L’orto bio-intensivo è un metodo di coltivazione molto interessante perché vuole essere al tempo stesso naturale e produttivo, rispettoso di tutte le forme di vita. Quindi anche della vostra schiena!
Per poter lavorare in modo comodo ed efficace vengono utilizzati alcuni attrezzi concepiti recentemente e pensati per dare la massima ergonomia. Questi strumenti sono manuali: niente trattori rumorosi ed inquinanti. Vale la pena scoprire questi utensili, si tratta di idee spesso molto semplici, che possono migliorare concretamente la vita di chi coltiva.
Dalla grelinette al ciclocoltivatore, parliamo di attrezzature moderne, ben studiate per lavorare in maniera efficace e piacevole… Con la schiena dritta! Non certo una cosa da poco per chi coltiva l’orto, che sia una piccola produzione familiare o agricoltura da reddito.
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L’importanza di un’attrezzatura pratica
L’orto bio-intensivo è un metodo di coltivazione professionale. Per avere un’agricoltura manuale produttiva e poco faticosa servono attrezzi intelligenti, capaci di ottimizzare il tempo del coltivatore e metterlo in condizione di lavorare in modo comodo.
Questo modo di curare gli ortaggi ha radici antiche: nasce a Parigi nel 1800. Per ragioni sconosciute sparisce all’inizio della prima guerra mondiale. Aveva dato modo alla capitale francese di essere autosufficiente in ortaggi durante un secolo!
La nascita del metodo bio-intensivo. Se volete seguirci in un interessante viaggio nella Parigi del 1800 scopriremo insieme dove nasce questo metodo di coltivazione.
Da una quindicina di anni l’orto bio-intensivo, chiamato anche Market Garden, convince sempre più ortolani professionali in tutto il mondo e anche in Italia. Grazie a un’ottima organizzazione delle colture il contadino può facilmente ottimizzare il suo lavoro. Studi scientifici realizzati nella fattoria francese “la ferme du Bec Hellouin”, in collaborazione con l’università agraria di Parigi, dimostrano come la cura manuale giusta permetta di produrre tantissimi ortaggi in un spazio ridotto, alla stessa velocità rispetto ai campi coltivati con un trattore. Le pagine di “Abbondanza Miracolosa” raccontano questa storia, un bellissimo libro. Non è un manuale di agricoltura ma bensì il racconto della loro esperienza, sembra una fiaba, ma è vera! A leggerlo vi verrà voglia di diventare contadini, un libro da tenere sul comodino e da regalare agli amici.
Oggi molti coltivatori che praticano l’orto bio-intensivo mettono la loro ingegnosità al servizio della comunità, condividono le loro esperienze sui social media. Tramite questa condivisione dei saperi e delle pratiche è stato possibile sviluppare attrezzi manuali super ergonomici e comodi da utilizzare, come quelli che scopriremo qui di seguito.
Attrezzi rispettosi del suolo
Nell’orto bio-intensivo l’ortolano coltiva in primis il suolo, non guarda solo alla salute delle piante ma instaura anche una simbiosi tra tutte le forme di vita presenti nell’orto. Con il suo lavoro crea le condizioni di vita ideali per tutti, dall’essere vivente più microscopico passando per il lombrico, e ovviamente anche per sé stesso. La cura biologica delle patologie assicura un ambiente senza veleno, sano anche per noi umani. Gli attrezzi che impieghiamo devono tener conto di questo approccio ed essere rispettosi del terreno e di tutta la vita, anche microscopica, in esso contenuta.
Il terreno dell’orto bio-intensivo. Come in tutti gli orti, la terra deve essere bella fine per garantire un bel raccolto. Vediamo nel dettaglio come curare il suolo al meglio.
La grelinette
La grelinette è una forca particolare inventata da un Francese negli anni 60. Più larga rispetto alla normale vanga forca permette di lavorare il terreno in profondità senza ribaltarlo. Il suolo non è lo stesso in superficie che in profondità: capovolgerlo significa uccidere tantissimi degli esseri
viventi che lo compongono. Un peccato, soprattutto perché sono proprio questi microrganismi a nutrire le nostre piante…
Con la grelinette la terra viene arieggiata ma la sua struttura rimane intatta. Questo permette di renderla naturalmente morbida. Nell’orto bio-intensivo viene utilizzata al posto della fresa. Fate una prova, costa poco e vi renderete conto subito di una maggiore differenza… Con la grelinette si lavora con il canto degli uccelli e il ronzio delle api; senza odore di benzina… Non male vero?!
Inventata apposta per lavorare anche i terreni difficili si può utilizzare senza problemi quando la terra è argillosa. L’ergonomia di questo attrezzo è stata studiata proprio per salvaguardare la vostra schiena e risparmiare fatica. Ne esistono tanti modelli diversi, non tutti sono validi. Deve avere due manici, personalmente preferisco che siano di legno così non si riscaldano sotto il sole estivo. I denti devono essere fatti con un metallo di qualità e fissati molto bene all’attrezzo. Non devono essere lunghi più di 20 cm. Personalmente mi affido a un fabbro in Francia che spedisce velocemente i suoi attrezzi a un prezzo competitivo.
Il ciclocoltivatore
Il ciclocoltivatore (o weelhoe) è un attrezzo molto versatile, non facciamoci spaventare dal nome altisonante: è. molto facile da utilizzare. Sullo stesso ciclocoltivatore si possono montare tanti attrezzi, che sono intercambiabili. Ad ogni lavoro il suo attrezzo. Esiste una vasta gamma di accessori per gestire le varie esigenze colturali. Utilizzato con il sarchiatore oscillante crea un ottimo letto di semina o trapianto, rende semplice e veloce la sarchiatura e il diserbo. Con i Bio dischi potrete anche fare il rincalzo su carote, barbabietole, finocchi e altri ortaggi. Comodo!
Si tratta di un’attrezzatura adatta ad orti di buone dimensioni, dove può sostituire la zappa. In Italia potete trovare il ciclocoltivatore Terrateck, con tutti i suoi accessori da Officina Walden
Il sarchiatore oscillante
Immaginatevi un sarchiatore che non vi spacca la schiena… Bello pensarlo vero?
Il sarchiatore oscillante permette di diserbare erbacce giovani e rompere la crosta formata sulla superficie del suolo. Si tratta di una lama fissata con un perno su un manico di legno. Il fatto che non abbia un angolo fisso permette di avere la lama sempre parallela al suolo, adattando l’inclinazione al movimento. Purtroppo non è semplice trovare sarchiatori oscillanti nei garden center, vi consiglio sempre Officina Walden.
In piedi, la schiena dritta e i lombari rilassati toglierete tutte le erbe che impediscono il buon sviluppo dei vostri ortaggi. Nello stesso momento arieggiate la superficie del suolo. Cosa chiedere di più?
Le seminatrice
La semina a mano è raramente fatta bene, perché inevitabilmente poco precisa. Spesso si seminano troppi semi e si deve diradare oppure si seminano troppo pochi semi e nascono tante spontanee. Esistono vari modelli di seminatrice manuale, non mi trovo bene con tutti… La JP1 è una seminatrice di precisione, funziona in tutti i tipi di terreno.
Purtroppo il suo prezzo la riserva ai professionisti oppure agli hobbisti veramente appassionati. Non conosco nessuna seminatrice di questa qualità a un prezzo inferiore. Anche se non è così grave farne a meno per un piccolo orticello, l’ideale sarebbe aiutarsi con una seminatrice anche su piccola scala.
Per chi non può impiegarla un piccolo trucco: Mischiate i vostri semi 50/50 con della sabbia di fiume o del terriccio. E hop! La semina a mano diventa più uniforme. Rudimentale.
Attrezzi per trapiantare
Trapiantare a mano è un piacere. Ma stranamente le palette sono poco ergonomiche, dopo un po’ fanno male al polso. Avete mai fatto caso quanto strano e poco naturale sia l’angolo della nostra mano e del nostro braccio quando trapiantiamo? Nel tempo crea problemi di salute ai professionisti.
Chi vuole risparmiare il suo polso deve modificare l’angolo del manichino per averlo a 90° della paletta. In questo modo l’attrezzo diventa molto più ergonomico.
Per i professionisti esiste un attrezzo assolutamente straordinario: Paperpot. Inventato in Corea, trasforma ore di lavoro in minuti! Il Paperpot è una trapiantatrice manuale super comoda!
Quali attrezzi servono nell’orto famigliare
Un hobbista non ha bisogno di tutti questi attrezzi per cominciare il suo orto bio-intensivo! Infatti avete già tutto quello che vi serve.
Invece della grelinette si può utilizzare una semplice vanga forca. Nonostante sia meno comoda e vi prenda più tempo per svolgere il lavoro, otterrete lo stesso risultato che con una grelinette.
Se il vostro orto è piccolo potete usare un rastrello per fare la terra fine in superficie, non è certo obbligatorio avere un ciclocoltivatore. Per il diserbo va bene anche la zappa… se utilizzata correttamente.
L’orto bio-intensivo è prima di tutto un’organizzazione comoda delle coltivazione.
Chiunque proverà si renderà conto che si può coltivare più di quello che si pensa in uno spazio molto piccolo. Gli attrezzi servono soltanto a rendere il lavoro più fluido, meno faticoso e più preciso. Se vendete il vostro motocoltivatore avrete soldi sufficienti per comprare tutti gli attrezzi che servono a un hobbista e anche invitare i vostri amici al ristorante!
Per chi volesse approfondire di più i segreti dell’orto bio-intensivo vi invito a leggere gli altri articoli pubblicati sul sito, e vi raccomando anche la lettura del libro di Jean Martin Fortier “Coltivare Bio con Successo”.
L’orto deve creare un piacere! Sono luoghi dove rilassarsi, dove svuotarsi dai pensieri e ritrovare il sorriso. Devono essere belli da vedere e offrire cibo sano, bello e saporito. Coltivati con passione e cucinati con amore sono il segreto della salute!
Articolo di Emile Jacquet. Fotografie di Elisa Scarpa (@elisascarpa.travelphotography) e di Nicola Savio (officina Walden).
NB: Per chi volesse sperimentare il metodo bio-intensivo il consiglio è di seguire uno dei corsi sull’argomento. Ad esempio quello di tre giorni tenuto da Matteo Mazzola, organizzato alla Fattoria dell’autosufficienza.
il link al fabbro che produce grelinettes da errore 404. Puoi darmi un indirizzzo a cui contattarlo?
Ciao, ecco il link aggiornato, indicatomi da Emile Jacquet:
https://www.lafabriculture.fr/jardinage-maraichage/16-outil-a-huit-dents.html
Buongiorno Alberto,
Scelgo il numero di denti della grelinette, quindi la sua larghezza, riguardo a come organizzo il mio orto. Faccio sempre bancali di 80cm di larghezza, quindi uso una grelinette di 80cm di larghezza affinché lavorare tutta la larghezza del bancale in una sola volta.
La grelinette che raccomando è molto resistente, lavora in tutti i terreni, insieme al buon senso..
Se il terreno è cosi duro allora si deve capire perché ed eventualmente concludere con l’utilizzo di un’altro attrezzo (magari motorizzato) per la prima lavorazione.
Saluti
Ciao Matteo, ho da poco un terreno di circa 1500mq che vorrei lavorare ad orto. Ho acquistato una grelinette ma dopo una giornata di lavoro i denti erano tutti completamente piegati, perché il terreno è molto duro.
Sto facendo tutto il lavoro a mano, con la zappetta, visto che non riesco nemmeno a inserire la vanga in profondità.
Ho acquistato anche il frangizolle sarchiatore, ma riesco ad usarlo solo dove ho già lavorato e smosso il terreno:
Tieni presente che è rimasto incolto e in balia dei rovi per sette anni.
Starei pensando di acquistare un motocoltivatore, altrimenti non finirò mai di smuovere almeno una volta tutto il campo.
Io sono da sola e non ho una gran forza fisica (anzi direi che sono una mezzasega!)
Grazie per i consigli
Ciao Barbara
Se parti da un suolo incolto e con molte radici sicuramente conviene lavorare meccanicamente la prima volta 1500 mq (anche avendo le forze meglio farsi aiutare). L’intervento ti serve che sia effettuato una sola volta, sarebbe bene rompere le zolle a buona profondità. La cosa migliore secondo me non è comprare un motocoltivatore ma piuttosto trovare un contadino che faccia le lavorazioni. Idealmente il primo passaggio profondo a ripuntatore e poi vangatrice, più facile che i contadini abbiano aratro e fresa, che hanno un impatto più negativo sugli equilibri del suolo ma che comunque ti consentono di rompere efficacemente il pane di radici che negli anni si sarà formato. Dopo questa prima lavorazione potrai organizzarti con frangizolle e grelinette, eventualmente valutare per alcune lavorazioni anche un motocoltivatore.
Ciao Emile e Matteo,
Suggerirei di inserire un link per il ciclocoltivatore al video https://www.youtube.com/watch?v=M-qhLHRCHZ8; per il sarchiatore non so dare consigli, ma un video di riferimento ci starebbe bene. Ultima cosa, secondo me non si capisce molto bene la funzione e l’utilizzo di ciclocolivatore, sarchietto e paperpot.
Non è assolutamente questione di puntiglio, è che vi studio e vorrei capire bene quello che leggo!