Il bhut jolokia è una cultivar di peperoncino di origine indiana particolarmente piccante, tanto da essere stato considerato nel 2007 il peperoncino più piccante al mondo secondo il guinnes dei primati, prima di essere superato da Trinidad moruga scorpion prima e carolina reaper poi.

Il nome bhut jolokia significa peperoncino serpente, viene chiamato anche naga jolokia o bih jolokia, sempre paragonando la pericolosità di questo peperoncino a quella di un serpente (naga = cobra, bih = velenoso). Altro appellativo comune è quello di ghost pepper, forse perché la sua piccantezza arriva qualche secondo dopo l’assaggio.

bhut jolokia

Si tratta di una pianta di provenienza tropicale, che possiamo coltivare annualmente anche nel nostro clima con alcuni accorgimenti (sicuramente bisogna anticipare la semina con un semenzaio riscaldato), piantando bhu jolokia in orto o sul balcone. Scopriamo quindi le caratteristiche di questo peperoncino fantasma e le cure necessarie per farlo crescere.

La pianta di ghost pepper

Il bhut jolokia è una varietà di capsicum chinense (la specie botanica a cui appartengono i peperoncini più piccanti del mondo), probabilmente ibrida con la specie capsicum frutescens (specie a cui appartiene il tabasco). Da questa cultivar deriva un’altra celebre varietà asiatica di pepper, il naga morich.

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La pianta non è particolarmente alta, raggiunge 100 – 120 cm, presenta fiori color bianco panna.

Caratteristiche e piccantezza del peperoncino

Il frutto di bih jolokia è di forma allungata, simile a naga morich, leggermente più grande (6-7 cm di lunghezza, 2-3 cm di diametro), la buccia è di color rosso arancione, particolarmente rugosa.

La piccantezza del ghost pepper è importante, misurata in un punteggio scoville di circa 1 milione di SHU. Questo situa il bhut jolokia in classifica tra i più piccanti al mondo, come dicevamo nel 2007 era entrato nel guinnes mondiale come più piccante.

Alla capsaicina si accompagna un sapore intenso e fruttato che rende il peperoncino fantasma un’ottima scelta culinaria nella realizzazione di salse e condimenti piccanti.

ghost peppers

Coltivazione del bhut jolokia

Come molti peperoncini super piccanti che hanno origine in climi completamente diversi dal nostro, anche il bhut jolokia non è una specie semplicissima da coltivare in Italia e richiede particolari accorgimenti climatici.

Prima di tutto conviene coltivarlo come pianta annuale, sfruttando i mesi caldi estivi per arrivare a raccolto, considerata la lunghezza del suo ciclo di maturazione è opportuno seminare a partire da gennaio o febbraio, lasciando sviluppare la pianta inizialmente nella condizione protetta di semenzaio o grow box.

Germinazione dei semi

Questo peperoncino richiede temperature alte per germinare, non possiamo certamente aspettare che il nostro clima crei naturalmente le condizioni giuste alla nascita dei semi e dobbiamo quindi realizzare un ambiente riscaldato (usare un tappetino riscaldante può essere utile).

Il tegumento piuttosto rigido dei semi di naga jolokia ci può dare qualche problema, si consiglia un ammollo in camomilla oppure possiamo utilizzare il metodo scottex per avere tutto sotto controllo.

Tecnica di coltivazione

La coltivazione del bhut jolokia non differisce dalle altre varietà di peperoncino, riassumo per punti sintetici e rimando

  • Prepariamo il terreno, in modo che sia ben lavorato e concimato.
  • Occorre un’ottima esposizione solare, che aiuterà la maturazione del peperoncino e lo sviluppo di un’elevata piccantezza (contenuto di capsaicina).
  • Trapiantiamo le piantine di bhut jolokia quando il clima è stabilmente sopra ai 15 gradi, anche notturni (in genere aprile o maggio a seconda della zona).
  • Ricordiamoci di irrigare al bisogno, visto che le piante di peperoncino hanno radici piuttosto superficiali.
  • Valutiamo di inserire un tutore semplice (una canna di bambù ad esempio), ma in genere non occorre.
  • Facciamo attenzione a insetti (in particolare afidi) e malattie. Può essere utile impiegare macerati preventivi (ortica, aglio, equiseto) e fare trattamenti in tarda primavera con polvere di roccia (zeolite o caolino).
  • La potatura in genere non è richiesta sulle piante di bih jolokia, si tratta di una cultivar non troppo esuberante dal punto di vista vegetativo.
  • Forme di concimazione in corso di coltivazione possono migliorare i risultati (macerati di ortica e consolida, concime liquido, stallatico pellettato).
  • Facciamo attenzione a cascole di fiori e a mancata impollinazione che in questo peperoncino indiano jolokia è un problema più frequente rispetto ad altre varietà.
  • Il raccolto avviene a frutto maturo, che riconosciamo dal colore rosso vivo della buccia.

Coltivare bhut jolokia in vaso

Questo peperoncino indiano si presta anche alla coltivazione in vaso, che ci offre il vantaggio di una maggior facilità nel riparare all’occorrenza la pianta di peperoncino dal freddo.

L’apparato radicale non troppo profondo dei peperoncini in generale e le dimensioni non eccessive che raggiunge il ghost pepper lo rendono un’ottima scelta come peperoncino da balcone.

Per coltivare in vaso è importante prestare maggiore attenzione alle irrigazioni e ricordarsi di concimare anche durante il ciclo vitale della pianta, con concimi organici a rapida cessione.

Articolo di Matteo Cereda