L’origano è una delle più buone erbe aromatiche mediterranee, vi abbiamo già spiegato come coltivarlo, ora facciamo un rapido focus su come raccoglierlo ed essiccarlo.
Per le erbe aromatiche la raccolta è un momento di fondamentale importanza, scegliendo il momento giusto si riesce ad avere un maggior profumo e una miglior qualità della spezia.
La conservazione è l’altro passaggio fondamentale in cui ci si gioca il sapore, proviamo quindi a spiegare come farla al meglio. L’origano in particolare è una delle aromatiche in cui l’essiccazione valorizza l’aroma piuttosto che sminuirlo, a patto di effettuarla al meglio.
Come e quando raccogliere le foglie
L’origano si può raccogliere sempre, foglie e infiorescenze sono entrambe buone come aroma, in qualsiasi momento vengano prelevate, ci sono però momenti migliori, in cui la pianta profuma di più, in particolare la fioritura.
Bisogna inoltre bilanciare la raccolta in modo da non “pelare” mai completamente la pianta, così che possa durare a lungo e svilupparsi bene.
Chi coltiva origano sul balcone avrà la pianta a un passo dalla cucina, potrà quindi usare foglie appena colte in modo davvero comodissimo.
Ecco alcuni consigli in pillola sulla raccolta:
- Evitate di raccogliere quando la piantina è molto piccola, meglio aspettare che sia robusta e ben sviluppata prima di privarla di alcuni rami.
- Raccogliete l’origano durante la fioritura, è il momento migliore. Il periodo di fioritura varia in base all’età della pianta e al clima, in genere da giugno fino a settembre.
- Raccogliete quando il terreno è un po’ umido, non completamente secco. In alternativa bagnate il giorno prima della raccolta, senza esagerare.
- Usate forbici da potatura per recidere il rametto, non strappatelo per non rischiare di danneggiare la piantina.
- Tagliate il ramo appena sopra al colletto, senza intaccare la base della pianta.
- Raccogliete i rami di origano con i fiori, sono una parte profumata che si usa insieme alle foglie come spezia aromatica.
Come essiccare l’origano
L’origano è un’erba aromatica da conservare secca. Appena colta bisogna passare al processo di essiccazione, un’operazione estremamente semplice da fare. Abbiamo già scritto in generale alcune indicazioni utili per essiccare le erbe aromatiche, qui parliamo nello specifico di seccare l’origano.
Il luogo di essiccazione deve essere fresco, ombreggiato e ventilato, si può fare ad esempio sotto un portico. I rametti di origano vanno legati a mazzetti che si possono appendere per farli essiccare. Una volta secco l’origano viene il momento di togliere le foglioline e i fiori dal ramo e mettere la spezia in vasetti di vetro.
Impossibile dire quanto tempo occorre per essiccare, tutto dipende dal clima e dall’umidità del luogo dove appendete i mazzetti. E’ facilissimo capire quando le foglie sono secche, basta guardarle e toccarle.
Si può anche usare con ottimi risultati un essiccatore, permette di avere più rapidamente l’origano secco e di mantenere al meglio il suo profumo.
Articolo di Matteo Cereda
Articoli interessanti, avete fatto un buon lavoro, grazie tante.
Il libro ” la rivoluzione del filo di paglia” di Fukuoka fa parte della mia modesta biblioteca da più di 30 anni, ciao
il sito mi piace molto come tutti quelli istruttivi bravi continuate cosi 10++++
SANDRO lidi ferraresi
Ottimo
Grazie, è stato un ottimo consiglio.
grazie del consglio
ero dell’idea che solo i fiori bisognava far seccare, invece da quanto ho capito anche le foglie?
Anche le foglie dell’origano hanno potere aromatico, confermo.
Ottimi consigli!!! Ma come si taglia finito il periodo di fioritura prima dell’ inverno? Grazie
Non serve tagliare, se non per raccogliere l’aromatica oppure per regolare la dimensione del cespuglio. L’origano non ha bisogno di potature, ci si limita a eliminare eventuali rami secchi o sofferenti.
L’articolo è stato utle in quanto non ero a conoscenza del periodo di raccolta dell’Origano.
Grazie.
Dopo aver raccolto i rametti di origano occorre lavarli prima dell’essiccazione?
Ciao Cristina, una volta seccate le foglie non potranno più essere lavate, se i rami sono sporchi di terra o altro vanno puliti, idealmente sarebbe meglio evitare.
Grazie. Molto interessante. Ho una bella pianta di origano piena di fiori e non sapevo come fare. Ora ho le idee chiare! Grazie ancora.
Sì l’articolare è stato utile per le giuste indicazioni date.
Grazie. Ho imparato come fare.
Lo scorso anno ho raccolto essiccato e invasato l’origano come avete drtto sopra ma dopo pochi mesi mi ha fatto le farfallina vorrei sapere il motivo il perché è dove magari ho sbagliato mi hanno detto che influisce la luna è vero .
Datemi una risposta ho il nuovo raccolto da fare
Ciao Cinzia, se ho capito bene tu hai avuto delle farfalline nell’origano essiccato. Se è questo il problema non dipende dalla coltivazione e dalla raccolta, la luna non c’entra nulla. Le farfalle semplicemente hanno fatto le uova nell’origano dopo il raccolto, al limite durante la fase essiccazione. Basta mettere delle trappole a colla nei posti in cui si stocca l’origano per contenere il problema.
Complimenti ,ottimi suggerimenti , ben spiegati. Avrei una domanda: esistono attrezzi semi professionali per sbriciolare l’origano una volta essiccato ? Grazie.
Saluti ReD 51
Buongiorno Diego, purtroppo non so risponderti. Non avendo mai coltivato origano a scopo commerciale o comunque in buona quantità non mi sono mai posto il problema. Spero che qualche lettore possa rispondere alla tua domanda.
Articolo chiaro, ed utile. Ho capito finalmente causando cogliere l’origano e come essiccarlo. Grazie
Grazie spiegazione molto chiara. Non sapevo che si usasse anche il fiore.una volta fatto il “raccolto” per l’essicazione la pianta ha finito il suo ciclo?
Ciao Gianni, l’origano è una pianta perenne, quindi dopo il raccolto non conclude il ciclo ma ricomincia a produrre vegetazione e permetterà poi successivi raccolti.
Molto utile,ottimi consigli che metterò sicuramente in pratica. Grazie.
Sono pochi anni a che conduco un piccolo orto ed ogni volta in cui ho bisogno di consigli suggerimenti, o semplicemente sapere come fare, Ortodacotivare ha risposte chiare con descrizioni dettagliate. Complimenti,
Grazie per i vostri articoli.
Ottima spiegazione !!
Grazie !
grazie ottimo consiglio
Sulle foglioline sono comparse delle macchie, non su tutte. Da cosa potrebbe dipendere? Grazie intanto
Probabilmente si tratta di una malattia fungina. Difficile dire a distanza. Consiglio di eliminare i rametti compromessi come primo accorgimento. Si può poi fare un trattamento, magari come primo tentativo con propoli.
Grazie ho imparato una cosa nuova!
E’ molto importante riconoscere i diversi tipi di origano. Quello pregiato che viene usato per le pizze, non è l’origano volgare (Origanum vulgare L.) che si vede in foto che vive al nord Italia di solito in zone fresche di collina e montagna ha si un buon profumo ma è piuttosto piccante e asprigno, acre, non molto adatto ai piatti usati in meridione d’Italia dove l’origano pregiato vive allo stato selvatico in ambienti asciutti cespuglieti mediterranei raramente fino alla Toscana, Lazio, Marche. L’origano volgare si riconosce dalle brattee dei fiori di colore violaceo e corolla rosea, mentre l’origano meridionale (Origanum virens FL.Ital.) var. siculum (O. heracleoticum L.) ha fori bianchi in ogni parte o leggermente rosati e le brattee verdi con ghiandole dorate, le foglie sono generalmente più piccole che in O. vulgare. C’è anche, in meridione un O. vulgare subsp. viridulum che si può confondere con il precedente ma le caratteristiche organolettiche non sono come quelle del origano meridionale (O. virens). Questo per chiarire soprattutto agli abitanti, come me del nord’Italia, che hanno sempre associato l’origano che si trova abbondante nelle escursioni in montagna, alla pregiata, profumata specie meridionale.
Informazioni interessanti e utili. Grazie
Siete veramente bravi! È tutto molto ben spiegato
Grazie, molto precisi .
Grazie, molto utile. Stasera annaffioro e domani raccolgo!