Il rame è da secoli uno dei trattamenti più utilizzati in agricoltura per difendere le piante dalle malattie fungine. Lo troviamo in diversi formulati, dalla poltiglia bordolese al “verde rame” dell’ossicloruro, fino al solfato di rame.

I trattamenti rameici sono consentiti in agricoltura biologica, tuttavia non sono privi di controindicazioni.

trattamenti non rameici

Scopriamo come mai cercare alternative al rame e quali possono essere le strategie di prevenzione e difesa da applicare in orto e frutteto per ridurre i trattamenti anticrittogamici a base di rame.

Questo articolo nasce in collaborazione con Solabiol, azienda che si occupa di difesa biologica e che sta proponendo alcune soluzioni veramente interessanti e innovative (come Ibisco e Vitikappa di cui parleremo).

Perché cercare alternative al rame

Ci sono almeno tre motivi che ci dovrebbero spingere a utilizzare meno rame nella coltivazione:

  • Ecologia: pur essendo di origine naturale il rame è un metallo pesante. Se un frutteto viene trattato regolarmente con prodotti rameici, col tempo si accumula nel terreno. Il fatto che i trattamenti rameici siano permessi in agricoltura biologica non significa che possano essere utilizzati alla leggera. Per approfondire si può leggere il post sui rischi legati al rame.
  • Limiti normativi: la consapevolezza dell’impatto ambientale del rame si sta diffondendo, la legislazione pone limiti all’uso di rame che diventano di anno in anno più restrittivi.
  • Ragioni agronomiche. In agricoltura non bisogna mai affidarsi a un solo metodo di difesa: gli agenti patogeni sono organismi vivi, capaci di evolversi e sviluppare resistenze a condizioni avverse. Alternare diversi trattamenti è importante per una difesa delle piante che sia davvero efficace anche nel lungo periodo.

Buone pratiche agronomiche

Prima di pensare ai trattamenti, bisogna coltivare bene.

Molti problemi si prevengono semplicemente evitando di creare condizioni in cui i patogeni si diffondono facilmente. Ad esempio muffe e marciumi proliferano con umidità stagnante.

Ecco alcuni consigli:

  • Una buona lavorazione del terreno, che garantisca il corretto drenaggio dell’acqua ,è il punto fondamentale per diminuire le patologie.
  • Potature equilibrate nelle piante da frutto permettono ad aria e luce di entrare nella chioma.
  • Concimazioni bilanciate, senza eccessi, rendono la pianta resistente. Attenzione in particolare a eccessi di azoto che possono indebolire le difese. Particolarmente positivo l’effetto di concimazioni che stimolano l’apparato radicale (ad esempio Natural Booster) e rendono la pianta robusta.
  • Attenzione agli attrezzi, che devono essere disinfettati per non diventare vettori di trasmissione delle patologie.
  • Fare attenzione nella stagione autunnale ai residui dell’anno precedente (ad esempio le foglie cadute sotto alla chioma delle piante) che possono ospitare patogeni svernanti.
  • Effettuare rotazioni colturali nell’orto, evitando di coltivare piante della stessa famiglia sempre nello stesso appezzamento.
  • Utilizzare polvere di roccia nei periodi umidi, come la zeolite cubana, in grado di assorbire l’umidità eccessiva sulle foglie e disidratare le spore patogene.

Scommettere su corroboranti e sostanze di base

Una strategia interessante per ridurre i trattamenti è quella di agire per rafforzare la pianta, potenziando le sue difese immunitarie con dei biostimolanti.

Ci sono una serie di sostanze naturali ad azione corroborante, ad esempio:

Sono prodotti che possono essere impiegati per dare impulsi positivi alla pianta e renderla maggiormente resistente alle patologie. Non bisogna aspettarsi miracoli: i corroboranti non assicurano piante sane, ma diminuiscono la probabilità di avere problemi e non hanno controindicazioni.

Elicitori: prevenzione di ultima generazione

Tra i fitofarmaci biologici la ricerca scientifica lavora anche a trattamenti elicitori, che si comportano come dei vaccini. Sono sostanze che simulano la presenza di un patogeno in modo che la pianta alzi le sue barriere protettive.

ibisco elicitore

Una concezione innovativa molto interessante, di cui sicuramente sentiremo parlare in futuro. Qualcosa sul mercato in questa direzione già è presente: Solabiol ha presentato Ibisco (novità 2022), un elicitore utile contro l’oidio.

Trattamenti biologici non rameici

vitikappa

Siamo abituati a pensare al rame come principale anticrittogamico biologico, accompagnato al massimo dallo zolfo.

In realtà esistono anche altri prodotti naturali utili contro le malattie fungine, come ad esempio polisolfuro di calcio o bicarbonato di potassio.

Ci sono anche funghi antagonisti che possono essere utilizzati nella lotta ai patogeni, ad esempio il Thricoderma harzianum o Ampelomyces quisqualis.

Vitikappa è il nuovo fungicida Solabiol a base di bicarbonato di potassio, rappresenta una soluzione ecologica ed efficace a una serie di patologie come oidio, ticchiolatura, monilia, botrite.

Articolo di Matteo Cereda, in collaborazione con Solabiol.

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