Chi vuole un bell’agliaio lo mette a gennaio.
Questo proverbio popolare ci indica che ora è il momento giusto per piantare gli spicchi d’aglio, anche se in realtà ci sono diverse varianti: c’è chi dice febbraio invece che gennaio e chi preferisce piantare prima dell’inverno e risponde “… ma chi se ne intende lo pianta a novembre”.
Ho raccolto tre consigli davvero semplicissimi (ma importanti) per piantare l’aglio nel migliore dei modi. Forse li conoscete già, in questo caso potete proseguire la lettura con gli approfondimenti, oppure guardare il video sulla semina dell’aglio.
Indice dei contenuti
Scegliere gli spicchi
Nella testa d’aglio però troviamo spicchi di dimensione diversa tra loro. Ogni spicchio d’aglio può germinare e dar vita a una pianta, anche quelli piccini. Al momento di piantare aglio consiglio però di scegliere spicchi di buona dimensione.
Quelli più grandi hanno più vigore e quindi potranno darci maggiori soddisfazioni.
Ovviamente non si spreca nulla:
- Gli spicchi medio piccoli possiamo usarli in cucina.
- Gli spicchi davvero molto piccoli e rovinati possiamo metterli in acqua per fare un macerato o decotto di aglio, ottimo rimedio naturale contro parassiti delle piante.
La punta verso l’alto
Lo spicchio d’aglio germina a partire dalla sua punta, mentre da sotto andrà a emettere le radici.
Quando si pianta aglio è bene mettere lo spicchio dal verso giusto, ossia con la punta in alto, in modo che la giovanissima pianta non debba fare inutile fatica e il getto possa emergere subito alla luce, dove iniziare a fare fotosintesi. Questo accorgimento fa davvero la differenza, per cui attenzione.
Al momento della semina quindi si può fare una piccola buchetta in cui mettere lo spicchio, ben impresso nel suolo in modo che non si giri coprendo con la terra.
Non sbucciare lo spicchio
Aprendo la testa d’aglio si dividono gli spicchi, togliendo l’involucro esterno. Il singolo spicchio però non deve essere sbucciato: la tunica svolge un naturale ruolo protettivo senza ostacolare il germoglio.
Altri consigli sull’aglio
Questi erano tre consigli veloci, molto semplici.
Per coltivare per bene l’aglio ci sono una serie di altri accorgimenti utili: periodo di semina, profondità e distanze tra le piantine, preparazione del terreno.
Vi rimando alla lettura di due articoli più approfonditi:
Vi consiglio anche il video con Pietro Isolan, che ci mostra come e quando piantare.
Articolo di Matteo Cereda
Utile e semplice, vale la stessa cosa per l’aglio grande come lo chiamava mio nonno che lo riportava dai suoi viaggi di carbonaio? dalla Maremma, oggi ne conservo ancora il seme e come gusto è simile se non uguale all’aglione? Io lo semino di gennaio a 600 metri
Ciao Manuele, non conosco l’aglio grande, ma questi consigli sono basilari e valgono per aglio e aglione, senza distinzioni di varietà.
Io lo semino sempre alla metà di novembre ,e ottengo sempre dell’ottimo aglio
Ciao..io uso delle vasche per coltivare e non ho molto spazo,cerco quindi di far ruotare le verdure ( esempio.pronte a luglio le cipolle di Tropea, metto giù i broccoli)…quanto impiega l’aglio per essere raccolto? E come faccio a capire che è pronto? Grazie !!!!
Ciao Mariagrazia, l’aglio si raccoglie dopo circa 5-6 mesi dalla semina degli spicchi. Poi in base al clima e soprattutto alla varietà può cambiare la durata del ciclo colturale. Puoi cercare varietà di aglio precoce se hai problemi di spazio.