Una corretta concimazione migliora il terreno dell’orto, rafforza le piante e aumenta sia la quantità che la qualità del raccolto. Ma come si concima l’orto biologico? Il discorso è lungo e complesso, se avete tempo proviamo ad affrontarlo insieme.
Per chi ha fretta metto subito i principali concimi, ammendanti e substrati organici utilizzati in agricoltura biologica.
Perché si concima l’orto
Gli elementi nutritivi. Concimare significa fornire alle piante gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno per crescere, questo vale tanto per l’orto quanto per gli alberi da frutto, su Orto Da Coltivare trovate un articolo su come concimare il frutteto. Tornando agli ortaggi, le sostanze principali di cui le orticole hanno bisogno sono tre: azoto, fosforo e potassio. Ci sono poi molteplici microelementi che sono comunque fondamentali per lo sviluppo della pianta, tra questi ad esempio ricordiamo il calcio, il ferro e lo zinco. Per approfondire conviene leggere la guida agli elementi nutritivi del terreno di Orto Da Coltivare.
La concimazione. Tutti questi elementi si trovano già in natura e sono presenti in quantità diverse in ogni terreno. coltivando l’orto si rischia di sottrarli anno dopo anno impoverendo il suolo sempre di più. Per questo motivo l’orticoltore deve intervenire con la concimazione, apportando le sostanze utili. Più il terreno viene sfruttato dalle piante orticole e più occorre concimare, ci sono ortaggi che richiedono più fertilizzante, altri meno esigenti.
Non solo nutrimento. Utilizzando concimi organici come il letame, il compost o l’humus di lombrico non ci si limita a fornire elementi utili alle piante, si ammenda il terreno migliorandone la struttura. La materia organica che si incorpora al terreno lo rende più soffice da lavorare e migliora la sua capacità di trattenere l’acqua, diminuendo il bisogno di irrigazione.
Quali concimi utilizzare nell’orto biologico
Orto Da Coltivare è un sito che parla di coltivazione biologica, non verranno citati fertilizzanti chimici ma solo prodotti naturali.
Autoproduzione del concime. Se state decidendo quale concime usare vi consiglio per prima cosa di privilegiare i fertilizzanti che possono essere autoprodotti o che si trovano a chilometro zero. Se avete animali o se siete vicini a una stalla o maneggio sarebbe sciocco andare a cercare un concime diverso dal letame. Inoltre tutti hanno scarti di cucina o sfalci del prato: fare il compost è sempre un’ottima idea, per ragioni ecologiche ed economiche. Utilizzare i lombrichi per il compostaggio è un ulteriore miglioramento che mi sento di consigliare. L’idea che la fertilità dell’orto prenda vita da materie di scarto, come il letame animale, i rifiuti organici compostati, i fondi di caffè o la cenere di legna, è meravigliosa. Fabrizio De Andrè cantava giustamente “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, l’orticoltore mette in pratica.
Concimi a lento o a veloce rilascio. Ci sono concimi che mettono subito a disposizione della pianta le sostanze, altri che le rilasciano nel corso del tempo. I consumi a veloce rilascio hanno il grande vantaggio di esser subito “operativi” ma le piogge possono dilavarli più facilmente. I consumi a lento rilascio invece hanno un effetto più graduale e duraturo. Tra le sostanze fertilizzanti organiche ad esempio il pellettato di pollina, guano o stallatico è a rapido rilascio mentre cornunghia, farina di ossa e lupini sono graduali. Letame, compost e humus in genere sono un’ottima via di mezzo.
Attenzione che il concime sia maturo. Se il concime non è pronto può dare molti problemi all’orto, un tipico errore è quello di utilizzare letame o compost non maturi. Alcuni processi di decomposizione attivano l’azione di microrganismi che possono rivolgersi anche contro le radici delle nostre piante, per questo il compost o le deiezioni animali devono essere tenute a maturare in cumulo per alcuni mesi e solo in seguito si possono utilizzare. Mettere letame fresco nell’orto può provocare malattie e moria delle piante.
Il miglior concime del mondo. Il miglior concime naturale a mio avviso è l’humus di lombrico. L’humus è una sostanza piena di vita al suo interno, ricchissimo di nutrimenti e proprietà benefiche per le piante, con un ottimo effetto ammendante. Consigliatissimo in particolare per “riattivare” terreni troppo sfruttati e per fare il terriccio da usare per le piantine del semenzaio. Adatto a chi è inesperto perché è impossibile sbagliare le quantità: usandone troppo non ci sono conseguenze negative.
Un elenco. Ecco i principali tipi di concime organico disponibili per l’orto biologico:
- Letame bovino o equino
- Letame di pecora o di capra
- Letame di coniglio
- Stallatico essiccato (pellettato o sfarinato)
- Compost
- Humus di lombrico
- Pollina
- Guano
- Cornunghia
- Farina di sangue
- Farina di ossa
- Lupini macinati
- Fondi di caffè
- Sansa
- Concimi liquidi biologici
- Cenere di legna
- Distillato di legno
- Biochar
- Micorrize
- EM (microrganismi efficaci)
- Colture da sovescio
Quanto concime mettere
Quando e quanto concimare l’orto dipende da molti fattori, troppo poco concime può sfavorire lo sviluppo della pianta, eccessi di fertilizzante possono “bruciare” le piante, portandole a morire. Ci sono tre fattori su cui ragionare per decidere quanto concime usare:
- Tipologia di terreno. Un terreno può essere più o meno ricco di sostanza organica. I terreni sabbiosi richiedono in genere una maggior dose di concime e in particolare di sostanza organica, utile ad ammendare il terreno migliorandone le caratteristiche. Nei terreni sabbiosi il concime si dilava facilmente per effetto delle piogge, per cui la concimazione è da fare più spesso, evitando i concimi a veloce rilascio. Per approfondire potete leggere l’articolo sui tipi di terreno.
- Coltivazioni passate. Quanto è stato sfruttato il terreno negli anni scorsi? Il concime ha il fondamentale compito di ripristinare la fertilità, occorre valutare quanto apportarne anche in base alla storia colturale dell’appezzamento.
- Coltivazioni future. Se stiamo preparando il terreno per una coltivazione molto esigente servirà una ricca concimazione, è il caso ad esempio di zucche, zucchine, peperoni e pomodori, altri tipi di pianta da orto chiedono meno sostanze, ad esempio con cipolle, aglio o ceci potrebbe non essere necessario intervenire se il terreno è già abbastanza ricco.
Quando concimare l’orto
Il periodo migliore per la concimazione dipende dal tipo di concime, in particolare da quanto è lento a rilasciare le sostanze, e dal ciclo del ortaggio da seminare.
In genere una concimazione dell’orto biologico consiste prima di tutto in una ricca concimazione di fondo autunnale che apporta sostanza organica con ammendanti quali compost e letame. Possiamo decidere di aiutare le piantine con una leggera concimazione al trapianto e poi in seguito sostenerle concimando in copertura o in fertirrigazione per ottenere risultati migliori.
Tipologie di concime biologico
Concimi di provenienza animale. Molti concimi derivano dalle deiezioni animali, ne sono esempio il letame, la pollina, il guano e lo stallatico pellettato. Anche l’humus di lombrico appartiene alla categoria, pur derivando sia dal letame che da rifiuti vegetali. Ci sono poi la cornunghia, la farina di sangue, la farina di ossa che provengono sempre dagli animali, seppur in modo più macabro.
Concimi di provenienza vegetale. La materia organica vegetale una volta decomposta diventa ottimo concime: è il caso del compost, dei lupini macinati, della cenere di legna, dei fondi di caffè e del cippato. Anche la sansa, ossia lo scarto della molitura delle olive per fare l’olio, è un buon concime vegetale.
Il sovescio. Una particolare modalità per arricchire il terreno dell’orto è la tecnica del sovescio, utilizzata spesso in agricoltura biologica. Invece di apportare sostanza con una concimazione tradizionale si tratta di predisporre una coltivazione preparatoria . La coltura da sovescio viene seminata non per essere raccolta ma per essere fresata nel terreno, incorporandola in modo che apporti sostanza organica ed elementi nutritivi. Il sovescio non è solo una tecnica per fertilizzare, può apportare molteplici benefici, come eliminare i nematodi, smuovere un terreno compatto, tenere sotto controllo le erbe infestanti. Esistono molteplici piante che possono essere utilizzate come sovescio, con diversi effetti.
Le rotazioni colturali. La fertilità del terreno si può mantenere anche con una corretta rotazione colturale. Ogni ortaggio preleva alcune sostanze e ne rilascia altre, si può risparmiare sul concime se si utilizza criterio nell’intervallare le coltivazioni. Ad esempio colture come i legumi lasciano il suolo arricchito di azoto, elemento utilissimo a tutte le altre orticole. Per approfondire ecco un articolo sulla rotazione delle coltivazioni.
Concimi e preparati dell’agricoltura biodinamica
L’agricoltura biodinamica ha un particolare sapere relativo al compostaggio e alla fertilità del terreno, si utilizzano preparati peculiari quali il cornosilice, il cornoletame e il fladen. La biodinamica è una disciplina complessa, non un semplice modo per fare il cumulo del compostaggio. Per questo mi limito a citarla, se siete interessati consiglio la lettura di un testo specifico (ad esempio il manuale di Pierre Mason).
Microrganismi, micorrize, fermentati e zeolite
Ci sono tecniche di fertilizzazione naturale alternative, che non rientrano nella classica esperienza agricola occidentale ma che sono molto interessanti. Ad esempio le zeoliti, particolari tipologie di rocce capaci di trattenere acqua e nutrimenti, le micorrize, spore che entrano in simbiosi con l’apparato radicale delle piante, e il bokashi, materiale organico fermentato che grazie a microrganismi anaerobi mette a disposizione della pianta le sostanze nutritive.
L’orto senza concimi
Siamo sicuri che sia obbligatorio concimare? Ci sono tecniche di coltivazione che non prevedono l’impiego di concime.
L’agricoltura sinergica è una tecnica di coltivazione che si basa su principi di permacultura e si fonda sul concetto che le piante stesse sono fonte di ricchezza per il terreno. L’azione delle loro radici, le sostanze che rilasciano, le foglie e i rami che cadono, sono elementi chiave che determinano la fertilità. Per questo motivo chi fa orto sinergico evita di lavorare il terreno e di usare qualsiasi genere di concime. L’agricoltura sinergica sfrutta le consociazioni e le rotazioni colturali per creare le condizioni giuste nell’ecosistema, con l’idea di lasciar fare il più possibile alla natura.
Articolo di Matteo Cereda
È un vero libro aperto complimenti per la precisione e chiarezza Doriana
Salve! Ho un dubbio in merito alla vangatura e alla contestuale concimazione. Siccome avrei da coltivare circa 1500mq di terreno e vangare a mano interrando il concime sarebbe alquanto faticoso, mi chiedevo se fosse possibile utilizzare una motozappa per fare le due operazioni insieme, ovvero cospargere il terreno non lavorato di concime e poi passare con il motozappa per inglobarlo. Potrebbe andare? Grazie.
Ciao Fabrizio, ti confermo che va benissimo usare la fresa della motozappa per incorporare il concime, tieni conto che se il terreno non è mai stato lavorato prima ed era prato la motozappa potrebbe non bastare, devi valutare se è il caso di arare.
Ho un piccolo orto dato dal comune di Buccinasco ai pensionati. Ogni notizia per migliorare e per facilitare la buona riuscita mi interessa. L’articolo da voi trattato sulla concimazione mi interessa. Grazie.
Ciao Ivana, grazie di cuore per il feedback e complimenti al comune di Buccinasco, dovrebbe essere prassi comune assegnare orti a chi non ha terra da coltivare, sono iniziative dal valore sociale ed ecologico incalcolabile. Ti segnalo anche la pagina di risorse per l’orto urbano, penso ci sia qualche strumento utile.
Nel post non si cita la torba. Si tratta di una svista oppure non è un fertilizzante? Forse un ammendante? Grazie.
Ciao Lorenzo, la tua osservazione è sensata. La torba è una sostanza ricchissima di sostanza organica che è preziosa per migliorare la struttura del terreno, come anticipi nel tuo commento l’effetto è proprio ammendante. Dal punto degli elementi nutritivi invece la torba non ne è particolarmente ricca, per cui non si considera un concime. In agricoltura biologica l’idea è di prendersi cura del terreno, non limitarsi a inserire azoto, fosforo e potassio, in questo la torba può essere utile, per questo prossimamente ne parlerò su queste pagine.
Salve, complimenti per il sito. Da un paio d’anni sto cercando di fare l’ortolana “fai da te” ma sono piuttosto scarsa. Terrò prezioso quanto avete scritto. Chiedevo consigli per il mio orticello. Prima era terreno incolto e da 2 anni l’ho coltivato per metà a pomodori e l’altra metà con fagioli, melanzane, peperoni e zucchine, con scarsissimi risultati. Malgrado avessi diserbato a mano tutta la gramigna e altre infestanti, queste crescono più rigogliose che mai. Vorrei già da ora preparare al meglio il terreno per la prossima primavera, pensavo di passare la motozappa e concimare. È sufficiente? Spero in un vostro consiglio prezioso. Grazie per l’attenzione.
Ciao Eli, grazie dei complimenti. Premetto che ogni terreno è storia a parte, provo comunque a darti qualche consiglio da provare (poi col tempo sarai tu a valutare le tecniche migliori). Ti consiglio di procedere in questo modo: prima cosa zappetta manualmente la gramigna e togli tutte le radici (non fresare direttamente). Poi muovi il terreno con la forca da vangatura e concima (usa letame maturo o compost, ancora meglio se ne hai humus di lombrico). Infine se proprio vuoi fresa con la motozappa, anche se il miglior sistema è sempre il lavoro manuale, come spiegato in quest’articolo. L’anno prossimo coltiva i pomodori dove avevi coltivato i fagioli e viceversa. Zucchine, peperoni e melanzane devi considerarle come pomodori (grandi consumatori di risorse).
Salve. Una domanda sulla concimazione: ho trovato svariati pacchi di lenticchie, ceci e altri legumi scaduti da anni, potrei utilizzarli per concimare?
Mi spiego meglio: so che le leguminose vengono utilizzate per il sovescio, una pratica di concimazione che prevede colture di leguminose e il loro successivo interramento per arricchirlo di azoto. Per cui pensavo a due possibili soluzioni: o far germinare i legumi che ho trovato per poi trapiantarli in terra e fare il sovescio (soluzione che per quest’anno scarto dato che richiederebbe tempo, dato che bisognerebbe aspettare la crescita delle piante, tagliarle prima della fioritura, lasciarle seccare al suolo e poi inglobarle nel terreno quando si fresa), oppure macinare questi legumi e distribuirli a spaglio come concime nel terreno prima di lavorarlo (sarebbe meglio macinarli dopo averli cotti oppure secchi così come sono?). Potrebbe funzionare? Richiederebbe tempi di riposo del terreno o potrei invece trapiantarci gli ortaggi subito dopo la lavorazione del terreno? I legumi così macinati arricchirebbero di azoto il terreno o funziona solo se i legumi vengono piantati a terra con le radici? Grazie se mi potrà rispondere.
Ciao Gianlorenzo
Francamente non ho esperienza di concimazione tramite legumi macinati, a parte i lupini (di cui trovi scritto nell’articolo dedicato ai lupini macinati). Probabilmente lenticchie, ceci e compagnia possono essere un buon concime a lenta cessione, penso che apportino anche azoto. Bisognerebbe verificare però, anche riguardo a eventuali effetti sul ph del suolo. Certamente conviene distribuirli macinati, altrimenti potrebbero germogliare le piantine, se i legumi sono secchi puoi metterli senza tempo di riposo, ma la cessione delle sostanze credo sia lenta e graduale.
Ok, allora mi sa che li macinerò e proverò a usarli come concime. Vedremo se miglioreranno la resa totale rispetto all’anno scorso (li utilizzerei su un prato da decenni non sfruttato, se non per fare erba da rotoballe, solo l’anno scorso ci avevo messo pomodori, zucchine e peperoncini. I pomodori e le zucchine erano venuti bene, i peperoncini invece di crescere fino a 70-80cm erano rimasti nani, massimo a 40 cm pur producendo bene. Un vicino, a cui avevo regalato piantine degli stessi peperoncini e a cui erano cresciute bene, mi disse che probabilmente esendo terreno vergine era scarso di nutrienti. Boh. Grazie per la risposta e buona giornata!
Buonasera
Sto avviando una coltivazione di zafferano in provincia di Brescia. La mia domanda riguarda cornunghia.
Ho un terreno limoso ed è già un rischio ma anche una sfida personale. Mi è stato consiglato la cornunghia come concime e qui la domanda:
Potrei metterla direttamente nel letto di semina dei bulbi e la quantita necessaria?
Potete consiglarmi oltre humus che ho gia messo ed incorporato con la senape da sovescio ,altro che puo darmi una bella dose di MG e K
Grazie mille
Sara
Ciao Sara. A mio parere senape e humus sono un buon punto di partenza. Non ho esperienze con la cornunghia nello zafferano, ma è un concime a lento rilascio, non la metterei in solco ma piuttosto mischiata allo strato superiore del terreno (10 cm). Per apportare potassio io consiglio di usare compost maturo con un ricco apporto di cenere di legna (che arricchisce appunto degli elementi da te citati). Non sono un fan delle concimazioni specifiche, preferisco lavorare su un suolo ricco e ben ammendato, con concimi base come appunto compost e letame.
Non ho possibilità di fare la rotazione dei pomodoro, o non li pianto o lo rimetto nello stesso posto di quest’anno. Come posso fare? Avrò solo piante malate? Se pianto pomodoro innestati su solanum torvum risolvo il problema? Faccio da solo gli innesti specialmente delle melanzane.
Grazie per il parere.
Gigi
Ciao Gigi, la rotazione è una precauzione: riduce la possibilità che si abbiano malattie. Se ripeti la coltivazione sullo stesso terreno certamente avrai una maggior possibilità di incappare in problemi tipo peronospora o botrite, ma non è detto che tutte le piante saranno malate. Molto dipende da come è andato l’anno in corso: se hai già avuto presenza di malattia l’anno prossimo è quasi certo che tornerà, se i pomodori erano completamente sani ripetere la coltura è meno problematico. L’innesto che citi è un buon metodo per ridurre il rischio di malattia, visto che il solanum torvum è poco incline ad ammalarsi. In ogni caso dovrai lavorare bene il terreno per renderlo drenante e concimare bene per ripristinare le sostanze consumate dalla coltivazione precedente. Tieni conto però che se tenendo lo stesso appezzamento per due o tre anni è fattibile col tempo si renderà necessario una variazione e un periodo di riposo, sia per il discorso delle patologie che per mantenere la fertilità del terreno.
Ciao, sto preparando le piantine per l’orto ma sono ancora piccole e sottili vorrei sapere se posso concimare e che prodotto posso usare .Grazie
Le piantine non hanno tanto bisogno di concime quando sono piccole, il concime bisogna darlo al terreno perché sia disponibile poi con la crescita. La piccola pianta ha bisogno invece di luce, se sono esili può essere che gli manchi illuminazione.
i residui e scarti di malto e frumento utilizzati per la produzione della birra possono essere nocivi per una concimazione di un terreno da adibire alla coltivazione di pomodori e zucchine??
Ciao Michele, confesso di esser totalmente ignorante sui vari passaggi che comporta la produzione di birra. A naso direi che i residui una volta compostati, magari insieme ad altra materia organica possano essere utilizzati perfettamente, non saprei invece (non conoscendo in che stato “escono” dal processo di birrificazione) se si possono usare tal quali.
Ciao,trovo fra i vari commenti e le tue risposte tanti consigli utili.ora vorrei fare io qualche domanda : vicino a dove abito io c’è una riseria,posso usare della pula(scarto della lavorazione del riso)nel mio compost ? E ancora ,gli escrementi di cani e gatti si possono compostamente? Graziy
Ciao Gianna e grazie per i complimenti. La pula o lolla del riso si può usare come concime, viene impiegata anche a volte come pacciamatura. Gli escrementi di cani e gatti si possono usare come fertilizzanti a patto di compostarli, in modo da renderli “digeribili” per le piante e da igenizzarli.
Orto bio.Le piante di zucchino molto floride ,ma zucchine quasi niente.Sapete drmi perché,,? Grazie
Potrebbe essere mancanza di insetti impollinatori. Le piante fioriscono?
Carissimo, ho cominciato a lavorare la mia terra ad orto con tanta voglia di fare e migliorare sempre, premetto che la terra si lavora con facilita perché friabile detta tufosa, essendo in una zona molto umida e con sole limitato perché vicino c’é un bosco, lumache a non finire, bruchi, eccetera. Il concio non manca, nutrimento sempre a disposizione, la mia domanda è: il concime si mette prima o dopo la Vangatura, bisogna Vangare PROFONDO o POCO?
PERCHE SEMBRA CHE IL RACCOLTO NON SIA PROPORZIONALE. SBAGLIO IN QUALCHE COSA? ACCETTO VOLENTIERI UN SUO CORTESE CONSIGLIO.
SALUTI DA GIORGIO, DA SESTO FIORENTINO.
ciao Giorgio
Io consiglio di vangare profondo, meglio ancora farlo senza rigirare la zolla, usando una vanga forca oppure una grelinette. Poi dopo aver vangato mettere il concime e zappettare nei primi 10 cm di profondità, incorporando il letame e affinando il letto di semina.
Detto questo non so dirti se sbagli qualcosa, perché conosco troppo poco del tuo terreno e del tuo modo di coltivarlo. Di certo il fatto che ci sia poco sole è un limite e può essere causa di risultati non soddisfacenti. Farei anche una verifica del ph del suolo.
Buona sera mi chiamo Carmine volevo chiedere visto che ho iniziato a vantare il terreno posso anche già concimare usando del concime in granuli.. Grazie
Ciao Carmine. Io in genere concimo dopo la vangatura (prima di zappettare). Non mi è chiaro quale concime vuoi impiegare.
Ciao Matteo e da un po’ di anni che coltivo il mio piccolo orticello ma quest’anno non mi è piaciuto la situazione su alcune piante…sono arrivate tardi e la loro dimensione è rimasta piccola…ho cominciato a fare sovescio di favette…torba legnosa e un po’ di letame…cosa mi consigli?
ciao Marcello. Sicuramente hai fatto bene a fare sovescio e preoccuparti della fertilità con particolare attenzione alla sostanza organica. Benissimo ovviamente anche il letame. Non ho particolari consigli in più perché senza conoscere il caso specifico e come hai coltivato finora è difficile essere più specifici. Hai sempre fatto una buona rotazione colturale? Quella di certo è un’accortezza importante.
Gentili sigg.ri
dovendo ripulire un acquario nel quale vivono tre tartarughe, di cui una è morta da qualche giorno, (non me ne sono accorto subito) posso usare quell’acqua per concimare le piantine da orto, (pomodori, basilico, peperoncini), grazie resto in attesa di cortese riscontro e distintamente porgo i miei saluti.
ciao Vincenzo. Non mi è mai capitata una casistica del genere, io comunque eviterei. Oppure puoi versare l’acqua nel compost in modo da sanare eventuali marcescenze non sane col processo di compostaggio.
Buonasera mentre se usiamo un concime sia stallatico sia minerale, l’ orto non sarà più biologico ma sono a km0 ?
ciao Nico. Concimi minerali e organici sono entrambi ammessi in agricoltura biologica, quindi non ci sono problemi. Sono concimi da sintesi chimica che esulano dal biologico.
Buon giorno mi chiamo Danilo la vostra è una splendida Rubrica grazie di cuore per i consigli che date… A tal proposito volevo avere un consiglio.. Purtroppo a mio dispiacere ho della birra artigianale che per motivi di sfortuna non ho potuto imbottigliare ed è rimasta nel fermentatore, volevo sapere se posso usarla come concime e come mi devo comportare grazie
Ciao Danilo, non ho alcuna esperienza in merito ma penso proprio che tu possa usare nel cumulo di compostaggio la sostanza. Io la verserei semplicemente nel cumulo insieme agli altri materiali per usarla poi dopo qualche mese a giusta “maturazione”. Mi spiace molto per la tua birra!
Buongiorno ho un orticello di 4 mq e ho piantato il 15/04 pomodori sanl marzano nano, melanzana tonda, zucchine e lattuga gentile. Ho letto molto sulla concimazione di copertura, ma mi chiedevo con che prodotto farla, quanto di frequente, l’obiettivo è usare prodotti più natuarli possibili. vi ringrazio in anticipo
ciao Filippo, non sono un sostenitore delle concimazioni in corso di coltivazione. Preferisco francamente scommettere su un’ottima concimazione di fondo e intervenire poi solo con qualche “rafforzo” per le piante più esigenti (la lattuga ad esempio non la concimerei). Un macerato fertilizzante di ortica o consolida, va benissimo.
Questo ovviamente è il metodo che preferisco io, per quanto concimare e quanto spesso non c’è una regola, dipende dal tipo di terreno e da quanto è stato fertilizzato all’impianto.
Buonasera, ho deciso da un paio di anni di recuperare un piccolo pezzetto di terra e di trasformarlo in orto, ma sono alle prime armi. Quest’anno prima di mettere a coltura le piantine cresciute nel mio semenzaio, ho concimato con compost naturale. Adesso che le piante sono in campo vorrei “fortificarle” con del concime naturale aggiuntivo. Mi consigliate di farlo e c’è un periodo particolare per farlo? Grazie per l’aiuto e complimenti per la rubrica.
Non c’è una regola generale, dipende da che piantine sono e da quanto hai concimato all’inizio. A volte l’eccesso di concime si rivela peggiore della sua carenza. Comunque in corso di coltivazione ti consiglio di usare del macerato di ortica fertilizzante. Il periodo è troppo variabile in base al singolo ortaggio per poterti rispondere. Grazie dei complimenti!
Salve sono Luca. Ho un dubbio, ho un terreno di 10 mq circa e per la prima volta ho fatto un orto quest’estate con peperoni melanzane e pomodori. Ovviamente prima di effettuare il trapianto delle piantine ho messo lo stallatico. Adesso chiedo, dopo aver tolto tutte le piante a fine estate devo mettere altro stallatico prima delle coltivazioni invernali oppure il terreno è pronto?? Grazie
Ciao Luca, conviene concimare dopo aver tolto le piantine di peperoni e melanzane, meglio se con compost o letame maturo.
Ciao Luca ho fresato il mio terreno dove avevo delle cipolle per prepararlo alla nuova stagione ma credo di avere un terreno poco consistente tipo pozzolana dove al passaggio si affonda come riesco a migliorarlo grazie
Per dare nutrimento alla terra dei vasi, dopo che toglierò tutte le piantine dell’orto estivo, posso interrare insieme a foglie secche anche gli scarti vegetali della cucina? Grazie
Ciao Mara, devi prima fare il compost, altrimenti gli scarti che metti creano marciumi o comunque reazioni di decomposizione che possono aggredire le radici della pianta. Se lasci compostare a parte (in apposita compostiera) poi puoi usare la sostanza che ne risulta nei vasi e va benissimo come ammendante.
Ciao Matteo,
un vicino mi ha offerto un pò di terreno x fare il mio orticello e vorrei consigli su come procedere.
Ho fatto due bancali , areato il terreno, messo un pò di ammendante , piantato alcune verdure di questo periodo cercando di rispettare le consociazioni e ricoperto di foglie, e’giusto fino a qui ?
Il terreno rimanente ( altri 3 bancali ) vorrei prepararlo x il prossimo anno, cosa posso utilizzare come concime? ho la possibilita di avere un compost triturato ma è fresco,può andare bene visto che passeranno un pò di mesi prima di seminare ? oppure bastano foglie,cippato ? o sarebbe meglio seminare a sovescio ( ma ancora nn ho capito bene )
Grazie x i consigli
Ciao Angela, direi che finora è tutto giusto (ma so troppo poco di quel che hai fatto per dire con cognizione).
Il compost va benissimo ma sconsiglio di usarlo fresco. Meglio piuttosto farlo maturare in modo controllato in cumulo e metterlo 10 giorni prima di seminare. Se non viene pronto per tempo puoi usare stallatico pellettato. Il sovescio è una buona idea alternativa, ma se sono le prime esperienze secondo me meglio una concimazione “classica”.
Buongiorno,
Ho un orto urbano a prose permanenti. Cerco di alternare le colture al meglio ma questo inverno vorrei concimare (con letame o humus). Non so come comportarmi riguardo le file in cui sto seminando piselli, fave e bulbilli di aglio e cipolla. Dovendo questi passare l’inverno posso concimarli lo stesso in fare di semina o meglio concimare quelle file l’anno prossimo?
Grazie
Ciao Gabri, in questi casi conviene attendere e concimare al termine della coltura ormai avviata.
Permettimi un’altra domanda sul concime per piante da frutta. Ragionare in termini di chili di prodotto ed ettari, è certamente più esatto e scientifico.. Per pensionati che intendono concimare pochi meli e peri in un piccolo terreno con orto può essere difficile da mettere in pratica. Non si potrebbe un’indicazione più bonaria, come ad esempio una (o due) manciate di cenere o di cornunghia per pianta? E ancora un’altro quesito. Una concimazione siffatta va messa a secco o in qualche modo diluita in acqua, e in questo caso in quanta acqua. Grazie in anticipo con molte scuse per il carattere primitivo delle mie domande
Per approssimazione una manciata scarsa di cenere e un paio di manciate di cornunghia per pianta potrebbero andare. Anche se per esser precisi la concimazione dipende da molti fattori, non ultimo la specificità del tuo terreno.
Buonasera, per favore vorrei sapere se una volta fatto il concime liquido con lo stallatico, il prodotto avrà una durata di quanto tempo ai fini dell’utilizzo? grazie, Saluti
Ciao Massimo, non ho mai sperimentato conservazione di questo prodotto, per cui non so darti risposta sicura. Sinceramente eviterei di conservarlo per più di un mese perché il binomio tra acqua e stallatico può dar vita a marciumi sgradevoli.
Ciao, ho un piccolo orto domestico.
Sto per mettere le piantine volevo sapere se era meglio usare concime in pellet stallatico oppure il Solabiol che ho visto in alcuni video e sembrerebbe ottimo.
Grazie
ciao Fabrizio, sicuramente il natural booster di Solabiol è un ottimo prodotto, ha un contenuto di elementi paragonabile al pellettato ma ha in aggiunta altre logiche, che trovi spiegate meglio nel post dedicato. Quindi con Natural Booster hai qualcosa in più, anche se puoi fare un ottimo orto anche a suon di stallatico. Io consiglio di non usare solo concimi granulari ma di apportare della buona sostanza organica al terreno (quindi oltre al concime solabiol oppure allo stallatico in pellet usa del letame maturo oppure compost autoprodotto).
Ho acquistato un appartamento con un giardino da trasformare in orto di circa 70 mq , prima di vangarlo e poi concimarlo con humus di lombrico che risulta il migliore , mi conviene mettere un disserbante fogliare per eliminare tutte le erbaccce che lo infestano solo in questa occasione .Grazie
Ciao Carlo, il diserbante è da evitare assolutamente. Non esistono prodotti selettivi e non solo andresti a inquinare l’ambiente, ma anche a introdurre sostanze che saranno nocive anche per lo sviluppo delle tue future coltivazioni. Ci vuole un po’ di pazienza, ma molto meglio contrastare le infestanti con lavorazioni meccaniche e con buone pratiche come falsa semina e pacciamatura, che trovi esposte su questo sito.
Buongiorno
Volevo chiedere se è possibile piantare pomodori, melanzane e zucchine per l’estate in un terreno dove ho appena finito di coltivare cavoli e finocchi per l’inverno
Grazie
Ciao Andrea, benissimo. Fai una lavorazione, apporta sostanza organica e poi procedi col trapianto.
Salve io volevo sapere u buon concime per le patate prima di rincalzare grazie
Il concime è da valutare in base al tipo di suolo e agli interventi fatti in precedenza, al rincalzo può andar bene del semplice stallatico pellettato.