Salvare i semi è una buona pratica: permette di avere una maggiore autonomia nella propria autoproduzione, evitando di dover acquistare ogni anno il materiale di propagazione e soprattutto di preservare le varietà orticole che più ci piacciono e che si adattano alla nostra zona pedoclimatica.
Per mantenere le sementi bisogna partire da varietà non ibride, saper portare le piante a fioritura, estrarre correttamente i semi formati e poi conservarli nel modo giusto.
I semi delle piante da orto conservati correttamente possono durare per qualche anno, la durata germinativa dipende da specie a specie. Invecchiando il seme indurisce la sua scorza esterna e perde la capacità di germinare.
Questa durata vale sia per i semi che si acquistano in bustina dalle aziende produttrici, che per sementi che recuperiamo dalle piante coltivate per preservarle da un anno all’altro.
Il seme per potersi preservare deve essere tenuto nelle giuste condizioni, in particolare deve stare al fresco e all’asciutto. Troppa umidità accompagnata dal calore potrebbe stimolare la germinazione, oppure l’umido può favorire agenti patogeni, provocando muffe e marciumi.
Quanto dura un seme
La durata della germinabilità delle sementi varia a seconda della specie, mediamente un seme può conservarsi per almeno tre anni. Ad esempio semi di piante di pomodoro e melanzana durano intorno ai 4-5 anni, il peperoncino ha un tegumento più rigido per cui possiamo conservarlo per 3 anni, i porri devono esser seminati entro due anni, i ceci possono attenderne anche 6.
La cosa migliore sicuramente è usare sempre i semi dell’anno precedente, che essendo più freschi germinano meglio, a seconda della pianta i semi possono durare due o tre anni tranquillamente. Dopo qualche anno il seme muore e quindi non servirà più a nulla.
Il vantaggio di un seme giovane è che il tegumento, la scorza esterna del seme, sarà più tenera, mentre si indurisce e si fa legnosa su semi vecchi. Per questo se il seme ha qualche anno è più faticoso per la piantina germogliare. Possiamo aiutarla mettendo 12 ore a bagno i semi, magari nella camomilla.
In secondo luogo i semi vecchi, alla fine del loro ciclo vitale, spesso danno luogo a piante che vanno in pre fioritura. Le piante possono prefiorire anche per vari altri motivi: una carenza di acqua, esposizione al freddo (il finto inverno delle piante biennali) oppure un errato periodo di semina.
Dove conservare i semi
La conservazione dei semi richiede un luogo che sia asciutto e non troppo caldo perché non si creino le condizioni adatte alla germogliazione, preferibilmente anche buio.
Inoltre i semi devono essere tenuti in posti puliti, per evitare che siano presenti spore di malattie delle piante e che si incorra in muffe indesiderate.
Attenzione anche a non lasciare residui di ortaggio fresco attaccati al seme, marcendo può infettarlo.
L’ideale per tenere i semi potrebbe essere una scatola di latta, tipo quelle dei biscotti, che ripara bene ma non è completamente ermetica, anche i vasetti di vetro col tappo a vite possono servire allo scopo.
Articolo di Matteo Cereda
complimenti! un sito veramente interessante con argomenti esaustivi e precisi. dora in poi nei miei preferiti
grazie Sergio! E buone coltivazioni!
Ciao! Ho dei semi di basilico del 2013. Porteranno a qualcosa? Ci sono dei trucchi prima di provarle a mettere in poca terra per vedere se germinano? Grazie!
Probabilmente non nasceranno o ne nasceranno pochi. Prova a mettere 24 ore a bagno in camomilla e semina su scottex per vedere se nasce qualcosa.
sE SI ACQUISTANO ADESSO LE BUSTINE DEI SEMI PER L’ANNO SUCCESSIVO ..I SEMI DI CHE ANNO SONO?
La data è indicata sulla confezione, da controllare sempre. Dipende dall’azienda sementiera e dal rivenditore.
si possono conservare i semi di fagioli fagiolini piselli sotto vuoto pe l’anno successivo?
Ciao Ivan, non serve conservare i semi sottovuoto, una volta secchi i semi di legume durano da un anno all’altro perfettamente anche senza metterli sottovuoto.
Ciao Matteo :) se voglio tenere i semi dalle piante di basilico è meglio evitare di cimarle per la raccolta delle foglie e lasciarle quindi andare a fiore subito? Oppure posso continuare a cimarle? Insomma mi chiedo se la continua cimatura possa dare dei semi di minor qualità.
Grazie e un caro saluto dalla Svizzera
Ciao Lia, secondo me puoi cimarle senza farti grossi problemi, non vedo controindicazioni. Detto questo non ho esperienza particolare che possa dirti se sono meglio i primi fiori o quelli che vengono dopo varie raccolte.
Ciao, ho raccolto da poco i semi di girasole, li ho tenuti in un barattolo di vetro con il tappo che si avvita, li ho conservati insieme ai semi di lino ma i semi di girasole hanno fatto la patina di muffetta… Posso pulirli e conservarli per il prossimo anno o sono da buttare?
Probabilmente puoi pulirli, se tolta la muffa il seme è sodo e non umido.
Partendo dal presupposto che i semi siano organismi viventi, un mio amico ha conservato e conserva i semi di fagiolino e di pomodoro, in barattoli di plastica chiusi ma su cui ha praticato piccolissimi coir.
Li tiene all’asxiutto in un cassetto al. Ohio.
Le sembra un sistema ragionevole?
ciao Giuseppe, personalmente consiglio di tenere i semi in sacchetti di carta (che assorbe eventuali residui di umidità e scherma la luce), a loro volta in un batattolo di vetro con tappo a vite. A mio avviso i fori non servono particolarmente, i semi sono vivi ma non respirano. Che stiano all’asciutto invece importante.
Buongiorno Matteo, Abito in Francia al nord ed ho seminato i Borlotti comprati in Italia, ne ho recuperati una manciata di belli grossi da seminare il prossimo anno, credo che un seme riconosca la terra in cui è cresciuto e quindi possa dare delle piante piu vigorose essendosi acclimatato in questo ambiente. Per la conservazione dei semi hai già risposto ad una domanda precedente. Complimenti per il bel sito e per i consigli.
Ciao Fernando, credo anche io che le piante sappiano man mano adattarsi tramite riproduzione del seme a terra e clima in cui sono cresciute.