La vangatrice è un attrezzo ideale per lavorare il terreno nell’ottica di una coltivazione biologica, ne abbiamo già parlato evidenziando i vantaggi che porta rispetto alla classica fresa che viene spesso adoperata sul suolo dell’orto.
Quello che non tutti sanno è che non ci sono solo vangatrici professionali pensate per grandi superfici: esiste anche una versione adatta a estensioni medio piccole, applicabile al motocoltivatore.
Si tratta di una macchina che meriterebbe una maggior diffusione, perché davvero utile nel preparare l’orto, rispettando la stratigrafia e la struttura del terreno. Purtroppo spesso si preferisce fresare con la motozappa, che ha conseguenze differenti sul suolo. Andiamo a scoprire qualcosa in più sulla vangatrice per motocoltivatore o motovanga, per capire quali differenze apporta rispetto alla motozappa e come mai conviene impiegare questa macchina.
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Come funziona la vangatrice
Vangare manualmente è un lavoro piuttosto pesante fisicamente, uno dei più impegnativi tra quelli richiesti per fare un orto. Per questo può essere utile trovare alternative meccanizzate.
La vangatrice simula proprio il lavoro della vanga: ha una serie di lame che entrano nel terreno e rompono le zolle in modo meccanico, dissodando. Il risultato è rendere il terreno sciolto e drenante, pronto ad accogliere nel modo migliore le radici delle piante da coltivare.
Il video della vangatrice
Abbiamo testato la vangatrice per motocoltivatore Gramegna sul campo.
Eccola in azione:
Come lavora il suolo
La vangatrice da motocoltivatore arriva a lavorare fino a 16 cm di profondità, ed è possibile regolarla per diversi livelli di affinamento del suolo, lasciando zolle oppure sminuzzando meglio il terreno.
Regolata sul fine lascia un letto di semina praticamente pronto, senza polverizzare il suolo come farebbe invece la motozappa. Questo è interessante perché il suolo polveroso e destrutturato finisce poi per compattarsi alle prime piogge in una crosta asfittica, poco sana per le colture.
La vangatrice non richiede necessariamente un terreno in tempera per lavorare: possiamo azionarla in svariate condizioni, anche con suolo molto umido, senza che si impasti. Non teme neppure la presenza di erbe o piccoli sassi. Questo perché il movimento delle lame che scendono e non rotano evita che si leghi tutto tra i coltelli, come avviene invece nella fresa.
Anche se la macchina procede egregiamente in ogni condizione di suolo ai fini di una lavorazione che ne migliori la struttura è sempre meglio lavorare a terreno in tempera.
Sempre per via del tipo di lavoro che effettua non crea una suola di lavorazione, che è il più grande difetto della motozappa, e rispetta la stratigrafia del suolo salvaguardando i microrganismi utili che ci vivono.
L’applicazione al motocoltivatore
Il motocoltivatore è una macchina versatile, a cui si possono aggiungere diversi accessori: dalla trincia allo spalaneve. Il suo strumento di lavoro più classico è indubbiamente la fresa, analoga a quella della motozappa, ma sono svariati gli applicativi possibili. Tra questi c’è appunto la vangatrice per motocoltivatore.
Questo macchinario prodotto da Gramegna viene predisposto con attacchi per ogni tipo di motocoltivatore. Richiede poca potenza da parte del motore e può essere azionata anche da motocoltivatori di media taglia, a partire dagli 8 cavalli, anche con motori a benzina.
Esiste in due versioni, larghezza 50 oppure 65 cm, adatta quindi anche a passare tra filari o muoversi in spazi stretti. Sul lavoro è agile e maneggevole, poco faticosa.
Si tratta di una macchina robusta, autolubrificante, con trasmissione sigillata. Non ha bisogno di manutenzione.
Differenze tra vangatrice e fresa
Vale la pena riepilogare per punti i pregi della vangatrice rispetto alla fresa:
- Maggior profondità di lavoro. Le lame della vangatrice arrivano a 16 cm, mentre la fresa in media lavora sui 10 cm più superficiali.
- Niente suola di lavorazione. Il movimento rotatorio della fresa vede le sue lame battere il suolo compattandolo, la lama della vangatrice invece scende verticalmente, senza creare suola.
- Mantiene la struttura del suolo. La fresa della motozappa invece tende a polverizzare la superficie del letto di semina.
- Lavora con qualsiasi condizione del terreno. La vangatrice si può usare anche con il terreno bagnato e con presenza di erba, mentre la motozappa si impasterebbe.
Bisogna dire che una vangatrice comporta un meccanismo più complesso rispetto alla fresa e questo si riflette in un costo maggiore. Possiamo considerarlo un ottimo investimento sul lungo periodo, considerando la durata dell’attrezzo. Il fatto che sia applicabile a diversi motori permette a chi ha già un motocoltivatore di comprare soltanto l’applicativo con le lame.
Articolo di Matteo Cereda, in collaborazione con Gramegna.
si molto
Buongiorno,
ho visto che ci sono molte altre marche che producono lo stesso prodotto.
Posso capire come e perchè avete scelto Gramegna invece degli altri?
Grazie
Ciao Marco, Gramegna è l’azienda che ha inventato la vangatrice, poi certamente sono arrivati anche altri marchi alla stessa soluzione. Abbiamo avuto la fortuna di provare la vangatrice per motocoltivatore Gramegna, per cui ne parliamo con cognizione. So che non tutte le vangatrici per motocoltivatore hanno la stessa facilità d’uso, infatti non è semplice realizzare una vangatrice in piccolo, che sia efficiente.