A dicembre i lavori nel frutteto non sono molti, col freddo meglio evitare vari lavori e questo rende il mese abbastanza tranquillo per il coltivatore.

Le cose da fare consistono soprattutto in osservazioni, studi e pianificazione per la gestione futura, ma non manca qualche piccola attività pratica, seppur poco impegnativa e alcuni frutti come agrumi e melograni danno il loro raccolto anche in questo periodo invernale.

frutteto lavori di dicembre

Vediamo quindi che cosa possiamo fare in questo periodo per la cura delle nostre piante da frutto.

Il riposo vegetativo delle piante

Nel mese di dicembre le piante da frutto caducifoglie sono ormai spoglie e si trovano nella fase di riposo vegetativo invernale. Durante questo periodo di dormienza gli alberi sono in una condizione di “letargo” per cui non assorbono acqua né elementi nutritivi, non proseguono la propria crescita e sono più resistenti al freddo rispetto alle altre stagioni proprio grazie a questo meccanismo fisiologico.

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Un primo lavoro consiste proprio nel rastrellare via le foglie cadute a terra, se le piante erano state affette da qualche patologia non curata a sufficienza. Lasciate sotto chioma, infatti, queste foglie sarebbero fonti di inoculo successivo per i patogeni, che svernano molto spesso proprio nei resti colturali.

Meglio usare tali resti per alimentare compost, dove molti patogeni vengono devitalizzati dalle alte temperature che si generano dal processo di compostaggio.

Raccolta degli agrumi

A dicembre gli agrumi sono in fase di raccolta:

Queste piante rutacee possono donarci molta produzione, in un periodo invernale in cui fare il pieno di vitamina C è certamente un toccasana. Per mandarini e clementine non bisogna attendere oltre il momento della maturazione per la raccolta, poiché sono leggermente deperibili, mentre arance e pompelmi resistono più a lungo senza sciuparsi sulla pianta. Questi frutti però non vanno raccolti in anticipo, poiché non continuerebbero a maturare in casa come accade invece, ad esempio, con i pomodori.

agrumi

Raccolta delle melegrane

A dicembre si raccolgono ancora le melegrane, dette anche al maschile, melograni, ovvero i frutti della pianta del melograno. Non bisogna attendere oltre questo periodo per farlo altrimenti i frutti iniziano ad aprirsi e a lasciar cadere i semi. Le melegrane mature presentano la buccia striata di rosso, con sfondo chiaro e non più verde.

Preparare palle di cibo per gli uccelli

La presenza di uccelli nel frutteto non dovrebbe essere vissuta in negativo, in quanto a fronte di qualche ciliegia mangiata, gli uccelli si cibano anche di moltissime larve di insetti, tra cui quelli nocivi proprio alle colture. E a prescindere da questo, possiamo compiere un gesto generoso nei confronti di questi animali simpatici e graziosi, che in inverno non trovano molto cibo a loro disposizione. Possiamo quindi predisporre ripari, come nidi artificiali, e soprattutto sistemare, appese a qualche ramo qua e là, delle palle di cibo che loro noteranno molto facilmente.

Una ricetta, molto semplice da preparare, è la seguente:

  • Pesare 500 gr di farina di frumento, 1 kg di farina di mais da polenta, 500 gr di zucchero e 1 kg di margarina.
  • Mescolare tutto in una ciotola tranne la margarina, che deve essere prima scaldata in un pentolino e aggiunta successivamente.
  • Dall’impasto risultante formare tante palle delle dimensioni variabili, da quelle di un mandarino a quelle di un’arancia.
  • Appendere le palle sui rami, optando per quelli non troppo bassi, in modo da renderle inaccessibili cani e gatti.

Pacciamatura anti freddo

La pacciamatura è una pratica sempre promossa in agricoltura biologica e in vari settori: nell’orto, per i piccoli frutti e naturalmente anche nel frutteto.

In questa stagione la pacciamatura non svolge tanto il ruolo di preservare l’umidità del suolo e di impedire la nascita di erba spontanea, ma quella di coprire gli apparati radicali delle specie sensibili al freddo mediante una sorta di copertina. I materiali adatti allo scopo di pacciame invernale sono quelli organici come paglia o fieno, se ancora disponibili in questo periodo, lana di pecora, sacchi di juta o anche del cippato di legno.

Progettare le potature

A dicembre in genere non si potano le piante da frutto, poiché è meglio attendere la fine dell’inverno, per evitare danni da gelo sui tagli di potatura. Però ci si può sicuramente portare avanti con delle osservazioni e un po’ di valutazione di come e cosa tagliare non appena sarà possibile farlo.

La potatura è tra gli aspetti più importanti nella gestione delle piante da frutto, ed è tra le meno semplici da praticare poiché richiede un po’ di conoscenza della fisiologia vegetale e degli equilibri tra vegetazione e produzione. Per approfondirla vi rimandiamo al corso POTATURA FACILE che con 8 ore di video lezione pone le basi di questa pratica.

Durante questo mese possiamo quindi iniziare ad informarci e possiamo certamente controllare gli attrezzi necessari, stabilendo così eventuali nuovi acquisti. Cesoie, forbicioni e svettatoi infatti devono essere in buono stato e di qualità, perché non si rompano subito come spesso accade con l’attrezzatura economica, perché siano comodi da impugnare e tali da garantire tagli netti sui rami. Anche guanti robusti rivestono un ruolo importante nel lavoro di potatura, per non ritrovarsi con le vesciche sulle mani a forza di tagliare.

Trattamenti invernali

Se già a novembre avevamo provveduto a fare qualche trattamento invernale sulle forme svernanti dei funghi patogeni, adesso possiamo anche evitare di ripeterli.

Una pratica ancora utilizzata è quella di spazzolare i tronchi, per pulirli dai patogeni che eventualmente si insinuano nella corteccia e sui muschi presenti e di spennellare i tronchi con il “latte di calce” ovvero calce spenta diluita in acqua.

La pasta per tronchi biodinamica

In agricoltura biodinamica viene praticata la spennellatura invernale dei fusti delle piante da frutto mediante la cosiddetta “pasta per tronchi”, un preparato che ha lo scopo di proteggere e nutrire il trono e stimolare la circolazione del cambio al suo interno.

La ricetta, per la cui conoscenza dettagliata suggeriamo di contattare associazioni o esperti di agricoltura biodinamica, comprende letame vaccino fresco, bentonite, zeolite, decotto di equiseto e altro ancora, tra cui alcuni preparati biodinamici specifici.

Dopo un’accurata miscelazione del tutto, la pasta deve avere una consistenza fluida, non troppo liquida e neanche pastosa. Deve essere spennellata su tutto il tronco, dal colletto fino all’inserimento delle branche principali, in una giornata di sole, in modo che si asciughi rapidamente.

Imparare a potare

Per imparare le tecniche di potatura si può frequentare il corso online POTATURA FACILE con Pietro Isolan.

Abbiamo preparato un’anteprima del corso che può esservi utile.

Articolo di Sara Petrucci

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