Le foglie di basilico si possono raccogliere in qualsiasi momento. Ogni foglia, piccola o grande che sia, può essere utilizzata in cucina.
Scegliere il momento giusto di raccolta però ci permette di avere foglie più profumate (ovvero con una maggior concentrazione di oli essenziali) e che si conservano meglio. Inoltre è molto importante raccogliere in modo da rispettare la pianta, che mantenendosi sana e vigorosa potrà regalarci altre piante.
Scopriamo quindi come fare a raccogliere foglie di basilico per ottenere i migliori risultati.
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Come raccogliere il basilico senza rovinare la pianta
Il basilico si raccoglie con una cimatura: con le forbici si taglia la cima del ramo, tornando indietro fino a un palco fogliare più basso, che lasciamo.
Non bisogna invece strappare la singola foglia, perché se si tolgono solo le foglie la pianta resta con rami spogli e va in sofferenza.
La cimatura (che è praticamente un taglio di ritorno) ha invece una serie di vantaggi:
- Mantiene dimensionata la pianta
- Mantiene un equlibrio tra rami e foglie
- Previene le fioriture, che nel basilico vanno evitate
Altre due regole per non rovinare la pianta:
- Non raccogliere quando la pianta è molto giovane (aspettiamo che sia alta almeno 15 cm)
- Non fare raccolte troppo intense: meglio mettere qualche pianta di basilico in più che averne solo una e doverla “depredare”
Quando raccogliere
Il momento migliore per la raccolta è un tema controverso: c’è chi dice di cogliere al mattino presto, chi raccomanda di farlo la sera.
In realtà entrambe le risposte hanno valide ragioni:
- Raccogliere alla sera: le foglie di basilico si conservano meglio se vengono raccolte alla sera, perché la pianta si prepara alle ore notturne accumulando zuccheri nella foglia.
- Raccogliere alla mattina: raccogliendo in una mattina soleggiata si ottiene il basilico più profumato, perché la pianta concentra gli oli essenziali al meglio.
Sicuramente per una buona conservazione è utile non raccogliere quando le foglie sono bagnate, quindi evitare di cogliere in un giorno di pioggia o con molta umidità.
Fioritura e raccolta
Il basilico come ogni pianta ed essere vivente, punta a riprodursi, quindi a fare i fiori.
Quando il basilico fiorisce dedica molte energie alla produzione del fiore, sottraendole all’emissione di foglie. Una volta terminata la fioritura la pianta avrà portato a termine il suo compito e non sarà stimolata a vegetare in modo rigoglioso.
Coltivando basilico quindi è molto importante evitare che la pianta porti a termine la fioritura, per questo motivo dobbiamo potare le infiorescenze appena le vediamo. Raccogliendo in modo costante con la cimatura si previene la formazione di fiori.
Naturalmente se vogliamo invece raccogliere i semi del basilico, dobbiamo lasciare che faccia i fiori.
La raccolta a fine stagione
La pianta di basilico soffre il freddo. In autunno possiamo decidere di terminare la coltivazione, andando a raccogliere tutte le foglie prima che sia il gelo a rovinarle.
Come conservare il basilico
Le foglie di basilico sono molto delicate, una volta raccolte vanno utilizzate in cucina.
Per far durare qualche giorno le foglie possiamo raccogliere un intero rametto e metterlo con il gambo in un bicchiere d’acqua.
Se vogliamo conservare a lungo il nostro basilico è bene non farci troppe aspettative sul risultato: non esiste un metodo per preservare il profumo del basilico appena colto. In ogni caso l’aroma ne risentirà.
Ci sono vari modi per conservare il basilico, in particolare possiamo:
- Essiccare il basilico
- Congelare il basilico
Il risultato migliore si ottiene surgelando le foglie già lavate e pronte all’uso. Se vogliamo essiccare il basilico utilizziamo un essiccatore a bassa temperatura per mantenere il più possibile il profumo.
Articolo di Matteo Cereda
Grazie per i tuo consigli, seguirò quello che hai scritto