seminare un pratoAvere un bel prato in giardino è il desiderio di tutti coloro che amano uno spazio outdoor curato e ben tenuto. Riuscire a realizzare un manto erboso rigoglioso, che resti verde tutto l’anno in realtà non è difficile, ma bisogna seguire con cura le varie fasi.

Infatti, dopo aver scelto l’area in cui realizzare il prato, bisogna preparare il terreno e procedere successivamente alla semina. Si tratta di una fase determinante per la crescita ottimale del prato, serviranno una serie di accorgimenti volti a garantire il miglior risultato.

Ecco quindi tutti i consigli su come effettuare la semina, qual è il miglior periodo per seminare il prato, come scegliere la semente, e quando eventualmente effettuare la risemina su un prato esistente.

Come effettuare la semina

La semina del prato è un lavoro abbastanza semplice, per chi non lo ha mai fatto ci sono alcuni suggerimenti che risultano utili per ottenere un buon risultato. L’importante è distribuire la semente in modo uniforme e utilizzare la giusta quantità di semi. Esistono anche delle seminatrici, utili per agevolare e velocizzare il lavoro.

Preparare il terreno per il prato

Prima di seminare dobbiamo preparare adeguatamente il terreno, ovvero togliere le erbe spontanee presenti. Questo è importante: se non facciamo una buona pulizia tra i fili d’erba del nostro prato spunteranno quasi subito altre erbe spontanee e sarà difficile mantenere il manto ordinato.

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Bisogna poi effettuare la vangatura, idealmente conviene lavorare il suolo fino ad una profondità di circa venti o trenta centimetri, operando con una vanga manuale, che assicura un ottimo drenaggio. In seguito passeremo ad affinare le zolle con una zappa e poi a livellare con un rastrello.

Per fare prima e ridurre il lavoro fisico possiamo in questa fase aiutarci con una motozappa, che lavora meno profondamente della vanga ma permette di ottenere rapidamente un terreno fine.

Durante la lavorazione è il momento anche di togliere le radici e concimare il terreno con concime naturale, un buon compost autoprodotto va benissimo. Possiamo anche decidere di spargere uno strato di terriccio specifico per la semina del prato, è una soluzione costosa e quindi adatta a piccole estensioni.  Consiglio piuttosto di distribuire un po’ di humus di lombrico, completamente naturale.

Quantità di semente

Per fare un calcolo dei semi necessari possiamo tenere conto che per ogni metro quadrato sono sufficienti all’incirca 40/50 grammi di semi. Questo dato è importante: sarà utile sia per comprare la giusta quantità di semente che per avere un’idea quando andremo a spargere sul terreno i semi.

Se non abbiamo occhio possiamo anche suddividere in riquadri l’appezzamento di giardino che vogliamo seminare e poi pesare i semi che andranno in ogni settore. Si tratta di un aiuto nell’essere uniformi che può venir buono le prime volte, se si semina spesso si impara ad avere l’occhio sulle quantità.

Come spargere i semi

La semina del prato può essere eseguita manualmente oppure con un macchinario apposito. Per seminare a mano è preferibile disporsi controvento e spargere le sementi sull’area destinata ad accogliere il prato, avendo di cura eseguire il movimento in entrambe le direzioni. Nel distribuire i semi a spaglio bisogna cercare di spargere in modo più uniforme possibile su tutta l’area, facciamo attenzione anche a non trascurare i bordi del nostro rettangolo di futuro prato.

Per una semina più rapida ed omogenea si può ricorrere alla seminatrice, un macchinario dotato di un serbatoio da riempire con una quantità sufficiente per il terreno destinato ad accogliere il prato. Se l’operazione di semina si esegue sporadicamente questi macchinari si trovano anche a noleggio.

Dopo la semina

Terminata la semina dobbiamo passare il rastrello per garantire ai semi una copertura, muovendo la terra coi denti andremo a coprire parzialmente i semini. Passiamo poi con un rullo da prato per far aderire la semente alla terra.

Subito dopo queste operazioni dobbiamo innaffiare, operazione che continueremo a fare con frequenza, anche più volte al giorno, fino allo spuntare dell’erba. Una volta cresciuti i primi fili possiamo ridurre la frequenza di irrigazione, anche se fino al primo taglio è bene che sia quotidiana.

Il primo taglio erba

Da non trascurare la fase del primo taglio del prato, da eseguire quando l’erba sarà alta circa 8/10 cm.

Questo taglio è delicato perché le piantine potrebbero non essere radicate alla perfezione. Per rendere il terreno ancora più compatto e non strappare le radici prima di eseguire il taglio passare sull’erba un rullo. Dobbiamo tagliare regolando il tosaerba alla massima altezza, solo in seguito, quando il manto erboso sarà assestato potremo scegliere l’altezza desiderata.

prato seminato

Periodo migliore

Durante l’anno sono due i periodi più indicati per la semina del prato, la primavera e l’autunno. In queste due stagioni la temperatura è in genere abbastanza mite e non c’è troppo caldo o troppo freddo, per cui i semi godono del clima ideale per poter germinare. Scegliere il periodo giusto è importante: in estate la calura può mettere in difficoltà le giovani piantine d’erba, mentre il freddo dell’inverno inibisce la nascita dei germogli.

Il tipo di semi che decidiamo di mettere determina il periodo di semina: esistono alcune sementi per prato che richiedono temperature alte, altre meno (sementi macroterme o microterme). Le indicazioni che seguono sono riferite alle specie più diffuse, vanno verificate all’acquisto della semente.

La semina primaverile del prato

In primavera il periodo migliore coincide tra marzo ed aprile, che mediamente sono considerati i mesi in cui il terreno ha le condizioni ideali per poter accogliere le sementi. Ovviamente ogni zona climatica ha sue peculiarità.

Bisogna infatti attendere che la temperatura si stabilizzi, in modo da evitare sbalzi improvvisi che potrebbero compromettere la germinazione. Facciamo attenzione in particolare ad eventuali gelate notturne. Si può quindi procedere alla semina quando la temperatura del suolo rimane stabile sopra i 10 gradi.

La semina autunnale del prato

In autunno i mesi ideali per la semina del prato sono invece settembre e ottobre, periodo considerato addirittura migliore della primavera. Infatti nel terreno si mantiene ancora il calore dell’estate, condizione perfetta per far sviluppare i semi, e di solito c’è minor facilità di erbe infestanti e di possibili malattie che potrebbero stressare la germinazione.

La fine dell’estate assicura ai semi la giusta temperatura e visto che i primi fili d’erba cominciano a spuntare già a distanza di qualche settimana dalla semina, il prato raggiungerà il suo splendore prima della successiva primavera. Al nord le semine autunnali è meglio farle a settembre, mentre in climi più temperati si possono protrarre per tutto ottobre e in alcuni casi persino a inizio novembre.

Seminare prati a maggio e giugno

Se per qualsiasi ragione non si ha tempo di effettuare la semina in uno di questi periodi, è possibile rimandare il lavoro al periodo compreso tra maggio e giugno, anche se non è proprio consigliato per la calura eccessiva e la gran quantità di infestanti che non aiutano i semi a crescere in maniera ottimale. Bisognerà durante la crescita togliere le erbacce con molta frequenza per tenere pulito il prato in crescita. Nell’idea di avere un giardino sano e naturale non si contempla la possibilità di usare diserbanti selettivi, prodotti chimici che vanno a inquinare il terreno.

Come scegliere la semente

La scelta della semente per realizzare il prato va fatta tenendo conto di tre fattori principali, oltre ovviamente ai propri gusti.

  • Area climatica
  • Tipologia di utilizzo del giardino
  • Esposizione al sole

Esistono infatti erbe che hanno un’ottima crescita anche all’ombra e resistono alle temperature più rigide, mentre altre hanno bisogno del sole e privilegiano un clima più mite. Un altro fattore importane da tenere conto nella scelta è anche l’irrigazione, fondamentale per far crescere rigoglioso il prato. Inoltre, bisogna distinguere tra sementi per realizzare un prato calpestabile, dall’erba robusta, e sementi per realizzare un prato ornamentale, che risulta più delicato. Per saperne di più vale la pena leggersi un approfondimento dedicato ai tipi di prato.

Nella scelta delle sementi conto molto la manutenzione successiva del giardino: se non si ha molto tempo a disposizione per il giardinaggio o non si è capaci di eseguire le dovute manutenzioni meglio optare per sementi che danno vita a prati facili da curare.

Tra le sementi utilizzate con maggiore frequenza ne elenchiamo alcune.

  • La festuca, un’erba dalla crescita molto lenta, ideale per chi non può tagliarla spesso.
  • La gramigna, che resiste molto bene all’arido ed è indicata soprattutto nel sud Italia o comunque in climi caldi e siccitosi.
  • Il Loietto inglese, erba perfetta per una rapida crescita e particolarmente resistente al calpestìo.

Molto diffusi sono anche i mix di sementi, che consistono in una combinazione tra tre o quattro tipi di erbe che una volta cresciute danno al prato un aspetto verdeggiante e omogeneo. Può essere una buona scelta soprattutto nel lungo periodo per un giardino naturale: la natura premia la biodiversità con una maggior resistenza alle avversità.

La risemina del prato

Quando il prato ha bisogno di essere infoltito perché è danneggiato oppure è infestato dalle erbacce è consigliabile procedere alla risemina o semina di rinnovo, detta anche trasemina. Non è esattamente come una semina che riparte da zero.

Prima di eseguire questa operazione occorre:

  • Preparare adeguatamente il terreno, ripulirlo e tagliare l’erba ad un’altezza di circa 2,5 cm.
  • Arieggiare il prato per rimuovere il feltro, operazione da eseguire preferibilmente con specifici attrezzi detti arieggiatori,alla fine con un rastrello raccogliere il materiale.
  • Eseguire la concimazione con concimi organici per migliorare la struttura del terreno e dare il nutrimento necessario per favorire la germinazione dei semi e la crescita del prato. L’ideale è l’humus di lombrico, in alternativa letame o compost, purché ben maturi.

I periodi adatti per la risemina del giardino sono uguali a quelli indicati per la semina iniziale, spesso ci si trova a dover far questo mestiere dopo un’estate secca.

L’operazione utile a rigenerare il manto erboso deve essere eseguita preferibilmente con la stessa semente utilizzata in origine. Andiamo quindi a distribuire i semi sul terreno in maniera uniforme e possibilmente utilizzando una seminatrice. Finita la risemina passiamo il rullo, in modo da favorire il contatto del seme con il terreno.

Effettuare a questo punto una concimazione di protezione, utilizzando sempre concimi organici e aver cura di mantenere umido il terreno almeno per una decina di giorni, fino a quando le sementi non saranno del tutto germinate. Proseguire irrigando regolarmente.

Articolo di Giusy Pirosa e Matteo Cereda

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