La pacciamatura è una tecnica utilissima per chi fa l’orto ed è praticamente indispensabile per chi coltiva ortaggi biologici per professione.

Sono molti i vantaggi che apporta, potete leggerli nei dettagli nell’articolo dedicato a perché pacciamare le colture, il punto fondamentale è evitare che crescano erbe infestanti attorno alle nostre piantine di verdura e che si presevi l’acqua.

orto pacciamato con la juta

I classici teli di plastica sarebbero da boicottare: si tratta di materiali non ecologici, derivati dal petrolio, con un impatto ambientale elevato e quando restano dei residui nel terreno non si biodegradano. Per questo è importante scegliere pacciamature naturali.

Le soluzioni più utilizzate sono l’impiego di paglia, fieno, foglie o cippato, oppure il telo di materbi biodegradabile.

Un materiale per pacciamare di recente diffusione è la juta, proposta da Jutatex. Il telo in juta è abbastanza resistente, si stende bene e può essere tagliato con un coltello per effettuare il trapianto delle piantine da orto. Si tratta di una soluzione funzionale a coprire il terreno e tener lontane le erbe infestanti. Il grande svantaggio è il costo, per cui in genere si preferisce il classico telo nero in materbi.

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Caratteristiche del telo in juta

La caratteristica più interessante è l’ottima permeabilità: l’acqua passa attraverso il telo, il terreno respira e si ossigena in modo ottimale, riducendo i problemi di muffe e funghi. Solo la paglia tra tutte le pacciamature possibili garantisce questo scambio di aria.

Rispetto ai classici teli neri, che esistono sia in plastica che in amido di mais compostabile, la copertura in juta ha un aspetto visivo più gradevole e surriscalda meno il terreno. Anche se il costo della Juta incide molto.

I teli di Juta sono ecologici perché utilizzano materia di riciclo: feltro proveniente da sacchi alimentari, soprattutto sacchi di caffè. Il telo viene ottenuto tramite agugliatura meccanica, senza utilizzare collanti o altri prodotti chimici, è quindi completamente naturale e può essere lasciato tranquillamente a biodegradarsi nell’orto. Si evita a fine coltivazione il lavoro di raccolta dei teli: basta semplicemente fresare mischiando i residui di juta al terreno, arricchendo così il suolo di sostanza organica che farà da nutrimento alle piante future.

I pregi del telo pacciamante

Il telo da pacciamatura ha alcuni vantaggi rispetto alla paglia: il principale è la comodità d’uso. Rispetto a paglia o foglie certamente il telo è più comodo da posizionare, visto che basta srotolarlo. Nell’agricoltura professionale, visto che ci sono sistemi di meccanizzazione molto efficaci, oltre a una certa estensione si impiega sempre il telo.

Il telo è ottimale per le piantine da trapiantare: prima si stende il telo e poi si procede a forarlo per mettere le piante. Esistono teli preforati o con indicazioni utili ad avere il sesto d’impianto preciso. In caso di semina in campo è molto più scomodo pacciamare coi teli.

Altro grande pregio del telo è il fatto di essere molto efficace nello scaldare catturando i raggi solari, questo se si sceglie il diffusissimo telo nero.

La raccomandazione è di utilizzare sempre teli in materiali naturali: in questo caso la juta, che tra l’altro hanno anche l’ulteriore vantaggio di non richiedere un lavoro per essere tolti, visto che si degradano nel suolo.

Articolo di Matteo Cereda

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