Il pomodoro è senza dubbio uno dei grandi protagonisti dell’orto estivo: si tratta di una delle specie orticole più diffuse e regala grandissime soddisfazioni al coltivatore.
Per mettere nel proprio orto i pomodori in genere non conviene seminare i semini direttamente in campo, molto meglio far crescere la piantina in vasetto e poi trapiantarla in terra, in questo modo possiamo anticipare la semina. Chi non ha confidenza con il semenzaio invece può comprare la piantina già pronta in vivaio.
Il momento del trapianto in genere avviene tra aprile e maggio ed è abbastanza delicato, visto che la pianta deve acclimatarsi in un ambiente totalmente nuovo. Ci sono una serie di semplici accorgimenti che aiutano e possono limitare lo shock da trapianto, scopriamoli.
Indice dei contenuti
Un video su come piantare
Le piantine di pomodoro
Il pomodoro (solanum lycopersicum) è una pianta della famiglia delle solanacee, stretta parente di peperoni, patate e melanzane.
Per avere piantine di pomodoro da piantare abbiamo tre modi:
- Ottenere la piantina partendo dal seme (come spiegato nell’articolo sulla semina dei pomodori).
- Fare radicare una femminella di pomodoro, questo richiede di avere una pianta già formata. Durante la coltivazione quando si esegue la sfemminellatura possiamo decidere di fare una talea con il rametto rimosso.
- Acquistare la piantina in vivaio.
Come scegliere la piantina giusta
Visto che moltissimi per comodità o mancanza di tempo comprano le piante è utile qualche consiglio su come scegliere la pianta, in modo da comprare piantine in ottima salute.
Osservando le piantine in vivaio dobbiamo in primo luogo verificare che siano ben dritte, con un fusto robusto e foglie verdi. Verifichiamo in particolare le foglioline basali (quelle più in basso) che sono le prima a ingiallire in caso di stress della pianta.
Anche un’occhiata al terriccio è utile: se vediamo muffe meglio evitare l’acquisto.
Infine sarebbe bene verificare le radici: dovrebbero essere bianche e non in eccessivo groviglio. Meglio comprare una pianta piccola che una che è stata troppo tempo in vaso.
Quando piantare i pomodori nell’orto
La pianta di pomodoro ha il suo clima ideale a 20-25 gradi e soffre il freddo eccessivo, temperature sotto ai 13 gradi possono danneggiare la pianta fino a farla morire.
Per questo motivo è fondamentale piantare i pomodori nel periodo giusto, in modo che il loro periodo a dimora in campo coincida con i mesi più caldi dell’anno, in cui non si avranno temperature troppo basse.
In genere per coltivare pomodori in Italia si trapiantano tra aprile e maggio. Dove il clima è mite oppure sotto tunnel si può piantare anche a marzo, mentre posticipare a giugno va bene comunque anche se si rischia di accorciare il periodo di raccolta.
Il trapianto va fatto idealmente in giornate in cui il terreno è “in tempera”, ovvero non troppo secco e neppure fradicio e quindi fangoso.
Preparare il terreno
Il terreno dove piantare pomodori deve essere preparato accuratamente, prima di effettuare il trapianto. I lavori da fare sono i classici dell’orto: una buona vangatura, la concimazione, una zappettatura per affinare la superficie, infine una passata di rastrello per livellare.
Questo lavoro ha due obiettivi principali:
- Rendere il suolo drenante, evitando ristagni d’acqua. Questo è importantissimo per prevenire malattie fungine, come la temuta peronospora dei pomodori.
- Predisporre i nutrimenti di base che serviranno alla pianta e la sostanza organica ammendante che migliora le caratteristiche del suolo, con una buona concimazione di fondo (a questo proposito si può leggere l’approfondimento sulla concimazione dei pomodori).
Meglio preparare il suolo 10-15 giorni prima del momento del trapianto.
Come si trapianta
Consiglio prima di piantare di acclimatare le piantine, lasciandole uno o due giorni all’aperto, in modo che prendano familiarità col clima esterno.
Prima di trapiantare può essere utile anche predisporre le canne di sostegno che serviranno come tutore al pomodoro sviluppato, anche se non servono subito meglio piantarli adesso, visto che facendolo in seguito si potrebbero danneggiare le radici della pianta.
L’operazione di trapianto è molto semplice: si scava una buchetta (ci si può aiutare con apposita palettina o piantatore a punta), che ospiterà la piantina con il suo pane di terra.
Si toglie la piantina dal vasetto con molta delicatezza, cercando di evitare di rompere radici o fusto tirando. Se abbiamo le piante di pomodoro nei classici contenitori alveolati può essere utile premere dall’esterno i bordi del contenitore.
Mettiamo la piantina nella buchetta e compattiamo la terra sui bordi, avendo cura che il colletto della pianta sia al livello del suolo e che il nostro giovane pomodoro sia ben dritto.
Se dobbiamo piantare molte piantine risulta utile avvalersi di un trapiantatore, che velocizza il lavoro.
Sesto d’impianto dei pomodori
La distanza da tenere tra le piante di pomodoro è molto variabile: dipende dal tipo di pomodori (se a crescita determinata o indeterminata) e al tipo di sostegno scelto.
In genere tra le piante si tiene una distanza variabile tra i 40 e i 70 cm, mentre tra le file consideriamo uno spazio indicativamente tra i 70 e i 120 cm.
Cure dopo il trapianto
Dopo aver trapiantato le piantine non abbiamo certo finito i nostri lavori, anzi: la cura dei pomodori è appena cominciata.
Nel periodo in cui la pianta è giovane:
- Irrigare costantemente la terra. Fino a che il pomodoro non si radica è importante non far mancare mai l’acqua.
- Fare attenzione alle lumache, evitando che vengano a mangiare le giovani piantine.
- Controllare le erbe infestanti, per evitare che sottraggano risorse alle piante.
- Può essere d’aiuto predisporre una pacciamatura, coprendo il suolo tutto intorno alla pianta con paglia.
Più avanti bisognerà preoccuparci che la pianta cresciuta sia adeguatamente sostenuta dai tutori, legandola periodicamente, effettuare la sfemminellatura, controllare eventuali parassiti e malattie. Abbiamo descritto le varie cure colturali nell’articolo sulla coltivazione del pomodoro.
Articolo di Matteo Cereda
Buongiorno se non ci fanno andare nell’orto questanno non mettiamo niente grazie
Sono d’accordo, ho scritto una lettera aperta al governo su questo tema. Purtroppo senza ricevere risposta.
Mi piacerebbe coltivare i pomodori, li avevo seminati sotto velo, ma se son0 nati ora saranno diventati paglia. Purtroppo non ci permettono di frequentare gli orti. Buona Pasqua
Articolo molto interessante e chiaro.
Come fare per coltivare l’orto se per il Covid 19 non ci fanno andare in campagna? Premetto che si va da soli in macchina, si lavora da soli e, si torna da soli. Quindi non si hanno contatti. Ma al governo queste cose non le sanno e, non fanno le leggi opportune.
Ciao Sebastiano, ti capisco… ho scritto una lettera aperta al governo per segnalare questo tema. La lettera ha girato molto su web e giornali, ma non ha ricevuto risposta.
È vero che questo è il periodo giusto ma pultroppo non mi è possibile andare nell’orto visto le ordinanze ho piantato le patate la cipolla l’insalata e non so nemmeno che fine hanno fatto
Buono l’articolo chiare le indicazioni
Buongiorno, che concime posso mettere nel terreno prima di piantare le piantine di pomodoro e altro.
ciao Michela, il letame va benissimo. Se vuoi approfondire vedi l’articolo dedicato alla concimazione dei pomodori, lo trovi linkato nel post qui sul trapianto.
Ciao se ho messo troppi semi in un solo vasetto quando è meglio diradare le piantine? Sono datterini. Grazie
Appena spunta la piantina puoi già diradare.
bene , bravi. OTTIMO sulla DESCRIZIONE DELE VARIE OPERAZIONI. di facile comprensione
Ciao,
Io non ho capito bene una cosa: Appena la piantina è pronta nel semenzaio, la devo trasferire in un vaso e poi a terra?
Ciao Elisa. Puoi scegliere di seminare in seminiera (una vaschetta dove metti tanti semini) e da lì ripicchettare in vaso, oppure puoi seminare in vasetto e tenere la piantina in quel vasetto fino al momento di metterla in campo. Se passa troppo tempo e il vasetto è piccolo serve comunque un trasferimento in vaso piùgrande ma se calcoli bene i tempi puoi evitarlo.
Nel mio piccolo orto mi piacerebbe coltivare qualche fila di pomodori e delle zucchine (trombetta di Albenga),… purtroppo l’orto è piccolino e per una questione di “esposizione” (non c’è sole ovunque) ho necessità di mettere a dimora queste piantine ogni anno nella stessa zona.
So bene che si tratta di piante molto energivore e sarebbe meglio effettuare delle “rotazioni”,… come detto non mi è possibile perciò avrei pensato a una soluzione che però non so fino a che punto potrebbe funzionare.
L’idea sarebbe quella di alternare Pomodori e Zucchine con Fave/Piselli, lasciando poi le radici delle leguminose nel terreno (una volta raccolte) e il resto delle piante tritato e lasciato sul terreno come pacciamante, magari aggiungendo anche del compost e facendo seguire le concimazioni solitamente previste
Leggo ovunque che le leguminose sono miglioratrici del terreno ma non so se può bastare
Mi piacerebbe avere un parere e se possibile un consiglio
Grazie molte
Rispetto alle sostanze del terreno è corretto che i legumi apportano (in particolare azoto) e poi puoi supplire con opportune concimazioni (compost, letame).
Un problema che puoi avere ripetendo le stesse piante sono le malattie: ad esempio se tu un anno hai un po’ di peronospora sui pomodori, le spore patogene svernano nel suolo e quindi l’anno successivo rischi di vedersi ripresentare la malattia in forma più grave.
Buongiorno, sono Dante e vorrei sapere se si possono trovare piantine di pomodoro senza semi ed eventualmente dove. Grazie
ciao Dante, non so aiutarti. Pomodori senza semi non è un’idea che mi piace molto e per questo non ne ho mai cercati.
Chiarissimo su tutto, ho solo una domanda da porre: oggi 11 aprile ho messo a dimora le piantine di pomodoro innestate. Ma dopo quanto tempo è necessario concimare il terreno?
Dipende dal tipo di terreno, impossibile dare una regola generale. Se non hai concimato, fallo subito. Se hai fertilizzato bene con una concimazione di fondo all’impianto praticamente non hai bisogno di concimare, magari qualche macerato fertilizzante tra un mese. Se hai un terreno povero e magari sabbioso (che non trattiene nutrienti molto bene) è opportuno intervenire più volte.
Le informazioni presenti sul sito sono sempre molto interessanti, nel caso specifico non è molto chiara la distanza che deve esserci fra una pianta e l’altra, in quanto non si capisce se si fa riferimento alla distanza fra file o tra pianta e pianta. Ritengo che quanto indicato si riferisca alla distanza fra file.
Ciao Rocco e grazie, le distanze sono tra file 70-120 cm, tra piante 40-70 cm, ora specifico meglio anche nell’articolo. Molto variabile perché ci sono varietà nane che restano contenute e altre decisamente più esuberanti che chiedono distanze maggiori.
Bell’articolo, Grazie! Io avrei bisogno di sapere COME DISTINGUERE i vari tipi di pomodoro dalle foglie, poiché mi hanno regalato Devine di piantine, ma io ospiti SOLO ciliegino e datteri i (gli unici che consumo) e non so come selezionarli. Purtroppo gli altri tipi o si ammalano o comunque non hanno la stessa produttività e durata .. non so se sia una richiesta che possa trovare risposta… A mio parere non è semplice.
Ciao Tiziana, mi spiace non saperti aiutare. Personalmente non mi sono mai posto il problema di distinguere le piante di pomodoro dalla foglia. Lascio la tua domanda sperando che qualche utente possa darti indicazioni, ma temo che non sia semplice come già ipotizzi.
Ringrazio per i suggerimenti, molto dettagliato .
Grazie mi è servito molto leggere il vostro articolo.
Chiedo scusa se non è proprio in tema con l’articolo.. legando i pomodori mi si è spezzata una pianta, proprio il fusto.. è abbastanza rigogliosa la pianta,e già con fiori e qualche frutto.. che succede ora che è spezzata?
Grazie!
Ciao Sara. Dipende dove si è spezzata. In genere se tagli il fusto arresti la crescita. Quindi se ti rimane una parte di pianta significativa, quella parte continuerà a produrre, se si è spezzato molto in basso potrebbe essere pregiudicata la pianta.
ciao,
può essere una soluzione piantarli nei vasetti biodegradabili e poi interrare tutto il vasetto?
Ho un po di vasetti di torba/pasta di carta da 8 cm, potrò usarli nel semenzario?
Se si più o meno dopo quanto dovrò trasferirli in campo? un mesetto?
So di essere fuori stagione ma sto cercando di programmarmi le varie semine future :)
Ciao Roberto, se vuoi usare vasetti biodegradabili devi essere assolutamente certo che si biodegradino bene nei tempi giusti. Il rischio è che restino a dare fastidio alle radici. Puoi comunque valutare di rompere il vasetto al trapianto. Il sistema soil block è migliore.
Si indicativamente tenerli un mese può essere un buon riferimento.