Lo sappiamo tutti: stiamo vivendo un’estate 2022 super siccitosa, tanto che in più parti dell’Italia vengono emesse ordinanze comunali che vietano l’annaffiatura di orti e giardini.
Cosa possiamo fare? Come coltivare il proprio orto in queste condizioni?
Ci sono una serie di possibili accorgimenti per recuperare acqua da usare per coltivare, ma il primo obiettivo deve essere impostare l’orto in modo da usarne il meno possibile.
Non dimentichiamo che in alcune regioni del mondo la siccità è la normalità, eppure le popolazioni locali riescono a vivere e coltivare comunque. Impareremo i loro trucchi in questo breve articolo, per chi vuole approfondire poi il tema può proseguire la lettura con gli articoli sull’aridocoltura che abbiamo realizzato.
Indice dei contenuti
Proteggere l’orto dal caldo
Siamo tutti d’accordo: il caldo fa evaporare l’acqua.
Però non è soltanto il sole a provocare siccità: anche se non tutti ci facciamo caso il vento asciuga la rugiada mattutina e secca le piante di giorno.
Oltre a questo, la qualità e la quantità di humus presente nel suolo determina molto la resistenza delle piante alla siccità. I microrganismi benefici infatti trattengono la maggior parte dell’acqua nel suolo, la agglomerano attorno a loro. Miliardi di micro gocce di acqua, invisibili all’occhio e fonte di vita per le piante, soprattutto in periodi di siccità.
Ombreggiare l’orto
Durante le ore calde delle belle giornate estive, nessuno vuole stare al sole, tutti vogliamo sederci confortevolmente all’ombra del pergolato. Per le piante è uguale: neppure loro amano il sole forte.
Per risparmiare acqua e proteggere le colture la prima cosa da fare è ombreggiare!
Un telo ombreggiante è la soluzione più facile da implementare subito (la vediamo in questo video). Nel lungo andare però, piantare alberi nell’orto è senza alcun dubbio molto più vantaggioso.
Infatti, gli alberi respirano e traspirano e quindi l’ombra di un albero è anche leggermente umida. Questa umidità può essere salvezza per le colture che crescono sotto.
Piantare alberi limita anche l’impatto negativo del vento nell’orto. Insomma: sono solo vantaggi!
Quali alberi piantare nell’orto
Possiamo fare l’orto all’ombra di moltissimi alberi diversi: si possono coltivare le ciliegie, gli olivi, tutti i Leauceana, Gliricidia, paulownia, pere, faggi..
Alcuni alberi sono fertilizzanti, cioè danno azoto alle colture attorno a loro come fanno piselli e fagioli. l vantaggio di questo è ovvio. Non per niente ci sono alberi della stessa famiglia botanica dei legumi che ben conosciamo, le piante leguminose o fabaceae.
Conviene piantare alberi in file, un albero ogni 6 metri sulle file e 10 metri tra le file. I rami non devono disturbare durante il lavoro, quindi è bene tagliare tutti i rami bassi, fino a 2 metri di altezza per creare una forma di ombrellone e lasciare lo spazio per passare sotto.
Tra i filari di alberi possiamo coltivare alberi, mentre lungo le file tra una pianta e altra possiamo piantare altre colture: fiori, aromatiche, fragole, ribes, lampone senza spine, uva.
Pensato così, l’orto è bellissimo da guardare ed ospita mille essere viventi: gli uccellini trovano qui da fare il nido e si nutrono degli insetti patogeni. Un giardino commestibile o food forest, pronto per ospitare e ombreggiare l’orto.
Bene, ma gli alberi non crescono così velocemente, in attesa che diventino grande cosa facciamo?
Pacciamatura nell’orto
Coltivare l’orto sotto gli alberi è davvero la soluzione migliore in assoluto nel lungo periodo. Intanto che diventano grandi dobbiamo comunque mangiare verdure e quindi raccomando di pacciamare gli ortaggi.
In questo breve articolo spiego come coltivare gli ortaggi ravvicinati, affinché siano così produttivi che non si veda più il suolo fra le foglie. Con questo metodo la pacciamatura sono gli ortaggi stessi.
Pacciamare significa proteggere il suolo dal sole e per questo è un’efficace difesa dalla siccità. Si possono usare teli di plastica, bianchi per favore, biodegradabili o meno. Non è la soluzione che preferisco. Utilizzare invece un materiale organico oltre a proteggere il suolo lo nutre anche, quindi apporta fertilità.
La paglia è spesso la pacciamatura più facile da usare e da reperire. Le foglie, gli sfalci d’erba, il fieno, la lana.. sono tutti ottimi materiali da pacciamatura.
Meglio metterne troppo che meno, 20cm di spessore è il minimo. Sotto alla pacciamatura si possono mettere 5-6 strati di carta o cartone, così la rugiada non ci scappa più davvero e il cartone è apprezzatissimo dai lombrichi.
Attenzione: il cippato non è propriamente una pacciamatura! Serve a nutrire il suolo e ammorbidirlo, ne va messo al massimo 5cm di spessore e non tutti gli anni, altrimenti si rischia di creare una fame di azoto. Infatti i microrganismi che decompongono il cippato hanno bisogno di energia, mangiano l’azoto sottrandolo alle tue piante. Se usi poco cippato allora è fantastico e migliora molto il suolo.
La pacciamatura non è l’unico modo per risparmiare acqua, vediamo altri consigli.
Sovesci vivi
Dentro a certe colture puoi pure crescere altre piante. Le giuste combinazioni sono simbiosi meravigliose.
Ad esempio coltivo spesso un trifoglio nano tra pomodori, zucchine, zucche e frutti di bosco. Vediamo come fare per i pomodori.
Si deve preparare la terra come al solito, prima di trapiantare i pomodori andiamo a seminare a spaglio un trifoglio nano. Subito dopo si trapiantano normalmente. Man mano che cresce il trifoglio si può abbassare con un taglio d’erba qualsiasi. È super efficace perché il trifoglio fornisce azoto al pomodoro e impedisce lo sviluppo delle infestanti, quindi non c’è quasi mai da diserbare.
Consociazione di ortaggi contro l’evaporazione
Adesso avrai capito, coprire il suolo è la soluzione per risparmiare acqua nell’orto! Che sia con l’ombra, con la pacciamatura o il sovescio, la terra non deve essere nuda.
Si possono anche usare gli ortaggi stessi per fare questo. Il metodo biointensivo organizza l’orto in modo che le piante siano vicine fra loro. Una serie di attrezzi manuali e poco costosi permettono di coltivare comodamente, risparmiando la schiena e tanta fatica. Scopri qui la serie di articoli che ho scritto a proposito.
Per fare crescere più ortaggi insieme bisogna consociare i cicli di crescita e le dimensioni, ragionando in termini di tempo (cioè un ortaggio che vive più a lungo dell’altro) oppure di spazio /un ortaggio più alto dell’altro). È facile da fare.
Esempi:
- Carote e ravanelli. Mescolare i semi di carote e ravanelli insieme puoi seminare in fila. Meglio scegliere ravanelli che sono pronti da raccogliere in solo 21 giorni, il tempo che serve alle carote per germogliare.
- Insalate e peperoncini. Trapiantare le insalate ogni 30cm, fare due file distanti 30 cm. Fra le file trapiantare i peperoncini ogni 45cm. Funziona uguale con pomodori, melanzane e peperoni. Le insalate vengono raccolte al momento giusto in cui serve fare spazio per la crescita dei peperoni.
- Piselli o fagioli o fagiolini rampicanti insieme alle lattughe. Piantare le lattughe ogni 30cm, fare due file distante di 30 cm fra loro. Fra le file seminare i fagioli rampicanti.
Esistono mille altre consociazioni. Coltivare in questo modo rende l’orto lussureggiante e molto rilassante.
Insomma, si può coltivare l’orto e il frutteto con il minimo di acqua grazie a queste semplici soluzioni. Con questo approccio si produce di più nello stesso spazio di orto. Più le colture sono diversificate, più creano simbiosi, meno patogeni disturberanno e più diventa facile.
In Italia siamo a rischio di desertificazione, non solo al sud. Siamo tutti noi responsabili dell’acqua potabile che utilizziamo. Questa è la chiave che ci permette di mantenere viva l’incredibile biodiversità, ricchezza dell’Italia.
Per fortuna le soluzioni sono a portata di mano da tutti. Avanti con i vostri orti, i cui sapori sono inimitabili.
Articolo di Emile Jacquet.
decisamente utilissimo grazie