La maggior parte delle piante da frutto che troviamo in piccoli frutteti e giardini viene gestita “a vaso”, una forma di allevamento che permette di avere alberi armoniosi, sani e comodi da gestire.

Praticamente tutte le piante fruttifere possono essere impostate in questo modo. Scopriamo i vantaggi della potatura a vaso e come realizzarla nel nostro giardino o nel nostro frutteto.

potare a vaso

Scopriremo poi alcune varianti del classico vaso, come vaso policonico e vaso cespugliato.

Forma a vaso: cosa significa

La forma di allevamento a vaso consiste in una pianta che ha un unico fusto principale, da cui partono alcune branche (in genere tre o quattro).

libro agenda orto

Queste branche principali vanno leggermente verso l’alto e si allargano in diverse direzioni, aprendo la chioma. L’interno della chioma viene mantenuto quasi vuoto, in modo che possa circolare luce e aria. Rami secondari e vegetazione saranno rivolti prevalentemente verso l’esterno.

Ogni branca dovrà avere una cima: l’albero infatti ha bisogno di individuare delle punte che vanno verso l’alto. Selezionando una singola cima per branca assecondiamo questa spinta ad andare in alto (chiamata “dominanza apicale”) e riusciremo comunque a mantenere la produzione di frutta prevalentemente in basso.

Il nome “vaso” ci rende l’idea del fatto che la struttura della pianta si allarga man mano che si alza e soprattutto che è vuota all’interno.

Quali sono i vantaggi

Ecco perché potare le piante a vaso:

  • Praticità di gestione. Un vaso ben impostato, con le branche che si allargano, mantiene la pianta dimensionata, con gran parte della produzione in basso, avremo quindi frutti comodi da raccogliere.
  • Salute della pianta. Il fatto che nella chioma possa circolare luce e aria evita il ristagno di umidità e crea condizioni poco favorevoli alle patologie.
  • Produttività. In una pianta a vaso i frutti possono svilupparsi al meglio, ricevendo luce per maturare bene.
  • Estetica. Gli alberi a vaso sono armonici e fanno bella figura in giardino, assumendo una forma vicina a quella che hanno le piante in natura.

Come impostare piante a vaso

Per avere una pianta a vaso conviene impostarla da subito, con la potatura di allevamento.

Si tratta di interventi molto semplici: pochi tagli fatti nei primi 3-4 anni di vita della pianta ancora giovane possono impostare la struttura del nostro vaso con il tronco e le branche.

Potete vedere i passaggi illustrati da Giada Ungredda. Si tratta di una pagina del nostro libro, il manuale Potatura Facile.

allevamento a vaso

Ecco come si procede:

  • Primo anno. Se piantiamo l’albero molto giovane, ancora in forma di astone (un singolo fusto verticale) dobbiamo fare nel primo anno una capitozzatura. Si taglia il nostro astone a una certa altezza. Questo taglio porterà la pianta a emettere dei rami laterali che diventeranno le future branche principali. L’altezza a cui capitozzare è importante sceglierla con cura, perché determina l’altezza a cui si impalca: in genere si taglia a 80-100 cm. Più il tronco sarà alto e più in alto ci sarà la frutta da raccogliere, tuttavia sarà comodo stare sotto la pianta (sia per godere della sua ombra, sia per passare o tagliare l’erba.
  • Secondo anno. Dalla capitozzatura precedente saranno nati dei getti, selezioniamone 3 o 4 che formeranno le branche principali. Possiamo cimare queste giovani branche per stimolare l’emissione di ramificazioni secondarie. Dobbiamo scegliere branche orientate in direzioni differenti. Puliamo il fusto, eliminando altri rametti ed eventuali polloni alla base.
  • Terzo anno. Manteniamo pulito il fusto e il piede della pianta, curiamo l’impostazione delle branche perché vadano nella direzione desiderata (eventualmente facciamo piegature legando i rami perché abbiano l’orientamento e l’inclinazione corretta).

Potare a vaso

La forma di allevamento va mantenuta durante tutta la vita della pianta, con interventi di potatura regolari, in cui si eliminano i succhioni e in generale si limitano tutti quei rami che tendono verso l’interno della chioma.

Oltre alla potatura invernale che si realizza generalmente a febbraio (potete scaricare il nostro calendario gratuito) è utile anche fare tra maggio e giugno interventi di potatura verde, eliminando germogli.

Varianti del vaso

  • Il vaso cespugliato: le branche principali non partono da un unico fusto, ma direttamente da terra, allevando polloni. Questa forma è utilizzata per piante che tendono a fare molti polloni, ad esempio nella potatura del nocciolo, in quella del melograno e del cotogno.
  • Il vaso policonico: forma tipica della potatura dell’olivo professionale. Per ogni branca principale si individua una sola punta e si pota in modo che la vegetazione sulla branca abbia la forma di un cono con la punta verso l’alto (rami più lunghi nella parte bassa, più corti nella parte alta). Approfondimento: il vaso policonico.

Imparare a potare

Per approfondire il tema della potatura ed entrare nello specifico di ogni pianta vi consiglio di dare un’occhiata al nostro libro, il manuale illustrato Potatura Facile, scritto da me e Pietro Isolan, edito da Gribaudo.

Lo trovate in libreria, o anche su tutti i principali store online.

Ti è servito questo articolo? Lascia un commento. Sono bene accette critiche, opinioni e domande o racconti dal tuo frutteto.

Per restare in contatto puoi iscriverti alla newsletter o seguire la pagina facebook e il profilo Instagram.