Chi coltiva piante da frutto sa che il frutteto durante il mese di giugno deve essere frequentato intensamente: in questo periodo si deve porre particolare attenzione a molti aspetti che possono incidere in maniera estremamente importante sull’esito dei raccolti.
Tra i focus più importanti c’è la prevenzione: bisogna tenere sempre d’occhio le piante e proteggerle dalle numerose avversità che possono aggredirle e all’occorrenza intervenire con qualche prodotto per la difesa biologica.
In compenso a giugno si realizzano anche le prime raccolte di alcuni frutti e ci si può così sentire ripagati per l’impegno dedicato alla coltivazione.
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Malattie e insetti più comuni a giugno
Con l’arrivo dell’estate le temperature si alzano, è facile che molti parassiti e patogeni vegetali si manifestino in modo importante.
L’impatto di queste avversità può essere minimo, se sono state prese precauzioni per tempo (scelta di varietà resistenti o tolleranti, ampi sesti di impianto, concimazioni adeguate, potature invernali equilibrate, monitoraggi ecc.).
Giugno è anche un periodo in cui è decisivo l’uso regolare di trattamenti corroboranti, che vediamo in seguito. Nonostante questo, insetti e malattie possono fare la loro comparsa e dobbiamo essere pronti a individuarli e tenerli sotto controllo, sempre con metodi di agricoltura biologica.
In particolare, in questa fase i monitoraggi devono concentrarsi sulle seguenti avversità:
Insetti di giugno:
- Afidi: interessano praticamente tutte le specie da frutto, anche perché loro stessi esistono in tante diverse specie, sebbene i loro danni siano gli stessi;
- Bruchi vari: carpocapsa del melo, cydia, tortrici, nottue, ifantria, tignole e tignolette varie: in molti casi è possibile trattare con prodotti a base di Bacillus thuringiensis.
- Popilia japonica e cimice asiatica, entrambi coleotteri che dove presenti possono fare veramente tantissimi danni, per i quali conviene ben presto allestire delle reti antinsetto e sperare in una lotta a livello territoriale (dal 2020 sono iniziate le prove di lancio della Vespa samurai contro la cimice asiatica in molte regioni d’Italia, dopo attenti studi sui possibili impatti ambientali, e hanno avuto un certo successo);
- Mosca della frutta e Drosophyla suzukii: per questi ditteri possono essere utili le trappole alimentari, rispettivamente Tap trap e Tap trap rossa.
- Scaphoideus titanus, sulle viti, perché è la cicalina vettore della flavescenza dorata.
- Tripidi
- Cocciniglie varie, tra cui, su molti fruttiferi, la cocciniglia di S. José.
- Ragnetto rosso e altri acari (non sono insetti ma possiamo annoverarli tra i parassiti). Se il caldo anticipa, gli attacchi possono vedersi già intensi a giugno, altrimenti teniamoci comunque pronti per il mese prossimo.
Malattie tipiche di giugno:
- Oidio, che può colpire praticamente tutte le piante da frutto e può essere trattato con prodotti a base di zolfo, bicarbonato di potassio o nei casi in cui è registrato, col fungo antagonista Ampelomycesquisqualis, ma anche con prodotti a base di olio essenziale di arancio dolce, registrato su varie colture sia contro alcuni insetti, sia contro questo fungo patogeno;
- Bolla del pesco, monilia e corineo delle drupacee, maculatura bruna del pero: possono essere trattati col biofungicida Bacillus subtilis.
- Ticchiolatura di melo e pero: possono anche essere praticati, all’occorrenza, dei trattamenti rameici.
Quello sopra è un elenco non esaustivo che ricorda soltanto alcune tra le possibili avversità che possono manifestarsi a giugno.
Trattamenti di giugno: corroboranti e macerati
Giugno è un mese in cui la costanza nella preparazione e nell’utilizzo dei molti macerati ed estratti fai da te può davvero fare la differenza.
Questi tipi di preparati, unitamente ai molti corroboranti esistenti in commercio, aiutano le piante ad essere più forti nei confronti delle possibili problematiche parassitarie o patologiche. In alcuni casi, possono anche migliorare la qualità dei frutti, e visto che a giugno molte piante hanno i frutti che stanno andando verso la maturazione, questo aspetto può rivelarsi molto vantaggioso.
Tra i macerati che si possono preparare in questo periodo, anche grazie alla disponibilità in giro delle specie in questione, sono:
- Estratto di ortica, utile nel prevenire gli attacchi di afidi
- Macerato di equiseto, che aiuta le piante a resistere meglio agli attacchi dei patogeni fungini
- Decotti e infusi di aglio e cipolla, ad effetto deterrente verso svariati insetti nocivi.
La preparazione e la distribuzione di questi preparati richiedono costanza e impegno ma in compenso offrono una soluzione gratuita, totalmente ecologica ed efficace.
Tra i corroboranti che si trovano in commercio ricordiamo:
- Zeolite: farina di roccia vulcanica, utile per trattamenti contro malattie e insetti dannosi vari.
- Caolino: farina di roccia argillosa, utile per prevenire scottature da sole, mosca dell’olivo e altre avversità.
- Lecitina di soia: sostanza estratta dalla soia, previene le malattie fungine.
- Gel di silice: aiuta in particolare a prevenire patologie fungine come ruggine e botrite (la muffa grigia).
- Distillato di legno: sostanza naturale estratta dal legno, aiuta nella prevenzione da numerosi patogeni e aiuta la crescita radicale.
- Propoli: prodotta dalle api, per uso agricolo nei trattamenti aiuta nella prevenzione delle avversità e migliora la qualità.
- Bicarbonato di sodio e bicarbonato di potassio: utilissimo nel caso di oidio, bolla del pesco ed altre avversità.
- Sapone molle: esplica un effetto insetticida nel caso di presenza di afidi o di altri insetti a tegumento molle.
Durante il mese possiamo intervenire con uno o più dei prodotti sopra menzionati, anche tutte le settimane, per assicurare una prevenzione scrupolosa verso le possibili avversità, senza necessità di distinguerle una ad una in quanto si tratta di prodotti che svolgono un’azione rinforzante in senso generico. Anche l’uso dei corroboranti richiede costanza, ma può aiutare nell’evitare o ridurre al minimo i trattamenti con fungicidi e insetticidi.
Da quando sono in vigore ulteriori restrizioni all’acquisto e all’utilizzo di molti prodotti fitosanitari (compresi quelli per la difesa biologica), per i quali è necessario avere il “patentino”, ricorrere ai corroboranti per i privati è ancora più importante.
Frutta: le raccolte di giugno
In questo periodo maturano vari frutti, a giugno abbiamo una ricca frutta di stagione.
Ecco alcune delle raccolte di giugno:
- Ciliegie: molte varietà di duroni e varietà del gruppo Bigarreau, Kordia, Giorgia;
- Pere: coscia, pera di San Giovanni, Bella di Giugno, pera di San Pietro
- Albicocche: Precoce di Toscana, Luizet, Almanacco, Venostana, Harcot.
- Nespole del Giappone
- Fichi fioroni
Chi deve ancora impiantare un frutteto può prendere spunto: esistono varietà con epoche di maturazione molto diverse ed è importante tenerne conto nella scelta di quali alberi piantare, progettando un frutteto diversificando al massimo.
Conviene scegliere le piante privilegiando vivaisti produttori di “frutti antichi”, per avere alberi resistenti.
Irrigazioni del frutteto
Solitamente giugno è un mese caratterizzato da qualche pioggia, ma il clima attuale, in fase di visibile cambiamento, non può darci più tale garanzia.
Nel caso di siccità prolungata bisogna quindi provvedere ad irrigare almeno le piante più giovani, meglio se con un impianto a microirrigazione.
Gestire l’erba tra i filari
A giugno un altro lavoro da fare è il taglio regolare dell’erba tra i filari, presente nel caso di gestione del frutteto con inerbimento.
Conviene tagliare a filari alterni, distanziando di un paio di settimane i tagli, in modo da lasciare erba e fioriture spontanee a disposizione per gli insetti utili.
L’erba che risulta dai tagli può essere utilizzata come materiale di pacciamatura da accumulare attorno alle piante, soprattutto se giovani, per limitare la nascita di erba attorno ai tronchi. In alternativa si può impiegare una trinciastocchi.
Spollonature
In questo mese è facile vedere polloni nascere alla base delle piante da frutto, di solito dal portinnesto, e anche dagli ulivi. Toglierli tempestivamente è importante perché si tratta di rami inutili che sottraggono risorse alle piante.
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Articolo di Sara Petrucci
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