Domanda sulla coltivazione di lamponi e mirtilli: li abbiamo messi a dimora in marzo, in zona soleggiata, come ci ha consigliato il venditore è poi arrivata una botta di caldo e sono quasi tutti seccati. Chi dice troppo bagnati chi dice poco. Forse il periodo migliore di trapianto è in novembre con possibilità di attecchire bene per la primavera successiva e con terra acida per entrambi? Grazie in anticipo.
(Nicola)
Ciao Nicola
Provo a rispondere alle tue domande, spero di rendermi utile.
Periodo in cui trapiantare
Sul periodo giusto per il trapianto secondo me può andar bene tanto novembre quanto marzo, diciamo che sono piante da mettere a dimora tra ottobre e aprile, non credo che il problema che ha portato alla morte delle tue piantine di mirtillo e lampone sia da ricercare nel momento di piantagione. Il miglior periodo per fare i lavori varia a seconda della zona in cui ti trovi e dell’annata, non conoscendo il tuo clima non mi esprimo, ma penso che il venditore in vivaio essendo un professionista ti abbia consigliato bene.
Quindi le nuove piantine puoi trapiantarle a novembre, se non hai inverni troppo rigidi, oppure aspettare marzo. In agricoltura è bello esser curiosi e sperimentare, fossi in te ne metterei alcune in autunno e altre in primavera osservando poi cosa succede. Il terreno giusto per i frutti di bosco è molto importante, ma questo mi pare tu lo abbia già considerato
Come mai seccano le piantine
Il seccare delle piante può avere molteplici cause, oltre al caldo potrebbe esser stato un problema di malattia funginea. Se così fosse ripiantare nuove piantine di lamponi o mirtilli sulla stessa area significa esporle al rischio di ritrovarsi con la stessa patologia. Se davvero hai irrigato troppo potresti aver causato marciumi favoriti proprio dal ristagno idrico. Per evitarlo bisogna irrigare nel modo giusto ma anche curare la lavorazione del terreno.
Dovesse ricapitare un grande caldo valuta queste tre accortezze:
- Utilizzo di reti ombreggianti. Un buon modo per proteggere le piantine dal troppo sole.
- Pacciamatura per una minor traspirazione di acqua del terreno.
- Irrigazione corretta. Non è solo un discorso di quantità d’acqua (l’ideale è bagnare spesso con poca quantità): si tratta anche di farlo nel modo giusto, ovvero bagnando il terreno invece che la pianta, usando se possibile acqua piovana ed evitando irrigazioni durante le ore calde della giornata.
Risposta di Matteo Cereda
Ciao a te e grazie di cuore,
Premetto che la mia è una cultura agricola hobbystica anche se impegnativa, data la superficie a disposizione e disturberò altre volte anche per scambio di impressioni. Risiedo in provincia di Imperia in riva al mare e quindi con clima più che temperato, caldo e piogge a singhiozzo dopo aver fatto la danza come gli indiani.
Sicuramente provvederò alla pacciamatura, all’inacidimento del terreno e poi all’apposizione di teli protettivi per il sole. Non avevo pensato ad un trattamento con verderame e zolfo, i soli prodotti che usiamo, a parte il macerato di ortiche, ginestre e ho letto da voi anche pomodori. Un caro saluto e grazie per quello che fate con tanto impegno.