Chi pratica l’agricoltura naturale sa come sia importante mantenere all’interno del proprio orto quella biodiversità che caratterizza i luoghi naturali. La diversità in questo senso è sinonimo di stabilità: la presenza di tanti elementi si traduce in molteplici risorse contro gli imprevisti.
Tra queste risorse giocano un ruolo importante gli insetti, che possono essere utili agli equilibri dell’orto e aiutare le colture sia come impollinatori (come api e bombi) che come predatori di altri parassiti (come le coccinelle). Il coltivatore deve quindi prendersi cura di loro e cercare di attirarli nell’orto.
Si possono richiamare mettendo tra le coltivazioni alcune piante, in particolare fiori. Per invitarli a restare possiamo anche decidere di costruire un Bug’s Hotel, ovvero una casetta che faccia loro da riparo.
Biodiversità: difendersi dagli insetti con gli insetti
Gli insetti utili sono come si diceva una grande risorsa da reintrodurre nell’orto. Per raccontarlo parto dalla mia esperienza orticola dell’anno scorso. Nella zona collinare del Friuli Venezia Giulia, dove abito, la scorsa estate c’è stata una grande infestazione di cimici. Questi insetti hanno provocato dei grandi danni in tutti i raccolti, il mio piccolo orto compreso.
Le cose che ho notato principalmente furono due. La prima è che le cimici si concentrano su alcune specie di piante, anche in maniera molto intensa, facendo grandissimi danni, ma meno sulle altre. Nel mio caso i raccolti di fagiolini e patate sono andati quasi del tutto persi ma gli altri si sono preservati in buona parte (pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, mais e radicchio). Questo ci suggerisce ancora una volta come diversificare il raccolto sia importante.
L’altro aspetto che mi ha colpito fu quello che facevano le vespe. Nel mio giardino ce ne sono in grande quantità, la mattina seguente alle irrigazioni dell’orto ne trovavo moltissime che volavano in giro. Chiaramente erano lì per bere ma ho notato che sono ghiotte delle piccole cimici: ogni tanto passavano sopra una cimice, la afferravano e se la portavano via volando. Le vespe sono state un inaspettato alleato nella lotta dell’anno scorso che ho combattuto da solo, con un secchio, andando a togliere i parassiti manualmente la mattina.
Questo racconto per dire che gli insetti possono essere la causa di alcuni problemi nell’orto ma anche la soluzione. La cosa importante è che ne siano presenti molteplici tipologie, in modo tale così che nessuna riesca a prevalere. Ci sono persone che provano repulsione verso gli insetti e potrebbero trovare questa metodica disgustosa. Mi spiace per loro ma questo è un problema che chi volesse fare agricoltura naturale deve superare.
Come costruire il Bug’s Hotel
Vediamo quindi come possiamo costruire un “Bug’s Hotel” per l’orto naturale, ossia la casetta per gli insetti utili. Credo che in un buon sistema agricolo naturale non ci sia bisogno di costruirne una: gli insetti sanno badare a loro stessi, e possono abitare le siepi, cespugli o tanti altri ripari già presenti nell’ambiente. Quando l’orto si trova in città o comunque in zone dove l’uomo ha fortemente trasformato (e purtroppo cementificato) il paesaggio, gli insetti possono trovar maggiori difficoltà e decidere di emigrare. In questi casi la nostra casetta potrebbe essere un incentivo a restare.
Ad ogni modo è sempre interessante sperimentare e sono interessato ad osservare l’efficacia di questa costruzione nel ristabilire gli equilibri naturali, in particolare:
- Se e quanto velocemente verrà abitata.
- Da quali specie di insetti.
- L’interazione delle specie presenti con l’orto (impollinazioni e difesa dai fitofagi)
Questo con un metodo rigorosamente non scientifico.
Di solito queste costruzioni vengono fatte per richiamare alcuni insetti “utili”, spesso si tratta di impollinatori oppure di predatori degli insetti che aggrediscono le piante. Alcuni di questi come vespe, api solitarie, ragni, coccinelle, forbici, scorpioni, si rifugiano negli anfratti o nelle fessure fra le pietre e il legno. Da qui l’idea di imitare quello che succede in natura e creare un ambiente che sia adatto ad ospitarli.
Come costruire il Bug’s Hotel
Sul web possiamo trovare moltissimi esempi di casetta per gli insetti, basta scrivere “bugs’ hotel” o “insects’ hotel” nei motori di ricerca. La realizzazione può essere molto semplice o più complessa ed efficace, non ci sono limiti. Si può dare libero sfogo alla creatività per quanto riguarda i materiali da usare, creando strutture anche artistiche.
Chi ha l’orto in giardino può quindi dare una valenza estetica alla casetta. Infine può essere una possibilità per riciclare materiali di recupero, nel mio caso pezzi di legno che altrimenti andrebbero buttati nella stufa.
Per la mia casetta ho costruito prima una struttura esterna tipo cesta, utilizzando il bancale che conteneva la legna. Con un trapano e un seghetto ho cercato di fare del mio meglio, nonostante non mi sia mai cimentato in altre opere di falegnameria. Dopodiché ho dotato la cesta di un tetto per tenere l’ambiente all’asciutto.
Come viene fatta questa struttura interna non è importante, come non lo sono le sue dimensioni. Per costruire il vostro bug’s hotel dovete fare una struttura che abbia almeno due pareti e il tetto, dove poi si inseriranno i vari materiali.
Il mio passo successivo è stato appunto preparare tutti i materiali che andranno a costituire la vera e propria abitazione dei nostri piccoli alleati. Ecco elencate alcune idee:
- Fascette di legnetti. Ho collezionato un po’ di rametti, risulte delle potature invernali e li ho legati con la rafia.
- Pezzi di legno forati col trapano.
- Fascette di bambù. Questo materiale in particolare si presta molto bene perché è già cavo e a fondo cieco.
- Vasi di terracotta riempiti con materiale vegetale essiccato, in particolare paglia, segatura, corteccia e foglie.
- Sassi di varie dimensioni.
Non a caso costruendo i ripari per insetti utili si inseriscono cose diverse: fessure di varie forme e dimensioni e materiali differenti possono attrarre diversi tipi di insetti. Quindi anche l’uso di diverse tipologie di materiale potrebbe aiutare a creare biodiversità.
Posizionamento della casetta
Ho collocato la casetta nell’orto, contro un muro in una posizione centrale, e ho cominciato ad accatastare i materiali uno sopra l’altro mettendo i più pesanti alla base della costruzione. Come si vede in foto non ho riempito completamente lo spazio: questo è il risultato momentaneo. Riempirò la casetta fino alla cima del tetto coi materiali che mi avanzeranno man mano, visto che ho intenzione di usare materia di recupero.
Infine quando verrà la bella stagione sarà opportuno coprire la facciata della casa in modo che gli uccelli non possano banchettare grazie al nostro lavoro. Anche perché gli insetti non gradirebbero avere le insenature esposte a sud in piena luce del sole.
Ora aspetto l’estate per vedere cosa accadrà. Mi è capitato di vedere in altri orti dei Bug’s Hotel non molto frequentati, ma erano di recente costruzione.
Ho idea che sia un tipo installazione che ha bisogno di tempo per venire abitata, forse deve invecchiare un po’ ed entrare a far parte dell’ambiente, prima che possa attrarre i nostri piccoli amici.
Articolo scritto da Giorgio Avanzo.
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