Ciao Roberto,
potrebbe trattarsi proprio di un’epidemia che ha colpito le tue piante di aglio… Senza vedere il problema non ho modo di capire con certezza di cosa si tratti ma a mio parere potrebbe essere il marciume bianco dell’aglio.
Cause del marciume
A causarlo è un fungo che si chiama sclerotum cepivorum, oltre all’aglio può interessare scalogno e cipolla. Le spore di questo fungo sono naturalmente presenti nel terreno in quantità limitata, se le condizioni sono giuste però prolifera e ne fanno le spese i bulbi di aglio piantati nel terreno.
Questa malattia crittogamica si nota dall’esterno proprio per l’ingiallimento fogliare e colpisce a focolai, diffondendosi, per questo dalla tua descrizione si può ipotizzare questo problema. Verifica se riscontri anche marciume basale e prova estrarre le piante più colpite analizzando i bulbi: se vedi della muffa pelosa di colore biancastro con piccoli pallini neri inseriti allora è lui. Il nome della malattia è dovuta proprio a questa peculiare muffa che sembra ovatta.
Cosa si può fare contro il marciume bianco
In agricoltura biologica non c’è modo di curare le piantine. Tutte quelle che riscontri essere malate sono da estirpare al più presto per limitare l’espansione dello sclerotum cepivorum.
Prevenzione. Il marciume bianco dell’aglio si può prevenire efficacemente evitando che il terreno resti troppo umido ed effettuando una frequente rotazione delle colture, se si susseguono aglio, cipolle o scalogno su una stessa parcella aumentano le possibilità di epidemia. Un rimedio naturale preventivo è anche fare trattamenti con il decotto di equiseto, soprattutto in primavera inoltrata.
Risposta di Matteo Cereda
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