attenzioni, per acquistarle ci si deve necessariamente avvicinare ad altre persone, Che dire poi dei miei gatti che mi tengono lontani i roditori? Li devo abbandonare? Spero che a breve ci sia un riscontro a questa richiesta io continuerò ad andare in campagna sperando nella comprensione delle forse dell’ordine semmai mi dovessero fermare.
Trovo assolutamente giusto che ognuno possa continuare a coltivare il proprio orto o giardino rispettando le misure di sicurezza. Stare nella natura e tra le piante tra l altro riduce lo stress e aiuta a stare bene!
Anna m.
Speriamo ci sia un’apertura nei confronti della colitvazione del mio orto… ho bisogno di curare le piante e di raccogliere l’insalata che starà morendo… capisco le difficoltà di tutti, ma preferisco andare all’orto e raccogliere i miei ortaggi piuttosto che andare al supermercato e comprare roba piena di pesticidi.
Antonio RUBERTO, 02/04/2020.
In primis un grazie per il suo sito e per le compiute notizie pubblicate, quindi nuovamente la ringrazio per la sua “lettera aperta”, accurata, sobria e chiara, distinti saluti.
CERTO CHE E’ UNA SCELTA … PESSIMA …ORTO E VIGNETO A 200M DA ABITAZIONE…NON AGGIUNGO ALTRI COMMENTI …GIA INOLTRATI DA AMICI IN ELENCO…
IL PROFUMO DI POMODORO RACCOLTO DA UNA PIANTINA ACCUDITA CON LE NOSTRI MANI !!!!!
I provvedimenti sono stati presi per evitare il proliferare dei contagi. Pertanto non riesco ad intravedere alcuna logica nella disposizione che mi impedisce di prelevare dalla mia campagna (andando da solo) gli ortaggi, ma mi consente di andarli a comprare in un supermercato frequentato da centinaia di persone, anche se distanziate di un metro.
Al termine del blocco degli spostamenti troveremo solo il deserto e le fatiche di anni andranno perse proprio nel momento in cui i frutti della terra potrebbero contribuire a mitigare tante situazioni economiche disastrate. Speriamo nel buonsenso.
Ci auguriamo che il Governo deroghi al divieto di poter coltivare gli orti distanti da casa.
Condivido al 100% la lettera.
Al di la degli slogan del tipo “STATE A CASA”, che come tutte le generalizzazioni hanno poco senso, questa e’ una questione di logica: se il buon senso si e’ perso un po’ ultimamente, visto che siamo tutti sotto stress, voglio sperare che logica sia ancora viva.
Il mio prossimo voto alle elezioni dipendera’ anche da decisioni come queste.
Sono completamente d’accordo che in aperta campagna a coltivare un orto ad uso famigliare che una persona ha sempre fatto e magari nello stesso Comune e a poca distanza dalla propria abitazione, non possa arrecare nessun danno per se e per gli altri anzi potrebbe essere una salvaguardia
Pertanto sono disposto a sottoscrivere una ulteriore richiesta alle Autorità’ se alla Sua prima richiesta non Le verrà data risposta esaustiva.
Cordiali saluti
Grazie per L ‘ iniziativa sono settimane che manco dal mio vigneto e ci sono ancora lavori da fare speriamo che vada bene e si potrà accedere !
Ho ricevuto un’email dal vice capo di gabinetto del Presidente della Regione Campania in risposta alla mia richiesta di autorizzazioni per accedere all’orto.
Viene dichiarato che anche in Campania “è consentito, se c’è necessità di non far perire le colture e limitatamente ad un’unica persona.”
Condivido la premessa, però mi chiedo:
perché per andare dal fruttivendolo a comprare frutta e ortaggi rientra nel caso di necessità?
Pertanto non riesco ad intravedere alcuna logica nella disposizione che mi impedisce di prelevare dalla mia campagna (andando da solo) gli ortaggi e frutta di stagione per uso e consumo personale , piuttosto che acquistarli al supermercato.
Saluti.
Condivido al 100% la lettera.
Salve, oltre a condividere tutte le ragioni che avete messo in evidenza, mi fa piacere evidenziare la valenza terapeutica dell’orto e del rapporto con la natura per chi ha questa passione. E in un momento così duro sarebbe davvero auspicabile che un decreto “che cura” si permettesse di curare anche la nostra anima.
Devo andare al supermercato ,fare la coda per entrare,mettermi una mascherina , mettermi i guanti, fare attenzione alla distanza da tenere con le altre persone,sempre con un certo timore di sbagliare qualche mossa per comperare delle verdure e lasciare che le mie ,che ho nell’orto e che potrei raccogliere in completa solitudine e quindi completa sicurezza ,marciscano ??
Mi sembra un assurdità totale , contando poi che non ho una pensione da parlamentare , per cui siccome al negozio non te la regalano, per me diventa anche più difficile.
Ho firmato ma non credo molto in una soluzione a breve……purtroppo!!
È assurdo che io faccia la fila in negozio per comprare la frutta e la verdura invece di raccoglierle nel terreno mio, dove si stanno rovinando. Dove è maggiore il rischio di contagio?
Ciao a tutti! ci sono aggiornamenti in merito..qualche altra Regione oltre alla Sardegna che derogato?… ho mandato questa lettera/petizione ad un Parlamentare piemontese e avrei bisogno qualche info aggiornata, grazie!
Ciao, nessun aggiornamento, mi spiace.
Finalmente una voce in difesa di chi ha scelto come hobby fare l’orto che se potessero farlo tutti gli abitanti del mondo sarebbe da favola.
Colgo quindi l’occasione per ringraziare Matteo per aver mosso le acque che da troppi giorni ce lo aspettavamo.
In discussione con i miei che mi proibiscono di uscire in modo tassativo per i miei 82 suonati dicevo che non trovo che sia meglio andare a comprare l’insalata al supermercato piuttosto che andare nel mio orto a raccogliere la mia insalata che è già pronta per essere raccolta e consumante.
Nel primo caso corro il pericolo di contatti nel secondo mi può capitare di imbattermi nel gatto che cerco da tempo per dargli un cicchetto di quelli che si merita.
Grazie Matteo per la tua lettera aperta al Governo, ho visto che ha già dati i risultati sperati in alcuni comuni e sperando che in tempi brevissimi tu ci possa dare conferma che in tutto il territorio italiano ci si possa regolare in modo altrettanto armonioso.
Dal canto mio porovvedo a inoltrare la tua al mio sindaco e ai suoi collaboratatori al fine di poter anticipare, per quanto possibile, il parere favorevole alla mia e di tanti concittadini uscita REGOLARE a tutti gli effetti.
Grazie infinite e auguri tantissimi di buon lavoro
guglielmo
posibile che dopo un mese non si conosce il motivo del diniego per coltivare in tutta solitudine un po di orto.
Spero proprio in una risposta affermativa da far vedere a chi sta compiendo con diligenza il suo lavoro di controllo. Speranzoso che da solo si possa coltivare il suo piccolo orticello.
Sono pienamente d’accordo con la proposta per poter coltivare il proprio orto anche se non adiacente la propria abitazione
Grazie Matteo per questa lodevole iniziativa, io oltre l’orto ho 7 galline in questo periodo molto produttive,, non so se sia sufficiente per l’autocertificazione!
Faccio un breve percorso di 5 km. e mi reco un giorno si e uno no.
Se anni fa l’orto costituiva quasi un secondo lavoro oggi data l’età , nella mia email l’anno di nascita, è solo un hobby che mi da però ancora tante soddisfazioni seguendo i tuoi consigli .
In realtà il Comune di Roma non autorizza gli spostamenti per coltivare l’orto, nel documento predisposto dal Dipartimento tutela ambientale si precisa infatti che “l’ingresso è consentito ai coltivatori residenti nelle adiacenze dell’orto urbano”. Anche secondo me è molto più rischioso fare la fila per entrare nel supermercato sotto casa e dentro il negozio stesso, che recarsi da soli una volta a settimana a curare l:orto raccogliendone i prodotti, rispettando tutte le norme relative alla distanza tra persone ecc.
È una cosa sacrosanta, da tre settimane non posso percorrere i 18 Km che mi separano dalla mia campagna.
Potrebbero controllarci con le app, i droni non ci sono problemi.
Siamo tutta gente responsabile che ci tiene alla propria e altrui salute.
Perché dobbiamo impazzire negli alloggi e fare file per comprare cose che vanno a male nelle dispense e negli orti?
Io ho un appezzamento di terreno che dista dalla mia abitazione principale circa 13 km e si trova in altro comune dove ho seminato diversi tipi di ortaggi e non posso raccogliere in virtù del D.P.C.M. del 23.3.20 inoltre vi è un frutteto di ciliegi, un vigneto e un uliveto che tutti in questo periodo devono essere curati per poter sperare di raccogliere i frutti, per finire preciso che da quasi tre anni ho realizzato un deposito agricolo per la lavorazione e conservazione di prodotti agricoli il tutto con concessione edilizia da parte del comune ove è ubicato il terreno e con le dovute particelle catastale.
Ciò posto è mai possibile che devo perdere tutto il raccolto della prossima estate per fattori burocratici legati al covid-19?
Ottima iniziativa che spero anch’io abbia un buon esito. Io farei pochi minuti in auto per andare in un comune limitrofo dove ho un ettaro di frutteto e bosco con seconda casa, lontano 100 metri dall’unica casa vicina. Basterebbe consentire un’autodichiarazione che non si incontreranno persone diverse dai propri conviventi ed il tragitto da compiere.
Finalmente ho trovato qualcuno che ha sollevato il problema!. Io ho un orto e un uliveto in un comune diverso dal mio comune di residenza,. Dista circa 17/18 km.
Ho circa 50 piante d’ulivo e proprio in questo periodo dovrei fare la potatura di produzione, In mancanza di potatura la produzione dell’olio sarà compromessa. L’olio che riesco a produrre insieme a mio marito serve solo a livello famigliare, Per la nostra famiglia e’ una soddisfazione avere un olio di ottima qualità senza dover comprare olio nei supermercati. Anche per l’orto potremmo mettere le nostre piantine e curarle. E’ un posto isolato e tranquillo, Grazie infinite e speriamo in una risposta positiva alla Sua lettera
Ho un terreno in mezzo al nulla a 15 km dalla città nella quale purtroppo ho la sfortuna di vivere ancora. É il mio posto felice, che non vedo da oltre un mese. In queste settimane l’erba sarà diventata alta con il rischio di infestazioni di parassiti, le piante in serra si saranno seccate, le piante da orto che attendevano il trapianto non credo siano messe meglio. Il Comune sostiene che avrei diritto a recarmici solo se fossi un coltivatore diretto. Peccato che per me (attualmente disoccupata) quel terreno sia “solo” una valvola di sfogo e l’occasione per mangiare qualcosa di sano. Non nascondo la mia disperazione. Andare nel mio terreno non provocherebbe danni a nessuno. Non andarci é un piccolo danno ambientale, un grande danno per la mia psiche e, tra qualche settimana anche per le mie finanze, in quanto occorrerà a quel punto un giardiniere con un macchinario professionale per tagliare i 2 ettari di erba non manutentata in queste lunghe settimane. Davvero non ci dormo la notte…
Ti capisco e proprio da situazioni come la tua è nata la mia lettera. Purtroppo non ho ancora risposte, speriamo che qualcosa si smuova.
Concordo pienamente; oltre che per la genuinità dei prodotti che si riesce ad ottenere si evita di andare a comprare nei supermercati aumentando la ressa ed il pericolo di contrarre il virus. In campagna oltre all’aria salubre ne gode anche il corpo e la mente rilassandosi dalle ansie di questo tempo. Congratulazioni per l’iniziativa
Sono anch’io in questa situazione e ho inviato mail ai nostri rappresentanti ma senza una qualche risposta significativa ma di avere letto quanto da me scritto. E’ dal 12 marzo che non posso raggiungere la mia proprietà e non necessito di incontrare alcuno perché e lontana dai centri abitati..
Trovo assurdo che al momento non è stato considerato che in molti abbiamo delle proprietà anche per eredità che coltiviamo in proprio.
Ho 60 piante di ulivo un piccolo vigneto e circa 20 alberi da frutto e per raggiungere la mia proprietà devo percorrere circa 30 km.senza incontrare alcuno se non le forze dell’ordine..
Penso che per allentare la tensione sia il governo centrale che regionale devono prendere in considerazione il nostro disaggio.
Condivido pienamente. Con le dovute attenzioni credo sia giusto recarsi in campagna per accudire il proprio orto e per raccogliere frutta e verdura certamente migliore di quella venduta al supermercato, Anzi credo che andare al supermercato per acquistare prodotti ortofrutticoli presenta maggiori rischi e maggiori oneri.
Questo divieto non mi permette di accudire alle viti ed agli alberi da frutto .,rovinando completamente la , produzione per tutto l’anno che fa parte dell’economia famigliare di un terreno con casa ,siti a 18 km dalla residenza .Chi mi rimborsa?,
Pienamente in sintonia con la riapertura dei piccoli orti in campagna, certamente con le dovute prescrizioni oggi in vigore per il c. virus. la situazione sanitaria è gravissima, le precauzioni per emarginare il virus son sacrosante, però credo che a breve uno spiraglio di alcune deroghe siano possibili, riapriamo gli orti. Coltiviamoli da soli e con un solo spostamento al giorno. Auguri a tutti
condivido pienamente io ho un orticello in aperta campagna con piente da frutta, uva ,kiwi , e’ un orticello a carattere famigliare che per il degredo emanato dol governo non sono ancora riuscita a ragiungere per naffiare il tutto sta a 6 km da me spero in una risposta del governo grazie a tutti.
Meno male che abbiamo la ministra dell’agricultura Bellanova che era una bracciante e quindi dovrebbe capire le esigenze della terra che va coltivata adesso e non a d.d.d.Non sa che se non si semina adesso a giugno,luglio mangieremo sticavoli….
Speriamo che ci ripensino e diano un sacco di concime gratis a tuttli quelli che coltiveranno il proprio orto,Altro che stare in casa.
condividiamo appieno la lettera di petizione.. Siamo due pensionati che con grande entusiasmo, coltivano e curano un piccolo fondo di proprietà sito al paese natio, fuori il comune di residenza a circa dieci km oltre ad un aranceto ed uliveto. Avevamo predisposto un piccolo orto per piantumazione di pomodori, fagiolini,peperoncini ecc ma non ci è permesso recarci.
vincenzo ci sono novita’ se si puo uscire a coltivare l’orto
Non che io sappia, Vincenzo. Quando ci saranno news aggiornerò questa pagina, oppure segui Orto Da Coltivare su Instagram o Facebook per restare aggiornato.
Nel concordare e condividere l’iniziativa di Matteo Cereda, e, nell’evidenziare che Flora e Fauna per me hanno le stesse necessità di cura, voglio aggiungere che dal punto di vista ambientale ed igienico-sanitario è molto meglio avere le persone a “rischio” (60 – 80 anni) in campagna da soli che in Città – a contaminare e contaminarsi nei negozi.
Questo comporterebbe:
1)-migliore tutela del patrimonio ambientale e agricolo-forestale;
2)-meno rischio di infezioni per tutti;
3)-soddisfacimento psico-fisico di chi avrebbe diritto a tale deroga ( e sono tanti);
4)-bilancio positivo per le casse Statali e delle A.S.L. in quanto ci sarebbero meno persone abbisognevoli di cure fisiche e psichiche.
Auguro a tutti buona domenica delle Palme. Questa volta senza ramoscelli di Ulivo per le note vicende Covid-19 e, perchè non ci fanno andare in campagna.
sono concorde con tutti voi, anche io sono nella stessa situazione,posseggo un po di terra in campagna e quando andavo la persona piu’ vicina era minimo a un chilometro da me,suppongo che sia piu’ sicuro recarmi in campagna che a raccogliere un po di verdura che andare al pur mercato,poi si allenterebbe anche un po’ la tensione di noi anziani
Condivido la petizione, risiedo a pochi km dal terreno di mia proprietà, nel quale ho ulivi piante da frutto e orto, però la mia residenza è in un altro comune, quindi non ho la possibilità di recarmi, le culture hanno bisogno di essere accudite …..la natura non si ferma con o senza Coronavirus.
Condivido la lettera, anche io avevo provato a denunciare questa situazione. Il mio paese di origine è anche deserto già di suo, eppure…non si può andare. L’orto è fondamentale, le piante di ulivo ancor di più: olio bio per tutto l’anno, non ha prezzo. I piccoli agricoltori non hanno in questo momento nessun diritto. Spero che questa lettera raggiunga la visibilità che gli spetta.
Anche io ho un terreno a 7 km da casa e purtroppo non posso andare a fare l’orto, speriamo che si sblocchi questa situazione.
Mi trovo per caso su questo sito, mi piace, mi chiedevo come fare per arrivare alle “Istituzioni” e chiedere ciò che voi, con più risonanza e condivisione,avete già chiesto.
Con l’augurio che chi di competenza prenda in considerazione la vs richiesta che faccio anche mia vi chiedo:
-si può andare nella propria campagna, nello stesso comune, distante meno di due chilometri, solo per raccogliere qualche arancia e qualche limone? Considera che il market dove andarli eventualmente a comprare e magari più distante…e di certo più affollato.
Grazie
ciao Carlo, io ho scritto alle istituzioni e a vari parlamentari, ho segnalato ai giornali e ne ho parlato in interviste radiofoniche. Non saprei cos’altro fare (non ho conoscenze particolari) ma se qualcuno ha idee le metta in pratica. Rispetto alla tua domanda non sono esperto in normativa, ma penso la risposta sia no.
Iniziativa meritoria e assolutamente condivisibile!
È proprio al programma di La7 che ho scritto ormai settimane fa…dal link che ho trovato qui nei commenti che rimanda alla puntata in cui è saltata fuori la questione, possiamo tenere conto quindi del fatto che, se non in zone “rosse”, e solo per necessità effettiva, si può fare allora…
Sarei molto lieto che le autorità preposte riflettessero a riguardo di questo argomento. Non mi sembra assolutamente che ci sia pericolo di contagio,per chi si sposta da solo e rimane solo nel proprio campo dove accudisce alle coltivazioni ortofrutticole. Meglio ancora se si resta sempre nell’ambito del medesimo comune.
Sono un pensionato proprietario di un terreno coltivato in proprio (viti, ulivi, frutti vari).
Le attuali disposizioni di legge non consentono ai molti agricoltori non professionisti cioè i cosiddetti autoproduttori agricoli di eseguire attività di potatura alberi, semina, ecc., nonchè raccogliere i prodotti ortofrutticoli coltivati nel proprio orto.
Preciso che molti agricoltori non professionisti contano su queste attività per una parte importante del proprio sostentamento, per esempio chi si fa l’olio o il vino in casa.
E’ a dir poco paradossale che si vieta di andare “in solitudine” a raccogliere frutta e verdura coltivata nel nel proprio terreno, mentre è consentito andare al supermercato per comprare gli stessi prodotti (dopo lunghe file di attesa), anche se con l’obbligo di mantenere una distanza minima di 1 – 2 metri tra persone, e dove, comunque, c’e il rischio da contagio covid 19.
Cordialità
Giuseppe
Una domanda ma non può rientrare il recarsi nell’orto , in solitudine , a raccogliere la verdura , nel casi approvigionamento alimentare ? Del resto non mi sembra sia espressamente vietato. Non può rientrare nei casi di necessità ? Del rest la regione Sardegna ha creato un precedente
Non ho risposta alla tua domanda Silvio, sono troppo poco esperto di normativa per azzardare interpretazioni, dovresti chiedere alle forze dell’ordine della tua zona.
Condivido in pieno.. È causato un danno, anche molto rilevante specie per le piante arboree (ad esempio, le viti, che possono essere compromesse se non potate e trattate).
Fermo il rispetto di tutte le norme di sicurezza e distanziamento sociale, le lavorazioni proibite se destinate all’autoconsumo sono le stesse identiche a quelle autorizzate (giustamente) per le aziende agricole.
Si tratta di norme incongrue, che causano danni assolutamente inutili a combattere l’epidemia (a mio giudizio) e scoraggiano attività che contribuiscono in maniera sostanziale alla difesa del paesaggio e del territorio. Quindi a mio avviso, sia un danno ai proprietari o conduttori, che alla società tutta.
Speriamo in un ritorno al buon senso e si permetta di tornare a coltivare (da soli e con tutte le precauzioni adottate anche dai coltivatori di professione)!
Il mio è un piccolo appezzamento di 50 are, al quale provvedo da solo per la coltivazione. Carico in macchina gli attrezzi necessari e, da solo raggiungo il mio terreno distante circa 4 km. da casa . Lungo il tragitto non mi fermo da nessuna parte e dopo avere svolto il lavoro necessario torno direttamente a casa.
Per una persona ansiana come me ritengo che sia più sicuro stare in campagna che non in un centro abitato dove ci possono essere contaggi e tensioni.
Mi auguro veramente che il governo possa comprendere e autorizzare quanto prima noi piccoli proprietari a recarci sul nostro fondo.
Buongiorno Matteo, ho appreso di questa notizia (, se è vera perchè non viene estesa ad altre Regioni?
grazie
Contrordine, in Sardegna si potranno curare orti e vigne: una volta al giorno e da soli
La notizia è vera: la regione Sardegna ha deciso di permettere l’accesso all’orto. Purtroppo è una decisione regionale, al momento non ho notizia che altre regioni abbiano fatto lo stesso.
Sono un pensionato e sono proprietario di un oliveto e di un piccolo seminativo dove mi diletto a coltivare anche un piccolo orto. Nell’oliveto ho tantissime piante di frutti e un centinaio di piante di viti. Sia l’oliveto che l’orto sono un modo per scaricare la mia ipertensione, mi chiedo perche ci si può andare in bici, si può fare corsa all’aperto, si può portare cani a passeggio e non posso andare ai miei due poderi per scaricare la mia ipertensione? Mi sembra tutto assurdo, qualcuno mi puàò dare spiegazioni in merito, considerando che sono costretto ad andare a comprare frutta e verdura in città con grave pericolo di contagio e non posso raccogliere il mio prodotto in piena sicurezza.
Condivido in pieno, quanto da tutti richiesto. Non riesco a capacitarmi di questa restrizione. Tra l’altro è un continuo litigio con mia moglie. Premetto che sono un pensionato e vivo ad Angri (SA) dopo aver lavorato una vita intera e sacrificandomi, privandomi a volte pure di consumare un caffè al bar, sono riuscito a ristrutturare una casa rurale avuta in eredità in quel di Serino (AV) in aperta campagna con annesso circa 1000mq di giardino adibito ad orto per il fabbisogno della famiglia. Tutti vengono presi in considerazione compresi detenuti e così via. E’ mai possibile che non si trova un sistema un metodo che regolarizza questa nostra richiesta? Mi auguro che questo appello possa arrivare a tutti i presidenti delle regioni, soprattutto al residente De Luca che il tutto fare e il supremo di tutti.
Considerato che la Regione Sardegna e il Comune di Roma hanno deliberato l’accesso all’orto da parte degli autoproduttori agricoli, a mio modesto avviso sarebbe opportuno inviare tutti i commenti (a dir si voglia lamentele) ai Presidenti delle altre Regioni.
Invia pure a chi ritieni Giuseppe. Io di mail ne ho mandate a dozzine ma di risposte non se ne vedono.
Ciao Matteo , trovo molto interessante questo dibattito perché anche io ho 4 ettari di terreno con olivi e varie piante da frutta e propio adesso che i frutti anno bisogno di trattamenti non posso fare niente , inoltre con tutta la verdura che ho nell’orto dovrei andare a comprarla al supermercato con i rischi di contagio che si corrono in quei luoghi . Io ho anche la partita iva individuale che mi è servita per comprare il trattore , ma i vigili dicono che non sono un agricoltore professionista pertanto devo restare a casa , mi auguro che il governo autorizzi al più presto noi piccoli coltivatori a recaci sui nostro terreno .
Come partita IVA sei agricoltore e quindi dovresti essere autorizzato ad andare. Non sono esperto in normativa ma a fronte della partita IVA puoi far valere il fatto che tu sei un produttore di beni alimentari.
Segnalo che, se si mette assieme l’art. 105 del D.L. n. 18 del 17.3.2020 (misure contro il Covid-19) e l’art. 74 del D. L. n. 276 del 10.9.2003 cui fa esplicito rimando tale articolo 105, pare proprio che il proprietario di un fondo agricolo sia autorizzato a mandare nel proprio terreno, per effettuare lavori, “parenti e affini sino al sesto grado, senza corresponsione di compensi” , ma non possa recarvisi egli stesso!
In questo caso penso che chi ha partita IVA agricola possa andare, chi non ha partita IVA non può a prescindere dalla parentela.
Ci sono state risposte a questa lettera? Io ho 500 mq in provincia di Rimini, distanti da casa 3.8 km, purtroppo si trovano fuori comune ed io sto andando in depressione pensando a quello che sta succedendo alle mie verdurine e ai miei alberi da frutto. Un saluto a tutti!
Grazie, condivido pienamente e mi unisco.Fin dall’inizio d’applicazioen delle norme, l’impedimento d’accesso in solitudine a luoghi isolati, baite o caascine, in montagna o campagna, per orti e giardini, è apparsa un eccesso. e’ cosnentito per lacura degli animali,ed è certo comprensibile venga prima, ma piante, orti,giardini, necessitan odi medesima cura.dentro al Comune, o a pochi km.di distanza, va liberalizzata. Cerchiamo la via perchè dopo il 13 o 18 che sia ci sia questa apertura, che non s’attende ail limite del 4 maggio, come fors e sarebbe protratta. Si faccia una sottoscrizione comune , magari si trovi un avvocato autorevole,
Buongiorno, ci sono notizie in merito, anche io ho un appezzamento di terreno che ho lasciato andare e mi dispiace tantissimo.
Anche perchè spesso i terreni sono isolati e lontani dalle abitazioni e quindi non crea nessun danno poterci andare.
Possiamo fare qualcosa in più anche noi?
Grazie
Ilaria
Condivido la petizione, anchi’io risiedo a pochi km dal terreno di mia proprietà, nel quale ho piante da frutto e orto, la mia residenza è in un altro comune, per essere piu preciso, io vivo nel comune di trieste e la campagna si trova in un comune limitrofo, a circa 5 km. spero che chi di dovere capisca che recarsi sul terreno in solitaria e con tutte le precauzioni del caso non pregiudica la sicurezza personale ne tanto meno quella della comunita… mi auguro che il presidente della mia regione, il FVG, si allinei con la regione Sardegna.
Lo stato ha fatto bene a imporre limitazioni per il bene di tutti anche se purtroppo ci sono delle discordanze in merito ad alcune situazioni, tipo : posso andare a fare la spesa (in luogo affollato) per necessità e non posso andare nel mio orto per necessità. Ho investito dei denari per la coltivazione sia in serra che all’aperto. Mi auguro che quanto prima si possa aprire uno spiraglio per tutti gli amici dell’ hobby dell’orto. (Con massima attenzione per il distanziamento umano). Grazie per essere stati portavoce per tutti noi.
Condivido appieno. Ho un piccolo orto a 25 km dal mio domicilio, che fra l’altro è anche fuori provincia. Ci andrei da solo e per il momento mi basterebbe andarci un paio di volte a settimana. Speriamo che si muova qualcosa
Grazie, Matteo, sono completamente d’accordo.
SPERIAMO CHE CON IL PROSSIMO DPCM SIA CONSENTITO DEDICARSI AD UN PICCOLO ORTO DI 80 M QUADRI RECINTATI.
IL CONDUTTORE SAREBBE IN GRADO DI RISPETTARE IL DISTANZIAMENTO DALLE ALTRE PERSONE E GARANTIRNE LA SICUREZZA.
FORZA APPASSIONATI DELL!ORTO !!
MATTEO
Sono pienamente d’accordo!
Spero che il governo accolga questa richiesta e dia questa possibilità alle migliaia di famiglie che coltivano l’orto, l’uliveto, la vigna ecc.; Non si può abbandonare la campagna!!! Per moltissime famiglie costituisce una notevole risorsa. Andare In campagna per la coltivazione dei fondi, ovviamente con le dovute cautele, porterà sicuramente dei benefici, sia economici che per la salute.
Ai nostri politici non interessano i milioni di ettari abbandonati, (non sto parlando dell ‘orto cittadino) , tanto ci daranno tanti miliardi per tirare avanti le nostre famiglie (come gli aiuti ai terremotati di tutti questi anni) . Nel frattempo i prezzi del fresco e frutta continuano a salire essendoci più richiesta, noi avremo sempre meno reddito e vedremo dove andremo a parare. In Italia le decisioni si prendono non per prevenire i danni, ma solo per riparare al danno fatto spendendo più soldi e non andremo mai avanti. Il problema principale è che siamo governati da dirigenti che non pagano mai di tasca propria per gli errori commessi, ma paghiamo sempre noi tutti cittadini e i nostri figli in futuro.
Comunque grazie Matteo per l’iniziativa.
Bravo mi associo alla richiesta.
grazie per aver chiesto la possibilità.
ci sono per caso ulteriori novità?
grazie.
Sono un pensionato di 72 anni, ho un terreno di 1900mq a circa 8 km da casa in parte orto (con ancora verdure da raccogliere) e in parte vigneto, che devo ancora sistemare, ma non mi è possibile andarci per le limitazioni anche se io posso raggiungere il terreno in auto e sono solo senza NESSUN CONTATTO con altre persone, (vale a deire in MASSIMA SICUREZZA,) ma questo non mi è possibile per mancanza di iscrizione ai coltivatori e mancnza di partita IVA.
Buongiorno,
spero anche io che il governo accolga questa richiesta perché per alcune persone è importante poter continuare a curare il proprio orto domestico.
Grazie
Io posseggo un piccolo terreno di mia proprietà,un uliveto di 200 alberi e mi diverto nel piccolo orto a coltivare zucchine pomodori,ecc.con discreto successo.Sono stato fermato dai Vigili Urbani che mi hanno detto che potevo accedere al mio terreno solo se fossi stato una ditta con partita iva(la mia campagna dista solo 2 km da casa mia).Una cosa assurda,sono costretto a comprare gli ortaggi dal supermercato(di bassa qualità) quando posso raccoglierli nella mia proprietà.Sono senza parole.
Comprensibile che in un momento di tanta paura il governo debba prendersi cura di tanti e più importanti problemi. Ci sarà qualcuno nel ministero che potrebbe esaminare le tante richieste in materia di orti privati che sono anche parte dei ricavi delle famiglie. Un’operazione a costo zero per il governo e se consentita con specifiche e tassative condizioni non nuoce a nessuno. Spero che a breve possano essere ripristinati i diritti/doveri in materia, sottratti ai cittadini e che per nulla si sposano con la lotta al covid 19.
Salve Matteo, non si potrebbe portare la lettera all’attenzione degli URP principali delle varie regioni?
Ad alcune regioni è stata inviata, sentiti libero di girarla a chi ritieni.
sono convinto che coloro che curano un orto siano capaci anche autocontrollo. qualora vienisse loro concesso di recarsi nell’orto a seminare, zappare e annaffiare.
Franco Tadiotto
8/4/2020
mai condiviso una cosa migliore
io ho un terreno che si trova nello stesso comune di residenza (ROMA), è un mese che sto chiuso in casa, e nel frattempo nel mio terreno che dista pochi km da casa, dove mi dicono che non posso andare anche se isolato, avrò dei danni irreparabili e sarà vanificato il lavori di molti anni, avendo tantissime piante di tutti i generi che risentiranno della mancanza di acqua perchè neanche piove
La norma che ci impedisce di andare da soli nel nostro orto probabilmente viola l’art 25 della costituzione italiana, e precisamente il principio di legalità sostanziale (Nullum crimen sine iniuria). Non si comprende infatti come ciò possa essere socialmente pericoloso, e in particolare come procurarsi cibo in questo modo (senza contatto sociale) possa in queste circostanze essere più pericoloso che non rischiando, per quanto minimi, i contatti sociali inevitabili quando si fa spesa e fila al supermercato.
Iniziativa da promuovere.
Vorrei condividere anch’io,ho’ una piccola campagna
Si sa nulla se qualcosa si sta muovendo?
e vivo al sud,la campagna dista circa 9 km dal paese che non vedo da oltre un mese,in queste settimane l’erba sara’ diventata alta e chissà cos’altro sara’ successo,dovrei recarmi sul posto anche per non far perire le colture…dovrei recarmi da solo come faccio quasi giornalmente da anni e mi chiedo perché ci sia questa limitazione e credo anche che tutto questo stia condizionando la mia psicosi….MATTEO HAI MODO DI FARMI SAPERE SE CI SONO DELLE NOTIZIE IN MERITO?
Nessuna notizia purtroppo. Appena avrò notizie aggiorno il post e ne darò anche comunicazione per newsletter, Facebook e Instagram.
Complimenti per quanto scritto, Sig. Luigi, non posso che essere d’accordo.
Purtroppo siamo impotenti, ci penseremo alle prossime elezioni.
Grazie per la lettera.
Io e la mia famiglia invieremo una lettera analoga (con link alla vostra) al consiglio provinciale e al consiglio comunale evidenziando soprattutto che:
– non si tratta di attività a rischio contagio, in quanto non prevede affollamento di persone non già conviventi
– non si tratta di attività con forte rischio incidenti e quindi sovraccarico del sistema sanitario (credo che non utilizzando macchinari sia paragonabile al lavoro domestico)
– si tratta di un’attività essenziale per la sussistenza di molte famiglie (da nord a sud senza distinzioni) soprattutto in un momento di crisi come questo.
Spero che tante persone inoltrino la vostra lettera, o una dai contenuti analoghi a tutti i piani di governo: naizonale, regionale, provinciale, comunale. Facendo sentire la nostra voce forse potremo far cambiare qualcosa. E’ forse tardi, ma forse no.
Se ci è ammesso andare a fare la spesa al supermercato perchè non ci permettono di produrre il cibo dall’orto?
Se posso inserire una vena di polemica, mi sembra molto più inutile e dannoso che tutti i baristi possano portare i gelati a domicilio creando un giro di persone non indifferente, il gelato, se proprio uno lo considera necessario, lo può comprare al supermercato.
Se io ho la partita IVA agricola posso accedere al mio terreno, se non ho partita IVA agricola e sono titolare di partita IVA in altro settore non posso accedere, se non ho nessuna partita Iva ma ho il codice fiscale non posso accedere, ma perchè questo eppure sono sempre la stessa persona.
Gradirei che qualche persona esperta (o qualcuno dei nostri capoccioni) mi spiegasse il perchè di questo.
Io preferisco i prodotti della mia campagna che purtroppo al momento non posso raccogliere per questo divieto senza senso.
Bisogna insistere nel segnalare che modifichino il provvedimento, chiaramente dobbiamo usare le precauzioni necessarie, su questo bisogna essere drastici.
Abito in provincia della Spezia, vista la siccità e l’erba alta non potendo andare nel mio orto che dista 800 metri dal mio posto di lavoro in caso di incendio chi mi tutela? Ho piante da frutto che soffrono la siccità e tutte le coltivazioni che saranno andate in malora, nelle mie condizioni ci saranno parecchie migliaia di persone, la regione Sardegna permette tali spostamenti e perché le altre regioni si oppongono in quanto a mio avviso stare lontano da altre persone e all’aria aperta sicuramente farebbe bene per combattere il Virus.
MI HANNO DETTO CHE SE HO GLI ANIMALI MI POSSO ANCHE SPOSTARE, DETTO FATTO , HO COMPRATO DUE GALLINE, MICA POSSONO MORIRE DI FAME E TUTTI I GIORNI MI RECO AD ACCUDIRLE …..E POI ZAPPO FINO QUANDO HANNO ……”FINITO DI BECCARE”
Condivido pienamente questa campagna; abito a Genova e ho l’orto nel comune di Chiavari; a chi si può provare a chiedere un permesso per recarsi a lavorare negli orti? Naturalmente 1 sola persona con ben precisi vincoli di tempo e percorso.
prova a sentire le autorità locali (comune, forze dell’ordine).
Concordo pienamente con tutti
ORSI RINALDO 10 aprile 2020 Condivido pienamente visto che l’avevo fatto fresare e
pagato il lavoro grazie per questa iniziativa e
speriamo vada in porto
Abito in provincia di Roma sulle colline dei Monti della Tolfa e, per questa pandemia, non posso recarmi sul mio terreno per coltivare i miei Hobbi (piante da frutto, viti, olivi, ecc.). Le fave sono pronte così come i carciofi ma, per qualche cavillo burocratico, devono marcire sul terreno “povero mio diletto impegno!”. Sono andato qualche volta sull’appezzamento ad accudire dei gatti ma, ahimè, fermato dai “carabinieri forestali” che mi hanno minacciato di contravvenzionarmi in quanto i gatti, a detta loro, il cibo lo trovano (si allontanano e non fanno più il loro dovere). Per le piante poliannuali il danno non è solo per quest’anno ma anche per il futuro. Vista la siccità e tutte le coltivazioni che saranno andate in malora, nelle mie condizioni ci saranno parecchie migliaia di persone, la regione Sardegna permette tali spostamenti e perché le altre regioni si oppongono in quanto a mio avviso stare lontano da altre persone e all’aria aperta sicuramente farebbe bene per combattere il Virus.
Sono pienamente in sintonia con questa richiesta in considerazione del fatto che se per lungo tempo non vengono eseguite certe cure alle pianta da frutto si rischia di perdere non solo la produzione ma anche la pianta stessa. Gradirei se possibile essere informato di eventuali novità .
Grazie del vostro interessamento
CONDIVIDO APPIENO . APRILE E IL PERIODO CRITICO PER MOLTI TRATTAMENTI, TIPO LA VITE .
Buongiorno, sig. Matteo volevo chiedere , è vero che chi ha degli animali nel proprio orto, anche solo due galline si può recarsi?
Ciao Giuseppe, non sono un esperto di normativa ma il fatto che ci siano degli animali da accudire penso che possa essere adotto come motivazione.
la coltivazione dell’orto è un’attività di primaria importanza, essenziale per la sussistenza di molte famiglie. Non consentire l’accesso al proprietario del terreno che conduce direttamente e da solo significa mancato raccolto con conseguenti notevoli danni economici. Considerata poi la perdurante siccità, elevato sarebbe il rischio incendio dell’erba secca e sterpaglie.
Incongruente poi autorizzare l’apertura dei punti vendita di articoli per l’agricoltura se non si consente l’utilizzo degli stessii agli operatori del settore. Non si tratta di attività a rischio contagio in quanto non prevede affollamento di persone,., anzi, come sopra accennato, accede all’orto solo il proprietario conduttore .FATEMI SAPERE , GENTILMENTE SE CI SONO NOVITA’. grazie.
complimenti per l’iniziativa. E’ assurdo come ancora nessuna autorità competente abbia preso l’iniziativa di consentire il proseguimento della coltivazione degli orti anche se fuori dalla residenza considerando come l’attività esercitata con tutte le dovute cautele rappresenta una sussistenza per la propria famiglia che si alimenterebbe di prodotti genuini senza appesantire il consumo alimentare indispensabile per il resto delle persone e che oltretutto contribuisce a non abbandonare i terreni e salvaguardarli dagli incendi e dalle continue erosioni che lo stato di abbandono comporta. Penso l’uliveto in fiore, la vigna che deve essere sistemata e le arance a raccolta tardiva che diventano alimentazione per i ratti che popolano la campagna e tutto ciò mi rattrista. Certamente la salute è la prima cosa e davanti a tutti i morti che questo maledetto virus determina ci si deve inchinare in un assoluto rispetto ma io mi chiedo se vado da solo con tutte le cautele necessarie a produrre qualcosa da mangiare sia personalmente e sia da distribuire gratis a conoscenti e non che hanno bisogno non è anche questo un contributo alla via?. grazie per l’ospitalità e speriamo che chi deve intendere abbia la voglia di intendere.
mi chiedo, perchè in Sardegna (mi sembra di aver capito), si può andare in orto, mentre elle altre regioni è proibito? Se non sbaglio la Costituzione, all’articolo 3, prevede l’uguaglianza dei cittadini, o questa uguaglianza è relativa a pochi eletti? Ho un orto a circa 700 metri dall’abitazione, e non posso andare raccogliere le verdure seminate in inverno, mentre andare a comprarle al supermercato si può. I nostri cari amministratori sanno la differenza che esiste tra una verdura coltivata in proprio e la medesima verdura comperata al supermercato? Sanno il risparmio per una famiglia in merito al consumo di verdure e/o frutta prodotti nei piccoli orti? Quanto scritto, viene scritto ai sensi dell’art. 21 della Costituzione (libertà di pensiero)
Ciao Stefano sono d’accordo con te su tutto, ma il richiamo alla costituzione non penso abbia fondamento giuridico (alle regioni viene concessa un’autonomia decisionale per adeguare alle proprie specificità). Comunque anche io trovo assurdo non si possa andare all’orto da soli.
Grazie,condivido pienamente l’iniziativa di coltivare l’orto. ovviamente osservando le dovute cautele del caso, è assurdo abbandonare i terreni perchè ovviamente c’è un danno irrimediabile all’economia familiare e a quella della nazione che poi è formata dall’unione delle famiglie.
Io non vedo quale possa essere il rischio di andare a coltivare l’orto o l’oliveto anche di questi tempi. Chi coltiva va da solo e solo è sul posto. Usa l’auto da solo. Non andandoci riceve un danno che nessuno rimborserà, proprio perché siamo privati e non ditte. E’ una lesione inutile e dico inutile della libertà individuale che dovrebbe essere tutelata dalle leggi. e da chi le amministra. C’è anche una petizione in materia. Assai più utile sarebbe se si potesse raggiungere qualche politico, .
Grazie,condivido pienamente l’iniziativa di coltivare l’orto e terreno con olivi. ovviamente osservando le dovute cautele del caso, è assurdo abbandonare i terreni perchè ovviamente con terreni abbandonati c’è un danno idrologico e pure un danno all’economia familiare e a quella della nazione che poi è formata dall’unione delle famiglie.
Trovo decisamente ingiustificato il divieto di recarsi al proprio orto quando in tutto senso e meno rischioso che andare a fare la spesa. Oltre a essere una fonte di sostento per tante famiglie. Sinceramente avrei tante cose da dire ma preferisco essere cauto nelle parole dato che sono veramente fuori di testa.
L’orto era per me, non un’attività di svago, un modo di portare avanti la mia economia e pur non avendo un appezzamento di terra o fatto il sacrificio di affiatarne uno, soldo (che non mi avanzano) del tutto perso.
Ti ringrazio tanto il fatto di dare voce alle nostre problematiche.
La Regione Liguria ha appena emanato decreto n.18 in vigore da domani 14 aprile che autorizza la coltivazione di orti e frutteti ANCHE da parte di agricoltori NON PROFESSIONALI.
EVVIVA!
In Trentino è stata emanata un’ordinanza secondo la quale da domani “…rientrano tra gli spostamenti consentiti quelli necessari alla cura dell’orto, se tali spostamenti sono effettuati all’interno del Comune in cui la persona fisica si trova…”.
Liguria, Friuli e Abruzzo sembrano aver sbloccato la possibilità di curare orti e giardini privati…
Non ho visto notizia del Friuli, se hai un riferimento in proposito mi interessa.
Antonio 14 aprile 2020
Faccio mia l’istanza e la necessità, come tanti, di riprendere la coltivazione dei piccoli appezzamenti coltivati: vigna, frutteti , oliveti, orti etc…. sono in Molise anche qui nessuno ne sa nulla, comincia a diventare tardi per non inficiare i raccolti. Un grazie ai promotori.
FATEMI GENTILMENTE SAPERE SE LA REGIONE BASILICATA HA EMESSO ORDINANZA PER CONSENTIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELL’ORTO
Non che io sappia, suggerisco di tenere d’occhio il sito della regione.
Per il riferimento al Friuli: La Repubblica, 14 aprile, pag. 4
Sono d’accordo, infatti non capisco come si possa fare una fila lunga ,tra la gente, per un paio d’ore , davanti il fruttivendolo e invece non si possa andare a raccogliere frutta e verdure nel proprio
orto, isolato fra le campagne.
anche io condivido pienamente vorrei sapere notizie in campania non vedo l ora di andare nel mio terreno le mie 500 piante di ulivo e le 500 piante di nocciole aspettano
Per favore SOLLECITIAMO anche la regione Piemonte! Il mio orto e il mio giardino stanno andando in malora, con questo caldo precoce…. Ho una casetta con giardino a 30 km dalla mia abitazione in Torino, e mi ci recavo ogni fine settimana. Ci ho rinunciato per senso civico (anche se è isolata, quindi persino più sana per me e per gli altri del mio appartamento in città), ma ora sta andando tutto in malora!!!!!
Puoi mandare anche tu stessa la mail in regione.
Buonasera, ci sono novità sul comune di Roma? Ho visto una ordinanza del 1° aprile che autorizza la coltivazioni di orti sociali, ma non ho notizie per quanto riguarda gli orti privati
ciao oggi c’è un ordinanza del Lazio che consente di spostarsi per andare all’orto.
Coltivare il proprio orto non implica assolutamente aggregazione , anzi sono lavori fatti da una o più persone della stessa famiglia che già vivono assieme e si recano nelle immediate vicinanze in posti isolati. Se si permette la vendita di piantine per orto al dettaglio ne dovrebbe derivare che chi compra le piantine per proprio orto può andare a seminarle e fare tutti i lavoratori preparatori. Spesso sono persone anziane che curano i propri orti per produrre per se stessi.
Ho con piacere appreso che alcune regioni hanno già fatto ordinanze in tal senso ma ancora non credo la Calabria. Sarebbe più incisivo che la richiesta venisse fatta dai consorzi o da associazioni che possano rappresentano le esigenze di chi coltiva semplicemente per la propria famiglia.
Speriamo che si rendano conto presto che anche la natura a un valore da non trascurare, spero che nel Lazio ci diano anche a noi la possibilità di poter curare le nostre cose rispettando le distanze , ho un appezzamento di terra di 3000 mq con piante di olive e frutta in un un comune adiacente la mia abitazione ormai con erba alta, questo per osservare giustamente e scrupolosamente le regole che ci hanno dato.
abito a firenze ed ho un orto in provincia di siena vorrei andare a coltivarlo questo fine settimana , dalla direttiva della regione toscana si deduce che posso andare, però non è specificato se posso rimanere a dormire sul posto o se devo ritornare a casa e recarmi di nuovo sul posto il giorno dopo, se qualcuno lo sa mi fa pacere se mi risponde, grazie.
memo e barbara abbiamo un terreno coltivato ad orto,fiori e piante da frutto a 4 Km da casa ,ma in comune limitrofo. Richieste alla vigilanza del comune,senza risposta,richiesta al Sindaco
risposta negativa perché il terreno e’ censito come fabbricabile e non agricolo.
Come dite nella vs/ e’ tutto assurdo e denota una estrema faciloneria nel fare i regolamenti.
Perche’ sul terreno agricolo potrei andare e sul mio no,che inoltre e’ recintato ed inacessibile a terzi? grazie per l’iniziativa e saluti!
Per il Piemonte nessuna novita
Abito in provincia di Sondrio,vorrei sapere se quello che ha dichiarato il prefetto di Sondrio vale per rendere legale il recarsi nel proprio orto o va a discrezione del poliziotto che ti ferma…Vorrei avere la certezza di andare nel mio terreno nella totale legalità
Spero che venga emanato un DL riferito a tutte le Regioni
Qualche novità per gli hobbisti Calabresi???
Il Friuli ha aperto alla possibilità, ma senza considerare il problema nel suo insieme, cioè senza tenere conto che molti orti non sono nel comune di residenza di chi se ne prende cura. Le altre regioni invece hanno chiarito che ci si può spostare anche in un comune differente, Quindi da un lato rende lecita la cosa, che poi trattandosi di approvvigionamento alimentare o comunque di qualcosa di finalizzato a questo avrebbe potuto essere considerata comunque lecita, e dall’altro proprio per questo non la permette a tutti, come a dire che se l’orto non è nel tuo paese allora devi andare al supermercato nel tuo comune. Non dovrebbe trattarsi di una scelta tra necessità e urgenza (anche se per alcuni aspetti si potrebbe parlare pure di urgenza visto il periodo, il clima siccitoso, gli obblighi a cui è tenuto un conduttore e visto che sembra che nella conversione in legge del decreto cura Italia verrà sancito questo principio), ma di completezza ed economia di una scelta. Non sono un avvocato, ma mi sembra che quando un giudice interpreta una legge tiene conto dei motivi per cui la legge è stata fatta. Mi sono fatto l’idea che certe regioni abbiano ragionato in questo senso.
Sulla Puglia qualcuno sa qualcosa? Grazie
Abito in Veneto – dove, fino a qualche giorno fa, non si potevano fare passeggiate oltre i 200 metri da casa. Poichè il mio orto si trova a 320 metri dalla mia abitazione, ho tentato di raggiungerlo in auto perchè aveva necessità di essere abbeverato. A mio avviso c’erano tutti i presupposti di urgenza (in assenza di acqua le piantine muoiono) nonchè di necessità (perchè l’orto serve per approvvigionarsi di verdura – né più, né meno di quanto succede quando si va a fare la spesa, attività che nessuno contesta). Invece, la Polizia Comunale mi ha contestato (anche se il poliziotto stesso qualche dubbio ce l’aveva) la violazione della legge, con conseguente contravvenzione.
Poichè, nella fattispecie, non esiste pericolo di contagio alcuno (comunque molto meno che non andare a fare la spesa) ben venga la Sua richiesta di immediati chiarimenti alle competenti Autorità.
Nicola, 16 Aprile 2020, speriamo che la regione Puglia, possa dare delle indicazioni in merito al coltivo nel proprio comune, si parla di piccoli pezzi di terreno , serve coltivare delle verdure per il fabbisogno familiare e quindi evitare di andare nei negozi , dove si trovano più persone, chi coltiva è una sola persona. Resto in attesa di notizie dettagliate, grazie dalla Prov. di Lecce
Con Decreto del Presidente Della Giunta Regionale Marche N° 99 del 16/aprile/2020, è permesso:
………..nonché il taglio del bosco per legna da ardere, la coltivazione di piccoli appezzamenti (poderi, orti, vigneti) o la conduzione di piccoli allevamenti di animali da cortile finalizzati al sostentamento familiare da parte di agricoltori non professionali, purché svolte con modalità tali da evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale;
Ottima notizia, aggiorno.
A distanza di alcune settimane, sono di nuovo qui a scrivere, questa volta per aggiornare i lettori di “Orto da coltivare” su quanto successo in Basilicata:
-con ordinanza n.18 del 15 c.m. il Governatore della Basilicata ha, tra l’altro, permesso “limitatamente ad una volta al giorno ed a un solo componente il nucleo familiare, l’uscita per provvedere alla conduzione di fondi rustici di proprietà, piccoli poderi, orti e vigneti8 per i trattamenti fitosanitari………”-
Tanto premesso, nel ringraziare il consigliere regionale Giovanni Vizziello e il Governatore Bardi per aver rispettivamente uno sollevato il problema e l’altro fatto proprio il pensiero, emanando l’apposito provvedimento sopracitato, si vuole evidenziare come il numeroso “popolo” di hobbisti dell’agricoltura “custodi e manutentori” del territorio, oggi può tirare, almeno in Basilicata, un sospiro di sollievo per la possibilità che gli viene data. Rimane fermo il rispetto di tutte le altre indicazioni e prescrizioni previsti dai vari D.P.C.M. in materia di trasmissione del Covid-19.
Nel non sminuire l’operato dei sopraddetti Amministratori pubblici, si vuole ricordare a tutti che la soluzione del problema di che trattasi rientra fra quelle da effettuare con il “buon senso” che ogni amministratore deve possedere.
La prescrizione di “restare a casa” osservata con grande responsabilità dagli italiani, rischia però, con il passare dei giorni, di arrecare danni soprattutto alle persone anziane (cosiddetti soggetti fragili) che sono dediti normalmente ai lavori in campagna, indebolendoli sia dal punto di vista fisico che psichico e di più potrebbe portare gli stessi, se tale situazione si prolunga nel tempo oltre un certo accettabile limite, a ricorrere a consulenze di specialisti medici con spese a carico del S.S.N..
In chiusura, nel complimentarmi per quanto trattato sul sito “orto da coltivare” in cui mi sono imbattuto casualmente, rivolgo un saluto al Sig. Matteo Cereda e lo ringrazio per l’ospitalità concessami.
Grazie per il vostro lavoro! Volevo segnalare la riapertura alla coltivazione degli orti nelle Marche con il decreto giunta regionale Marche del 16 /04/2020. Grazie a voi per il grande lavoro svolto.
visto e aggiornato! GRAZIE Alfio.
Non capisco perché la regione Piemonte non permette di andare nei propri orti dato che nessuno ha voglia di ammalarsi e far ammalare le altre persone, rispettando le regole uno va all orto per coltivarla e no per fare assembramenti, è molto più pericoloso andare al supermercato che stare all aria aperta. Se non si sbriga o a riattivare il tutto rischiamo di perdere la stagione
L’assessore alla Salute della Regione Sicilia Razza afferma la liceità, con le attuali norme, di recarsi presso il proprio orto per le necessità e urgenze delle piante stesse, e non solo di eventuali animali.
In un successivo commento proverò a trascrivere gli estremi del suo intervento di ieri al Parlamento regionale, al link indicato
anche a Milano dovrebbero consentire di andare all’orto . con tutte le accortenze necessarie
Con tutto il rispetto per le regole continuo ad non capire il senso di vietare di andare da solo nel suo piccolo terreno
Buongiorno, Matteo Cereda, ho mandato alla ” Regione Campania Agricoltura” una e-mail della tua lettera e l’aggiornamento delle regioni, per un paio di volte e non ho avuto nessun risposta in merito. Chiedo se gentilmente se, conosci anche l’assessore all’agricoltura, puoi mandarla anche tu , può darsi essendo titolare di un sito molto seguito “Orto da Coltivare”, diano delle risposte per consentire di andare al proprio orto, che poi è nello stesso comune di residenza e con le dovute precauzione.
ciao Giuseppe, problema risolto direttamente dal nazionale.
volevo segnalare la riapertura alla coltivazione degli orti in puglia.
ORDINANZA 209 DEL 17/04/2020
Vedo che la Regione Lombardia non consente ancora la coltivazione degli orti, mentre il ministro Bellanova dichiara l’apertura su tutto il territorio Nazionale,mi potete dare una risposta in merito. grazie
Dove vedi che la Lombardia non consente? Io non ho trovato traccia di ordinanza riferita a questo (ma magari non l’ho trovata io).
Buongiorno, leggevo che il prefetto di Merate ha dato autorizzazione alla pulizia dei terreni e la possibilità di coltivare orti fuori dal comune di residenza, e valido per tutta la Lombardia?
Buongiorno! Sul sito del Governo http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasa aggiornate oggi le Faq, sotto la voce agrcoltura trovate questa domanda e questa risposta, pare che da oggi abbiano chiarito che è fattibile se di proprietà? Purtroppo in Trentino ancora non ci sono state specifiche a riguardo ma cercherò di chiedere al Numero verde per le informazioni…
E’ consentito, anche al di fuori del Comune di residenza, lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione?
Si, la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nel codice ATECO “0.1.” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.
Per gli orti di seconde case si veda la faq precedente.
E arrivato finalmente il ok della Regione Puglia
Orti e terreni,Bellanova:sì spostamenti
18 Aprile, 2020
Sat, 18 Apr 2020 20:26:00 +0200
20.26 “E’ consentita la cura e manutenzione di orti e terreni privati e spostarsi per raggiungerli, anche se in Comuni diversi da quello di residenza”. Lo annuncia la ministra dell’ Agricoltura Bellanova. Va tuttavia certificata “proprietà o possesso, la produzione per autoconsumo va indicato il percorso. Resta il divieto di spostarsi in altro Comune per la cura di giardini e orti di seconde case”, precisa Bellanova.
GIUSEPPE MONTELEONE MI ASSOCIO ALLA RICHIESTA ,PER POTERE ANDARE NELL’ORTO
PERCHE L’ORTO E LA PASSIONE . IL MIO PROBLEMA E QUELLO CHE DEVO SPOSTARMI IN UN ALTRO
COMUNE
Buongiorno, Matteo Cereda, il decreto parla del possesso di tale superficie agricola, la mia domanda è che il mio terreno è intestato a mia moglie, come mi devo comportare?
Francamente non so dirtelo con certezza, proverei a sentire le forze dell’ordine. Considera che se avete la comunione dei beni nel matrimonio forse il possesso è anche tuo, ma chiederei info a qualcuno più esperto. In alternativo potresti pensare di farti fare un comodato d’uso.
Non ci siamo. Perché non ci si può andare se c’è una seconda casa? Abbiamo già cambiato un sacco di autocertificazioni e se si vuole evitare che si vada a “villeggiare” invece che all’orto basta indicare data, orario e percorso dello spostamento nonché la permanenza giornaliera sul posto. E’ illogica la esclusione per la presenza di una casa, si va all’orto mica allo stadio, non si fanno assembramenti per piantare l’insalata.
vi faccio sapere che la regione campania in data 20/042020 ha emesso un chiarimento N° 20 sulla cura degli ort, prego darne diffusione grazie giovanni
Il sostentamento dell’orto in questo periodo di crisi sarà essenziale nei prossimi mesi….
Quindi dovrebbe essere concesso a tutti, indipendentemente dalla vicinanza alla seconda casa.
Basterebbe limitare lo spostamento a 1 persona..!!! Così sono sicuri che non si spostano le famiglie in villeggiatura.
Io ho i piantina di pomodori sul balcone che stanno muore a casa di questa discriminazione.!!!!!
Nell’orto sono sola all’aperto in una borgata sperduta… Ho più probabilità di prendere il virus in coda in panetteria…
Buongiorno sono un hobbista che coltiva un appezzamento di terreno che però è di mio padre che ha 90 anni e quindi non lo può coltivare lui ,vi chiedo posso andare io visto la nuova ordinanza del 24 aprile di Zaia ? il terreno si trova nel mio stesso comune di residenza in veneto.
grazie per la vostra attenzione Paolo
ciao Paolo, direi di sì, ma se vuoi la certezza chiedi alla polizia locale.
La regione Liguria e la regione Toscana ammettono la coltivazione di appezzamenti agricoli ad uso personale. Io abito nella regione Liguria ma ho i terreni nella confinante regione Toscana ,posso spostarmi?
Non te lo so dire, chiedi alle forze dell’ordine.
Qualcuno sa dirmi se l’ordinanza della Regione Lazio del 15/04 prevale sul chiarimento della Ministra del 18/04? Secondo la prima non posso recarmi nell’orto in un comune non limitrofo, swcondo la seconda sì! E mo’ che faccio?
Io coltivo un pezzo di terra che si trova a una 15 di km da casa ad oggi ancora non so se posso andare o no, premetto che l’orto si trova in Campania e la mia residenza è nel Lazio, visto che entrambe le regioni hanno dato il benestare per la coltivazione, io posso recarmi a curare l’orto?
Ti consiglio di chiedere alle forze dell’ordine per verificare la tua casistica.
Purtroppo il mio campo(patate,cipolle,carote,zucchine,cetrioli,insalata,fagioli,fagiolini,cavolfiori,spinaci,porri…direi non proprio orticello)da cui raccolgo verdura per buona parte dell’anno,si trova adiacente alla seconda casa che ho in valgerola(SO).E il sindaco sta vietando l’accesso,nonostante l’ok di regione e prefetto provinciale!Non ha senso!Non avrei contatti con nessuno!Chiedo aiuto.Che qualcuno intervenga.Però non sono un cittadino di serie B quando pago le tasse!!!
ciao Giacomo, mi spiace per la tua situazione, ma anche nel sito del governo la seconda casa (purtroppo) non è consentita, quindi temo abbia ragione il sindaco. Io non ho molti più contatti di te, ho mandato una mail agli indirizzi che ho trovato sui siti dei ministeri, per chiedere che il discorso seconda casa venga sbloccato (pur mantenendo se viene ritenuto necessario delle misure restrittive che evitino che si vada a fare villeggiatura provocando spostamenti).
Il divieto di raggiungere le seconde case in ambito regionale anche con rientro serale è semplicemente demenziale: Si può fare per raggiungere gli affetti stabili(??) ma non per la manutenzione giardini e coltivazione degli orti: Così quest’anno il mio orto e il frutteto, annessi ad una vecchia abitazione situata in un piccolo comune distante circa 20 Km dalla mia residenza, andranno in malora nonostante, ovviamente, io lo coltivi in solitudine e quindi in perfetta sicurezza. Che acume questi legislatori!
Pino da Pavia