Le piante della famiglia delle cucurbitacee, come zucca, zucchino, anguria e melone sono conosciute e coltivate sin dai tempi antichi, sia come ortaggi da consumo sia per essere svuotati ottenendo contenitori e altri manufatti.
Si tratta di piante monoiche ossia che presentano fiori maschili e femminili, i fiori dei due sessi crescono separati ma sulla stessa pianta, la fecondazione richiede quindi impollinatori esterni come api o vespe. Questo implica un frequente incrocio di varietà, di cui tener conto se si vuol conservare i semi di anno in anno. La differenza tra fiori di diverso sesso è evidente (si riconosce l’ovario sotto la corolla). Nella lotta biologica ai parassiti occorre stare attenti nell’uso del piretro perché non danneggi gli insetti impollinatori andando a scoraggiare quindi la fruttificazione.
Ecco le nostre guide con tutti i consigli per una corretta coltivazione delle principali cucurbitacee da orto.
Piante da orto cucurbitacee
La coltivazione delle piante cucurbitacee
La famiglia delle cucurbitacee raccoglie una serie di piante orticole da frutto, sono ortaggi molto diffusi, che producono frutti di buone dimensioni.
Le piante di questa specie sono piuttosto ingombranti in termini di spazio, e generalmente richiedono molto al terreno dell’orto in termini di sostanze nutritive e di esposizione solare. In compenso ripagano con un ricco raccolto.
Troviamo in questa famiglia non solo alcune delle principali verdure come zucca, cetriolo e zucchina, ma anche gustosi e freschissimi frutti estivi come melone e anguria che potete tranquillamente coltivare nell’orto domestico con successo e soddisfazione. Una cucurbitacea particolare che permette di ricavare una particolarissima spugna è la luffa, davvero interessante e da provare nel vostro orto famigliare. Tra le varietà di zucca spicca la zucchina trombetta tipica di Albenga, mentre un’altra “zucchina” diversa dal solito è la zucchina spinosa (chayote), che è una specie botanica a sé, sempre nella famiglia delle cucurbitaceae.
Essendo piante esigenti in termini di concimazione è importante nell’orto biologico prevedree che vengano coltivate in rotazione ad altre colture e mai ripiantate nello stesso terreno da un anno all’altro.
L’avversità più tipica di questo genere di piante è l’oidio o mal bianco, facilissimo da riconoscere. Per contrastare la diffusione di questa patologia si può impiegare il bicarbonato, oppure lo zolfo in casi più gravi.
Cimare le cucurbitacee
Le piante cucurbitacee si caratterizzano per tralci a portamento strisciante o rampicante. Possiamo decidere di effettuare su queste specie un’operazione di potatura volta a migliorare la pezzatura del raccolto.
Possiamo approfondire nell’articolo dedicato proprio a come cimare queste piante.
Articolo di Matteo Cereda