Il semenzaio è un buon sistema per ottimizzare lo spazio dell’orto e poter anticipare le semine, facendo germinare in proprio i semi in modo semplice e senza alcuna spesa. Far crescere le piantine in vaschette col pane di terra tenute al riparo è conveniente per molte specie, che poi verranno trapiantate in campo con già un mese di vita.
Non sempre però conviene far germinare i semi direttamente nel vasetto, in particolare per quelle colture che hanno semini molto piccoli. Possiamo infatti fare una seminiera, con una semplice vaschetta di plastica, in cui mettere la terra oppure lo scottex. Oggi vediamo proprio come effettuare il metodo scottex, usato spesso per pomodori e peperoncini.
Il grande vantaggio del metodo scottex rispetto al tradizionale terriccio è che i semi restano sempre in vista e si può sapere come sta andando la germinazione senza dover aspettare di vedere se spunta dalla terra il germoglio.
Indice dei contenuti
La scatola di plastica da utilizzare
Per far germogliare i semi nello scottex serve per prima cosa una scatola di plastica trasparente, che è l’ambiente migliore per il nostro piccolo semenzaio. La scatola dovrà avere un coperchio con qualche foro per far circolare l’aria, senza esagerare in modo da tenere umidità e temperatura ottimali all’interno. Meglio tanti fori piccoli che pochi fori grandi.
La scatola idealmente dovrebbe essere quadrata o rettangolare, questo facilita la disposizione di piccole file di semi. Ottime scatole sono quelle trasparenti tipo Ikea o quelle delle caramelle gommose Haribo.
Quale carta assorbente usare
Esistono diversi tipi di carta scottex, l’accortezza è di non usarne uno troppo spesso e resistente. Altrimenti le radichette si vanno ad impigliare rendendo difficoltoso il trapianto.
Da evitare anche scottex colorati o con disegni: per fare un’orticultura biologica bisogna evitare composti chimici. Gli eventuali inchiostri della carta da cucina entrano in contatto con i nostri semi che vanno a germogliare.
Come seminare nello scottex
Per effettuare la semina si devono usare una decina di fogli, ritagliati a seconda della misura della scatola semenzaio. I fogli di scottex, inumiditi con qualche goccia d’acqua, devono tappezzare il fondo del contenitore restando stesi ben piatti.
L’acqua da usare per bagnare lo scottex deve essere poca ma sufficiente a inzuppare tutti i fogli, la carta deve essere impregnata e non fradicia, bisogna quindi bagnarla a goccia oppure nebulizzando. L’acqua deve essere poco calcarea e a temperatura ambiente. Se resta acqua stagnante occorre rimuoverla con un altro scottex che andrà poi buttato dopo l’uso, il ristagno facilita lo sviluppo di muffe e funghi.
Dopo aver messo i veli di scottex non resta che disporre i nostri semi lasciando loro lo spazio necessario per la futura crescita. Se i semi vengono messi troppo vicini sarà difficile poi il trapianto perché si incastreranno le radichette e lo spostamento rischierebbe di danneggiare le piantine appena nate.
Dove tenere il semenzaio di scottex
Il nostro germinatore con scottex potrà essere tenuto in zone calde della casa, magari nei pressi di un termosifone o di un’altra fonte di calore. Questo sistema è ottimo per varietà che vogliono il caldo per maturare come ad esempio i peperoncini piccanti: consente di mettere nell’orto piantine già pronte, allungando così il periodo estivo e avvicinandosi a condizioni climatiche più tropicali.
Bisognerà trovare una fonte di calore vicino alla quale mettere il nostro Scottex Box ad esempio si può sfruttare la parte superiore di un PC nella zona dell’alimentatore oppure il caldo prodotto da un termosifone. Durante il periodo della germinazione cioè dalla semina al momento in cui la plantula emette i cotiledoni, il fattore ambientale predominante è il calore. Una germinazione veloce si ottiene in genere con temperature intorno ai 28-30 gradi, che devono restare stabili 24 ore su 24. La luce occorre per dare al seme la direzione della superficie, non essendoci parti verdi (foglie) non occorre invece che ci sia illuminazione per la fotosintesi. Quindi non occorre che ci sia una grande esposizione luminosa: la normale luce dell’ambiente basterà per far nascere la pianta, più avanti, una volta nati i germogli e sviluppate le foglie, si passerà al trapianto in terra e qui bisognerà preoccuparsi di dare alle piantine la corretta illuminazione.
Per questo in questa fase non occorrono lampade specifiche o altro, cosa che invece servirà per far crescere la pianta in semenzaio, se decidiamo di tenere per un lungo periodo la coltivazione indoor dovremmo acquistare o costruire una grow box adeguata. Questo può essere utile ad esempio se facciamo germinare presto varietà di peperoncino tropicale.
La condensa sul tappo della scatola è corretto che si formi, è un buon indicatore della giusta presenza di acqua nel nostro germinatoio. Se si vede diminuire l’effetto di condensa si può capire che si sta seccando e per non far morire il seme occorre intervenire bagnando lo scottex.
La fase di germinazione
L’umidità ammorbidisce la scorza del seme e col tempo permette l’uscita del germoglio. Può succedere che la piantina non riesca a rompere il guscio del seme e si sviluppi internamente generando anche le due foglioline (cotiledoni), la piantina in questo caso è destinata a morire, se non si tenta di liberare il germoglio, operazione molto delicata. Il bagno del seme in infuso di camomilla riduce questo problema notevolmente.
Un piccolo neo del Metodo Scottex è rappresentato dal fatto che le sottilissime radici tendono a penetrare nella trama della carta quindi si noterà una certa resistenza mentre si cerca di asportare la piantina. Piuttosto che rovinare le radici che in questo stadio sono importantissime è meglio ritagliare il pezzo di carta assorbente e trapiantare piantina, radici e carta tutti insieme nel terriccio. Essendo lo scottex biodegradabile sparirà in pochissimo tempo, degradandosi come sostanza organica.
La ripichettatura i semi germinati
Il supporto di scottex permette la nascita della pianta, ma non ne consente la crescita: non appena la pianta emette le prime due foglioline occorre metterla a dimora in terra. Sono quindi i cotiledoni, ossia appunto quelle prime due foglioline embrionali, il segnale che è il momento di spostare le piantine per metterle nel terriccio. Questa operazione si chiama ripicchettatura.
Le radici sono molto delicate e tendono a incastrarsi nello scottex: attenzione a non danneggiare l’appartato radicale trapiantando. Generalmente dalla germinazione si ripicchetta in un vasetto e non direttamente nell’orto, le piante orticole andranno a dimora in pieno campo solo quando il fusto sarà più sviluppato.
Il trapianto della piantina da orto deve avvenire in un vasetto pieno di terriccio da semina ben fine (meglio setacciarlo) e con un buon contenuto di torba, mettendo la piantina a dimora in una buchetta di uno o due cm di profondità (a seconda del tipo di ortaggio la misura varia leggermente). Si copre poi con poca terra e si aggiunge ancora una goccia d’acqua. Ora non resta che aspettare che la piantina cresca forte per poi metterla nell’aiuola dell’orto e portare i frutti a maturazione, potete verificare il periodo giusto sul calendario dei trapianti per l’orto.
Alcuni consigli utili in pillole:
- Usate una scatola quadrata piuttosto che rotonda: è più facile inserire lo scottex senza doverlo troppo tagliare.
- Non usate i fogli di carta assorbente colorati o disegnati per evitare che l’inchiostro vada a contaminare i semi.
- Controllate la temperatura (la temperatura ideale dipende dall’ortaggio ma generalmente è comunque caldina, sui 20 gradi).
- Usate semi dell’anno precedente, o comunque non troppo vecchi.
- Usate acqua poco calcarea.
- Trattate i semi con la camomilla (vedi come fare il bagno di camomilla ai semi).
- Tenete i semi possibilmente un po’ distanti uno dall’altro (basta un centimetro) per poterli poi spostare senza rischiare di danneggiare le radichette.
Articolo di Matteo Cereda
Molto interessante, provero’.
molto ben spiegato. complimenti. grazie. pubblicista italiano, pensionato, residente nella republica ceca da 20 anni. MOLTI ALTRI ARTICOLI NO SONO COSI’ CHIARI E COMPRENSIBILI PER INESPERTI. potete indirizzarvi a me quando vogliate. italici..saluti : a. prinetti
Veramente un super sito! Grazie di esistere :D
Quest’anno sto sperimentando la messa a dimora dei diversi semi/parti di frutta e verdura, ovvero lo scarto che si genera in cucina. Così ho iniziato con semi di zucca, ceci, cipolle, aglio, lenticchie, semi di pera, mela, chinotto. Dopo la germinazione riuscita davanti alla finestra o sopra l’asciugatrice, la piantina cresce, è coperta da metà bottiglia di plastica, dopo 15/20 giorni la piantina marcisce, che umidità ci deve essere e quanto deve essere bagnata?
La terra della piantina deve restare umida, non fradicia tipo fanghiglia. Serve però un ricircolo d’aria: piantine che stanno chiuse sotto mezza bottiglia d’acqua marciscono per mancanza di ventilazione.
Salve, “mettendo la piantina a dimora in una buchetta di uno o due cm di profondità” anche se ciò comporta la copertura dei cotiledoni?
Ciao Diego, no. In questo caso comandano le foglie.
Leggo sempre i vostri articoli e li trovo sempre più arricchiti, e anche se ho una buona esperienza….Grazie
Ho utilizzato un contenitore per uova trasparente, perfetto per distanziare I semi! Grazie delle spiegazioni.
Salve mi sapete dire il dopo nascita dei semi come farli radicare bene . Grazie aspetta una sua risposta
Dopo la nascita bisogna spostarli in vasetti di terra, facendo attenzione a non danneggiare le sottili radichette. Il procedimento è spiegato nel capitolo “quando trapiantare i semi germinati” di questo stesso articolo.
Buonasera trovo molto interessanti gli articoli del vostro sito, lo consulto spesso. Vorrei fare una precisazione… Scottex è un marchio, anche se ormai è diventato comune definire la carta da cucina con tale nome e sarebbe opportuno consigliare carta eco.
Ciao Luisa, grazie dei complimenti e della precisazione. Non la condivido del tutto: il termine scottex è diventato a tutti gli effetti una parola (esattamente come altri marchi “volgarizzati” quali scotch, post it e cellofan. Queste parole sono entrate non solo nel linguaggio comune, ma anche ufficialmente nei vocabolari.
Io ritengo che le parole vadano usate per comunicare al meglio e oggi se parlassi di “carta assorbente da cucina” o altre terminologie simili sicuramente il lettore si chiederebbe “ma intende lo scottex?”. Anche “metodo scottex” è praticamente un termine tecnico tra gli appassionati di peperoncino, per questo motivo penso di lasciare la dicitura scottex, lascio però pubblicata volentieri la tua precisazione.
Mi interessarebbe la semina dei cyclamen europeum. Grazie e complomenti per la spiegazione. !
ciao Ennio. Non ho alcuna esperienza su questa specie che chiedi (in generale sono molto deboli sulle ornamentali) ma presumo il metodo si possa usare in modo analogo.
Complimenti Matteo.
Non solo hai sapienza, ma sai metterla bene nei blog. Con uso chiaro dei links.
Così diventa facile andare a fondo di ogni ricerca.
Dopo quanto tempo escono le radici dai semini?? Xkè sono nella scatola già da un paio di settimane ma non si vede ancora nulla
Dipende dalla specie e se i semi trovano la giusta temperatura e umidità. In genere comunque in 2 settimane si vedono risultati.
Ah ok…sono i peperoncini rossi del quale avevo una pianta nata proprio in questo modo da altri peperoncini che però ora sembra si sia seccata e quindi avevo ritentato nuovamente a far germogliare i semi…ma purtroppo credo che 2 settimane siano già trascorse per la maggior parte tra i riscaldamenti la sera e la borsa di acqua calda di giorno…mi sa che devo gettarli ?
Le notizie sono interessanti, se fossero corredate da qualche foto o video sarebbe ancora meglio: ad esempio come seminare nello scottex. Grazie
Ciao Giuseppe. Hai ragione, ma considera che realizzare foto e soprattutto video fatti bene è impegnativo (e anche costoso per avere un risultato professionale). Un po’ di foto ci sono e man mano andranno ad aggiungersene altre.
Molto interessante, grazie.
Per avere un ‘idea delle tempistiche mi può dire approssimativamente quanto valgono le due fasi in giorni?
È per programmare bene l’inizio della germinazione (1 mese?) per poi passare alla ripicchettatura per la crescita della piantina (un mese e mezzo?) ed arrivare così al trapianto nell’ orto.
Per me che abito al nord (oggi -7) è molto importante arrivare “giusto” al trapianto, perché se arrivo troppo presto con le piantine rischio di congelarle.
Grazie!
Ciao Mauro, dipende da quale pianta e da dimensioni di vaso e semenzaio, la prima fase di germinazione (inteso come nascita del seme in seminiera) richiede in genere 10-15 giorni per la nascita, e poi si sposta dopo poco (quindi in totale 2-3 settimane), poi da lì non ci sono regole fisse. Se hai un semenzaio piccolo dopo un mese o meno dovrai trapiantare, se ripicchetti in vasetto un po’ più grande, hai buona luce e spazio per la crescita puoi prolungare un poco il periodo al coperto.
Grazie dei consigli sono molto interessanti
Ciao posso piantare i semi di peperoncino di cayanne adesso a novembre anche se li tengo in casa o è troppo presto?
Inoltre ho una pianta adulta di cayanne, è normale che con la temperatura più bassa( anche se è in veranda e non proprio all’esterno) stia perdendo le foglie? O ha subito del freddo?
Grazie mille
ciao Roi, sicuramente troppo presto seminare ora, ti consiglio di aspettare gennaio. Far svernare la pianta di peperoncino non è banale, ma che perda le foglie è normale in inverno.
Ciao Matteo, ho visto in un tuo video o forse in un video del bosco di Ogigia in cui tu partecipavi, l’utilizzo di uno strumento che preparava cubetti di terreno dove mettere le piantine prima del trapianto senza l’utilizzo di ulteriori contenitori che potrebbero rallentare l’espansioni delle radichette. Purtroppo non so più di che video si tratta: puoi dirmi quale strumento sia e dove reperirlo?
ciao Stefano, trovi tutte le info nel post sul Soil Blocker.
Ben spiegato e comprensibile,a 80anni proverò la prima volta e sono sicuro che tutto andrà a buon fine. Grazie
Ho provato di tutto, ma riesce molto difficile far nesce far nascere i peperoni e peperoncini (Caienna), forse sono le basse temperature; mentre i pomodori mi nascono facilmente! Melio sarebbe procrastinare la semina di qualche settimana visti i tempi attuali. Grazie Luigi Franco.
Ciao, sicuramente la temperatura è fondamentale per i peperoncini, in particolare varietà di origine più recentemente tropicale. Suggerisco di seminare in semenzaio, riscaldando con un semplice tappetino elettrico riscaldante. Questo perché posticipare poi ritarda il ciclo colturale e si rischia che il freddo interrompa la produzione troppo presto.