Coltivare l’orto è un’attività molto utile e appagante, comporta però anche lavori impegnativi e può diventare faticoso.
Per fortuna ci sono attrezzi intelligenti, che possono aiutarci a fare più velocemente alcune operazioni e a ridurre lo sforzo fisico del coltivare. Non parlo di costosi attrezzi a motore per meccanizzare il lavoro, ma di semplici strumenti manuali che sono stati realizzate con idee innovative o forme particolarmente ergonomiche.
Qui di seguito ve ne segnalo 5 che forse non conoscete e che possono semplificare moltissimo altrettante operazioni tipiche dell’agricoltura. Provare per credere, questi strumenti possono rivoluzionare il metodo di lavoro. Ecco quindi 5 buone idee per risparmiare tempo ed evitare mal di schiena nell’orto.
Indice dei contenuti
1 – Lavorare la terra con la tecnovanga
Uno dei lavori più pesanti in campo è la vangatura manuale, eppure si rivela molto utile per mantenere il suolo sciolto e drenante. Quando si vanga ci si trova costretti a fare molti movimenti di schiena, piegandosi ad ogni affondo della lama, in modo da inclinare il manico per smuoverla, dissodando la terra compatta.
Esiste una vanga con uno speciale meccanismo, che consente di spostare l’inclinazione del manico, evitando di piegar la schiena e sfruttando un maggior effetto leva.
Si chiama Tecnovanga ed è un sistema davvero efficace, da sperimentare. Personalmente la preferisco in versione forca, visto che a mio parere è meglio limitarsi a rompere le zolle senza rigirarle, nel rispetto dei microrganismi del suolo.
Alternativa: l’aeroforca o grelinette
Sempre per lavorare il suolo un’altra idea ergonomica, più semplice e senza meccanismi, è quella della grelinette. Si tratta di uno strumento molto utilizzato in Francia, ma ingiustamente sconosciuto in Italia. A differenza di vanghe e forche nostrane la grelinette ha due manici e i denti con un’inclinazione studiata per agevolare la leva. Funziona benissimo e consente di lavorare una porzione di terreno piuttosto ampia ad ogni passaggio.
2 – Seminare rapidamente: le seminatrici a rotella
Mettere i semini uno a uno nel solco, in alcuni casi è un lavoro noioso e lungo, in particolare per alcune piante come spinaci, insalate da taglio o rapanelli che vanno abbastanza ravvicinate.
Per agevolare il lavoro si può usare una seminatrice: ne esistono modelli professionali, dall’aspetto simile a biciclette. Ma per un piccolo orto anche la semplice seminatrice a ruota può essere d’aiuto.
La seminatrice consente di mettere i semi in modo veloce e preciso, senza doversi chinare. I modelli più sofisticati si occupano anche di chiudere il solco e persino di tracciare la fila successiva, perfettamente parallela a quella seminata.
3 – Trapiantare senza chinarsi: il trapiantatore
Anche trapiantare in campo le giovani piantine implica chinarsi ogni volta, per far prima e restare in piedi possiamo avvalerci del trapiantatore. L’attrezzo si occupa di aprire il solco e far cadere la piantina dritta.
Se in un orto molto piccolo si fanno pochi trapianti e quindi l’attrezzo è un aiuto trascurabile su estensioni maggiori il trapiantatore diventa una vera rivoluzione.
In particolare lavorando in due si può diventare davvero rapidissimi nei trapianti, tanto che il metodo è in uso anche nella piccola agricoltura.
4 – Contro le erbe infestanti: il sarchiatore perfetto
Questo attrezzo ritengo sia la vera chicca tra quelli presentati nell’articolo, secondo me chiunque coltivi un orto dovrebbe avere in dotazione un frangizolle sarchiatore. Ne parlo spesso perché ha veramente cambiato il mio modo di lavorare.
Come si vede dalla foto si tratta di una rotella dentata, che ha lo scopo di rompere la crosta superficiale del terreno, seguita da una lama oscillante, che procede sotto il livello del suolo e taglia al colletto le piante infestanti. Quindi con una sola passata rimuove le erbe spontanee e smuove la terra.
Il sistema con la rotella dentata consente di passare con sicurezza e precisione tra le file, senza danneggiare le piantine coltivate. L’importante ovviamente è seminare file ben dritte.
Se si utilizza il frangizolle sarchiatore con buona frequenza (un paio di volte al mese) il terreno si mantiene morbido e pulito dalle erbe spontanee. In questo modo si riesce a passare l’attrezzo senza fatica. In pochi minuti si può sarchiare un’aiuola. Tenere il suolo soffice ovviamente è un grosso vantaggio per le piante coltivate (ho già parlato dei problemi che porta il formarsi di una crosta compatta).
5 – Sostenere le piante alte: un tutore a spirale
Ci sono alcune piante da orto che hanno il fusto troppo esile per stare in piedi da sole e vanno legate man mano che crescono.
Il lavoro di per sé non è impegnativo, il problema è ricordarsi di farlo. A me capita spesso di trovarmi nell’orto senza clip o spago e rimandare a data da destinarsi le legature, col rischio di dimenticarmene.
Bellissima idea quella di fare dei tutori a spirale: man mano che la pianta cresce il fusto resta all’interno delle curve e viene sostenuto senza necessità di esser legato. Semplicemente geniale.
Articolo di Matteo Cereda
Molto bello e interessante per chi coltiva un orto, ama la campagna e procurarsi prodotti sani e biologici, ama la natura ma ha anche una età non più…verde!! E vuole continuare a lavorare all’aria aperta con…la schiena dritta, braccia forti e corpo libero da dolori e acciacchi vari!!
Geniali!
Nn conoscevo l’esistenza di questi attrezzi, articolo molto utile.
molto interessante…grazie
Bella carrellata di attrezzi interessanti
Scusi, ma i tutori a spirale sono in un materiale che diventa rovente al sole di agosto … nn danneggia le piantine di pomodoro?
Ciao Nuccia, dipende dal tuo clima ma in genere non si verifica questo problema. In genere ad agosto il pomodoro è già sviluppato, per cui la pianta stessa ombreggia gran parte del tutore. Dove le temperature roventi arrivano già a inizio estate credo possa dare effettivamente qualche problemino.
Uso da un paio di anni la seminatrice a rotella. Confermo la praticità e la semplicità di utilizzo. Aggiungerei il consiglio di usare un poco di borotalco con i semi. Migliora la precisione ed elimina il rischio di intasare l serbatoio. Grazie dei consigli.
Grazie Stefano, non conoscevo il trick del borotalco!
Ciao sono interessata a partire con un orto bio intensivo ad uso familiare. Abbiamo un prato abbastanza grande con terreno piuttosto argilloso. Mi chiedevo se, per la costruzione del bancali con le stradine, quale attrezzatura utilizzare, considerando che parto da zero… Gralinette? O altro
Interessante anche tutti gli altri attrezzi con calma li acquisterò.
Grazie
Monica Lessinia
ciao Monica, per lavorare il terreno partendo da zero la grelinette potrebbe far fatica. Prova, ma all’inizio avrai un pane di radici e un suolo che potrebbe presentarsi molto compatto. Magari ti servirà perfino il piccone. Diciamo che la prima volta vale tutto quel che viene utile a smuovere la situazione iniziale. Poi la grelinette sarà utilissima per le lavorazioni successive. Per fare i bancali e le strade zappa e badile. Un saluto e buon lavoro!
Di questi conoscevo e possiedo solo la grelinette (versione Mazzola). Stavo giusto pensando di inventare una seminatrice a ruota come quella che ci mostri. Ahimè, è tutta la vita che le mie invenzioni sono già state inventate da qualcun altro! I tutori a spirale sono meravigliosi, se c’è una cosa che odio è legare le piante ai pali… Grazie.
Veramente molto utile. Attrezzi di grande efficacia che aiutano veramente chi, come me, fa un po fatica a stare al passo con le esigenze del giardino.