La conservazione dei semi da un anno all’altro un tempo era fondamentale per i contadini. Oggi siamo abituati a comprare le sementi ogni anno, se non le piantine già pronte per il trapianto. Riscoprire come si salvano i semi è affascinante, permette di risparmiare e anche di contribuire a salvaguardare varietà antiche.
Le zucchine appartengono alla famiglia delle cucurbitaceae, a cui fanno parte anche la zucca, il cetriolo, il cocomero ed il melone. Sono uno tra gli ortaggi più comuni: facili da coltivare e generose in termini di produzione, un vero e proprio “must” per il nostro orto domestico. Questa cultivar garantisce un raccolto abbondante e continuativo durante tutto il ciclo produttivo. Le varietà più comuni, come lo zucchino scuro americano, la zucchina romana o la varietà costoluta fiorentina, offrono continuamente frutti da maggio fino a tarda estate e, se ben coltivati, anche fino ad ottobre inoltrato.
Produrre e riutilizzare i semi della zucchina non è difficile: la pianta si caratterizza per avere fiori maschili e femminili distinti, per cui bisognerà seguire l’impollinazione, inoltre per avere semi pronti bisogna far sovrammaturare il frutto, visto che la zucchina si consuma come ortaggio quando è botanicamente acerba.
Ma vediamo passo dopo passo come possiamo ottenere sementi di zucchina per l’anno venturo.
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L’importanza di salvare i semi
Le piantine già germogliate di zucchina, che normalmente si trovano nei consorzi agrari, sono effettivamente comode e pronte al trapianto. Già trattate contro le malattie funginee, e selezionate in laboratorio, garantiscono un raccolto abbondante. Tuttavia nell’ottica di un orto biologico non è la scelta migliore: i semi vengono trattati fin dall’inizio, e i trattamenti chimici proseguono sulle piantine.
Inoltre le varietà sono praticamente sempre ibride F1, selezionate in laboratorio e tramite incroci forzati, garantiscono una pianta con ottime caratteristiche, che però non verranno mantenute dalle successive generazioni di piante, nate dai suoi semi. Basta consultare i cataloghi dei grandi produttori di sementi e piantine per rendersi conto che, tra le varietà di zucchine proposte alla vendita al dettaglio, più del 70% sono di tipo F1.
La semente ibrida non è il male in sé, tuttavia l’uso massivo di questi incroci diventa un pericolo per la biodiversità: si perdono varietà antiche e locali. Un seme realizzato in laboratorio non avrà le caratteristiche ideali per clima e terreno di un determinato ambiente, il fatto di acquistare ibridi ogni anno non permette alla pianta di zucchine di adattarsi col tempo, sviluppando una varietà ideale per il luogo in cui viene coltivata.
I semi autoprodotti invece col tempo permettono di avere una cultivar di zucchine sempre più adatte al contesto in cui si trovano.
Selezionare la pianta
La selezione della pianta è fondamentale poiché dovremo scegliere sempre i fiori da impollinare sulle piante più sane, fresche e rigogliose. Se non si è proprio costretti, cerchiamo di evitare le piante poco sviluppate o non in salute.
Assicuriamoci di aver piantato sementi non ibride, o almeno non ibride di tipo F1. Dopo circa 15 giorni dal trapianto, la pianta comincia a produrre i primi frutticini. È consigliato togliere queste primizie quando sono ancora piccole (non più grandi di 5 cm), in modo da “stimolare” la pianta a crescere in vigore ed a produrre più frutti.
Evitare l’ibridazione delle zucchine
Le zucchine sono una varietà di tipo “monoica”, cioè presenta fiori maschili e femminili sulla stessa pianta. Affinché il fiore femminile venga fecondato, è necessario che il polline venga trasmesso dal fiore maschile al femminile tramite gli insetti impollinatori.
L’ibridazione avviene quando varietà della stessa specie (ed a volte di specie diverse) si riproducono mescolando il patrimonio genetico. Insetti impollinatori, oppure il vento, possono inoculare polline di colture diverse nel fiore femmina, ibridando il frutto.
Si verificano casi curiosi e parlo per esperienza vissuta: il polline del fiore di peperoncino è stato probabilmente inoculato da un insetto nel fiore della zucchina, e la pianta ha prodotto zucchine piccanti!
Facile capire che se vogliamo riprodurre una determinata varietà dobbiamo necessariamente attuare tecniche che evitino l’ibridazione.
Distanza di sicurezza
Per evitare che diverse varietà di zucchina si incrocino bisogna tenere una distanza di sicurezza di almeno 500 metri. Difficilmente in un orto domestico si ha a disposizione uno spazio di questa portata e sarebbe un peccato privarsi della possibilità di coltivare diversi tipi di zucchino.
Pertanto si preferisce l’impollinazione manuale.
Impollinazione manuale
Questa tecnica ci permette di riprodurre la varietà di zucchina in purezza, anche se coltivate nello stesso orto. Non è difficile: si tratta di individuare i fiori maschili e femminili sulla stessa pianta. I fiori maschili si individuano facilmente poiché sono attaccati ad uno stelo che si erge diritto dal fusto della pianta (maggiori dettagli nell’articolo sui fiori maschili e femminili di zucca e zucchina). I fiori femminili, invece, restano vicini al corpo principale, pronti per la fecondazione.
I fiori si aprono al mattino presto, pertanto la sera prima di effettuare l’impollinazione è utile coprire i fiori femminili con dei sacchetti traspiranti, come quelli dei confetti, che impediscano agli insetti di entrarvi quando si schiuderanno.
Il mattino seguente potremo effettuare l’impollinazione manuale. Al mattino i fiori sono ancora turgidi, e non intaccati dal sole: prendere un pennellino con setole morbide, strofinare il pennellino sul pistillo del fiore maschile, in modo da raccoglierne il polline, e strofinare la punta del pennello al centro del fiore femminile, trasferendo il polline al suo interno.
Ora non resta che ricoprire il fiore femminile col sacchetto messo in precedenza, onde evitare che altri insetti entrino nel fiore, fecondandolo con polline di altro tipo. Se il nostro tentativo di impollinazione manuale fallisse infatti altro polline potrebbe fecondare producendo una zucchina ibrida e quindi semi non puri.
Meglio fare l’impollinazione manuale almeno su 5/6 fiori, per avere una probabilità di successo più elevata.
Dopo circa 5/7 giorni, se alla base del fiore si nota un frutto ingrossato, l’impollinazione è avvenuta con successo. Togliere allora il sacchetto e segnare il frutto con un nastro, in modo da ricordarsi che andrà lasciato crescere sulla pianta per la futura rimozione e conservazione dei semi.
Raccolta del frutto e prelievo dei semi
Il frutto selezionato per produrre i semi da conservare deve esser lasciato crescere sulla pianta finché va in leggera sovra maturazione, ma non deve marcire. Le zucchine, se lasciate crescere, potranno arrivare anche alla dimensione di oltre 50 centimetri, per un peso anche sopra al chilogrammo.
Anche se abbiamo isolato i semi, evitiamo i frutti delle piante che si presentano poco sviluppati o con difetti evidenti. Alcune malattie infatti si trasmettono geneticamente. Utilizzate solo i frutti più sani e belli che avete selezionato per garantirvi un raccolto di semi di successo.
La zucchina selezionata sarà probabilmente giallognola, non eccessivamente dura al tatto.
Tagliare il frutto a metà, meglio se in quattro parti.
Staccate tutti i semi dalla polpa,aiutandovi con un cucchiaino o con il semplice uso delle mani.
Risciacquate bene i semi e disponeteli su un piano per una prima selezione. Scartate i semi più piccoli, quelli scuri o quelli che, al tatto, sembrano vuoti.
Il seme, infatti, in realtà è un involucro rigido che contiene al suo interno il vero seme. Alcuni involucri potrebbero non avere al loro interno il semino di zucchina, pertanto non potranno germinare. Lo si riconosce perché alla vista, ma soprattutto al tatto, il seme risulta piatto, vuoto, e non da quella sensazione di “pienezza” afferrandolo con i polpastrelli.
Procedura di asciugatura e conservazione dei semi
Una volta che i semi sono del tutto liberi dai residui di polpa, e sono stati risciacquati per bene sotto l’acqua corrente, bisogna farli asciugare.
In genere questa operazione avviene ponendo i semi nella carta del pane, quella di colore marrone molto assorbente. Evitiamo invece la carta da cucina in rotolo, dove le sementi, asciutte, si attaccano troppo fermamente.
Per velocizzare l’asciugatura si possono mettere i semi di zucchina e la carta per qualche ora all’aperto, ma non alla luce diretta del sole.
Una volta secchi possiamo conservare la semente in contenitori ermetici, ad esempio un vasetto di vetro. Attenzione che non resti umido, perché questo farebbe marcire i semi. Per questo possiamo prima lasciare i semi qualche giorno in una busta di carta.
I semi di zucchina mantengono un altissimo tasso di germinabilità anche per due anni, ma è dopo il primo anno che danno maggiori garanzie. Per tale motivo è consigliato produrre e conservare i semi di anno in anno.
Articolo e foto di Simone Girolimetto
Ma se lascio ibridare naturalmente tutte le pianti e poi scelgo i frutti migliori . Le sementi di questi non sono riproducibili?
Le sementi sono sempre riproducibili, soltanto che per via dell’impollinazione sono soggette a incroci che possono portare a piante con differenti caratteristiche rispetto alle piante madri (e padri).
Buongiorno, dalla fine dell’estate 2020 ho messo da parte due zucchine per replicare i semi(le zucchine le ho lasciate fuori esposte alla pioggia). Giorni fa mi sono accorto, per puro caso, che all’interno delle zucchine sembra che ci sia del liquido. Saranno ancora buone o sono marcite?
Grazie.
Ciao Fabrizio, molto probabile non siano buoni i semi, in generale meglio prelevare le sementi e conservare quelle.
salve..ce un periodo migliore per far i semi?fine stagione o èindifferente?
Ciao Mattia, puoi farli ora oppure a fine stagione, in genere si aspetta fine stagione perché fare andare la zucchina a frutto rallenta poi la produttività dell’intera pianta.