In mancanza di chiarezza da parte del governo molte regioni stanno facendo ordinanze che consentono esplicitamente di spostarsi per coltivare l’orto.
I decreti del governo infatti non sono chiari su questo punto e a cominciare dalla Sardegna varie altre regioni italiane hanno deliberato nei giorni scorsi, le ultime due in ordine cronologico sono Molise e Marche.
Questa tematica mi sta molto a cuore e auspico che presto si prenda un provvedimento nazionale che consenta a chi coltiva un orto, un vigneto o un frutteto non adiacente all’abitazione di raggiungerlo, anche se non è un agricoltore professionista. Ho scritto una lettera aperta al governo per chiedere questo e molte realtà e persone la stanno condividendo.
Oltre a Molise e Marche ricordo che al momento in Sardegna, Lazio, Toscana, Basilicata, Abruzzo, Liguria si può andare all’orto. In Friuli e Trentino si può andare all’orto se si trova nel comune di residenza.
Consiglio a ciascuno di leggere l’ordinanza specifica della sua regione, perché giustamente ogni delibera ha dei vincoli che limitano i rischi di contagio da covid-19, in genere si tratta di andare all’orto da soli o mantenendo la distanza interpersonale.
L’ordinanza del Molise
In Molise si può andare all’orto: lo dice l’ordinanza 21 del 15 aprile 2020 firmata dal presidente Toma.
Qui uno stralcio dell’ordinanza:
1. Lo spostamento all’interno del proprio comune o verso altri comuni per lo svolgimento di attività agricole destinate all’autoconsumo familiare può essere effettuato, oltre che nel pieno rispetto delle norme contenute nel DPCM del 10 aprile 2020, alle seguenti condizioni:
a) che avvenga non più di una volta al giorno;
b) che sia effettuato da massimo due componenti per nucleo familiare;
c) che le attività da svolgere siano limitate a quelle necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali allevati, consistenti nelle minime, ma indispensabili, operazioni colturali che la stagione impone ovvero per accudire gli animali allevati.
2. In sede di controllo da parte degli organi di polizia è fatto obbligo ai soggetti di cui al comma 1 di dichiarare i dati identificativi del terreno oggetto delle attività agricole e gli estremi del titolo che ne legittimano l’utilizzo.
L’ordinanza delle Marche
Anche nelle Marche si può spostarsi per l’orto hobbistico: il presidente della giunta regionale Ceriscioli ha firmato il decreto 99 del 16 aprile 2020 che dice:
Nel novero delle attività agricole consentite devono pertanto ritenersi comprese la manutenzione del verde pubblico e privato, per la sua valenza di tutela del patrimonio arboreo e colturale al fine di prevenire fitopatie, nonché il taglio del bosco per legna da ardere, la coltivazione di piccoli appezzamenti (poderi, orti, vigneti) o la conduzione di piccoli allevamenti di animali da cortile finalizzati al sostentamento familiare da parte di
agricoltori non professionali, purché svolte con modalità tali da evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale
Orto Da Coltivare
L’articolo è stato utile. Ma la possibilità di andare all’orto non è così semplice. Per poter accedere occorre compilare il Mod. 4 “Comunicazione di accesso ai locali aziendali di attività produttive sospese” apportando delle modifiche.
Indicare l’indirizzo in cui si trova l’orto
Nello spazio relativo all’attività occorre indicare: “in qualità di privato per coltivazioni di piccoli appezzamenti di terreno (di proprietà) come previsto dal Decreto Presidente Giunta Regionale . 99 del 16/04/2020 punto 2″
Nelle comunicazioni si deve indicare di recarsi nell’appezzamento per la cura e manutenzione dell’orto sito all’indirizzo sopra indicato nei giorni ………..”
Tra le attività apporre la croce nello spazio relativo ad “attività conservative e di manutenzione
Indicare la PEC o in alternativa la propria mail e i recapiti telefonici.
Inviare copia del modello, unitamente a copia di documento di identità a: protocollo.prefan@pec.interno.it e, in assenza di PEC, inviare una mail anche a prefettura.ancona@interno.it
Tutto questo su indicazione di un addetto della prefettura alla quale mi sono dovuto rivolgere in quanto i VV.UU. del comune non erano in grado di poter fornire le indicazioni necessarie viste le ultime due righe scritte nel decreto 99 del 16/4.
Spero di essere stato almeno un poco chiaro.
Grazie a Voi e cordiali saluti