In agricoltura biologica si coltiva con metodi naturali, uno dei sistemi più ecologici e funzionali per difendere le piante dai parassiti è l’impiego di insetti antagonisti.
La difesa biologica deve sempre partire dal rafforzare la presenza degli insetti utili già presenti nell’ambiente, come le coccinelle, ma possiamo anche intervenire introducendo dei predatori.
Scopriamo come realizzare una difesa mediante insetti antagonisti: quali sono gli insetti entomofagi, quali minacce possiamo fronteggiare e come introdurre i predatori in modo efficace.
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Quali sono gli insetti utili
Parlando di insetti utili ci riferiamo in particolare a quelli che svolgono un ruolo diretto nella difesa, come antagonisti dei parassiti. Da un certo punto di vista potremmo dire che tutti gli insetti sono utili, avendo un ruolo nell’ecosistema.
Oltre agli insetti predatori e agli organismi entomopatogeni ci sono altri tipi di insetti direttamente utili alla coltivazione, che qui ci limitiamo a citare:
- Insetti pronubi, che si occupano dell’impollinazione. Abbiamo dedicato un articolo sugli impollinatori, in cui approfondire quali sono e come aumentare la presenza di api, bombi, farfalle e altri pronubi.
- Insetti terricoli utili, che concorrono alla salute del suolo, lavorandolo, ossigenandolo e decomponendo la sostanza organica.
Per semplicità di linguaggio usiamo il termine insetti in senso allargato, impropriamente. In realtà non tutti gli organismi antagonisti appartengono alla classe degli insetti: infatti nella difesa biologica si impiegano con successo anche acari e nematodi.
Perché introdurre insetti antagonisti
Utilizzare gli insetti per contenere problemi è un ottimo sistema per evitare pesticidi, che avrebbero ricadute ecologiche.
Mentre i trattamenti insetticidi colpiscono un’ampia gamma di forme di vita, gli insetti antagonisti sono estremamente selettivi, per cui non vanno ad abbattere impollinatori o altre forme di vita non in target.
Spesso i parassiti si diffondono per squilibri nell’ecosistema e arrivano a proliferare indisturbati a danno del nostro raccolto. Inserire un predatore nell’ambiente è un metodo per ricreare una situazione di equilibrio.
L’obiettivo può essere rimuovere un focolaio di parassiti in corso o agire in anticipo per prevenirlo. Quando si crea la condizione per cui il predatore possa stanziarsi nel nostro spazio coltivato otteniamo benefici di lungo periodo.
Gli insetti utili sono un argomento molto interessante per le aziende agricole che puntano su coltivazione biologica o lotta integrata, ma si rendono utili in molti casi anche a contesti di orto famigliare.
Quali insetti utili impiegare
Introdurre insetti antagonisti può essere la risposta a diversi problemi dell’orto e del frutteto. Qui di seguito vi porto alcuni esempi, vi consiglio poi di fare riferimento alla tabella realizzata da PERFARELALBERO.it, che riporta una serie di possibili insetti utili e le specifiche su come e quando utilizzarli.
Nematodi entomopatogeni
Una classe di organismi utili molto interessante sono i nematodi entomopatogeni, perché agiscono nel terreno e possono aiutarci contro insetti terricoli, ad esempio le larve di maggiolino e oziorrinco.
Queste larve sarebbero molto difficili da colpire con trattamenti, mentre i nematodi possono disinfestare il terreno in modo sano e naturale.
I nematodi sono utili anche per contastare altri parassiti come lepidotteri, tuta absoluta, piralide del bosso, popillia japonica, carpocapsa.
- Approfondimento: nematodi entomopatogeni
Acari entomofagi
Gli acari possono aiutarci a risolvere problemi di cocciniglia (problematica molto frequente sugli agrumi ad esempio), tripidi, aleurodidi, afidi e ragnetto rosso.
Ad esempio l’acaro Amblyseius swirskii è un predatore di mosca bianca e tripidi, il Neoseiulus Californicus si impiega contro il ragnetto rosso.
Insetti antagonisti degli afidi
La difesa con gli antagonisti per il controllo degli afidi può avvenire attraverso l’ausilio di insetti predatori o parassitoidi.
Quando parliamo di insetti predatori, spesso si riporta l’esempio della coccinella. Questo insetto infatti, grazie alla sua elevata attività predatoria non solo nello stadio adulto ma anche in quello larvale, si rinviene frequentemente nei campi.
Oltre alle coccinelle però, ci sono altri insetti che assolvono alla stessa funzione: ne sono un esempio la Crhysoperla carena, in grado di predare afidi e cocciniglie o il sirfide Sphaerophoria rueppellii (Rophoria) che allo stadio larvale è un predatore generalista di diverse specie di afidi. Perché l’introduzione di Rophoria abbia successo è utile che vi siano fioriture per garantire il nutrimento dell’insetto in fase adulta, per favorire lo sviluppo di nuove generazioni, e quindi di nuove larve.
Se si pensa ai parassitoidi l’attenzione si sposta su altre specie di insetti come Aphidius colemani, Aphidius ervi e altri.
A seconda della specie di afide presente in campo è possibile ricorrere a diverse soluzioni:
- In presenza di afide delle cucurbitacee (Aphis gossypii) o afide verde del pesco (Aphis persici), si consiglia di utilizzare il parassitoide Aphidius colemani
- Per altre specie di afidi è preferibile utilizzare un mix di parassitoidi (Aphidius colemani, Aphidius ervi, Aphelinus abdominalis, Praon volucre, Ephedrus cerasicola).
Troviamo questi insetti citati nel catalogo di insetti utili proposto da Perfarelalbero.it.
Come impiegare gli insetti
L’impiego di insetti per la difesa delle colture non è banale: si tratta di esseri viventi, che se vengono introdotti in modo sbagliato possono deperire o allontanarsi, vanificando i nostri sforzi. Per questo ci sono tre importanti attenzioni da seguire:
- Scelta del periodo. Gli insetti antagonisti vanno liberati nel momento giusto, prima di tutto devono trovare un clima adatto a loro, serve poi un ambiente dove possano reperire prede e riprodursi.
- Attenzione ai pesticidi. Ovviamente quando inseriamo insetti utili dobbiamo evitare trattamenti insetticidi che possano danneggiarli. Se coltiviamo superfici ridotte è importante coordinarsi anche con i vicini di campo su questo tema.
- Habitat. Se l’insetto predatore riesce a stabilirsi tra le nostre coltivazioni potrà liberarci dai problemi. L’uso di insetti in serra è facilitato dall’ambiente più chiuso, mentre in campo si disperdono più facilmente. Bisogna tenere conto di questo, in particolare se si coltivano piccole superfici può essere che servano lanci più frequenti.
Gli insetti utili già presenti nell’orto
Se abbiamo un orto o un giardino ricco di forme di vita, saranno già presenti una serie di organismi preziosi, come api, bombi e lombrichi. Tra questi ci sono anche insetti predatori entomofagi, ad esempio le già citate coccinelle. In un orto biologico è molto più semplice incontrare insetti amici rispetto a campi coltivati a monocoltura.
La prima forma di difesa biologica consiste nel tutelare queste forme di vita utili e promuovere una loro maggior diffusione.
Per avere una presenza spontanea di insetti utili dobbiamo impegnarci a lasciare dei rifugi per loro: siepi, aree incolte, pietraie. Eventualmente possiamo costruire dei ripari utilizzando legna e sassi, realizzando dei bugs hotel.
Tra gli insetti amici presenti naturalmente nei nostri orti possiamo citare coccinelle, forbicine, crisope, diverse specie di sirfidi. Questi insetti possono aiutarci a ridurre i parassiti, ma in caso di infestazioni particolarmente problematiche conviene valutare l’acquisto di insetti antagonisti specifici.
Acquistare insetti utili
Gli insetti utili possono essere acquistati e introdotti tra le piante coltivate. Bisogna rivolgersi a una realtà efficiente nella spedizione, perché trattandosi di organismi vivi è fondamentale avere tempi brevi e trasporto rispettoso.
Su PERFARELALBERO trovate un ricco catalogo di antagonisti e un servizio di logistica e assistenza competente per farli arrivare da voi pronti all’azione.
Articolo di Matteo Cereda, in collaborazione con Perfarelalbero
ciao,
ho sentito parlare anche della forbicetta (Forficula auricularia) divoratrice di afidi…vi risulta??
grazie
Si. Le forbici sono onnivore, mangiano anche afidi e cocciniglie.