Il fieno è veramente utile nella coltivazione, si tratta della miglior pacciamatura possibile per l’orto: completamente naturale, biodegradabile e traspirante.
Per essere autosufficienti si può autoprodurre il fieno, sfalciando erba nel proprio campo e in eventuali zone incolte vicine, col permesso del proprietario.
Scopriamo come fare fieno in piccola scala, senza ricorrere a macchine agricole impegnative.
Come ottenere il fieno
Il fieno non è altro che erba sfalciata ed essiccata. Si ottiene tagliando prati incolti, la sua caratteristica è di essere un misto di erbe (mentre la paglia sono solo steli di cereali, come grano e orzo).
Il taglio dell’erba per il fieno in genere si fa durante la fioritura della maggior parte delle piante presenti, prima che si formino i semi. Si taglia a circa 3-5 cm di altezza.
Una volta tagliata l’erba, bisogna farla seccare, in genere si lascia allettata sul posto per qualche giorno al sole e poi viene stoccata in cumuli.
Quali attrezzi utilizzare
Per ottenere il fieno bisogna tagliare l’erba, tenendola possibilmente intera: non si possono usare tosaerba o trinciasarmenti, che invece macinano.
Se vogliamo fare il taglio manualmente possiamo usare la classica falce fienaia, strumento tipico dei nostri nonni. In alternativa si usa il decespugliatore, permette di fare minor fatica, anche se non ottiene un taglio preciso come quello della falce.
Per superfici maggiori, ma sempre restando in dimensioni gestibili senza trattore, vi consiglio di usare un motocoltivatore dotato di barra falciante. La barra falciante fa un taglio perfetto e lascia l’erba allettata. Esiste anche la falciatrice, una macchina specifica per tagliare l’erba.
Noi abbiamo sperimentato il lavoro con un motocoltivatore Bertolini e ci siamo trovati davvero bene.
In questo video potete vedere il lavoro, sia della barra falciante, che poi della fresa. Il motocoltivatore è interessante anche perché supporta diversi attrezzi (come potete approfondire qui).
Come usare il fieno
Il fieno è una risorsa utilissima, nell’orto possiamo usarlo prima di tutto per la pacciamatura.
Si tratta di coprire il suolo con un bello strato di fieno secco (almeno 15-20 cm) per ostacolare la crescita delle infestanti e proteggere il terreno, evitando che si compatti e che perda rapidamente umidità. Il fieno degradandosi sul posto arricchisce anche di sostanza organica il terreno.
Ci sono tecniche di coltivazione basate proprio su una spessa copertura di fieno, che prevedono poi la non lavorazione del suolo, ma l’uso del fieno è adatto a ogni approccio.
Articolo di Matteo Cereda. Post realizzato con il supporto di Bertolini.
Perché non va bene erba tagliata con un tosaerba? Io ho solo quella e la uso per pacciamatura
L’erba tagliata col raserba è fine, va fatta seccare bene prima di usarla perché tende a fare un “impacco” non sempre positivo. Il fieno sfalciato invece dura di più, si può usare uno strato maggiore contando sul fatto che forma una trama più traspirante. Detto questo si può usare anche l’erba fine del tosaerba, solo è meno indicata.