L’inverno è una stagione che presenta temperature basse e poche ore di sole, per questo è il momento in cui l’orto è meno ospitale e la maggioranza delle piante non sono coltivabili. Tuttavia anche durante i mesi freddi non mancano i lavori da fare: ci sono colture che hanno una maggior resistenza al freddo e popolano l’orto in questi mesi: gli ortaggi invernali.
Sono pochissime le piante che resistono alle gelate e possono star nell’orto tutto l’inverno, si considerano ortaggi invernali quelli che arrivano a raccolta a fine anno.
Possiamo distinguere due tipi di ortaggi invernali: quelli che si piantano a fine autunno, per nascere e svilupparsi alla fine dell’inverno, fino ad arrivare a maturazione in primavera (ad esempio piselli, fave, cipolle e aglio) e quelli che si piantano in estate e si raccolgono durante l’inverno (come cavoli, porri e finocchi). Ci sono inoltre alcune piante perenni come il rabarbaro e il carciofo che restano nel campo tutto l’anno, inverno incluso.
Quali sono gli ortaggi invernali
Cosa si può coltivare in inverno
Finocchi e porri. Seminati in estate i finocchi e i porri sono verdure che resistono bene all’autunno e arrivano durante l’inverno a fine coltivazione, pronti da raccogliere. Un freddo eccessivo può però danneggiare la pianta, attenzione alle prime gelate, quindi.
Lilliacee a bulbo. Aglio, cipolla e scalogno possono esser lasciati nell’orto durante tutto l’inverno, si mettono a dimora in genere a metà/fine autunno (mesi di ottobre e novembre) in modo che siano radicati nel terreno all’arrivo delle gelate e in primavera possano partire a svilupparsi al meglio. Naturalmente occorre scegliere varietà adatte a questo tipo di coltivazione e non in tutte le zone climatiche sarà possibile farlo.
Legumi. Alcuni legumi possono esser seminati tra ottobre e novembre, per avere il raccolto a fine primavera, soprattutto fave e piselli sono indicati per la semina autunnale.
Cavoli (verze, broccoli, cavolo toscano, cavolo cappuccio, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles). Esistono molte varietà che ben si adattano a una semina estiva e arriveranno a raccolto tra ottobre e dicembre.
I cavoli i più resistenti al freddo sono la verza e il cavolo nero toscano, seguiti dal cavolo cappuccio. Queste sono le tipologie più adatte per l’orto invernale, in particolare per quello dell’Italia settentrionale. La coltivazione del cavolo cappuccio, e delle altre piante simili, è una delle più diffuse per i mesi freddi.
Insalate (cicoria, radicchio, catalogna, puntarelle, indivia, lattuga, valerianella, rucola). Le insalate sono verdure abbastanza resistenti al freddo, grazie al tunnel coperto o all’uso di tessuto non tessuto si può prolungare di un buon mese il loro periodo di coltivazione e arrivare fino a novembre. Alcune cicorie si distinguono particolarmente per non patire il gelo, come il radicchio, la cicoria pan di zucchero e l’insalata Milano. Le lattughe da cespo sono invece un poco più cagionevoli, per questo dove fa freddo l’inverno è meglio optare per lattughino da taglio. Per approfondire consiglio la lettura dell’articolo su come coltivare insalata invernale.
Carote, rapanelli, bieta, barbabietola, cime di rapa, sedano, prezzemolo, spinaci. Come per le insalate ci sono altre verdure tolleranti ai climi rigidi, caratterizzate da un ciclo colturale abbastanza breve, che si possono raccogliere in autunno inoltrato, fino ad arrivare in climi temperati all’inverno.
Carciofi e asparagi. Questi ortaggi hanno piantagioni poliennali, che restano in orto anche durante i mesi invernali.
Zucca. Le zucche si raccolgono in autunno (settembre/novembre), appena prima delle gelate, è un ortaggio che si conserva a lungo, anche sei mesi, e per questo dal punto di vista della stagionalità è a consumo invernale. A livello di coltura in orto però è una pianta estiva, che ha bisogno di calore e viene danneggiata dal troppo freddo.
Verdure migliorate dal gelo
Ci sono alcune verdure che si avvantaggiano di basse temperature, che ne migliorano il sapore o la consistenza. Questo è il caso della verza e del cavolo nero, che raccolti d’inverno sono gran lunga migliori a livello qualitativo, ma anche della pastinaca, che viene resa più dolce dalle gelate.
Il freddo quindi non è necessariamente un fattore negativo, anche se per la maggior parte delle verdure resta un problema. D’altra parte bisogna considerare che nell’orto noi coltiviamo moltissime piante di origine tropicale.
D’inverno non solo verdure
Erbe aromatiche (salvia, rosmarino, timo…). Ci sono erbe aromatiche perenni che resistono al freddo, come ad esempio il rosmarino che è un sempre verde. Altre invece pur essendo piante perenni d’inverno perdono la parte aerea, per tornare a svilupparsi in primavera, ad esempio la menta. Il rosmarino e la salvia sono piante che non mancano mai, anche se il clima è gelido.
Lo zafferano è un caso curioso: si raccoglie a novembre e sviluppa la sua parte fogliare durante i mesi più freddi dell’anno.
Il clima invernale
L’orto invernale dipende moltissimo dalla zona climatica in cui ci si trova: in pianura Padana e nel nord Italia le gelate sono frequenti e sono poche le verdure che possono restare in campo durante i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, mentre al sud il clima è più mite.
Naturalmente per chi coltiva in montagna o in zone molto fredde c’è poco da fare: il gelo non consente coltivazione, se ne riparla in primavera.
Come riparare l’orto dal freddo
Per coltivare d’inverno spesso è utile avere accorgimenti particolari, volti a riparare le piante dalle gelate. A seconda del proprio clima sarà opportuno o meno impiegare questi metodi.
- Pacciamatura. Pacciamare consiste nel coprire il terreno con del materiale, questo può essere un primo riparo dal gelo per l’apparato radicale. Se la pacciamatura è fatta con sostanza organica scalda per via dei processi di decomposizione, mentre il telo nero catalizzando raggi solari. La copertura del suolo è utile per svariati motivi, non solo per il freddo, si possono anche impiegare cover crops autunno invernali.
- Tessuto non tessuto. I teli in TNT sono dei “lenzuoli” traspiranti che possono essere stesi all’occorrenza sopra le coltivazioni, al fine di ripararle dal gelo. Il vantaggio di questo tipo di riparo è che costa poco e si può predisporre in fretta, adatto quindi anche alle emergenze, se il freddo arriva inaspettato. Attenzione al vento, è opportuno picchettare i teli.
- Serre e tunnel. In agricoltura biologica non si impiegano serre riscaldate, se non in fase di semenzaio. Sarebbe infatti poco ecologico scaldare intere coltivazioni. La serra fredda tuttavia consente di guadagnare alcuni gradi, per il riparo e perché la copertura trasparente mantiene il calore dei raggi solari. Il tunnel è indispensabile per chi coltiva ortaggi di professione, ma anche per l’orto domestico una piccola serra risulta utile per prolungare i raccolti nei mesi invernali.
Il calendario dell’orto invernale
Lavori, semine e trapianti: scopriamo tutto quello che c’è da fare in campo durante l’inverno.
Lavori nell’orto invernale
Mese per mese scopriamo quali sono i più importanti lavori agricoli dell’inverno, da novembre a febbraio.
Semine di ortaggi invernali
Le semine per l’inverno cominciano a settembre, spesso anche tra fine luglio e il mese di agosto. Nei mesi dell’inverno inoltrato invece, per cui gennaio e febbraio, si seminano in semenzaio riparato colture primaverili, che verranno trapiantate all’aperto una volta passato il freddo.
Articolo di Matteo Cereda
Bravi, finalmente trovo quello che cercavo: chiarezza e semplicità nelle informazioni, soprattutto per persone che, come me, hanno bisogno di imparare tutto, grazie.
Buongiorno ragazzi, vi ho trovati così mi insegnate meglio a curare e offrire al mio piccolo orto un ottima ed essenziale cura che ha bisogno, GRAZIE.
Ciao, io ho un piccolo pezzo di terra dove quest’estate ho coltivato pomodori e peperoncini, prima esperienza. È andata abbastanza bene, ho mangiato degli squisiti pomodorini gialli per molto tempo e ancora ce ne sono! Ma vorrei coltivare qualcosa anche quest’inverno. Pensavo a cavolo nero e riccio che adoro e magari il radicchio, quello con le punte curve o le carote viola! Cosa mi consigliate? Questo ortaggi si raccolgono una sola volta o continuano a “buttare” una volta tagliati come la cicoria? Possono condividere un pezzetto di terra ristretto o entrerebbero in conflitto tra di loro come alcune piante da fiore? Come e quando dovrei sembrare/piantare? Grazie per i consigli.
Ciao Deborah, le piante che citi sono tutte coltivabili con climi abbastanza rigidi, quindi in autunno e andando verso l’inverno. A seconda della zona in cui ti trovi arriverà comunque un momento in cui il freddo sarà troppo e bisognerà lasciar riposare il terreno in attesa della primavera. Sono tutte colture che in genere si raccolgono per intero e quindi non ributtano, se vuoi un ortaggio invernale che ricaccia puoi seminare del lattughino o della rucola. Per quando seminare o trapiantare ciascuno di questi ortaggi non sto in questa sede ad elencare uno per uno: puoi andare nella sezione ortaggi del sito e vedere la scheda di coltivazione di ogni verdura.