Sono un novizio e lo scorso anno per proteggere le piante dal freddo ho usato il tessuto non tessuto, ora ho scoperto che è di propilene e quello usato si è tutto sbriciolato. Sbaglio o non è proprio bello per un orto biologico come il mio? Ma che alternative ci sono perché i peschi e ribes non gelino? Grazie mille.
(Roberto)
Ciao Roberto
Il termine “tessuto non tessuto” (spesso abbreviato in tnt o agritelo) identifica una grande famiglia di materiali: sono tutti quei teli che mantengono le caratteristiche del tessuto pur non derivando da tessitura (ossia dall’annodarsi di fili intrecciati). Ti confermo che molti teli in tnt sono in materiale sintetico, polipropilene o simile, per cui non molto ecologico. Di certo non è un bene disperdere brandelli di plastica nell’ambiente, in particolare in un orto o in un frutteto che vorrebbe essere biologico.
Tessuto non tessuto come copertura
Dal punto di vista della coltivazione il tessuto non tessuto è davvero prezioso per proteggere dal freddo le piante, alcuni alberi da frutto come il pesco che tu citi, ma anche mandorlo e albicocco, beneficiano di questo tipo di copertura invernale. Il bello dell’agritelo è che traspira e lascia passare la luce, difficilmente troverai una copertura alternativa che abbia queste caratteristiche.
Nella mia esperienza personale però questo tipo di telo è abbastanza resistente e difficilmente si sbriciola, anche quando viene usato per qualche anno. Prova a verificare perché potresti aver utilizzato semplicemente un materiale di scarsa qualità, in questo caso basta sostituirlo e non incorrerai più nello stesso problema. Si può anche provare a reperire teli in tnt biodegradabili, prodotti con materiali naturali quali feltro e cotone. In questo caso se restano residui nel terreno non è un danno.
Risposta di Matteo Cereda
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