La maggior parte delle erbe aromatiche che coltiviamo sono piante perenni, in grado di sopravvivere all’inverno e di farci compagnia per diversi anni.
Col tempo queste piante crescono e se vogliamo mantenerle in salute dobbiamo tenerne conto: in particolare se le coltiviamo in vaso. Dopo qualche anno il contenitore risulta troppo stretto e il terreno si impoverisce.
Per questo motivo è necessario procedere periodicamente al rinvaso delle piante, cambiando contenitore e terriccio. In questa fase è bene provvedere anche alla corretta concimazione del substrato.
Scopriamo ogni quanto bisogna rinvasare aromatiche come salvia e rosmarino, qual è il periodo migliore per farlo e come effettuare il lavoro di rinvaso nel modo migliore, trapiantando le nostre piantine in un nuovo contenitore, senza che patiscano il trasferimento.
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Quali piante aromatiche richiedono rinvaso
Tutte le piante aromatiche devono essere rinvasate quando vengono acquistate in vivaio, visto che le troviamo in contenitori sottodimensionati. Per questo dobbiamo trasferirle in un vaso di dimensioni congrue.
Dopo questo primo trapianto le piante aromatiche annuali (come basilico, crescione, aneto, prezzemolo) non necessitano di altri spostamenti, termineranno il loro ciclo nell’inverno seguente.
Le piante aromatiche perenni coltivate in vaso invece sono da rinvasare ciclicamente: è il caso di salvia, rosmarino, timo, menta, origano, maggiorana, lavanda, erba cipollina e alloro.
Quando rinvasare le piante
Una pianta deve essere rinvasata quando il contenitore risulta troppo stretto per le dimensioni del suo apparato radicale. Questo dipende dalle misure del vaso e della pianta, in media è da fare ogni 3-4 anni.
In quale periodo rinvasare
Il rinvaso delle aromatiche si può fare in ogni periodo dell’anno, è sconsigliato però fare trasferimenti nei mesi in cui il clima è eccessivamente freddo o eccessivamente caldo. Teniamo conto che il trapianto è sempre una fase un po’ delicata ed è bene che la pianta non trovi condizioni avverse.
Il periodo migliore per i rinvasi è senza dubbio la primavera (mese di marzo e prima metà di aprile), quando riprende l’attività vegetativa della pianta.
La preparazione del terriccio
Prima di fare un rinvaso è bene preparare il nuovo contenitore, e in particolare il substrato, che deve essere adatto alla specie che andremo a trapiantare.
Le piante aromatiche e officinali in genere richiedono un terriccio sciolto e drenante, senza grande abbondanza di nutrienti. Si tratta di specie umili, che si accontentano di poco. Possiamo scegliere un terriccio specifico per aromatiche oppure “diluire” il substrato universale con terra di campagna e un poco di sabbia.
Concimare il substrato
Anche se le aromatiche sono piante poco “voraci” in termini di elementi nutritivi, beneficiano di una concimazione.
In particolare la presenza di sostanza organica è importante per migliorare le caratteristiche del terreno e al tempo stesso per nutrire la pianta nella sua crescita. L’aromatica beneficia di una varietà di elementi, presenti con moderazione.
L’azoto in particolare, che è componente base della maggior parte dei concimi, non deve mai essere in eccesso. Infatti se troppo abbondante stimola la produzione di foglie a scapito della loro qualità (quindi il risultato sono erbe aromatiche rigogliose ma poco robuste e soprattutto poco profumate, con una minor concentrazione di oli essenziali).
Del buon compost maturo può andare benissimo, mentre suggerisco di limitare l’impiego di torba, sia per ragioni ecologiche che per non acidificare troppo il suolo, e di pollina (ricchissima di azoto).
Un concime che stimola le radici
Uno spunto davvero interessante è utilizzare un concime di ultima generazione: Solabiol Concime Biologico con Natural Booster. Si tratta di un prodotto completamente naturale che oltre a nutrire le piante, stimola e protegge le radici.
Il fatto di avere un concime che stimola lo sviluppo dell’apparato radicale è molto positivo. Infatti per un rinvaso sano è indispensabile che le radici della pianta vadano rapidamente a colonizzare la terra nuova, in modo che si annulli la differenza tra il terriccio del vecchio vaso, intrappolato nelle radici e il nuovo substrato. Questa differenza infatti determina diversa permanenza dell’acqua d’irrigazione, che può causare punti di ristagno molto nocivi.
Inoltre Solabiol Con Natural Booster agisce da radicante aiutando la pianta ad adattarsi subito alla nuova condizione. In fase di preparazione del terriccio usiamo il prodotto granulare, mentre più avanti, quando servirà rinforzare la concimazione possiamo proseguire con il formulato Solabiol con Natural Booster nella versione liquida.
Come fare il rinvaso
Il lavoro di rinvaso è davvero semplice, ma come ogni lavoro di giardinaggio ci sono alcuni accorgimenti che fanno la differenza. Questo rinvaso per le aromatiche è molto simile al classico rinvaso di limone.
Ecco una spiegazione passo dopo passo:
- Prepariamo il nuovo contenitore, che deve essere di dimensione leggermente maggiore del precedente. Importante che sia più grande, ma non troppo, in genere 3-4 cm di diametro in più del vaso attuale.
- Inseriamo a fondo vaso uno strato di argilla espansa oppure ghiaia, che garantisca un buon drenaggio.
- Prepariamo il terriccio, miscelato a compost, natural booster o altro ammendante.
- Cominciamo a riempire il vaso con un primo strato.
- Andiamo delicatamente a estrarre la pianta dal vecchio vaso, con tutto il suo pane di terra. Possiamo aiutarci bagnando leggermente il terriccio.
Se la pianta non esce controlliamo i fori di scolo del vaso, potrebbero esserci radici che fuoriescono e che vanno tagliate. - Una volta estratta la pianta maneggiamola per il pane di terra, per non rischiare di danneggiare il fusto. Molto importante non stressare eccessivamente le radici.
- Valutiamo la possibilità di districare qualche radice spiralata secondo il perimetro del vecchio vaso, per indirizzarla verso l’esterno.
- Depositiamo la piantina nel nuovo vaso e regoliamo l’altezza, il colletto deve essere poco sotto il livello del vaso.
- Riempiamo ai bordi con il terriccio nuovo, premendo con delicatezza per non lasciare sacche d’aria.
- Un’innaffiatura ci aiuterà a compattare il terriccio nuovo, se necessario aggiungiamo altro terriccio e bagniamo ancora leggermente.
Articolo di Matteo Cereda
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