Fare l’orto nel cassone permette di avere ottimi risultati e di lavorare comodamente. Si tratta di realizzare aiuole rialzate, ma a differenza della coltivazione a baulature o a prode rialzate in questo caso si costruisce un vero e proprio contenitore che faccia da muro esterno alla parte coltivata. Questo permette di alzare nettamente il livello della coltivazione e di tenere ordinati gli spazi.
Per indicare questa tecnica possiamo usare anche i termini “cassaforma” o “cassero”, presi in prestito dall’edilizia, dove stanno a indicare la struttura contenitiva in legno che si usa per le gettare fondamenta o rialzare muri. Il principio è lo stesso: una struttura esterna contiene la terra che viene coltivata.
Il fatto che il contenimento divida gli spazi rende questo sistema ottimale per gli orti in giardino, delimitando le coltivazioni da prato e aiuole ornamentali. Si tratta di un sistema in uso anche per coltivare i terrazzi, mentre il fatto che sia rialzato lo rende ideale per lavorare con persone diversamente abili ed è infatti utilizzato negli orti sociali.
Il contenitore può essere realizzato con vari materiali e consiste esclusivamente nelle pareti laterali, il fondo della cassaforma invece può restare liberamente a contatto col terreno, in modo da permettere all’acqua un buon drenaggio.
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Perché fare la cassaforma
Realizzare un orto a cassone rialzato comporta un discreto lavoro in fase di impianto, ma una volta che viene messo in opera permette diversi vantaggi, che scopriamo qui di seguito.
- Comodità nel lavoro. Il terreno viene rialzato e questo permette di lavorare più comodamente, senza doversi chinare. Questa caratteristica assume particolare utilità negli orti sociali: le persone diversamente abili, in carrozzina o con altre difficoltà fisiche a impedire i movimenti possono aver la possibilità di raggiungere più facilmente le aiuole dell’orto.
- Miglior drenaggio. Il rialzo permette un miglior drenaggio dell’acqua, evitando l’umidità eccessiva che può causare marciumi e malattie.
- Meno erbe infestanti. la posizione rialzata rende l’orto più difficilmente raggiungibile dai semi delle varie erbe, mentre le barriere laterali, se interrate per una decina di centimetri, separano la zona coltivata dall’esterno ed evitano che le radici delle piante spontanee si avvicinino agli ortaggi.
- Miglior impatto estetico. L’orto in cassaforma resta più ordinato esteticamente, si presta a situazioni di orto giardino che hanno anche un valore ornamentale.
- Un orto facile da coprire. Se si lasciano i bordi della cassaforma più alti di almeno 30 cm rispetto al terreno coltivato sarà semplice effettuare coperture con tessuto non tessuto o con reti ombreggianti a seconda della stagione. In questo modo si può preservare al bisogno le piante orticole dal freddo invernale oppure dal troppo sole estivo.
- Scegliere il substrato. Dove il terreno non è adatto alla coltivazione per le sue caratteristiche o perché molto impoverito si può riempire la cassaforma di terriccio idoneo, scegliendo un substrato adatto, e coltivare comunque. Lo stesso sistema si applica alla coltivazione in terrazzo o su spiazzi cementati.
L’orto in cassone è un’ottima idea se si sospetta che il proprio terreno sia contaminato da inquinamento.
Come costruire un orto rialzato in cassero
La scelta del materiale. La cassaforma ha necessariamente bisogno di pareti laterali che sostengano il terriccio e consentano il rialzo. Quelli che sono i muri esterni del cassone si possono costruire utilizzando diversi materiali. La scelta più ecologica e naturale sarebbe usare pietre a secco oppure legno. Il muro a secco di sassi è piuttosto lungo da realizzare, mentre il legno è il materiale più economico e semplice, ma ha il difetto di deperire facilmente a causa dell’umidità. Le alternative sono l’uso di contenimento in pietra cementata, metallo oppure plastica. La plastica si consiglia di evitarla sia per il costo che per l’impatto ecologico. Il metallo deve essere acciaio o ferro zincato per evitare l’arrugginirsi e risulta anche questo decisamente costoso. In ogni caso occorre scegliere materiali non trattati con sostanze chimiche che possano contaminare la terra. Nella foto la casseratura è stata realizzata da Geosism & Nature utilizzando pannelli di scaglie di legno riciclato, incollate con colle a base di pesce e quindi prive di additivi chimici.
Come sostenere le pareti. La modalità di costruzione dipende dal materiale che viene utilizzato. Ipotizzando la realizzazione di un cassone di legno si deve piantare nel terreno dei pali a cui inchiodare i pannelli. I pali vanno piantati ad almeno 30 centimetri, i pannelli invece possono essere interrati a una profondità di circa 10 centimetri.
Dimensioni del cassone
La cassaforma deve avere delle dimensioni tali per cui sia sempre possibile accedere al terreno da coltivare stando nei camminamenti: il terreno coltivato non dovrebbe esser calpestato mai, in modo che resti soffice. Per questo le aiuole rialzate non devono essere più larghe di un metro e mezzo, la lunghezza si può decidere a piacere. L’altezza della cassaforma si può fare come si vuole, per lavorare al meglio della comodità si consiglia un rialzo di 50/60 centimetri.
I camminamenti
Una cosa molto importante è impostare correttamente i camminamenti tra i cassoni dell’orto: sono gli spazi in cui si muove il coltivatore e devono avere una dimensione sufficiente al passaggio comodo. Se si vuole circolare con una carriola bisogna lasciare una misura adeguata, può essere molto utile per trasportare concimi, sementi e attrezzi senza fatica. Chi progetta un orto sociale destinato a disabili deve prestare particolare attenzione e lasciare camminamenti molto larghi, che consentano di passare e di girarsi anche a chi è in carrozzina.
La pacciamatura dei camminamenti. I camminamenti possono essere pacciamati, per lavorare all’asciutto ed evitare di dover tener tagliata l’erba tra i cassoni. Bisogna evitare di lastricare interamente i sentieri, perché non si deve impermeabilizzare il suolo. Meglio usare piuttosto teli da pacciamatura che permettono il passaggio dell’acqua, anche se a lungo andare si rovinano. Un’alternativa interessante pensata da Geosism & Nature è il riutilizzo dei rulli dismessi che si usano nei frantoi di ghiaia e sabbia: si tratta di lunghe strisce di materiale che possono essere reperite gratuitamente.
Per approfondire
Questo articolo è stato scritto con l’importante contributo tecnico di Geosism & Nature, per maggiori informazioni potete contattare il dott. Simone Barani (info@geosism.it oppure 348 8219198). Sul sito di di Geosism & Nature trovate un articolo sugli orti in cassaforma più esteso e dettagliato, con interessanti approfondimenti relativi alla scelta del substrato e alla lavorazione del terreno dell’orto nel cassero.
Articolo di Matteo Cereda, scritto con la consulenza tecnica di dott. Simone Barani, geologo.
sALVE! Vorrei dedicarmi alla realizzazione di un orto rialzato e avevo pensato a cassoni di 1×1 m in modo tale da renderli facilmente lavorabili fra i camminamenti. La mia domanda è : siccome farei questa scelta perchè ho una terra molto arida e argillosa che non aiuta molto , come riempio il cassone? che tipo di terriccio e quali ammendanti e/o concimi utilizare in aggiunta? grazie mille.
Ciao Alessandro, secondo me puoi semplicemente mischiare il tuo terreno a sabbia per drenare e compost e letame maturi come ammendanti, ancora meglio humus di lombrico.
Grazie della rapida risposta… Seguirò I suoi consigli. Nel frattempo mi chiedevo… Presuppongo che a differenza di cosa verrà piantato varierà l altezza del cassone. Cosa posso consultare per sapere i vari ortaggi di quanta “altezza ” hanno bisogno? Grazie mille.
In realtà tutto dipende dal fondo. Se il cassone poggia su terra non ci sono problemi. Comunque puoi fare riferimento ai testi di orto in vaso, in cui si parla di profondità del contenitore.
Buongiorno, sono un’insegnante e vorrei realizzare un orto in vasche a scuola. Nella mia idea c’è quella di usare delle vasche in plastica forate alte circa 20 cm. Ogni classe avrebbe una vasca e potrebbero piantare semini o piantine. Un primo passo verso la natura e il suo rispetto.
Ha dei consigli da darmi?
Grazie
Elisabetta
Ciao Elisabetta, bellissima idea l’orto a scuola. Immagino che abbiate pensato alle vasche perché non c’è terreno, ma se ci fosse uno spazio con giardino molto meglio a mio avviso coltivare in terra. Basta qualche asse di legno per delimitare degli spazi rialzati e si evita di usare plastica. Se invece per necessità scegliete le vasche, il primo consiglio è di aumentare un poco i cm di profondità (25-30 cm) e di usare uno strato di ghiaia o argilla espansa come fondo, che faccia da drenaggio.
Buonasera.
vi contatto in merito alla realizzazione di un cassero rialzato.
Quanto è riportato nelle descrizioni è chiaro, le pareti del cassero saranno realizzate in OSB (come quello nelle VS foto), inoltre sarà rialzato da terra, quindi devo prevedere un fondo (in OSB). i rinforzi del cassero prevedono dei “morali” di legno di abete.
Ho un dubbio in merito alla durabilita del legno.
da quanto emerso non viene richiesto di foderare il cassero con della plastica. Siccome il legno a contatto con terra e umidita tenderà a gonfiarsi e a cedere non conviene usare un rivestimento? se si potete indicarmi un telo idoneo?
ciao Andrea, non ho esperienza diretta di cassone chiuso, nel tuo caso avendo un fondo credo sia lecito porti il problema della durabilità, perché l’acqua permane decisamente. Probabilmente conviene usare un rivestimento.
Ciao,
Bellissimo articolo, un po’ come tutto il sito :)
Vorrei realizzare dei cassoni di legno, e quello più resistente e anche economico sembra l’Osb – è anche mostrato in una foto!
Ma mi chiedevo: le colle che contiene non saranno nocive? Serve qualche accortezza nello sceglierlo? Che caratteristiche deve avere (e quindi sono da ricercare sull’etichetta al momento dell’acquisto)?
Grazie mille per tutti gli spunti!
Ciao Irene, i cassoni che vedi in foto sono realizzati a partire da pannelli privi di additivi chimici. Bisogna effettivamente stare attenti alle colle che possono essere impiegate. Non è il mio campo per cui non so aiutarti molto su cosa cercare in etichetta esattamente al momento dell’acquisto, mi spiace.
Buona sera, a breve costruiró alcuni cassoni in giardino(poggerebbero quindi su terra) in previsione dell’orto primaverile. Ho intenzione di inserire cartone sul fondo poi uno strato di tronchi e ramaglie, uno strato di terriccio mischiato a letame (con un po’ di lombrichi della mia lombricompostiera) fino ad arrivare a livello utile . Per ammendare utilizzerò humus di lombrico o letame in superficie. Le mie domande sono:
1) sarebbe il caso di inserire il tessuto non tessuto? Se si tra quale strato?
2) considerando che siamo a gennaio quindi pianterò/trapianterò tra circa 2 mesi, è meglio preparare il cassone ora o prepararlo subito prima del periodo che lo utilizzerò?
3) la stratificazione che ho pensato può andar bene o dovrei modificare/aggiungere qualcosa?
Ciao Marcello, da quel che descrivi direi che va benissimo, a mio avviso non occorre tessuto non tessuto. Puoi decidere di metterlo lungo le pareti di legno del cassone volendo.
Io preparerei il cassone ora, in modo che i vari elementi abbiano modo di amalgamarsi e le piante poi trovino un ambiente più stabile. La stratificazione è ok secondo me.