orto inglese a maggioEccoci alla terza puntata del diario di orto che Lucina ci manda dall’Inghilterra. Chi si è perso il capitolo precedente può fare un passo indietro e leggere l’articolo di aprile.

Maggio è stato un mese un po’ pazzo qui in Inghilterra per quanto riguarda il tempo, anche se mi sembra di avere capito che anche in Italia le cose non siano andate molto meglio e molta gente ha dovuto riaccendere il riscaldamento. Durante le prime settimane del mese la temperatura alcune mattine registrava 4 gradi e di notte fin quasi sotto lo zero.

Sembrava di essere tornati a gennaio. Anzi, no. A gennaio faceva più caldo, se ricordo bene. Il risultato è stato che tutte le coltivazioni hanno subito rallentamenti. Fortunatamente io non avevo niente nell’orto che potesse patire a causa del gelo ma ho notato che altre persone nell’allotment hanno avuto qualche danno, ad esempio alle patate. Qui in Inghilterra siamo in verità abituati al tempo variabile ed al fenomeno delle quattro stagioni in un solo giorno (e credetemi succede molto frequentemente!) però nella mia amata Italia a maggio in genere il bel tempo è sempre stato garantito. Cosa sta succedendo?

Incontri ravvicinati del terzo tipo

Molte cose sono successe questo mese, cominciando da un incontro alquanto inaspettato. Una sera verso l’inizio del mese mentre lavoravo sola soletta nel mio orticello mi sono vista passare davanti una volpe con fare spavaldo, a pochi metri di distanza. Non pareva per niente impaurita. Infatti sono riuscita a farle una foto, come ben vedete.

Avevo visto in passato delle volpi attraversare la strada di notte vicino a casa ma sempre in lontananza. Mai a distanza così ravvicinata. Sono le cosiddette volpi urbane che di giorno se ne stanno nascoste ed escono poi quando comincia fare buio. Ovviamente ho cercato di rivederla ma niente da fare.

libro agenda orto

volpe nell'orto

Semine e raccolti

Il mio orto è ormai quasi pieno. Incredibile ma vero. Ho piantato tantissime nuove verdure a maggio e mi è rimasto poco spazio, che ho riservato per piantare zucche, mais e fagiolini mangiatutto a giugno. E pensare che a inizio marzo avevo un terreno vergine! Guardate le foto del prima e dopo.

orto prima e dopo

Incredibile quanto le cose cambino in un orto nel giro di pochi mesi! Per aggiornarvi ecco cosa ho piantato questo mese: fragole (nel letto rialzato), bietole arcobaleno, un’altra varietà di spinaci, fagiolini , runner beans (un tipo di fagiolini grossi che io non ho mai visto in Italia), porri, broccoli, cavolfiori – ma non quelli bianchi tradizionali bensì di tre colori diversi :arancione, viola e verde smeraldo, pomodori di tre varietà diverse, melanzane (una varietà di melanzane piccole chiamata money makers per qualche strano motivo) e zucchine.

Per finire ho montato un obelisco di metallo. L’ho piazzato nel mezzo dell’orto e ci ho piantato attorno delle piante di piselli odorosi (sweet peas in inglese), una pianta rampicante molto comune qui in Inghilterra che produce dei fiori coloratissimi dal profumo delizioso per tutta l’estate. L’idea è di creare un centro focale oltre che una cascata di colori. In più sarà bello raccoglierli e riempire la casa di vasi di questi bellissimi fiori.

Semi vs piantine

Il mese scorso tutto quello che ho piantato nell’orto è stato tramite semi messi direttamente nel terreno (barbabietole, spinaci, fave, ecc.). Questo mese tutte le verdure piantate sono state comprate online in formato piantina (plug in inglese). L’unica eccezione sono le melanzane che ho orgogliosamente fatto crescere io da semi. Sarebbe bello e senz’altro più economico potere fare crescere tutte le verdure così ma purtroppo non ho lo spazio per una serra nel mio giardino quindi non è fattibile.

Sono riuscita a comprarmi una specie di mini serra/tenda con dei ripiani (vedi foto) che mi sta risultando utile ma non sarà mai come una vera e propria serra. Con tutti i limiti che ho e la mancanza di spazio vado avanti con gli esperimenti: ad esempio sto facendo crescere delle zucche da semi e così pure del cavolo nero di Toscana.

Ho anche fatto crescere dell’insalata e delle erbe: prezzemolo, coriandolo, erba cipollina e basilico che però tengo nel mio giardino. Tutte crescono felici e contente con l’eccezione del basilico che ha un aspetto davvero triste! Non gli piace proprio il tempo inglese e stare fuori all’aria aperta. Così dopo settimane di stenti ho tirato dentro alcune piantine e le ho messe sul davanzale della finestra. Vedremo.

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Come far crescere le piante da seme. Una guida al semenzaio, con tante indicazioni utili.

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mini serra per semine

Pomodori all’aperto! Really?

In Inghilterra la maggior parte delle persone non fa crescere i pomodori all’aperto ma in serra. L’ovvio motivo di questo è che qui il sole e il bel tempo, cose di cui i pomodori hanno bisogno per crescere bene, non sono garantiti qui, come ben sappiamo. Beh, come ho già spiegato, io non ho scelta in proposito, non avendo una serra, così i miei pomodori sono tutti finiti fuori. Idem per le melanzane. Tough! Arrangiatevi, miei cari! Davvero una bella scommessa questa che ha suscitato la perplessità di non pochi amici giardinieri.

Ma cos’altro posso fare? Mi affido alla sorte e tengo le dita incrociate che non sia un’estate fredda e piovosa. Il bicchiere è decisamente mezzo pieno, per quel che mi riguarda. Dopo tutto, come si dice qui: nothing ventured nothing gained (chi non risica non rosica). Quest’anno, come ben sapete , è l’anno degli esperimenti: quello che stenterà a crescere e creerà problemi non sarà ripiantato l’anno prossimo. Simple!

pomodori e zucchine all'aperto

Zucchine, melanzane e pomodori. O la va o la spacca!

Verdure felici e infelici

spinaci in padellaBasilico e pomodori non saranno contenti qui in Inghilterra, altre verdure però amano decisamente il clima inglese.

Una di queste sono gli spinaci, il mio primo (e unico) raccolto finora . Stanno crescendo a vista d’occhio! Li ho già usati per farmi delle ottime frittate. Ieri li ho usati in una bella salsa per condire la pasta a cui ho aggiunto funghi, parmigiano e mascarpone. Deliziosi! Ovviamente altre ricette mi aspettano.

Anche le bietole stanno venendo su bene. Decisamente ci sarà sempre un posto per loro nel mio orto. Gli asparagi invece per adesso non danno segni di vita. Ma saranno vivi? Speriamo in bene!!

patate rincalzate

Il rincalzo delle patate

Le patate piantate ad aprile sono germogliate a dovere. Grazie a questo blog ho imparato che non appena spuntano devono essere rincalzate, vale a dire bisogna ricoprirle di terra e fare una specie di montagnola sopra di loro. Un paio di volte.

Questo per evitare che le patate vengano esposte alla luce del sole che le renderebbe di colore verde, oltre che velenose (tutte cose che non sapevo).

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Il rincalzo delle patate. Ecco le istruzioni utili per sapere come e quando rincalzare le patate.

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Lotta all’ultimo sangue contro i parassiti

Come ho accennato nella seconda puntata una delle prime verdure piantate (le cime di rapa) è stata attaccata dai flea beetles (identificati come “altica” in italiano grazie a Matteo). Ho provato di tutto per sterminarli in modo biologico. Ho anche usato il macerato di ortica consigliato da Orto da coltivare, scorticandomi durante la procedura, ma purtroppo non ha funzionato. Niente da fare: questi maledetti insetti amano le cime di rapa ed infatti le usano come hotel. La cosa bizzarra è che nonostante l’infestazione di questi parassiti e le foglie bucherellate le cime di rapa stanno crescendo a dismisura (forse a causa del macerato di ortica che è anche un fertilizzante?). E l’altra cosa strana è che i vicini di casa, vale a dire gli spinaci, sono completamente immuni da questi maledetti insetti.

Ho deciso che la mia tattica sarà quella di aspettare e vedere cosa succede. Nel frattempo continuerò a spruzzarle con il mio mix fatto di sapone di marsiglia, olio di neem (consigliato da questo blog ) e bicarbonato di sodio. Funziona per gli afidi. Avanti allora! Io non mi do per vinta.

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Uno dei migliori insetticidi bio. L’olio di neem è uno strumento prezioso per la difesa dell’orto naturale, un insetticida a bassissimo impatto ambientale, valido contro svariati parassiti.

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Ospiti indesiderati: lumache e uccelli

Oltre che insetti e parassiti vari l’altra piaga dell’orto sono le lumache e gli uccelli. Per quanto riguarda le lumache ho usato come deterrente i pellets biologici di Solabiol consigliati su Orto da coltivare. Funzionano alla meraviglia. Sono in assoluto i migliori che io abbia mai provato. Li ho sperimentati anche nel mio giardino con ottimi risultati.

L’altra minaccia dell’orto sono invece gli uccelli e soprattutto i piccioni, che adorano in particolare certe piante, ad esempio le crucifere e i piselli. Entrambe le piantine di piselli e di broccoli che ho piantato sono state tutte becchettate e semi distrutte all’inizio quando ancora non avevo messo nessuna protezione. Ma adesso mi sono fatta furba come tutti gli altri e ho coperto queste piante con delle reti. A me piacciono gli uccelli ma non quando mi vengono a mangiare le verdure nell’orto!! ;-)

Dibbing e sistema di scambi

Nell’allotment di Hummersknott c’è una tavola vicino all’entrata dove la gente che ha semi o piantine in eccesso le può lasciare per gli altri. Un ottimo sistema di condivisione. Se si prende qualcosa si può fare una piccola offerta e lasciarla in un’apposita cassettina.

I pochi porri che ho piantato nel mio orto li ho proprio presi da questa tavola. E a proposito di porri: ho imparato che qui il sistema per piantarli si chiama dibbing: si fa un buco di 3-4 centimetri e si fa cadere dentro la piantina del porro, ma senza poi ricoprirla di terra. A quanto pare questo lascia spazio al porro di espandere il proprio gambo.

dibbing porri

Mi sa che anch’io prima o poi condividerò qualcosa dal momento che mi sono resa conto, nel mio entusiasmo, di avere ordinato più piante di quante ne possa usare! Alcune devono ancora arrivare ma io non ho più spazio. AIUTO! Oltretutto ho scoperto che la zucca che sto facendo crescere nella mia mini serra è un “mostro” che ha bisogno di due metri di spazio!

L’anno prossimo avrò un’idea molto migliore del numero di piante di cui ho bisogno e dello spazio che occupano. You live and learn, per dirla in inglese, ed io sto veramente imparando tanto. Alla volta prossima!

DIARIO DI UN ORTO INGLESE

Articolo di Lucina Stuart

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