In primavera possono verificarsi piogge intense, come quelle di questo mese di maggio 2023, che hanno portato anche gravissimi danni in molte zone d’Italia. L’acqua per le coltivazioni è una cosa positiva, ma fino a un certo punto.

Gli eccessi di umidità possono creare problemi: ci obbligano a sospendere le attività di coltivazione, formano ristagni d’acqua nel terreno, favoriscono la presenza di lumache e le patologie fungine.

orto e pioggia

Oltre ad approfittare della pioggia per accumulare acqua piovana, ecco 5 consigli utili per salvare l’orto dopo piogge primaverili

I trapianti mancati

Quando la pioggia di primavera dura per giorni, abbiamo l’impressione di perdere il momento giusto per piantare. L’inizio di maggio è il periodo in cui si piantano i maggiori ortaggi estivi, come pomodori e zucchine.

Questo in realtà non è un problema: un paio di settimane di ritardo non cambieranno molto. Piantare in primavera inoltrata non è detto che sia cosa negativa: le piante arriveranno a fine stagione più vigorose e magari avremo risultati migliori in autunno.

Se abbiamo però le piantine del semenzaio che iniziano a essere un po’ troppo cresciute per i vasetti, può essere il caso di rinvasarle in un contenitore maggiore, prima che vadano in sofferenza (attenzione particolare alle zucchine che crescono rapidamente). Eventualmente un po’ di concime liquido tipo questo (con moderazione) aiuta a evitare carenze nutritive alla piantina.

Aspettare che il suolo sia in tempera

Dopo giorni di pioggia non vediamo l’ora di poterci mettere al lavoro, ma teniamo conto che bisogna aspettare che il terreno asciughi, tornando a una condizione di umidità normale (la situazione che si definisce “terreno in tempera”).

Quando piove molto occorre aspettare qualche giorno.

Intanto è utile osservare dove si è soffermata l’acqua, imparando da queste osservazioni. Se ci sono zone in cui si formano pozze fangose vale la pena studiare qualche semplice canale di scolo o altro sistema per gestire meglio le pendenze ed evitare ristagni.

Difendersi dalle lumache

limacce

Le piogge creano umidità, condizione ideale per il proliferare di chiocciole e limacce. Meglio fare attenzione, perché possono portare attacchi devastanti per le giovani piantine.

Ci sono vari metodi per contrastare questi gasteropodi, in caso di attacco notevole il più immediato è il lumachicida biologico. Consiglio di tenerlo sotto mano.

Prevenire le patologie

Le piogge determinano condizioni di umidità che possono favorire le patologie delle piante, in particolare quando dopo che ha molto piovuto le temperature si fanno miti. Per questo vale la pena intervenire con accorgimenti preventivi.

Utilissima a questo scopo la zeolite cubana, da dare sulle foglie per creare una patina capace di assorbire gli eccessi di umidità e disidratare le spore patogene.

Particolare attenzione all’oidio

vitikappa

Uno dei problemi più frequenti dell’orto di giugno è il mal bianco che colpisce in particolare le piante cucurbitacee (zucche, zucchine, cetrioli…) e la salvia. Temperature miti e umidità sono le condizioni ottimali per la sua diffusione, per cui le piogge primaverili possono favorirlo.

Come prevenzione è interessante sperimentare l’impiego di un prodotto elicitore (che ha praticamente l’effetto di un vaccino), mentre per contrastarlo si possono usare zolfo, bicarbonato di sodio e bicarbonato di potassio.

Consiglio in particolare il bicarbonato di potassio, totalmente sicuro e senza i problemi di fitotossicità che può dare il bicarbonato di sodio.

Trovate due fungicidi biologici a base di bicarbonato di potassio proposti da Solabiol:

  • Armicarb (pronto all’uso, adatto a chi ha poche piante)
  • Vitikappa (da sciogliere in acqua e nebulizzare con una pompa)

Articolo di Matteo Cereda

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