Le piante ombrellifere sono una famiglia che si trova spesso e volentieri tra le coltivazioni del nostro orto. Le principali verdure sono carota e finocchio, vi sono poi altre ombrellifere usate principalmente in cucina per insaporire, come prezzemolo, sedano, aneto, cerfoglio, coriandolo, cumino. Ci sono poi ortaggi più rari come pastinaca e achillea, meno diffusi ma ugualmente interessanti per la coltivazione nell’orto sinergico.
Gli ortaggi della famiglia delle ombrellifere presentano tutti la caratteristica comune di una crescita iniziale molto lenta, in cui temono particolarmente le erbe infestanti. Per questo può essere molto utile seminarle in vasetti e trapiantarle successivamente, operazione da non fare con carota e pastinaca che avendo radice fittonante finisce per fascicolarsi nel vasetto. Tutte le ombrellifere non amano eccessi di concimazione: bastano 0,3 – 0,4 kg di letame pellettato per ogni metro quadrato di orto in cui seminarle.
Quali sono le ombrellifere coltivate
Come coltivare le ombrellifere: Ecco i nostri consigli per una corretta coltivazione biologica delle principali piante da orto della famiglia delle ombrellifere:
- Aneto
- Anice Verde
- Carota
- Cerfoglio
- Sedano
- Pastinaca
- Achillea
- Prezzemolo
- Finocchio
- Finocchietto selvatico
- Coriandolo
Le piante ombrellifere offrono verdure da radice (come carota e pastinaca) e verdure da foglia (come il prezzemolo), sono piante poco esigenti in materia di concimazione, per questo nella rotazione delle coltivazioni sono utili a non sfruttare troppo il terreno e si alternano con famiglie più “golose” come le solanacee o le cucurbitacee.