La talea è una tecnica per moltiplicare le piante prelevando un rametto di una pianta esistente e facendolo radicare.
Questo processo può essere agevolato dall’uso di sostanze che facilitano la pianta, stimolandola ad attecchire. In commercio si trovano ormoni radicanti sintetici, ma si possono utilizzare con successo anche sostanze più sane ed ecologiche, come il miele.
Scopriamo come utilizzare il miele per fare talee, un piccolo trucco totalmente naturale per aumentare la riuscita dei nostri esperimenti di moltiplicazione vegetale.
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Il radicante serve davvero?
Molte piante sono in grado di moltiplicarsi per talea in modo davvero semplice, anche senza l’ausilio di alcun radicante. Per questo è bene dire per prima cosa che l’uso del miele o di un ormone radicante non è obbligatorio.
Tra le talee più semplici da fare ci sono adesempio le aromatiche (abbiamo parlato di come fare la talea di rosmarino, di lavanda e di timo), piccoli frutti come il ribes, alberi come il fico. Queste sono piante che potremmo anche a moltiplicare semplicemente piantando un rametto nel terreno, senza cure. Altre piante invece hanno più difficoltà nel radicamento, per cui è utile utilizzare prodotti che lo agevolano.
In ogni caso usare un prodotto naturale senza controindicazioni come il miele è utile per qualsiasi talea, visto che oltre ad aumentare la percentuale di riuscita rende il processo più veloce e ha anche proprietà antifungine e antibatteriche, che diminuiscono il rischio di incorrere in patologie.
Il miele radicante
Il miele è una sostanza dalle moltissime proprietà. Tra queste c’è la capacità di stimolare le piante, grazie a degli enzimi che velocizzano l’emissione i radici.
Purtroppo non si trovano studi di efficacia che permettono di dire se un tipo di miele è meglio di un altro, come molti metodi naturali dove non c’è un interesse economico dietro si tramanda il sapere tra contadini, mentre mancano ricerche scientifiche.
Si trovano mieli specificamente proposti per questo scopo, ad esempio questo.
Lo svantaggio di acquistare un miele radicante è il costo maggiore, in contesto amatoriale va benissimo utilizzare un qualsiasi miele, capace comunque di agevolare la nostra talea.
Come usare il miele per fare talea
Usare il miele per far radicare una talea è semplicissimo. Una volta preparato il rametto mettiamo un poco di miele a contatto con l’estremità inferiore che poi andrà nella terra.
Per una maggior efficacia possiamo sciogliere il miele in acqua calda, come spiegato di seguito.
Ricetta miele radicante
- Mettiamo acqua calda (non bollente) in una tazzina del caffè.
- Sciogliamo un cucchiaino di miele nella tazzina.
- Lasciamo raffreddare.
- Immergiamo per un paio di minuti l’estremità della talea nell’acqua e miele, appena prima di piantarla.
Ormoni radicanti e altri radicanti naturali
Oltre al miele ci sono molti altri prodotti radicanti. In commercio ci sono gli ormoni radicanti, che sarebbero da evitare per ragioni ecologiche. Spesso contengono sostanze tossiche e cancerogene, come l’acido alfa-naftalenacetico (NAA). Qualcuno usa come radicante artigianale l’aspirina.
Avendo un’esposizione limitata (si raccomanda di usare i guanti) gli ormoni per talee non costituiscono probabilmente un rischio significativo per la salute, ma visto che ci sono alternative naturali è meglio evitare direttamente gli ormoni sintetici.
Oltre al miele ci sono anche altre alternative ai radicanti chimici: possiamo usare il macerato di salice, oppure il gel contenuto nelle foglie dell’aloe vera.
Articolo di Matteo Cereda
Grazie, volevo provare a fare una talea di salvia, questo consiglio è molto utile. Ciao
Grazie, le spiegazioni sono chiare e i consigli hanno un’ impronta ecologica.
Grazie. Utilizzerò i vostri suggerimenti per talee di capperi, utilizzando prodotti naturali come il miele e il gel di aloe che ho a portata di mano. Tentare non nuoce. Di nuovo tante grazie da Gabriele che vive a Palermo.p