Nella coltivazione biologica possiamo difendere le piante dalle malattie con una serie di possibili trattamenti anticrittogamici, ma dobbiamo fare attenzione, perché anche tra i prodotti di origine naturale ce ne sono alcuni che hanno controindicazioni.
Il bicarbonato di potassio è un fungicida molto interessante, perché è al tempo stesso efficace ed ecologico. Si tratta di un prodotto sicuro, utilizzabile tranquillamente dall’hobbista senza patentino.
Possiamo impiegare il bicarbonato per prevenire e contrastare diverse patologie comuni nell’orto e nel frutteto, come l’oidio e la ticchiolatura. Andiamo ad approfondire le proprietà di questo trattamento fungicida e scopriamo come e quando utilizzarlo.
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Che cos’è il bicarbonato di potassio
Il bicarbonato di potassio è una polvere bianca inodore, innocua per l’uomo, tanto che si usa come additivo alimentare, ad esempio viene impiegato in enologia, per controllare l’acidità del vino. Nell’orto e nel frutteto possiamo quindi impiegarlo senza particolari precauzioni, è facilmente solubile in acqua.
Si tratta di un sale dell’acido carbonico, ottenuto dalla reazione tra acqua, biossido di carbonio e carbonato di potassio.
Viene chiamato anche idrogenocarbonato di potassio, un nome che ci rivela tre degli elementi che lo compongono: la formula chimica è KHCO3.
In agricoltura possiamo impiegare il bicarbonato di potassio per proteggere le piante da funghi patogeni. Purtroppo non sempre ne troviamo sugli scaffali dei fitofarmaci. Vi segnalo a questo proposito il nuovo prodotto Vitikappa di Solabiol, ottimo fungicida realizzato proprio a base di bicarbonato di potassio.
L’azione fungicida del bicarbonato
Quando andiamo a fare un trattamento con Vitikappa lo spruzziamo in soluzione acquosa sulle foglie.
Il bicarbonato di potassio è una sostanza decisamente basica, per cui la sua presenza sulla pagina fogliare modifica il pH alzandolo, e rendendo quindi l’ambiente inadatto alle spore fungine patogene. Alla variazione di pH si combina l’azione dello ione bicarbonato e questo provoca il disseccamento del fungo dannoso.
Abbiamo quindi un fungicida efficace a contatto, ovvero in grado di contrastare il fungo dove il trattamento viene distribuito.
Quando usare bicarbonato di potassio
La cosa migliore è impiegare Vitikappa a scopo preventivo: quando le condizioni ambientali potrebbero favorire la patologia è il momento di trattare con bicarbonato di potassio per uso agricolo. Facciamo attenzione alle temperature miti e all’umidità persistente.
Il bicarbonato di potassio ha effetto curativo, se si interviene sulla problematica allo stadio iniziale può risolvere totalmente il problema. Se invece la pianta è già molto compromessa ci conviene togliere la zona evidentemente malata con una potatura, e poi fare il trattamento per evitare la diffusione del patogeno.
Contro quali malattie funziona
L’azione del bicarbonato è positiva per il contrasto ad ampio spettro delle malattie fungine che aggrediscono la parte aerea della pianta.Il bicarbonato di potassio è particolarmente utile contro botrite, monilia, oidio e ticchiolatura.
Possiamo quindi utilizzare Vitkappa contro ad esempio:
- Mal bianco delle zucchine e altre cucurbitacee.
- Oidio della vite
- Oidio della salvia
- Ticchiolatura del melo e del pero.
- Monilia delle drupacee (ciliegio, susino,..)
- Botrite su fragole, lamponi.
- Pare possa aiutare anche a contrastare la bolla del pesco.
Differenze con il bicarbonato di sodio
Il bicarbonato di potassio (KHCO3) è stretto parente del bicarbonato di sodio (NaHCO3), hanno un’azione fungicida simile. Per questo molto spesso nella difesa dell’orto fai da te viene impiegato bicarbonato di sodio, che troviamo comunemente in casa.
Bisogna però sottolineare che ci sono importanti differenze tra questi due sali, banalmente già il nome ci rivela che uno è composto da sodio (Na) e l’altro da potassio (K).
La presenza del sodio ha effetti collaterali sul terreno, per cui un uso ricorrente del bicarbonato di sodio è sconsigliabile. Chi coltiva piante in vaso deve fare particolarmente attenzione, perché in un volume di terra limitato la concentrazione di sodio impatta maggiormente. Trattando con bicarbonato di sodio si può inoltre incorrere in problemi di fitotossicità (bruciature sulle foglie e sui fiori).
Vitikappa non crea problemi al suolo e la purezza del suo formulato limita al minimo ogni rischio di fitotossicità. In più il bicarbonato di potassio nutre la pianta, visto che il potassio è uno degli elementi più importanti per l’organismo vegetale in fase di fioritura e fruttificazione.
Per questo consiglio a chi ha sempre usato il bicarbonato di sodio di valutare di passare al bicarbonato di potassio.
Come fare trattamenti
Vitikappa si scioglie facilmente in acqua, il dosaggio consigliato è di 50 grammi per 10 litri, che possiamo impiegare su 100 mq di orto.
Bisogna trattare irrorando l’intera chioma della pianta, facendo attenzione a non lasciare parti scoperte. Per piante da orto, come le zucchine, possiamo usare un nebulizzatore, nel frutteto utilizziamo una pompa a spalla o un atomizzatore.
Il trattamento con bicarbonato di potassio può essere ripetuto, non prima di 3 giorni.
Se abbiamo da proteggere piante molto soggette a problemi, ad esempio per le zucchine colpite da oidio, possiamo fare 3, 4 o anche 5 trattamenti con bicarbonato durante la coltivazione.
Tempo di carenza e precauzioni
Vitikappa è un fitofarmaco autorizzato per l’uso in agricoltura biologica come fungicida (come da regolamento europeo 404 del 2008) e non richiede di avere patentino fitosanitario.
Non ci sono particolari precauzioni rispetto all’utilizzo del bicarbonato di potassio, come ogni trattamento è importante attenersi alle indicazioni in confezione.
A differenza della maggior parte dei fitofarmaci non c’è neppure tempo di carenza, essendo una sostanza non tossica non bisogna aspettare nessun intervallo di sicurezza tra applicazione e raccolta.
Essendo molto basico bisogna verificare che un uso frequente non alteri il pH del suolo, ma qualche trattamento non provoca variazioni significative e su suoli acidi può avere anche effetto positivo.
Consiglio di trattare con bicarbonato di potassio nelle ore serali, più adatte per l’assenza di sole e per le temperature più miti. In questo modo possiamo ottenere una maggior persistenza e diminuire ulteriormente rischi di fitotossicità.
Nel lungo periodo teniamo conto non trattare esclusivamente con lo stesso rimedio, per non sviluppare resistenza nei patogeni. A questo proposito Vitikappa può essere miscelato con zolfo bagnabile, altro fungicida biologico utile contro l’oidio e altre malattie. Meglio evitare invece di miscelare con prodotti rameici e in particolare con sostanze acide.
Articolo di Matteo Cereda, sponsor Solabiol.
Bell’articolo. Chiaro e semplice. Può tornare utile anche per le piante da fiore che ho sul balcone o in casa (gerani, margherite, orchidee ecc)?
Ciao Tiziana, grazie dei complimenti. Puoi usare il bicarbonato di potassio anche su varie piante ornamentali, in particolare se colpite da oidio. Non ho competenza sulle orchidee per dirti con certezza se è un trattamento adatto.
interessante il bicarbonato di potassio, si può usare anche sulle piante dei pomodori. grazie
Ciao, certo puoi usarlo anche sui pomodori.
Il bicarbonatodi sodio si può usare su qualsiasi pianta orticola.Grazie.
Si nell’orto il bicarbonato di potassio si può sempre usare.
Con che percentuali posso miscelando con lo zolfo grazie simona
Buongiorno, purtroppo per una mia distrazione ho sbagliato il dosaggio e ho disciolto 100 g di bicarbonato di potassio in 5 litri di acqua. Il giorno dopo il trattamento le foglie delle piante da frutto trattate sono bruciate ai bordi, in punta e tendono a cadere. L’effetto fitotossico si limiterà alle foglie oppure rischio di perdere la pianta?
Ciao Fabrizio, penso si limiti alle foglie. Poi difficile dire a distanza, se la piantina è giovane.
Usando Il bicarbonato + zolfo bagnabile , bisogna rispettare un tempo di carenza di 5 giorni?
Si possono raccogliere le zucchine e terminare il tempo di carenza in frigo.
Grazie
Angelo
Ciao Angelo, il bicarbonato non ha tempi di carenza, mentre lo zolfo si. Quindi rispetta i tempi di carenza riportati sulla confezione dello zolfo (5 giorni è verosimile, ma verifica il tuo prodotto). Il tempo di carenza significa che non devi raccogliere, non che puoi raccogliere e conservare.
un saluto!
Complimenti Matteo per l’articolo scritto in maniera semplice e comprensibilissimo.
Volevo chiederti un consiglio
Coltivo un piccolo orto con i metodi dell’Agricoltura sinergica/biologica
Come posso prevenire i danni da cimice verde sui pomodori?
L’anno scorso ho usato Litotamnio in sospensione, ma con risultati alquanto deludenti
Vorrei evitare uso di prodotti chimici. Piuttosto preferisco perderli.
Grazie
Le cimici sono un gran problema, uno dei metodi più efficaci sono trappole a feromoni specifiche.
Sto usando il vostro prodotto dandolo hai pomodori rispettando le avvertenze e i consigli, in piante sane ogni quanto per prevenzione lo si può dare.se ho capito bene ogni 15 giorni”?
posso darlo anche a peperoni e melanzane? scusate ma dalla confezione non riesco a leggere più nulla mi si è rovinata la scatola.
Grazie
Ciao Massimo, il bicarbonato di potassio si può dare ogni 6 giorni, su alcune piante si consiglia di non scendere sotto ai 10 giorni. Ma questo è l’intervallo minimo. Secondo me ha poco senso insistere troppo con il bicarbonato di potassio ripetutamente. Bisogna fare trattamenti quando le condizioni sono favorevoli all’oidio, in particolare. Ti consiglio di variare diversi trattamenti (contro lo zolfo puoi usare anche l’oidio).
Puoi darlo anche su pomodori e peperoni, ma sono colture meno soggette all’oidio e il bicarbonato è meno efficace sulle patologie più comuni di queste specie, per questo meglio usare prevalentemente propoli o rame.
Articolo interessante, sarebbe utile sapere i tempi di attesa, dopo aver trattato con bicarbonato di potassio ( per esempio i pomodori ) si può trattare con altri prodotti tipo il calcio, npk, ecc. Sempre per via fogliare
Ciao Gerardo, aspetterei 3-4 giorni dopo aver trattato con bicarbonato prima di fare altri trattamenti fogliari, in modo da lasciar agire il prodotto.
Buona sera, posso inserire anche zeolite insieme al bicarbonato di potassio e eventualmente entrambi in che dosi? Grazie!
Ciao Cinzia, puoi miscelare bicarbonato di potassio e zeolite, io metterei 10 grammi di zeolite a litro alla classica soluzione acqua e bicarbonato.
Quest’anno ho usato il bicarbonato di potassio bmescolato con la zeolite cubana sui pomodori, peperoni, sulle melanzane, sulle zucchine e sui cetrioli. Mi senbra che il risultato sia buono, ma non so che effetti dannosi si possono ottenere prolungando questi trattamenti sino alla fine dei raccolti. Ringraziando per la risposta porgo distinti saluti.
Ciao Franco, la zeolite non ha nessuna controindicazione. Il bicarbonato di potassio ti consiglio di non eccedere, potresti alternare i trattamenti con bicarbonato con quelli fatti con propoli.