L’orto durante l’anno si trasforma e in ogni stagione ci presenta diversi colori e sapori. Con il variare delle temperature sono differenti le piante adatte a stare all’aperto e di conseguenza si modifica il raccolto.
In autunno diventano protagonisti delle nostre coltivazioni una serie di piante capaci di adattarsi ai primi freddi: le molte varietà di cavolo, i finocchi, le cime di rapa, i porri e diverse insalate, quali lattughe e radicchio. Se l’estate era rigogliosa negli ortaggi da frutto, l’orto autunnale vede una prevalenza di verdure da foglia, a cui si affiancano alcune orticole da radice (quali carote e rapanelli).
Tra la verdura di stagione dell’autunno spiccano le zucche, anche se si tratta di una coltivazione estiva che arriva a maturare lentamente, per cui si raccoglie spesso tra settembre e novembre.
Scopriamo quali sono i lavori tipici dell’orto autunnale, quali semine e trapianti possiamo fare in questi mesi e cosa aspettarci dal raccolto stagionale.
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Le semine e i trapianti autunnali
Le semine da fare in autunno non sono molte. L’inverno è alle porte e si possono mettere in campo due tipologie di pianta:
- Ortaggi a ciclo breve, in grado di arrivare al raccolto prima delle gelate (ad esempio rucola, rapanelli, carote, lattuga da taglio).
- Ortaggi molto resistenti, in grado di affrontare l’inverno in campo per poi svilupparsi in primavera (aglio, cipolle invernali, piselli, fave, spinaci).
Le piante che coltiviamo tipicamente in autunno invece vengono in genere seminate in estate, in particolare tra agosto e settembre. Negli orti più a sud dove il clima è mite possiamo ancora piantare alcune di queste specie anche più avanti (ottobre, in certi casi anche novembre), in particolare quelle più resistenti (cavolo nero toscano, verze). Meglio comunque scegliere di trapiantare piantine sviluppate per poter guadagnare un mese rispetto alla semina.
Per chi vuole informazioni più nel dettaglio, ecco l’elenco delle semine mese per mese:
Lavori dell’orto in autunno
Nell’autunno per prima cosa si portano a termine le coltivazioni estive, che man mano che scendono le temperature vanno a deperire. Fino a che possiamo tenere in campo queste piante con buoni risultati e ottenere ancora raccolto, vale la pena prendersene cura, mentre una volta esaurita la loro funzione dovremo pulire i residui di queste piante, che possiamo triturare sommariamente e aggiungere al cumulo di compostaggio.
In alcuni casi vale la pena a partire da ottobre e novembre impiegare coperture con teli di tessuto non tessuto per riparare alcune piante dalle gelate, in particolare dal freddo notturno. Possiamo anche scegliere la soluzione più strutturata di una piccola serra da orto, che permette di prolungare il periodo utile di qualche settimana.
Parallelamente all’esaurimento delle specie estive, assistiamo allo sviluppo di quelle autunnali. Ricordiamoci di curare queste piante tenendo le parcelle sarchiate oppure utilizzando la tecnica della pacciamatura.
Ai finocchi e ai porri può essere utile un rincalzo, per imbiancare meglio l’ortaggio, lavoro da effettuare in misura minore anche su cavolfiori e broccoli, dove riportare un po’ di terra alla base del fusto aumenta la stabilità.
In autunno se abbiamo parcelle vuote possiamo lavorarle ed effettuare una buona concimazione di fondo, con compost o letame maturi.
Possibili problemi autunnali
In autunno la stagione umida favorisce problemi di natura fungina, perché spesso si creano le condizioni per patologie fungine. In questo contesto è importante avere lavorato bene precedentemente, in modo da prevenire problemi con un suolo ben drenato. La zeolite cubana può essere un altro utile rimedio preventivo. Le possibili malattie crittogamiche sono svariate, teniamo gli occhi aperti osservando le varie piante in campo.
Tra gli insetti invece la stagione risulta particolarmente adatta alle limacce, che approfittando dell’umidità si muovono di più e possono creare non pochi problemi alle molte verdure da foglia, decimando insalate e cavoli.
Uno dei più tipici nemici dell’orto autunnale è la cavolaia, che insieme a un altro lepidottero simile (la rapaiola o cavolaia minore) insidia le piante di cavolo. Anche la cimice rosso nera dei cavoli può manifestarsi tra settembre e ottobre. Nell’orto si riscontra spesso la presenza di cimici asiatiche e cimici verdi, mentre sulle piante da frutto troviamo cocciniglie.
L’arrivo del freddo porta poi gli insetti a svernare, dando un poco di tregua al nostro orto.
Ecco cosa fare per fronteggiare i nemici dell’orto d’autunno con metodi biologici:
Il raccolto di stagione in autunno
In autunno il raccolto dell’orto è ricco e soddisfacente. Per prima cosa approfittiamo tra settembre e ottobre del proseguo delle colture estive: a seconda della stagione un po’ di pomodori, peperoni, melanzane, zucchine potremmo coglierle.
La zucca è indiscussa regina d’autunno tra le verdure, nell’orto arriva tra settembre e novembre, con grande soddisfazione. Ricordiamoci di mettere un asse di legno sotto i frutti in maturazione. Per scegliere il momento giusto in cui coglierla potete consultare i consigli per capire quando è matura.
Tra le verdure di stagione autunnali ci sono una serie di ortaggi che troviamo in quasi tutti i mesi: rucola, lattuga, indivia, cicorie, rapanelli, carote, scarola, bietole, valerianella.
Arrivano poi le colture più tipiche di questa stagione, che in genere si raccolgono a partire da ottobre: cavolo nero, cavolo rapa, cima di rapa, cavolo cappuccio, cavoletti di Bruxelles, verza, finocchi, porri, radicchio, catalogna puntarelle, spinaci.
Articolo di Matteo Cereda
Molto interessante anche per chi non coltiva e spiegazioni molto professionali in modo semplice,bravi.